Recensioni per
La triste storia dei ragazzi di provincia
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/20, ore 21:21

Undicesima classificata (parimerito)

Sabriel_Little Storm

La triste storia dei ragazzi di provincia
 
Tot: 44.5/50
 
 
Stile: 15/15
 
La storia nel complesso è scritta in uno stile molto chiaro e facilmente leggibile, che ho apprezzato nella sua semplicità. Nel testo non sono presenti gravi errori sintattici e/o grammaticali, ma c’è comunque una minuzia che vorrei segnalarti.
«La ragazza ricordava bene il giorno in cui lo vide per la prima volta, in quella stessa pista di pattinaggio: aveva appena terminato il proprio allenamento quotidiano»: qui, per quanto “vide” non sia una scelta grammaticalmente scorretta, forse sarebbe suonato meglio dire “in cui l’aveva visto”, che s’accorda meglio anche con il tempo verbale successivo.
Per il resto, ho notato una notevole cura nel testo, sia per quanto riguarda l’impaginazione (che è molto gradevole), sia a livello sintattico: nella sua semplicità, il tuo stile è molto accattivante, non si perde in superflui artifici retorici e, per questo, l’ho trovato molto gradevole. La storia ha un buon equilibrio tra parti descrittive, che danno spazio ai sentimenti della protagonista, e parti dialogiche. Ammetto di aver apprezzato particolarmente questo delicatissimo equilibrio, in quanto penso (forse in maniera troppo netta) che una buona storia debba essere equilibrata, senza perdersi in una serie infinita di dialoghi o di riflessioni, equilibrio che, come dicevo, qui ho trovato.
In sintesi, posso dirti che hai sicuramente fatto un ottimo lavoro, la lettura è stata scorrevole e piacevole, fare una rilettura per poter scrivere la valutazione non mi è pesato e sono comunque rimasta con un bel ricordo di questa storia, che è una cosa che reputo molto importante.
 
Originalità: 7.5/10
 
Questa storia un po’ è originale e un po’ non lo è. Mi spiego meglio: in alcune parti, che adesso provvederò ad elencarti, ho un po’ storto il naso di fronte a certe scelte narrative che hai compiuto, che mi hanno lasciato addosso quella sensazione di “già visto”. La parte che più mi ha dato questa sensazione è, senza ombra di dubbio, l’incipit della storia: «Si può dire che ci siano eventi, nella vita, che accadono per caso, un po' per gioco... o forse no», che mi ha fatto maturare una prima opinione non molto positiva riguardo la storia, facendomi piombare nel pensiero del “oh, ma ho già sentito una frase del genere?”.
Non so, sinceramente non è stato il classico incipit “acchiappalettore”, è un incipit un po’ cliché che, però, nasconde una storia che si riscatta con il procedere della lettura. Un’altra espressione che non mi ha fatto impazzire è quel «tolte un po’ per caso, un po’ per gioco» che riprende l’incipit e, al pari di esso, non mi ha fatto impazzire o pensare “wow, cosa sarà successo?”.
Anche la trama di per sé, contiene molti elementi che, nella letteratura, sono ricorrenti: la storia di un amore finito, ovviamente, è qualcosa che conosciamo tutti quanti. Questo tema viene però, almeno in parte, riscattato dalla tua scelta di ambientare la storia in Olanda (che è un’ambientazione di cui raramente si legge) e di usare il sottotema del pattinaggio artistico. Probabilmente sono influenzata da Spinning out e Yuri! on ice, che ho visto recentemente, ma il pattinaggio artistico ha decisamente un suo fascino, ed è la prima storia originale che leggo a parlarne. Quindi, tutto sommato, ammetto che la tua storia sia partita in una maniera che non mi ha fatta impazzire, a livello di originalità, ma si sia riscattata piano piano, con l’avanzare della lettura.
 
