Recensioni per
Mani gelide come la pietra
di paige95

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
19/12/21, ore 17:00

Oggi volevo offrire una cioccolata proprio a te e mi sono messa a cercare tra le tue storie e... guarda che caso, proprio in questi giorno sto facendo il rewatch di Harry Potter e sono precisamente al secondo film, anche se non sono ancora arrivata a questa parte, però mi è sembrato un segno del destino!
È vero, avrei dovuto recensire una storia che parla di amicizia, mentre Ron e Hermione sono una futura coppia, ma in questo momento della loro vita Harry, Ron e Hermione sono ancora tre grandissimi amici, probabilmente Ron prova già qualcosa per Hermione visto che si sente così perduto senza di lei, ma è anche vero che il legame di amicizia che c'è tra i tre ragazzini è fortissimo e meraviglioso e credo proprio che sia stato grazie a questa amicizia speciale se poi è nato l'amore. Ron si sente in colpa per aver lasciato andare Hermione in biblioteca da sola, ma come poteva pensare che la biblioteca, il luogo preferito della ragazzina, potesse essere un pericolo? E del resto come potevano pensare che Hogwarts, il loro sogno che si realizzava, potesse rivelarsi un luogo così pericoloso? Credo che questo sia il primo momento in cui Ron e gli altri si rendono davvero conto che essere maghi e streghe non è poi questa fantastica avventura, che i pericoli sono tanti e che è una strada nella quale si possono perdere molte persone care.
Per questa volta è andata bene, Hermione si è salvata e il finale è bello, positivo, con il sorriso caldo di Hermione che illumina la sala, le sue mani finalmente calde (in contrasto con il gelo delle mani di pietra...) e la vittoria della Coppa delle Case, eppure negli ultimi pensieri di Ron e nel freddo che sente dentro sembrano nascondersi già le esperienze dolorose e terribili che aspettano i nostri amici negli anni successivi, perdite di amici e perfino di familiari, è come se Ron avesse una sorta di presentimento, è come se la bella avventura fosse già finita e adesso cominciasse una vita piena di rischi, difficoltà e responsabilità, forse Ron è il primo a rendersene davvero conto.
Tuttavia sarà proprio la grande, splendida amicizia tra Harry, Ron e Hermione a sostenerli anche nei momenti peggiori e a far superare loro ogni ostacolo e ogni dolore, anche il più straziante, perché è questo che fanno i veri amici.
Una storia bella, intensa e drammatica, scritta come sempre con la sensibilità e la delicatezza che per me sono il tuo marchio di fabbrica.
Complimenti e a presto, voglio passare nei prossimi giorni anche dalla tua long!
Un abbraccio!
Abby

Recensore Master
13/04/21, ore 14:18

Carissima^^
E' sempre un piacere leggere questi tuoi racconti introspettivi.
In questo caso ti sei immedesimata in un ragazzino che per la prima volta si trova ad affrontare sentimenti mai provati prima: la paura per la perdita di una persona cara, il timore di non saper affrontare un pericolo.
Ron scopre quanto sia realmente importante la presenza di Hermione nella sua vita e in quella di Harry. Attraverso i suoi pensieri hai ben rappresentato le sue preoccupazioni, che si alternano tra questioni più cupe e serie a particolari apparentemente ridicoli e insignificanti, ma che per un ragazzino hanno una grande importanza.
Il comportamento di Ron, a tratti ingenuo e confusionario, è del tutto coerente sia per la sua tenera età sia per la sua personalità.
Nonostante le difficoltà e i timori il ragazzo si dimostra coraggioso e disposto a tutto per aiutare la sua amica.
In questo racconto hai dato un grande valore all'amicizia, che anche nei momenti più difficili riesce a donare forza e coraggio ai protagonisti.
Complimenti, sei sempre bravissima^^
Alla prossima! :)

