Cara Fenice, |
Ciao Fenice. Mi piace molto il concetto che hai espresso in questo scritto. L'uomo, specialmente in questo periodo dove la tecnologia avanza, sta purtroppo distruggendo sempre di più la Natura ed ognuno di noi dovrebbe fermarsi, nel suo intimo, a riflettere. Suggestivo l'invito che la Natura fa all'uomo, che deve accoglierlo prima sia troppo tardi. Evocativa la frase nello sperare la voce della Natura non si disperda nel vento. Parola delicate in uno scritto dove ognuno può rispecchiarsi, facendo le proprie riflessioni. Un saluto. :) |
Purtroppo l'Uomo, nella sua Condizione Umana, è già perso in quanto nel processo di autodistruzione planetaria per le solite motivazioni: il popolo vive, ed ha bisogno di risorse, mentre la terra viene violentata. Gli unici esseri viventi che sanno apprezzare Madre Natura sono quelli che ci hanno contatto quotidiniamente: le rane, i lupi, i gufi, le lucertole...tutti animali che nati sotto il suo manto protettivo, ne sono cullati fino alla morte. Eppure in essi c'è quel senso di libertà primeva che l'Umano non ha perché incatenato dalla nascita. |
Buon pomeriggio. |
Un grido di dolore selvaggio e quasi angosciante. |
In uno stato confusionale Adamo.Una dimensione la sua che deve prima assorbire su di se' come parte della natura stessa.Fa parte d'improvviso del creato e vorra' essere cosciente se gli verra' permesso e da chi di entrare nel Paradiso in cui potere vivere. LA tua tenera poesia gli sara' d'aiuto e gli permettera' di moltiplicare la sua specie.A noi i dolori che verranno dopo.Desolato di poterti dire solo Brava. |