Gradimento personale: 9/10
 
Come anticipavo in precedenza, ho trovato questa storia molto gradevole e poterla leggere è stato un piacere. Mi ha davvero conquistata l’idea di leggere qualcosa legato al pattinaggio artistico che, insieme alla ginnastica artistica è il mio guilty pleasure, e devo dire che hai inserito questa tematica con molta naturalezza nel testo, senza farla sembrare una forzatura. Forse, se proprio devo trovare il pelo nell’uovo, l’unica cosa che mi è un po’ “mancata”, leggendo la storia, è stato il non sapere che tipo di incidesse avesse colpito Sindy: mi pare di capire che, dopo quel momento, lei abbia smesso di pattinaggio. Ma per sua volontà o per una condizione fisica? Cosa è successo di preciso? Insomma, mi hai lasciata un po’ in sospeso ma, d’altro canto, il volere leggere di più di una storia è sicuramente un elemento molto positivo. Mi rendo conto che questa storia faccia parte di una (lunghissima) serie, ma purtroppo sono chiamata a giudicare cosa leggo qui e non nelle altre storie, ma immagino che ulteriori dettagli siano presenti in altre storie della serie? Così fosse, indicami quali, le leggo volentieri.
Mi è molto piaciuta anche come hai ripercorso la storia d’amore, se di amore s’è mai trattato, tra Sindy e Martin, che crea un piacevolissimo contrasto tra il presente in cui Sindy sta lasciando Martin, e il passato in cui entrambi erano persone diverse. Nel momento in cui deve lasciarlo, poi, a mio parere sei stata bravissima nel trasmettere quel tentennamento, quell’incertezza, che spesso e volentieri si prova, nel tentativo di non ferire una persona cui si vuole bene.
Aggiungo solamente un’ultimissima riflessione sul titolo, che ammetto essere risultato, almeno per me, incredibilmente interessante: sebbene la storia di per sé non sia “triste”, è solamente un ennesimo fidanzamento che, nella storia del mondo, s’infrange, mi ha conquistata quel “dei ragazzi di provincia”. L’ho trovato musicale e, a storia conclusa, devo dire che calza perfettamente alla vicenda narrata.
 
Caratterizzazione dei personaggi: 8/10
 
Secondo me, questa storia avrebbe potuto avere un punteggio ben più alto, se solamente avessi letto le altre storie della serie: purtroppo, prendendo questa storia come una storia singola, sembra quasi che manchino importanti elementi per la caratterizzazione dei personaggi. Un esempio che posso farti in merito è il fatto che Sindy dice di non essere fatta per amare, ma cosa l’ha portata a maturare questa convinzione? Ci sarà sicuramente stato un pregresso ma, in questa storia, non è nemmeno menzionato, quindi purtroppo mi è rimasto in testa un bel punto interrogativo in merito.
Anche la reazione di Martin, dopo essere stato lasciato, è un po’ strana: capisco l’essere deluso e amareggiato, ma la sua relazione così estrema, nasconde delle motivazioni che, nella storia, non sono esplicite. Afferma di avere sopportato molte cose per Sindy, ma cosa?
Insomma, per quanto questa storia sia inserita all’interno di una serie, mi rendo conto che manchino delle informazioni fondamentali per poterla leggere come storia indipendente. Nonostante questo, il voto complessivo è mediamente alto, perché ho molto apprezzato la tua caratterizzazione di Sindy, sia nel rapporto con il pattinaggio, sia in quello con Martin, mi è risultata incredibilmente umana e ben delineata.
Anche Martin ha un bellissimo potenziale, viste le premesse non è improbabile che io (lentamente) legga le altre storie della serie.
 
Utilizzo del genere Angst: 5/5
 
La storia è chiaramente e inequivocabilmente Angst, motivo per cui ti assegno con piacere il punteggio pieno.

Recensore Master
17/07/20, ore 20:42

IV
QUARTO POSTO, CON UN TOTALE DI 48,9/55
La triste storia dei ragazzi di provincia, di Sabriel_Little Storm

Grammatica e Stile: 9,4/10 (media tra 9,8/10 di g. e 9/10 di s.)
La grammatica è quasi perfetta!
“dio solo sa” – “Dio”, anche se è un modo di dire, serve la maiuscola -0,20
“si rammentò quel giorno” – “rammentò quel giorno” o “si ricordò (di) quel giorno” (non sono sicuro che sia un vero e proprio errore, in quanto non ho trovato indicazioni sulla costruzione di frasi con il verbo “rammentarsi”. In ogni caso ti sconsiglierei l’utilizzo del riflessivo con questo verbo in quanto, seppur corretto, si tratta di una forma arcaica).
Non ci sono altri errori. Il punteggio relativo alla grammatica è quindi 9,8/10.

