Recensioni per
Log date: 2110/02/28 (Venerdì) 22:04
di TheDoctor1002

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/02/21, ore 11:58

ciiaaooooo carissima, sono più che pronta a imbarcarmi nella lettura della shot che mi hai proposto eoni fa

adoro già il tipo di prompt che ti è stato assegnato, i gruppi di parole da incastrare sono sempre così stimolanti, sono stra curiosa di vedere cosa ti hanno ispirato.

L’introduzione che mi hai fatto alla storia sono andata a recuperarla, quindi stavolta non dovei combinare casini ^^’

Il banner cover all’inizio lo adoro , ha immagini e colori pazzeschi, molto futuristiche , complimenti.
Mi piace anche la citazione che troviamo all’inizio, anche se non so da quale canzone sia tratta, me mooolto mooolto ignorante.

ahahh e baia l’hai subito sistemata, brava.

ecco lo vedi che tu sei maestra delle descrizioni e io da te ho solo da apprendere? Ma vogliamo parlare del modo poetico in cui hai descritto le luci , i loro movimenti, i colori che assorbono… se dipendesse da me sarebbe stato solo ‘le luci della baia’ , stop, quanto sono pessima XD

oohh adoro lo stile narrativo che hai usato, la prima persona che però ricorre anche alla seconda, a seconda di chi si riferisce.

Questo ispettore Matou sembra simpatico.
ahahah anche io faccio quella cosa col tallone che fa la protagoista ahah è vero che sembra una macchina da cucire, non ci avevo mai pensato

Fa male leggere di questo sasyama ancora vivo, dato quello che mi hai anticipato, soprattutto visto che sembra così infatuato della sua collega o sottoposta aaw.

certo che è un be mistero, perché il Dominator non si è attivato? Sparare è forse il peggior crimine che possa esistere.. davvero strano.
Questo Makishima deve essere un abile hacker o non si spiega quel bug che perseguita il nostro protagonista.

aahh opps l’ispettore è donna, mea culpa, altro che sottoposto!

ma questa specie di lavaggio del cervello per non farla lavorare a quel caso? uhmm non mi piacciono i colleghi o il distretto stesso, c’è un qualcosa di losco sotto

ah ma Sasayama (perdonami non lo so scrivere) è già morto sigh, osserva la sua Ispettore già da morto, le parla da morto arrghh questa cosa mi spezza il cuore.

Kogami è il suo migliore amico ma pare dare i consigli sbagliati. Spero slo non sia una talpa, sarebbe troppo angst da reggere.
"Che emozione, Katsumi Matou! Prenota i tuoi bagagli. Il tuo viaggio comincerà tra: 06 giorni :17 ore : 34 minuti : 21 secondi"
20.
19.
18.

accidenti, che ansia questa precisione millimetrica, fa tanto mondo distopico se era questo il tuo intento.

perché intravvedo del tenero fra Kogami e Katsumi? forse sasayama approverebbe pure no?

oddio il messaggi che si interrompe alla fine, quella cena che nn avrà mai luogo buuahhh piango un sacco, che angst tremendo, però reso benissimo.

NO vabbè è Katsumi la tua OC? è così bene integrata che pensavo fosse canon e che ti ossi inventata il migliore amico invece, vedi tu.

è sempre bello e curioso immergersi nei mondi che crei quindi grazie per tutti i viaggi che mi fai fare con la tua sapiente penna.
Al prossimo <3