Recensore Master
17/09/20, ore 10:56

Piccinaaaa! Buongiorno ^^, oggi ho un pochino di tempo libero e cosa c'è di meglio che recuperare un altro dei tuoi gioiellini? Per di più una Romione, quindi io sono al massimo della felicità <3
Aaaaw, avevo amato con tutto il cuore La Camera dei segreti perchè, oltre al fatto che mi inteneriva tantissimo leggere della cotta di Ginny, è uno dei libri dove viene espresso più chiaramente quanto sia forte l'affetto che Ron e Harry provano verso Hermione, e quanto sia incredibilmente coraggiosa e altruista lei <3. Se contiamo che poi tutti loro hanno solo dodici anni c'è davvero da togliersi tanto di cappello.
Con questo testo secondo me hai reso meravigliosamente giustizia al personaggio di Ron, rendendo con classe e con fedeltà tutti i suoi pensieri e le sue preoccupazioni in quel momento <3. Rischiare di perdere qualcuno per sempre ci fa sempre, inevitabilmente capire, quanto quel qualcuno sia importante per noi, ed è quello che sei riuscita a rendere benissimo in questa storia.
Il tuo Ron è decisamente lui **, il piccolo Grinfondoro pasticcione ma coraggioso, leale fino al midollo e con un cuore smisurato.
Che bella poi, la conclusione, questo contrasto con le mani di Hermione che ora sono calde e hanno contribuito alla salvezza della scuola e alla vittoria, nuovamente, della Coppa delle Case.

Ora sono io ad avere le mani fredde, mi sto agitando, ma il motivo mi è sconosciuto. -----> DEHEHEHEHEHEH caro Ron, lo sappiamo noi il motivo <3 *ammicc ammicc*

A presto, tesoro!
se riesco ripasso in giornata, ma non assicuro ahimè :/
mille baci,

Bennina

 

Recensore Master
11/08/20, ore 18:19

Ciao, carissima Vale ♥︎

Ho inserito questa storia nella lista di quelle da recensire e siccome avevo voglia di leggere qualcosina e di sfoltire la lista (che intanto continua ad allungarsi), ho pensato di partire da qui. 

Lasciati dire che hai scritto una storia davvero davvero bella, molto delicata (come d'altronde trovo che sia il tuo stile) e modulata. Ritroviamo il Trio bambino, durante gli eventi de La Camera dei Segreti, e c'è tutta la tenera insicurezza di Ron, che è il narratore e ci racconta come ha reagito di fronte all'aggressione ad Hermione. Mi è sembrato quasi un flusso di coscienza, questo fiume di parole ed emozioni e sensazioni che Ron snocciola per noi, le sue paure che si concretizzano, la sua impotenza di fronte a ciò che è successo all'amica, i rimorsi di non averla seguita per tenerla al sicuro e proteggerla (come se lui, ragazzino tanto quanto lei, avrebbe potuto far qualcosa di fronte al Basilisco, ma si sa, quando sei un eroe inside). Le manca, Hermione, le manca terribilmente e lui quasi non si capacita di questa cosa, ché lei c'è sempre stata, sin dal loro primo anno (con alti e bassi iniziali, ovvio), e ora non averla al proprio fianco lo destabilizza e lo confonde, Ron è spaesato e le giornate non hanno più lo stesso sapore e la stessa luce, senza di lei. D'accordo, ci ricamo tanto sopra perché amo la Romione, quindi forse sono un tantino di parte, in tutta questa cosa. 

Sono tanto contenta di aver letto questa storia, bravissimissima ♥︎

Un bacione,
tua Marti ♥︎

Recensore Master
08/07/20, ore 22:12

Ciao mia Musa.
Ma quanto sono belli i pensieri di Ron a dodici anni tesoro mio, che tenerezza, che fragilità emotiva e così dannatamente bella e allo stesso tempo fortissima!
Intanto ci sono molte scene e allegorie che hai usato che mi hanno colpita, ma con te non c'è da stupirsi, tu muovi bene questi due a dodici anni come a quaranta e più, la Romione è il tuo forte come argomento e con essa i suoi componenti, ma, gli occhi di vetro, la mano fredda e la vita che torna a scorrere, o lei stessa che non riesce a sentire il suo stesso profumo annesso a quello delle lenzuola che la ospitano, il suo stato di morte apparente incentrato come fosse uno stop cerebrale e fisico, una specie di pausa dalla sua realtà che annulla tutti gli aspetti della sua vita che la rendono così unica e che contraddistinguono tutti gli aspetti fondamentali della sua presenza e del suo impatto nella saga, e nella vita in entrambi. Parlare al presente da proprio la vera e tangibile impressione che lui ci sta portando attraverso gli eventi sotto un altro aspetto, e io non posso che adorare il modo in cui ti immedesimi in questo personaggio affascinante, e specialmente l'anima che dai -perché tu li animi i racconti- ad ogni singola parola, come se la sezione fosse nata apposta per accogliere questi meravigliosi regali che ci fai, facendoci sognare ancora e aprire nuovi mondi e scenari inesplorati. Sei unica.
-La tua fan n1!