Prima di tutto, posso dirti che ho apprezzato molto la frase posta in apertura, l’ho trovata molto bella e attinente col racconto, in quanto riprende l’analogia Sindy/Ghiaccio che ne è una colonna portante. La prosa mi ha convinto: l’ho trovata ben descrittiva, e per questo adatta al genere angst: i sentimenti di Sindy vengono esposti al lettore in funzione del suo stato d’animo, ordinati nei flashback quanto confusi nel momento dell’ultimo dialogo con Martin, per poi ritornare semplici e lineari alla fine del racconto, quando non c’è più nulla da fare. Ho apprezzato anche l’utilizzo del corsivo per le parti introspettive viste come “dialogo interiore”. Una cosa che ho apprezzato è l’inserimento di frasi “staccate” dal corpo principale della storia all’inizio e alla fine dei paragrafi, appena prima delle citazioni, in modo da fornire una prospettiva anche esterna. Tuttavia ci sono alcuni punti che non mi hanno convinto appieno.
***Si può dire che ci siano eventi, nella vita, che accadono per caso, un po' per gioco... o forse no*** Come frase d’apertura non mi è proprio piaciuta. Ti sembrerà una contraddizione con ciò che ho appena detto qui sopra, ma l’ho trovata davvero troppo staccata dal resto, come se fosse la morale di una favola per intenderci.
***lo ringraziò per lasciarle ancora un po' di tempo // per costringerla*** Non so se sia effettivamente corretta o no, credo di sì, ma in ogni caso non trovo ottimale questo tipo di costruzione della frase: capisco che uno “starle lasciando” sarebbe sembrato ridondante, ma proprio il “le” o “gli” usato come enclitico su alcuni verbi mi suona abbastanza male.
***occhi dal colore della notte*** Qui avrei semplicemente detto “del colore della notte”.
A parte queste segnalazioni, la veste stilistica della tua storia mi è piaciuta molto, e le assegno un punteggio di 9/10.

Trama e Originalità: 9,5/10
A parte il contesto in cui è ambientata la storia (in tutta la mia vita credo di aver visto un solo film a tema pattinaggio, anche se so che esiste anche un anime piuttosto popolare che parla di questo sport), il tuo racconto non presenta elementi di particolare originalità, ma al contempo la trama è organizzata in modo ottimale (nonostante, come dirò successivamente, avrei voluto saperne un po’ di più): a questo proposito, trovo che l’intreccio dei piani temporali sia stato svolto nel modo giusto, senza che alcun paragrafo restasse fuori posto, e le parti selezionate dal passato della protagonista sono state davvero utili nella comprensione del dialogo con Martin. Lo sviluppo dei pensieri della protagonista è stato senza dubbio coerente, tutto lasciava intuire come la storia sarebbe andata a finire ma ho apprezzato l’indecisione che trapela non solo dai pensieri diretti, ma anche dalla prosa, e che fa intuire che forse Sindy avrebbe potuto andarsene dalla città senza riuscire a dirgli nulla, facendo sprofondare la loro relazione nel ghosting. La parte che ho preferito, tuttavia, è stato il finale, incentrato sulle sensazioni e sui ricordi relativi al ghiaccio, dove è presente l’unico riferimento all’incidente che ha causato la fine della sua carriera (anche se non se ne dice il perché).