un mega abbraccione

Recensore Veterano
04/09/20, ore 19:57

Eccomi qui!!
Ammetto di aver letto già in precedenza questa storia che mi ha molto colpito. Inizialmente, non nascondo che il titolo mi è sembrato sui generis. Non riuscivo a comprendere il motivo di un titolo così lungo ed enigmatico, ma leggendo, mi son data spiegazione. Ti dirò, non sono grande fan degli OC nelle fanfiction e li preferisco solo se sono trattati al pari dei personaggi canon, tanto più che, in una serie come Psycho-Pass, per creare un originale, devi veramente avere fegato e soprattutto, una base veramente tosta. E tu, sei stata bravissima. Oltretutto, scegliendo sia un personaggio come Sasayama, croce e delizia di questa storia, nonché probabilmente uno dei più complessi da trattare date le poche informazioni su di lui (ok, ci sono le novel, c'è Kanshikan Kougami Shinya e ci sono i ricordi di Kougami nella prima stagione e i drama cd), ammetto ancor di più la tua bravura. Ho riscontrato una grande cura del dettaglio in ciò che hai scritto. Sasayama è lui. Irriverente, sboccato, sfacciato in tutto ciò che fa e che dice. Ci tiene, a modo suo, pur non essendo più tra i vivi, alla sua vecchia Divisione e soprattutto, a questo Ispettore così tosto e al tempo stesso, fragile.
Molto intima e tensiva la scena iniziale. Il contesto di vicinanza rivela decisamente l'attrazione proibita e non soltanto da parte di Sasayama. E' bello vederlo non in veste di dongiovanni, ma genuinamente attratto da Katsumi. Certo, c'è qualcosa in più, dato che non ha il suo solito atteggiamento da maniaco, ma l'attrazione è talmente tangibile da essere possibile solo per chi prova qualcosa di reale. Tuttavia, ricordiamoci che siamo in Psycho-Pass e che il confine tra Ispettori ed Esecutori è purtroppo ben definito (lo sapeva Risa, lo sa Akane), ma al tempo stesso, sa essere fonte di relazioni dal potenziale immenso (e dalla pena immensa uguale, mannaggia a Urobuchi e seguito). Mi piace il modo in cui hai gestito il tutto, perché quel confine tra loro, fatto di allusioni e piccoli gesti significativi, presto reso irrimediabilmente profondo e definitivo rende questa relazione ancora più tragica. E la tragedia arriva. C'è naturalezza nel modo in cui Sasayama racconta questa storia. Il modo in cui scivola da un momento di vicinanza alla preoccupazione per la tonalità di Katsumi alla scena stessa della sua morte, è molto interessante. E' come se stesse realmente ripercorrendo ciò che gli è accaduto. E, al tempo stesso, come se stesse rivivendo, magari chissà, nei suoi ultimi attimi, i momenti per lui più significativi. E lui osserva, vede la disperazione di Kougami nella notte che cambierà per sempre la sua vita (il tema della caduta è molto eloquente in questo senso), vede e percepisce. Ed è lo stesso per Katsumi. E' bello che lui si preoccupi ancora, che veda le sue reazioni e che queste siano ancor di più amplificate dalla disperazione di lei. Certo, Makishima ci ha messo del suo, facendo sì che Sasayama venisse distrutto in un modo tanto grottesco. Per niente eroico, come avrebbe desiderato lui. Invece è morto in un vicolo, plastinato e offerto ai suoi colleghi. A Katsumi, che fino all'ultimo ha voluto credere in lui. E in questo credere, ha finito col vedere le sue certezze distrutte a sua volta. Perché Makishima è sempre stato un fantasma (prima di andare a rompere le scatole a Kougami XD), lo è stato per il Sibyl, lo è stato per tutti loro. Ha manovrato dietro le quinte e ha fatto sì che, in questo modo, persino degli Ispettori top-élite avessero la peggio. Cadessero. Anzi, no, precipitassero al contrario del loro coefficiente di criminalità. E se questo è accaduto a Kougami, a maggior ragione accade a Katsumi che, singolarmente, prende una decisione tanto inaspettata quanto rischiosa. Decide di fuggire da quel mondo di giustizia solo apparente. Che ne abbia realmente bisogno o che sia un modo per regolarizzare la sua tonalità non credo faccia differenza: è semplicemente disillusa. Dopotutto, le è impossibile dare soluzione a quel caso, non senza la conoscenza della verità. E Katsumi non è un'eletta. Non le competerebbe, ma anzi, la trascinerebbe in un inferno in terra. Alla fine, tutto ciò che rimane loro è quella log interrotta, il ricordo di una conversazione che torna sul piano intimo dell'attrazione tra i due e il fatto di lasciare tutto così in sospeso rende la narrazione estremamente realistica. Mi ha fatto pensare, nella parte finale, al drama post prima stagione e alla conversazione di Akane e Kougami: lì, a modo suo, c'era stata una chiusura. Qui no, finisce tutto così, come la vita bruscamente interrotta di Sasayama. Ed è per questo che è tutto veramente molto IC, perché ricalca a pieno ciò che è accaduto, ciò che potrebbe aver realmente provato e l'aver lasciato, dietro di sè, un futuro che, chissà, avrebbe forse potuto riservare altro. Lascia un certo amaro in bocca, questa tua storia, ma Psycho-Pass d'altronde, è così. E se ti aspetti un momento bello, tranquilla che viene tutto distrutto un secondo dopo. Quindi, complimenti perché questa storia merita. Inoltre, c'è grande accuratezza stilistica e correttezza grammaticale e sintattica, per cui si legge molto bene. Non è una lettura facile per il tema, lo ammetto, per cui penso non sia alla portata di tutti, motivo per cui ti faccio ulteriormente i complimenti, perché si vede che c'è una grande passione dietro e una bella conoscenza, pur essendo Psycho-Pass per te nuovo. Ecco, diciamo che riscontro proprio le atmosfere della prima stagione in questa storia, si vede che t'ha preso! Spero di leggere altro di tuo su questa serie, hai talento!!
Alla prossima!!