Recensore Master
23/06/20, ore 16:13

Ma ciao Paige!
È veramente tanto tempo che rimando la recensione di questa shot, ma finalmente eccomi qui dopo una settimana abbastanza movimentata **. Mi piace molto questa analisi dello stato d’animo di Ron nel difficilissimo momento in cui Hermione viene pietrificata. Sei riuscita a rendere benissimo lo shock che il ragazzo prova nel sentirsi solo senza la compagna. Un passaggio mi ha colpita particolarmente: quando dice che è una giornata perfetta e parla del Quidditch Ron mostra un qualcosa che ho provato anche io in momenti annichilenti: la percezione che nonostante si stia vivendo qualcosa di brutto il mondo osa andare avanti e la giornata sia soleggiata e perfetta. Ron è devastato dalla perdita di Hermione e arriva anche a sostenere che avrebbe dovuto proteggerla maggiormente e meglio, riflettendo amaramente sul fatto di essere al sicuro in quanto purosangue, ma quando lei si sveglia non riesce nemmeno ad abbracciarla. Ho trovato molto dolce che Hermione abbracci Harry, il suo migliore amico, ma che lei e Ron risultino impacciati insieme.

Questo perché loro, sebbene qui siano ancora molto piccoli, già sono in quella difficile zona in cui amicizia e amore si confondono. Sono importanti l’uno per l’altra e questo è solamente uno dei tasselli che li porterà a mettersi insieme alla fine dei sette libri. Mi piace molto anche come hai diviso la shot, tra le riflessioni personali di Ron e quelle che sono delle riflessioni rivolte a un’Hermione che non può sentire né lui né tanto meno Harry. Questo escamotage ti ha dato anche la possibilità di contestualizzare i momenti della riflessione parlando della mandragola, di Ginny e di Mirtilla. Leggerti mi piace moltissimo e penso che la prossima volta mi getterò sulla long. Intanto, ti faccio i complimenti per questa storia e per il tuo stile sempre così piacevole da leggere e ti ringrazio per aver reso la mia pausa migliore grazie a una bella storia. A presto,
Shilyss

Recensore Junior
18/06/20, ore 10:38

Ciao!
Oggi sto avendo ogni tanto qualche minuto libero e lo sto dedicando a tutte le storie che mi ero segnato da leggere; finalmente ho recuperato questa.
Parto dicendo che raramente leggo ff ambientate durante i libri, soprattutto perché la maggior parte le ho sempre trovate "inutili", non aggiungendo niente di più a quello che già stato raccontato da JKR, oppure stravolgono la storia cambiando le carte in tavola snaturando il testo originale.
Fortunatamente non tutte sono così e sono contento che la tua faccia parte delle poche eccezioni!
Analizzare i momenti della pietrificazione di Hermione esclusivamente dal punto di vista di Ron è stata una scelta veramente ottima.

Particolarmente efficace dividere la storia in tre paragrafi che analizzano tre momenti distinti della storia e delle emozioni di Ron. Ho trovato che in ogni pezzo emergano due sentimenti principali: nel primo paragrafo la paura e la presa di coscienza dell'affetto che prova per Hermione; poi la speranza, ma ancora condita da un po' di preoccupazione; infine la felicità e l'imbarazzo. Inoltre in ogni paragrafo ci sono alcune frasi che mi hanno colpito particolarmente:
- Quando fai passare le sensazioni del ragazzo tramite il "tempo": prima sole e giornata perfetta, poi quando scopre di Hermione il sole si oscura e il vento si calma. Una metafora perfetta che riassume in maniera essenziale e chiara quello che sta passando Ron;
- Quando Ron si trova costretto ad ammettere che gli manca l'"arroganza" di Hermione.
- Infine "Ho l’istinto di abbracciarti, perché non dovrei? Mi blocco, ti blocchi". Credo che riassuma in maniera eccezionale il rapporto di Ron e Hermione in tutti e sette i libri.