Caratterizzazione e introspezione dei personaggi: 9,5/10
Come leggerai più in basso per quanto riguarda il gradimento personale, avrei voluto sapere molto di più sulla tua protagonista e sulla sua relazione con Martin, proprio perché alla luce del contenuto di questa oneshot credo che alcune cose mi siano sfuggite. Tuttavia, la caratterizzazione dei tuoi personaggi funziona benissimo anche così, risultando a tratti un po’ ambigua (non necessariamente in senso negativo) ma ugualmente solida e convincente, in particolar modo per quanto riguarda le incertezze e il realismo. Partendo dalla protagonista, Sindy, a primo impatto mi è sembrata il tipo di persona che non si prende le proprie responsabilità fino in fondo, incolpando “la vita” di tutto ciò che le accade: il fatto che non ami più Martin, la fine della sua carriera, il trasferimento obbligato lontano dal luogo in cui è cresciuta. Tuttavia, a una seconda lettura, sono riuscito a capire il vero “problema” che la affligge, ovvero la mancanza di certezze e punti di riferimento, che è uno dei timori umani con cui, purtroppo, è più difficile confrontarsi. Anche il ghiaccio, elemento con cui il lettore finisce con l’identificarla, le sta lentamente scivolando via: lo rivedrà, ma di certo nulla sarà come prima. Parlando invece del secondo personaggio, Martin, beh, posso dire che sono riuscito a capirlo davvero, anche un po’ per l’immedesimazione che mi è risultata facile e immediata, in particolare grazie alle sue risposte dure e distaccate alle frasi sconnesse di Sindy: lui dice che ha sofferto molto a causa di lei, e non sapendone il background non so quanto sia vero, anche se un minimo di verità dev’esserci, ma di sicuro non sai quanto capisco la sua esigenza di averla al suo fianco, anche quando ormai è evidente che la ragazza non lo ami più. Nonostante il suo atteggiamento, mi è sinceramente dispiaciuto per lui, anche perché di motivi effettivi (a parte questa perdita dei punti di riferimento a cui ho accennato sopra) Sindy non è riuscita a trovarne, apparendo così fredda, insensibile e scostante; purtroppo, i sentimenti umani funzionano così. Complimenti per il grande realismo con cui li hai dipinti in un momento così delicato.

Utilizzo del Pacchetto 18, Afterglow: 9/10
Genere – Angst: Il genere della tua storia è decisamente l’angst. Grazie a un’accurata introspezione hai mostrato tutti i tormenti interiori di Sindy, quanto le costi la scelta di allontanare Martin e le conseguenze che ha avuto l’abbandono del pattinaggio nella sua vita. 3/3
Prompt/Oggetto – Errori: Mi ha fatto molto piacere che tu abbia deciso di interpretare il prompt in modo letterale, non concentrandoti su un singolo, grave, errore commesso dalla protagonista ma inserendone molti all’interno della tua storia, che incatenandosi una dopo l’altro l’hanno condotta alla sua situazione attuale. Non sapendo con certezza il motivo per cui abbia dovuto abbandonare il pattinaggio, se sia stata effettivamente colpa sua o meno, gli errori che più emergono sono quelli compiuti nella sua relazione con Martin, a partire dalla relazione stessa. 3/3
Citazione – “Chemistry 'til it blows up, 'til there's no us. // Why'd I have to break what I love so much?”: Ho apprezzato moltissimo la scelta di non inserire solamente questa frase all’interno della storia, ma anche la canzone in sé (fuori contest: se non si fosse capito è una delle mie preferite XD) come espediente per far capire ancora di più a Sindy quanto ogni sua scelta sia irreversibile. In particolare ho trovato perfetto l’utilizzo della seconda parte della frase, quel senso di tormento interiore che si è percepito lungo tutto il corso della narrazione. L’unico motivo per cui non ti assegno il punteggio pieno è quella “chimica” che poi è scoppiata, che non sono riuscito a percepire al 100%: hai mostrato come Sindy e Martin si sono conosciuti e punzecchiati fin da subito, ma poi sei passata subito alla fase in cui lei non è stata più in grado di provare dei sentimenti per lui. Non so se sia stato volontario omettere una scena intermedia, come se lei non volesse ricordare, ma un pochino questa mancanza si è sentita. 2,5/3
Bonus: La scena ambientata nell’abitazione di Sindy non è presente, ma ho capito il tuo ragionamento, ovvero porre il palazzetto del ghiaccio come sua vera casa, luogo in cui è cresciuta: per questo motivo ho deciso di assegnarti comunque una parte del bonus. 0,5/1

Titolo: 3/5
Il titolo che hai scelto mi ha convinto solo parzialmente: che quella di Sindy sia una storia triste… beh, su questo non ci sono dubbi, nonostante il numero ridotto di informazioni fornite dal racconto. Quello che secondo me è il problema di questo titolo, però, è che porta il lettore totalmente fuori strada, facendogli immaginare dei contesti completamente diversi (dalle periferie degradate ai paesini sperduti di campagna) da quello che effettivamente hai scelto, che anche se non è descritto praticamente per nulla non è di certo compatibile con quello che ci si potrebbe aspettare leggendo il titolo. Un minimo di attinenza è comunque presente, poiché viene detto che Sindy si trasferirà in una città più grande, ma questo alla fine resta marginale, in quanto la rottura con Martin sarebbe avvenuta comunque. Anche la lunghezza non mi ha convinto molto, ma questa è solo una nota soggettiva. Anche se è un po’ fuorviante, non si tratta comunque di un brutto titolo, anche perché l’atmosfera e lo stile della storia vengono anticipati abbastanza bene.

