Ave Queen, ogni tanto ci riporti in quei luoghi, in quei tempi, in quei fasti... E in quel coro di voci, personaggi, destini ogni tanto qualcuno entra nel cono di luce della tua scrittura, si fa solista, si fa protagonista. L'occasione è una ricorrenza, un anniversario, un compleanno. La voce è sempre chiara, evocatrice, colma di suggestioni. Questa volta si tratta di Tatiana Romanov, e ciò che mi ha colpito in maniera particolare sono le frasi lapidarie con cui scolpisce narrando il suo destino, non solo : è soprattutto quell'epilogo sospeso, colmo di rammarico ma a un tempo di certezza. "Qualcuno mi ha amato. E l'ho amato," dice questa donna che un tempo ha tenuto in braccio un bambino nell'attesa, poi tradita, di poterne avere uno suo. Si vive di memorie quando viene meno tutto il resto, di memorie e di dignità. Tatiana conserva integre entrambe e forse è per questo che le sue parole colpiscono, e scolpiscono, con tanta forza. |
Buon pomeriggio. |