Leggendo questa storia è stato impossibile non pensare a quella precedente (quella in cui Hermione scrive a Ron dopo che li ha abbandonati) e l'ho vista come una sorta di "prequel" che spiega esattamente quello che i due ragazzi hanno attraversato nel loro rapporto: entrambi estremamente "sentimentali" (inteso come capaci di provare sensazioni e emozioni intense), ma totalmente incapaci di esprimerle e manifestarle.
Potrebbe essere quasi una raccolta intitolata "le cose che non ti ho detto" 😂

Battute a parte, complimenti! Mi è piaciuta molto e mi ha trasmesso le giuste sensazioni.

PS: ho trovato un paio di errori (di battitura credo) ma ora ne ricordo solo uno: "Scatto Matto, Hermione" presumo fosse "scacco". Te lo dico non per fare il pignolo, ma perché spesso capita anche a me e vorrei me lo facessero notare. 😉

Comunque ancora complimenti!
A presto! :)

Recensore Master
16/06/20, ore 08:18

La ff è scritta veramente bene, dettagliata quasi li fai tuoi i sentimenti che prova Ron. Spero ne farai una simile ma rivolta verso Hermione.

A presto 😊

Recensore Master
15/06/20, ore 20:03

Tesoro eccomi qui a recensire anche questa meraviglia.
Sono così felice che tu l’abbia dedicata a me, ne sono onorata...Soprattutto perché è incentrata su Ron ed è tutta descritta dal suo punto di vista e io amo tutto ciò che lo riguarda 😍😂

Devo dire che hai particolare talento anche nelle ff scritte in prima persona!
Ti devo fare i miei più sentiti complimenti.

Come ti ho già detto l’altra volta non mi entusiasmano tantissimo le ff introspettive poiché prive di dialoghi...Ma le tue hanno un tocco in più, infatti questa così come la precedente mi hanno praticamente incantata (Senza nulla togliere agli altri autori ovviamente), però davvero non l’ho trovata per niente pesante o noiosa. Anzi tutto il contrario!
Ad ogni frase invoglia sempre a leggerla e a scoprire il seguito.


È stato bello leggere i pensieri di un Ron dodicenne, sicuramente non ancora innamorato di Hermione. Però legato a lei da una profonda amicizia...Che ovviamente è un’amicizia un po’ particolare 😍

Hai descritto i suoi pensieri senza essere troppo sdolcinata o banale e noiosa...Sono state delle riflessioni profonde ed emozionanti. Davvero toccanti😍

Tesoro ti faccio ancora una volta i miei più sinceri complimenti!
Baci
-La tua fan numero 1❤️

Recensore Master
14/06/20, ore 12:59

Ciao,
il titolo della tua storia mi ha incuriosita e mi sono fermata sulla tua pagina a leggere! ^^
Non sono una fan sfegatata della saga di Harry Potter, però posso dire che i libri mi sono piaciuti moltissimo, così come i film e la piece teatrale.
Trovo davvero originale una one-shot che parte da quel pasticcione ingarbugliato di Ron (detto con affetto), che pare l'anello debole del trio, ma che in realtà esprime molto umanamente le paure di tutti. È la sua fragilità che lo rende forte, la sua umiltà che lo trasforma in un elemento indispensabile.
Nella tua visione, che ho sinceramente apprezzato, Ron esprime a suo modo (e tu l'hai colto in pieno, secondo me) ciò che prova, prendendo in esame la propria confusione interiore. Il timore di perdere un'amica si confonde con un batticuore che rivela che, in verità, ciò che ha sconvolto ragazzo è stato il percepire che Hermione si sta trasformando in molto di più. Esattamente come lui sta passando dall'essere un ragazzino spaurito a un giovane uomo coraggioso. L'analisi interiore lo conferma: è un flusso che contiene sia le simpatiche esclamazioni di un bambino sia il sollievo sincero di un uomo. ^^
Davvero un magnifico scorcio introspettivo. Tempo permettendo, passerò ancora a curiosare :)
Un saluto!
Enchalott