Gradimento Personale: 8,5/10
La tua storia è decisamente riuscita a coinvolgermi, riuscendo a farmi percepire i sentimenti di Sindy ma dandomi anche la possibilità di crearmi una mia opinione sulla vicenda, senza imporre un giudizio all’interno della storia (ti dirò che, alla luce di ciò che ti ho detto sopra, io Sindy non l’ho proprio sopportata a livello umano). Anche la canzone che hai scelto e il modo in cui l’hai inserita sono servite in questo, ho proprio adorato il modo in cui essa sembra interagire con la protagonista. Il motivo per cui il punteggio non è più alto è il fatto che ho trovato la storia mancante di alcune informazioni fondamentali. Per esempio qui: *** Ho dovuto mangiare tanta merda per colpa tua, dio solo sa quante ne ho passate per te! ***
Cosa è successo esattamente? Io l’ho interpretato così: Sindy è stata squalificata dal pattinaggio per una grave scorrettezza compiuta (ricordo un film su questo, in cui mi sembra una pattinatrice pagasse un sicario per rompere la gamba a una rivale, mi sembra che fosse una storia vera!) e lui l’ha difesa, venendo per questo preso di mira a sua volta. So che la storia è un sequel, ma davvero avrei avuto bisogno di saperne di più per poter avere un’immagine più precisa della vicenda.

Recensore Veterano
12/07/20, ore 21:52

Recensione premio relativa al contest “Scritto tra le note”
Questa è sicuramente la fantomatica storia incentrata sul pattinaggio artistico di cui tanto vaneggiavo nella recensione dell’altro giorno. Quando poi ho notato che è anche la fic che hai fatto partecipare al contest di mystery_koopa e mi sono ritrovata i testi della mia adorata Taylor Swift tra un paragrafo e l’altro – e di una delle mie canzoni preferite per di più –il mio livello di entusiasmo è salito alle stelle.
Ma passiamo alla storia in sé; uno degli aspetti che più ho gradito è stato senza dubbio tutta l’atmosfera legata al mondo di questo sport. Le competizioni, l’incidente a cui hai accennato nella nota iniziale, i dubbi e la frustrazione dei protagonisti, il clima di rivalità… non so nemmeno come spiegarlo adeguatamente, ma sono tutti elementi che contribuiscono a descrivere davvero bene tutto un universo che mi interessa tantissimo.
Molto belle anche tutte le riflessioni sul ghiaccio, cosa rappresenta per Sindy sia il luogo fisico del rink sia la prospettiva di vincere i campionati nazionali.
A tutto questo si aggiunge una travagliata storia d’amore, colma di drammi e problemi, bugie e cattiverie lanciate contro l’altra persona con l’intento esplicito di ferire. Non conosco i personaggi abbastanza da averne sofferto immensamente, ma la scena dove Martin accusa Sindy di amare il ghiaccio più di qualunque altra cosa mi ha colpita particolarmente proprio perché è chiaro che quelle parole rispecchiano dei dubbi già presenti nella ragazza. La vicenda, quindi, ha avuto un impatto notevole su entrambi ed è proprio qui che vediamo come i due siano ambiziosi e permalosi allo stesso modo, e ciò che in un primo momento li ha uniti ora sta creando un divario sempre più insormontabile.
Che dire, dunque? Questa storia – così come le due precedenti che ho scelto di leggere e recensire – mi è parsa ben fatta, con uno stile scorrevole e mai pesante, e i tuoi personaggi sono intriganti e complessi al punto giusto.
È sicuramente plausibile quindi che in futuro io torni a spulciare il tuo profilo alla ricerca di ulteriori scritti su Sindy, Martin e anche Jan, perché la voglia di saperne di più non manca di certo.
Per ora ti saluto, e grazie ancora per avermi accettata come recensore sostitutivo; è stata senza dubbio una piacevole esperienza!
Alla prossima,
Federica ♛

