Recensioni per
Lust for life
di Cress Morlet
Ciao! Eccomi per lo scambio^^ |
Tesoro, eccomi qui! |
Buongiorno cara, eccomi qui a tornare con piacere sul tuo profilo, stavolta concentrandomi su questa storia. Sono rimasta davvero piacevolmente stupita da questa lettura, perché all’inizio pensavo fosse qualcosa di più leggero: vedere lei che tenta di organizzare qualcosa e le va tutto male, ma proprio tutto… le sue terribili sensazioni negative, il completo intimo che è costato troppo, il corpo che non ha che pensa non sia di gradimento del suo ragazzo, le candele profumate prese all’ultimo in un impeto di insicurezza ributtate in un angolo. Tutto a mostrare quanto si senta impensierita, giustamente, essendo la sua probabile prima volta. |
Ciao! Eccomi qui per lo Scambio Libero del Giardino di EFP! |
Ciao :) |
Carissima, eccomi! Scusa per il ritardo, evito di dilungarmi sul casino di settimana che sto avendo e passo subito alla storia <3 |
Ciao, volevo leggere questa storia fin dal primo momento in cui hai pubblicato il link su Facebook, ma gli ultimi giorni sono stati un po' concitati e su Efp ora della fine ho letto poco o niente. Ci tenevo molto perché, oltre al fatto che fa parte di un ciclo che conosco già molto bene, sapevo che sarebbe stata un capolavoro introspettivo e non sbagliavo a crederlo. Ormai credo di conoscere il tuo stile e il tuo approccio alle storie piuttosto bene, non è la prima volta che ti vedo intervallare punti di vista diversi in una stessa serie di storie, ricordo la tua bellissima long sul Catello errante di Howl in cui intervallavi il punto di vista di lui e di lei. Qui non è esattamente la stessa cosa, ma di tanto in tanto tiri fuori un pov di Rey, mostrandoci quanto diverso riesce a essere il tuo stile e il tuo approccio alla narrazione, se la protagonista è diversa. Ho già fatto questo discorso quindi non mi soffermerò troppo a ribadire il concetto, ma due parole le dico lo stesso. Ben e Rey hanno fondamentalmente lo stesso problema, presumono di sapere quello che passa nella mente dell'altro (così come di chiunque altro conoscano) e spesso sbagliano a capire. Sono fondamentalmente due persone che a causa della loro insicurezza e introversione hanno la mente concentrata a pianificare quello che potrebbe succedere, sia di bello che di brutto, e che alla fine si scontrano con la realtà che spesso è diversa. La fantasia di Rey di essere toccata da Ben in un certo modo, che poi non si concretizza, non in quella maniera e che la estraniano quasi dalla realtà, rendendola poco attenta a ciò che le succede attorno, è la riprova di quanto dico, E questo di sicuro non contribuisce a un sano dialogo tra di loro. Il rapporto che si è instaurato tra di loro a livello comunicativo deve prima spezzare le barriere che loro stessi si sono imposti, superare i traumi che hanno avuto e poi, soltanto alla fine, riescono a parlarne a viva voce. Se uno di loro fosse più estroverso gli equilibri certamente sarebbero diversi, ma entrambi hanno dei problemi a relazionarsi con le persone. E se Ben è convinto di essere un mostro e di avere un lato oscuro che non riesce a dominare e che lo porterà, sua convinzione, un giorno a ferire anche Rey, che è la persona che ama di più, Rey ha invece il complesso dell'abbandono. Non soltanto è vissuta in un orfanotrofio, non soltanto è cresciuta con la consapevolezza che le persone non la volessero a prescindere e soltanto perché è fatta così, ma è stata circondata anche da individui, come il direttore dell'orfanotrofio, che le instillavano pensieri sbagliati, facendola diventare insicura. Per mia natura, come essere umano, io fatico a capire le persone insicure. Fatico ad approcciarmi a loro e a comprendere qual è il problema, quindi è per me molto difficile comprendere a livello emotivo e umano l'insicurezza di Rey. Ma usando i