Recensore Veterano
13/06/20, ore 17:28

Beh diciamo che non è proprio in mio genere di fic.. però scritta da te è stato decisamente piacevole.. scritta bene come sempre centrando i punti di chi ha veramente capito i personaggi..
Sempre dalla parte di Ron,personaggio spesso troppo sottovalutato, ma nel quale spesso è facile ritrovarsi..
Bravissima

Recensore Veterano
13/06/20, ore 13:43

Eccomi, finalmente! Ma... Vale!!!♡ Ma non la smetterai mai di sorprendermi tu? Sì, lo so che dovrei "dispiacermi" per averti trascinato con me in questa spirale di introspezione, ma... posso dire tutta la verità, nient'altro che la verità? Sono contentissima! Perché, evidentemente, i nostri scambi non sono stati fini a sé stessi, ma hanno avuto una "continuità", nella forma di un'ispirazione reciproca (è una cosa che mi succede con pochissimi autori qui, sul sito, ma è sempre emozionante quando accade!). Perciò, sì, qui lo dico e qui NON lo nego: sono super felice! Ma ora passiamo a questa deliziosa OS, stavolta dal punto di vista del nostro Ron! Innanzitutto, mi congratulo già soltanto per la scelta del momento. Come nel caso di "In viaggio senza di te", ti sei intrufolata in un altro momento decisivo. Ok, rispetto all'altra situazione, qui è di Ron che parliamo, di un Ron dodicenne e, pertanto, sicuramente non si può pretendere che lui abbia, a questo punto, la stessa chiarezza mentale circa i propri sentimenti come ce l'ha Hermione nell'altra OS. Affatto, soprattutto se ricordiamo che, almeno fino al sesto anno, lui preferisce restarsene con le sue care fette di prosciutto sugli occhi! Detto questo, è comunque un momento fondamentale, perché sono convinta che questo evento abbia segnato, nei libri, già una differenziazione tra la qualità dei sentimenti di Ron e quelli di Harry; non qualità in termini di sentimenti "migliori e peggiori", ma sentimenti tendenti al romantico da un lato, e fraterni dall'altro, ecco, questo tipo di differenziazione. Ora, spese due parole sulle tempistiche sempre gradite da te prescelte, passiamo a Ron. In primo luogo, la sua confusione e il suo shock sono "adorabili" non perché - ovviamente - ci sia qualcosa di adorabile in uno stato simile, ma solo perché è proprio nei momenti più difficili che emerge la vera natura di una persona: e Ron, qui, emerge per quel fantastico ragazzo e amico che è. Ho amato, veramente, il momento in cui sottolinei che, pur non giocando nelle prime linee (non ancora, almeno), non può fare a meno di sentirsi coinvolto: adrenalina, ansia, tutto ciò attraverso cui passa il suo migliore amico, lo vive anche lui, sulla sua pelle - e se non è questo indice di un'amicizia profonda e della "disponibilità" emotiva di Ron verso gli amici, non so cos'altro possa esserlo! -. Come anche quando si colpevolizza per non aver evitato che Hermione incappasse nel pericolo di cui, poi, è effettivamente rimasta vittima: lui, da Purosangue, proveniente da generazioni di maghi, non ha la scusa di Harry di essere cresciuto con i Babbani e, perciò, dal momento che è un animo puro (sì, per me, nonostante la Rowling non si sia mai risparmiata in fatto di difetti, col suo personaggio, difetti quali invidia, rancore, irascibilità - che, tra l'altro, lo rendono molto concreto -, io sono convinta, ma proprio convinta, che Ron sia uno dei personaggi più buoni della saga), lui non può che addossarsi la colpa di quanto capitato a Hermione (ed è un passaggio mentale che rendi con grande maestria). La seconda scena è, forse, la mia preferita: credo di non aver mai letto di un Ron ragazzino che guarda Hermione e, per di più, di un Ron così riuscito. Mai. La deliziosa, immancabile ironia che tanto apprezziamo nei libri è riaffiorata in più punti, ma soprattutto in quel "non montarti la testa" che ho adorato. E poi, proprio perché Ron è Ron e non riesce a sopportare il dolore di coloro a cui tiene, ecco che pensa a cosa possa star provando la ragazzina nel suo stato pietrificato (non può fare a meno di sperare e augurarsi di tutto cuore che lei non soffra... quanto è adorabilmente da Ron tutto questo?). Ma, soprattutto, le parti che ho veramente amato sono quelle in cui ci permetti di vedere Hermione, proprio così come appare ai suoi occhi: gli effetti devastanti della sua assenza, quel "Non ti si addice l’inerzia, tu sei pura energia" che rinvia alla personalità profondamente attiva di Hermione, colei che non si tira mai indietro (deve conoscere, imparare, migliorarsi e aiutare, sempre, senza mai arrestarsi o tirarsi indietro, ed è questo che Ron ama di lei), la sua genialità e prontezza di spirito senza le quali Ron ammette di sentirsi perso, di brancolare nel buio. E poi il dettaglio dei denti...! Persino quello, persino quella piccola caratteristica che Hermione stessa detesta di sé, diviene un punto di forza e attrattiva agli occhi di Ron. Infine, sono felice che tu abbia inserito la scena del film; non mi è sembrata affatto fuori luogo, poiché l'hai resa perfettamente. Hai reso con delicatezza il disagio di Ron e Hermione (una delle cose positive del film, a mio parere, è che già in questa scena di "benvenuto" a Hermione che ritorna fra loro, hanno abilmente sottolineato quella differenziazione di sentimenti di cui parlavo prima: una reazione puramente amichevole, fraterna da parte di Harry, più imbarazzata poiché virante verso la sfera sentimentale l'interazione fra Ron e Hermione), l'imbarazzo, ma anche il nascere di un sentimento molto profondo colto proprio agli albori. A questo proposito, ho adorato l'inversione del dettaglio delle mani fredde, questa volta riferito a Ron, nervoso per i suoi sentimenti di cui però l'origine è ancora sconosciuta e che ancora non vuole analizzare - ed è proprio Ron, qui -. Ma la mia frase preferita è questa: 《La vita è tornata a scorrere in lei e in noi.》 Era come se l'assenza di Hermione, la sua condizione di vittima pietrificata, avesse in qualche modo "congelato" le vite anche di Ron e di Harry e Ron stesso lo ammette: senza di lei, è praticamente possibile procedere, andare avanti. Ma ora che lei "vive", di conseguenza (e, in questo "di conseguenza", c'è tutto l'amore del mondo) sono tornati anche loro "a respirare". Cara, carissima Vale, questa volta - ancora più che nella precedente - ti sei superata. Sei stata proprio brava, brava, brava. Un bacione! Ele💙