Recensore Master
20/06/20, ore 14:03

Eccomi Sabriel, scusa per l'immenso ritardo!
Oh no, quanto mi dispiace per Sindy!
Ti giuro che credevo che Martin fosse un po' più sensibile… cosa vuol dire che lei rimarrà sola perché non è capace di amare? Ma insomma, la gente quando capirà che l'amore non è solo quello romantico? Lei non è sola perché ha Jan, ha Rickard, ha Alex… insomma, ma questo qui chi si crede di essere?
Quando hai fatto a dire a Sindy che in pace se ne potevano pure andare, avrei veramente potuto abbracciarla all'infinito AHAHAHAHAHAHAHAH genio!
Io pensavo che Martin fosse più tenero, forse perché lo associo al mio Martin di Martin&Joe XD
Ma non posso credere che le abbia detto certe cattiverie: cioè, okay che è rimasto ferito da lei, ma preferiva forse continuare a starci insieme senza che lei l'amasse come merita? Preferiva sprecare anni della sua vita giusto per dire che aveva una ragazza? Che idiota, scusa Sabriel, ma proprio non lo capisco!
Lui ha mangiato merda per colpa di Sindy? Ma si rende conto di cosa dice? E di cosa ha passato lei nella sua vita, a partire dagli abusi subiti, dalla vita difficile che ha avuto? Io boh, certa gente non la capirò mai…
Guarda, meglio che Sindy se ne sia liberata di lui, onestamente non so cosa se ne facesse di questo qui, pff…
Mi è sceso improvvisamente sotto le suole delle scarpe, ahahahahahahah, non so cos'altro dire ma è proprio la verità!
Okay, dopo questo sfogo, volevo dirti che la storia mi è piaciuta - e poteva essere altrimenti? *____* - e che sono contenta, dopotutto, che per Sindy ci sia una nuova vita ad attenderla: del resto mica Martin è il centro del mondo, mica con lui inizia e finisce tutto… questo troglodita crede davvero di essere così importante?
Sappi, caro, che nessuno è fondamentale, specialmente quando si tratta di rapporti romantici! E ci perdi tu a non mantenere un'amica come Sindy, ah-ah! XD
Okay, la pianto :P
Complimenti anche stavolta, anche per come hai inserito e amalgamato la canzone all'interno del racconto!
In bocca al lupo per il contest, a presto <3