Recensore Master
28/07/20, ore 23:19

Ciao cara,
eccomi finalmente a leggere e recensire questa tua shot per il nostro scambio dell'ABC.
Sono molto contenta di aver avuto l'opportunità di conoscere questo tuo lavoro che, leggendo le note, ho potuto comprendere essere stata scritta per un "gioco" all'interno del gruppo.
Tu sei stata veramente molto brava, non solo nell'utilizzo dei prompt che, per quanto possa sembrare semplice, in realtà non lo è affatto, anzi.
Per quanto riguarda il titolo della shot, non ho mai letto nulla di così particolare e originale; il titolo ci proietta già da subito in questa realtà super tecnologica, avanzata oserei dire, dove i personaggi fanno parte di una intelligenza artificiale che mi ha appassionata davvero molto.
Mi piace molto questa tua scelta di usare la prima persona come voce narrante. Ci permette di conoscere le emozioni dirette del protagonista, i suoi sentimenti verso la donna che viene presentata proprio attraverso gli occhi di lui.
Lui che la osserva, che capta ogni dettaglio dei suoi movimenti.
Adoro i dettagli ben scritti, come nel tuo caso, dove permetti al lettore di essere partecipe in questo spionaggio innocente.
Lei che si tocca la gamba che porta gli strascichi di ciò che ha subito, che si copre le labbra rimuovendo così quel poco rossetto che ancora era rimasto dopo una giornata, che sceglie un viaggio a occhi chiusi.
Ho trovato veramente molti dettagli e tutti sono stati idonei a creare un'ambientazione molto realistica, visiva, a chi legge.
Purtroppo non conosco questo fandom e non posso esprimermi sull'IC o OOC, però posso dire che attraverso i dettagli e attraverso i pensieri profondi della voce narrante ho avuto l'impressione che si trattasse di persone reali, con i propri drammi, le proprie delusioni e i propri sentimenti.
Lui mi piace tantissimo per come la guarda, è come se cercasse di proteggerla da se stessa; una se stessa troppo testarda e cocciuta che vuole a tutti i costi fare di testa sua senza considerare i rischi di quella loro professione così carica di pericolo e accorgimenti.
E lei lo sa bene perché da quello che sono riuscita a comprendere, proprio per quella missione ha rimesso anche una gamba che poi, attraverso l'intelligenza artificiale delle macchine, le è stata ricostruita e le ha permesso di ricominciare a indossare le scarpe con il tacco.

Riporto un pezzo che mi ha colpito e mi è piaciuto particolarmente:
"Potresti sempre diventare un Enforcer" avanza lui.
Maledizione, Shinya, abbiamo davvero lavorato con la stessa persona? Katsumi tra gli Enforcer?
Infatti eccoti che scuoti la testa, te la prendi tra le mani e lasci che le ciocche corvine ti nascondano il volto.
"Mi ci vedi, a prendere ordini? Io so lavorare, so farlo meglio di tre quarti della gente qui dentro e non mi sono mai fatta problemi a farlo notare. Mi mangerebbero viva, se gliene dessi l'occasione. I cani festeggiano sui cadaveri dei leoni."
"Ma i cani restano cani e i leoni restano leoni." completa Kogami, rubandomi le parole di bocca.

Mi spiace solo che questo capitolo porti con sé l'epilogo, trattandosi di una shot, perché ti confesso che mi sarebbe tanto piaciuto leggere il proseguo e vedere come si sarebbero evolute le vicende di questi protagonisti che pare proprio dovranno salutarsi quando lei partirà dopo aver dato le dimissioni.
Magari, questo mio pensiero potrà darti lo spunto per una eventuale decisione di scrivere un sequel.
Intanto, ti porgo i miei più sentiti complimenti per questa idea del tutto originale e particolare, e per il tuo stile.
Mi ha fatto molto piacere leggerti e spero di continuare a farlo potendo così conoscere altre tue storie.
Un abbraccio, a presto
Demy