Recensore Veterano
13/06/20, ore 12:07

Ciao!
Ho adocchiato la tua storia sin da stamattina e finalmente ho deciso di recensirla. Mi aveva già colpito dalla descrizione e l'ho trovata dolcissima e tenerissima.
Trovo sia sempre difficile inserirsi in momenti della saga perché si rischia o di distorcere o di stravolgere ma, invece, nel tuo caso è stato tutto perfettamente coerente con il personaggio. Mi hai detto di adorare il personaggio di Ron e si vede da questa storia perché la scelta di utilizzare la prima persona è sempre un'arma a doppio taglio perché deve restituire coerenza e verosimiglianza a quei pensieri.
In questo caso, mi sembrava proprio che fosse Ron a parlare, potendo percepire tutta la sua incredulità, il suo shock, il vacillare perché l'indistruttibile Hermione (adorabile quel "è Hermione a sapere sempre più di noi") è diventata di pietra.
Hai descritto in modo magistrale i sentimenti di questo ragazzino che si trova davanti l'amica pietrificata e cerca comunque di comunicarle qualcosa, spiazzato da quel silenzio inusuale.
Sul finale ho avuto gli occhi a cuoricino su questo binomio mano di nuovo calda di Hermione e mano fredda di Ron, che si agita e non sa il perché.
Davvero molto molto molto bella!
Mi è piaciuta tantissimo e - devo dirti - è stato bello immergersi nell'atmosfera della Camera dei segreti e ripensarli bambini: sono così abituata a pensarli, se non adulti, comunque cresciuti che, quando mi ritrovo la descrizione di loro bambini (i dentoni di Hermione), mi viene sempre da sorridere come pensassi a dei miei vecchi amici.
Ancora brava, davvero!
Un abbraccio,
Fede