Recensore Master
20/06/20, ore 13:16

VABBÈ MA SABRIEL *_____________*
Tutto ciò è assolutamente BELLISSIMO, PERFETTO, non hai idea di quanto io ti stia AMANDO per ciò che ho letto qui!!! Questa storia è di una delicatezza, di una malinconia e allo stesso tempo di un realismo disarmanti!!!
Non so come, non so perché, non sp quale strano incantesimo tu abbia fatto, ma mi ci sono totalmente immersa, ho sentito le emozioni sgorgare dalle righe in una maniera così vivida e potente da sconvolgermi!!
Ma un attimo, cerco di mettere in ordine le idee...
Tu non hai idea da quanto tempo stessi aspettando di leggere di loro! Insomma, questo Martin è sempre stato avvolto abbastanza nel mistero, sapevamo che Sindy c'era stata insieme ma non hai mai scritto "direttamente" di lui e io ero curiosissima di saperne di più, di conoscerlo. Tra l'altro mi fa sorridere un sacco il modo in cui si sono conosciuti: tramite un litigio XD
Sindy mi ha steso tutto i neuroni a quel "e in pace ve ne potete anche andare" AHAHAHAHAHAH eh però, ha pure ragione, se quella è la pista in cui si allena lei, cosa ci fanno i pattinatori di velocità? Mi piace un sacco questo lato "agguerrito" della tua bimba: sembra sempre così innocentina, tranquillina, timidina, ma se qualcosa non le va a genio non esita a farlo presente, anche in maniera non troppo carina - non perché sia cattiva o maleducata, ma è come se il suo vissuto le avesse permesso di costruirsi una corazza, uno scudo di freddezza e quasi arroganza che la portano a difendersi dal mondo, a diffidare, anche se in realtà è buonissima ed eviterebbe volentieri ogni genere di litigio.
Insomma, tutto ciò mi fa spaventosamente pensare alla mia Jia, queste due sono più simili d quanto potessimo immaginare *____*
Martin ha un carattere intrigante. Anche lui sembra un ragazzo piuttosto deciso, sicuro di sé, e forse è per questo motivo che non è riuscito a incassare il colpo: non può credere che Sindy lo stia veramente lasciando. Ovviamente accettare una cosa del genere non è facile, credo - e non lo so perché non sono mai stata lasciata XD -, penso che lui fosse convinto che andava tutto bene o comunque sia pensava che sarebbero rimasti insieme per molto, se non per sempre. Forse lui il problema nemmeno lo vedeva.
E forse il problema non esiste nemmeno, nel senso che semplicemente Sindy ha vissuto tante cose che l'hanno portata a cambiare e con questo anche a cambiare prospettiva e progetto. Non sono cambiate le cose tra Sindy e Martin, ma è cambiata lei, e probabilmente si è resa conto che questa relazione le stava stretta.
Io la capisco, sai? È una ragazza così giovane, ambiziosa, ha ancora tutta la vita davanti e non trovo sensato "ingabbiarsi" in un fidanzamento a quest'età, magari rinunciando alle opportunità che le si presenteranno davanti e sacrificando il suo futuro. C'è che semplicemente non è fatto per l'amore, o magari lo conoscerà e accetterà più avanti, ma a vent'anni fare progetti a lungo termine mi sembra abbastanza assurdo.
Poi vabbè, io non sono per niente romantica XD
Mi è piaciuto tantissimo il modo in cui hai gestito il loro dialogo: non si sono detti tantissimo e si percepiva perfettamente la difficoltà ad aprirsi, a esprimere ciò che avevano dentro, che in una circostanza del genere è il minimo. Allo stesso tempo ho percepito la sofferenza di lui, che è rimasto ferito, e quella di lei, che non voleva ferirlo ma non poteva più farne a meno. Penso che lasciare una persona sia una cosa terribile, più che essere lasciati, perché ci si sente davvero davvero davvero in colpa.
Insomma, non so più che parole usare (forse perché ne ho già scritte troppe AHAHAH) per dirti quanto ho AMATO questa storia, quante emozioni mi ha trasmesso... sembra una scena quasi banale, molto semplice, ma talmente profonda e ricca di spunti di riflessione... non so, ti ho percepita tutta, ho sentito proprio che ci hai messo il cuore e forse è questo a rendere questo testo speciale *____*
Brava, BRAVISSIMA! Questa serie mi sta rubando il cuore e sento di non poterne più fare a meno :3
Non vedo l'ora di leggere altre storie su questi personaggi!!! ♥

Recensore Master
20/06/20, ore 09:56

Ciao :-)
Eccomi finalmente a recensire anche qursta storia di Sindy! Ormai le sue avventure, se così si possono chiamare, mi stanno affascinando e coinvolgendo. Prima o poi riuscirò a leggere tutte le storie della serie.
Sindy ha un carattere abbastanza forte, ma a differenza di quanto dice Martin un cuore ce l'ha eccome. Dopotutto non ha senso continuare se non ci si vuole più bene. Martin l'ha presa molto male.
Mi è piaciuta molto la conclusione: Sindy torna a essere un tutt'uno con il ghiaccio.
Mi è piaciuto anche il titolo, per nulla banale perché si rifà alla storia di entrambi.
In bocca a lupo per il contest ;-)
A presto,
Carme93

Recensore Master
17/06/20, ore 23:33

Non leggo spesso storie originali, ma per questa volta ho pensato di fare un'eccezione, considerato uno stile sobrio ma accattivante e piuttosto scorrevole. Ho letto la storia per curiosità e ne sono stata soddisfatta. Un po' ci sono rimasta male, ma il genere doveva farmelo presagire. Come lavoro è pregevole, complimenti.

Recensore Master
11/06/20, ore 18:54

Finalmente sono riuscita a recuperare tutte le tue storie!
In questa si nota una matura nello stile che mi è piaciuto moltissimo. È forse una delle tue storie migliori che parlano di Sindy.
Mi è piaciuta la correlazione tra questa e l'altra con Alex, quando Sindy dice che lei non è fatta per l'amore, e mi è piaciuta moltissimo l'introspezione: Sindy è una ragazza combattuta, che ha perso anche il suo più grande alleato che è il ghiaccio. Chissà, forse se non fosse stata squalificata e non avesse avuto il cuore in tumulto non avrebbe lasciato Martin, ma la delusione che le aleggiava nel cuore l'ha portata a compiere questo passo definitivo. Anche se poi pare pentirsene.
Ho davvero apprezzato questa shot dalla prima all'ultima parola! Complimenti davvero perché sei stata bravissima!
A presto! Bacioni!