Nuovo recensore
10/07/20, ore 22:58

Ciao! Eccomi per l'ABC!
L'ho letta tutta d'un fiato, non sono riuscita a fermarmi, mi ha talmente preso che pensavo di vedere un episodio della serie... Meravigliosa! Bello anche il punto di vista di un personaggio che ha avuto spazio solo attraverso i ricordi di altri personaggi della serie (perdona il gioco di parole). Non mi era mai capitato di leggere una fan-fiction su questo fandom, diciamo che in realtà non l'ho neanche mai cercata, ma solo perché l’anime mi è piaciuto così tanto che di fatto non avevo bisogno di una sorta di "continuo".
La tua storia è stata una vera scoperta, ammetto piuttosto piacevole e perché no? anche sorprendente, parola spesso associata a qualcosa di allegro o divertente, che se vogliamo essere proprio pignoli, questa storia non è, ma non è assolutamente un difetto anzi è un pregio sotto ogni aspetto.
Sei riuscita a rendere ogni singola emozione palpabile, non solo di Sasayama, che è la voce narrante, ma anche di Kogami e Katsumi, che poi hai centrato il punto con questa frase: "in due, non fate l'empatia di una persona normale". E Bham! È esattamente questo, non possono permettersi di provare empatia, perché poi in fondo è quella che ti rovina nel loro mondo, la capacità di immedesimarsi negli altri, nelle menti criminali, ti condanna e non puoi permettertelo, non ci si può permettere di provare sentimenti, di stressarli e portarli al limite se no sei fregato. Che poi questo aspetto contrasta (in senso positivo) con l’introspezione del narratore, che finché era vivo, anche lui era schiavo dello stesso sistema, ma è come se la morte lo avesse liberato di quelle catene che lo costringevano in un pensiero che di fatto gli andava stretto, un po’ come a tutti gli Enforcer, o meglio questa è l’impressione che ho avuto anche vedendo la serie.
Hai un modo di scrivere veramente coinvolgente e scorrevole, non risulta mai pesante, anzi ti invoglia ad andare avanti nella lettura, peccato che non ci sia un “seguito”, magari la stessa storia, ma vista dal punto di vista di Katsumi, ovviamente è solo un’idea senza alcuna importanza buttata lì da una persona che ha apprezzato molto questo punto di vista non solo per il contenuto in senso stretto, ma anche per lo stile di scrittura, che in certi punti ammetto di averlo trovato quasi poetico, non solo in senso metaforico, ma anche strutturale.
Credo che ti leggerò molto volentieri in futuro, chissà magari sempre per qualche altro scambio o anche per semplice diletto mio personale.
Davvero un eccellente lavoro.
A presto
Isil/Andy/Andromaca/chiamamicomevuoi
(Recensione modificata il 10/07/2020 - 11:36 pm)

Recensore Master
17/06/20, ore 17:46

Ciao!
Come preannunciato, eccomi qui!
Purtroppo mi trovo un po' in difficoltà, perché oltre a non conoscere minimamente il fandom, sono anche completamente digiuna del genere, per cui molte cose, più che capite, credo di averle solo intuite XD.
Però, ecco, sperando che tu mi possa perdonare la recensione fatta totalmente "di pancia", ci tenevo comunque a passare di qui, e a dirti che sono stata molto contenta di buttarmi in questo contesto a me tanto estraneo.
Ho apprezzato davvero, davvero tanto le tue atmosfere: credo tu sia stata bravissima nel costruire questo "stato emotivo" con delle descrizioni originali, molto empatiche, che riescono a riprendere elementi tipici del genere anche solo nella descrizione di ambienti e personaggi. Insomma, pur capendo io meno di zero di queste cose, ho trovato il tuo lessico sempre molto specifico e appropriato, in grado di creare uno stile estremamente riconoscibile e preciso, che permette subito di entrare in completa sintonia con le tematiche trattate.
Ho poi davvero apprezzato moltissimo tutta l'idea che sostiene la storia: questo delirio con la gente morta per me è stato geniale, perché (non so se fosse voluto, perché non so quanti siano i personaggi e gli eventi originali nella storia e quanto invece sia canon, non conoscendo proprio niente), è una consapevolezza che mi è arrivata piano piano. Non avevo colto subito la condizione della voce narrante, ma ho assolutamente adorato questo suo ripercorrere il proprio rapporto con gli altri personaggi, con questa consapevolezza un po' amara, con questo senso di distacco sempre più imminente che avvolge il lettore a ogni riga in una spira un po' più stretta.
I personaggi, poi, emergono in maniera molto netta: mi è piaciuto tanto come li hai caratterizzati, e tutti i loro rapporti, così condizionati da questo lavoro particolare che diventa quasi uno stile di vita.
L'angst della scena finale mi ha un pochino uccisa, sappilo, ma l'ho trovata davvero costruita divinamente.

Ti chiedo di nuovo scusa per questa recensione che fa acqua da tutte le parti: di solito cerco di essere un po' più organica, ma insomma, ho cercato di fare del mio meglio.
E sono davvero contenta di aver avuto l'occasione di leggerti, perché credo tu sia davvero molto brava, ma non conoscendo i fandom in cui scrivi sarebbe stato facilissimo non incrociarti mai!

Complimenti davvero!
A presto!