meccanismi della logica del comportamento umano, io so che la sua insicurezza è figlia di come è vissuta. Io per mia natura non mi farei tutte queste paranoie sulle candele o le calze perché insomma... chissenefrega ecco. Ma Rey invece sprofonda in un abisso di paranoie e di domande che originano tutte da un pensiero, da quella che è una paura irrazionale, ma che lei ha trasformato in certezza. Essere abbandonata da Ben così come le è successo in passato, le fa credere che la manderebbe in mille pezzi. E questo può succedere per mille motivi, anche per il colore delle calze o le pantofole col disegno di un pupazzo o ancora perché una serata di sesso salta. E non importa quanto tutto questo sia verosimile, la paura è irrazionale, non lo sono tutti i tipi di paure, ma lo è questo tipo di paura. Ma il ragionamento che fa Rey nella sua testa è perfettamente sensato, se i suoi genitori l'hanno abbandonata era perché lei era sbagliata e magari se fosse stata diversa, se avesse avuto (semplifico) i capelli in un modo o il corpo in un altro, forse non l'avrebbero fatto e lei avrebbe avuto una famiglia. Non è così che funziona, ma Rey non può arrivare, per quello che è il suo stato emozionale ora, a capirlo adesso razionalmente. Essere abbandonati da un genitore non c'entra col fatto che il figlio è immeritevole di avere quei genitori, non è per come è fatto fisicamente un figlio che un genitore ti abbandona, ci sono mille varianti da tenere in considerazione e mille ragioni per cui questo possa succedere e che con cose come l'aspetto fisico c'entrano poco. Ma posso comprendere il motivo per cui Rey ne è convinta, è un'associazione mentale irrazionale ma perfettamente comprensibile, un trauma del genere se non trattato adeguatamente da degli psicologi può protrarsi nel tempo e peggiorare e mi pare che Rey non sia vissuta in un ambiente positivo. |
Scrivo per la seconda volta perché la prima si era cancellata. Comunque. Inizio col dire che questi due sono proprio cretini, ma talmente tanto oblivious che non si accorgerebbero di amarsi a vicenda neanche se gli facessi il disegnino... ma questo la sapevamo già. Posso dirti che mi hai fatto piangere tutte le lacrime di questo mondo, sì? Giá avevo adorato quella prima bozza che mi avevi fatto leggere, ma questi aggiustamenti che hai fatto, con le aggiunte, etc... hanno reso questa OS ancora più preziosa. Come al solito, il tuo punto forte è l'introspezione: anche se è priva di accadimenti "sostanziali", non annoi mai il lettore, anzi. Il tuo stile catapulta letteralmente il lettore nella mente del protagonista--Io giá vedo me stessa in Rey, quindi in questa storia NON TI DICO. Un livello di immedesimazione tale che faceva quasi spavento. Urlavo ad ogni passaggio: "Ma sono io?" Poi al contempo volevo urlarle: "CRETINA, SMETTILA DI FARTI PATURNIE CHE BEN TI AMA DA MORIRE." Vogliamo parlare di quell'altra ameba? L'hai descritto così bene che, boh, ho immaginato per tutto il tempo Adam, con quel suo broncio che tanto amiamo e i suoi dark puppy eyes, che implora la sua "Rey" di amarlo... e di farsi amare con tutto l'amore di cui è capace. Senza contare che hai trasposto perfettamente i loro traumi "canon"--in particolare modo quelli di Rey--rendendo tutto perfettamente plausibile. L'ho sentito tutto il terrore dell'abbandono di Rey... quel suo ripetersi "Ben non è i tuoi genitori, Ben non è i tuoi genitori, Ben non è i tuoi genitori..." E poi la parte finale mi ha ucciso. Con la nostra bimba che finalmente è stata capace di ammettere i suoi sentimenti. Ti sará stato difficile scrivere dal POV di Rey, però non hai affatto deluso le aspettative. Tutt'altro. Però io ero fiduciosa, e lo sarò sempre. Sei un'autrice straordinaria. Dovresti crederci di più. E non farti abbattere, ché ho bisogno di altre Reylo fics come questa. |
Tesoro, MA BUONASERA. |