Recensore Junior
11/06/20, ore 13:24

Ciao Sabriel! ^^
Lo ammetto, partecipando allo stesso tuo contest, sono stata subito attrattissima dal titolo di questa storia e sono davvero felice di averla potuta leggere.C'è così tanto da dire che non saprei neanche da dove cominciare!
Parto sempre dal fatto che - sono strana, me ne prendo la responsabilità - il titolo deve sempre convincermi, altrimenti parto già mal predisposta. E qui, oltre al titolo molto evocativo, v'è una serie indefinita di sensazioni che è davvero difficile descrivere, sia per la complessità con cui le delinei, sia perché questi tuoi protagonisti sono così pieni di cicatrici ch'è facilissimo simpatizzare per loro. 
La tua Sindy è un personaggio che ha davvero tantissimo da raccontare: si riesce facilmente a comprendere quanti sacrifici e rinunce abbia dovuto affrontare pur di consacrarsi esclusivamente al pattinaggio e trovo questo suo modo d'esprimersi davvero raffinato e molto affascinante. Ammetto che la mia conoscenza di questo sport si ferma agli applausi che faccio come un'ebete alla Kostner durante le Olimpiadi, per cui sicuramente ho una percezione diversa della cosa, ma simpatizzo per lei proprio per questa sua irremovibilità che la spinge a rinunciare a tutto, fuorché al ghiaccio. E' triste pensare di lasciare indietro un traguardo, che più che tale in realtà era un vero e proprio sogno. 
Questa tua storia è permeata da cima a fondo di ripensamenti, che sono un po' rimorsi e un po' rimpianti. E' così straziante in certi punti, specie quando Martin le dice: "Tu resterai sola col tuo ghiaccio! Resterai da sola perché in fondo non sei capace di amare..." Su questa frase mi sono soffermata parecchio perché ho avuto così tante sensazioni contrastanti da non saper bene come interpretarla - in senso buono ovviamente.
Perché alla fine, pensandoci su, è proprio così che appare Sindy: così innamorata del ghiaccio, così innamorata del suo sogno, da non riuscire a vedere altro. E' vittima di quella dedizione spietata e tentatrice che non le permette di pensare ad altro, così si ritrova sola, ma forse neanche le importa. Quando sei così innamorata dei tuoi sogni, sei disposta anche a rinunciare al resto, che a volte ti appare addirittura superfluo.
Personalmente? Ho amato Sindy, specie in quegli inframezzi delicati e profondi che delineano alla perfezione il personaggio. "Le immagini scorrevano davanti a quei due ragazzi di provincia cresciuti a pane e sogni, che avevano trovato l'uno nell'altra una ragione in più per sorridere a un nuovo giorno." Questa frase è davvero stupenda, mi ha conquistata. Sarò stata lì a rileggerla una ventina di volte, perché esprime alla perfezione il rapporto tra i due protagonisti: un tenue cercarsi, trovarsi, condividere. 
E poi la cosa finisce, trascinandoli nel risentimento e nel dolore. Ho trovato anche questa scelta molto azzeccata, perché alla fine esprimi benissimo le sensazioni che li coinvolgono: il dolore di Martin, sfinito dalla vicenda, e Sindy, che non si capisce bene cosa provi in quel momento, se addolorata o sollevata dalla situazione.
Io sono fissatissima con la caratterizzazione dei personaggi, roba che sto lì a rileggermi la storia una dozzina di volte per capire bene ogni sillaba, ma con questa non ce n'è stato affatto il bisogno. Sei stata così superba nel delineare i caratteri che non ho sentito assolutamente la necessità di darmi una rilettura. Sindy e Martin sono così ben espressi che il lettore riesce a trovarseli davanti e a comprendere le ragioni di ognuno. Cosa dire, anche qui non posso che complimentarmi.
Per cui capisci bene che quando ho letto le diciture "Introspettivo" e "Angst" è stato un po' come avermi già conquistata xD.
Davvero una storia magnifica, mi spiace non trovare parole migliori per sottolineare tutte le emozioni che ho provato leggendola. Complimentissimi! <3
(Recensione modificata il 11/06/2020 - 01:25 pm)