Recensioni per
L'uomo di neve e la bambina
di Sabriel Schermann

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
16/09/20, ore 09:54

Ed eccomi qui, sono super contenta di aver trovato un'altra storia che parla di Sindy! Mi sembra di riuscire a costruirmi un'immagine di lei, si sommano pezzo per pezzo le tue storie e lentamente prende forma nella mia testa. Qui ho trovato una bambina insicura, timida, spaventata da ciò che la vita le ha sottratto. Ciò che mi ha trasmesso questa lettura è che Jan è tutto ciò che le serve, ciò che le è mancato. È un testo veramente dolce, così come la definizione che lui dà della parola "papà", descrivendosi (anche se forse lo fa involontariamente). Bellissimo anche il finale, quando lei lo chiama "uomo di neve" ricollegandosi al soprannome con cui Jan la chiama, "fiocco di neve".

Recensore Master
04/09/20, ore 20:02

Quinto posto parimerito

L'uomo di neve e la bambina di Sabriel_Little Storm

Titolo: 1,5/2
È un titolo che va bene per la storia, riprende temi sviluppati all’interno di essa.
Non lo trovo particolarmente originale né troppo intrigante (scorrendo non mi fa dire “devo leggerla!”), per cui sottraggo qualcosa, ma tutto sommato è un buon titolo.

Grammatica e stile: 9/10 [5+4]
Allora, veri e propri “errori” non ne ho trovati.
Ci sono però un paio di frasi che mi hanno confusa, diciamo; una in particolare, le altre sono più che altro sottigliezze.
“Le loro iridi rifletterono come uno specchio: se la neve accoglieva ogni suo fiocco, doveva essere compito dei pupazzi di neve raccontare loro delle fiabe per farli addormentare.”
Questa è la frase con cui ho avuto maggiori difficoltà.
Principalmente non mi convince quel “rifletterono”: credo tu lo intenda riflessivo, con le iridi che si specchiano le une nelle altre, ma secondo me scritta così non è proprio chiara la frase – sicuramente non è immediata, almeno non per me.
“«Perché tu sei il mio uomo di neve» sorrise.”
Questa è più che altro un’imprecisione a livello di logica: il senso è chiarissimo, ma in questa forma tecnicamente “sorrise” regge la battuta. Naturalmente questo non è possibile. Potresti o mettere un punto dopo il dialogo e la maiuscola a sorrise, o aggiungere un verbo, tipo “disse e sorrise”, “disse sorridendo”.
“Vide l'uomo rimboccarle le coperte, scoccandole un bacio sulla fronte.”
Non mi convince del tutto, perché il gerundio suggerisce contemporaneità, ma se Jan si china per baciarla in fronte lei come vede che le rimbocca le coperte? (Ovviamente se ne accorge, ma il verbo usato è vedere). Non è un errore, assolutamente, ma lì per lì mi ha stonato; secondo me la frase filerebbe meglio differenziando le azioni, “Vide… e scoccarle…”. Ma è un suggerimento che puoi benissimo ignorare, ne riconosco la soggettività.
Lo stile nel complesso mi è piaciuto, nella sua semplicità e scorrevolezza.
La punteggiatura non mi ha del tutto convinta nella frase che ti ho riportato sopra con “rifletterono”; ho dei dubbi sui due punti, perché la frase sui pupazzi di neve non mi sembra una conseguenza immediata o una specificazione della precedente. Avrei optato per un punto e virgola.
“ma una lezione più importante era stata impartita a entrambi: Jan non aveva potuto crescere sua figlia Anja, ma forse la vita lo aveva finalmente ripagato della perdita subita.
Forse un dono era piombato dal cielo dritto tra le sue mani, come un fiocco di neve.”
Visto l’inizio sulla lezione impartita a entrambi, mi sarebbe piaciuto che ti concentrassi anche su Sindy e non solo su Jan. Certo, il punto di vista di Sindy domina la maggior parte della storia e ovviamente quale sia la lezione che ha ricevuto è intuibile, ma troverei la frase più completa se lo includesse, così mi sembra quasi “spezzata”. La frase finale, comunque, è molto bella.

Caratterizzazione: 8,8/10
Naturalmente per la tua storia devo valutare la caratterizzazione e non l’IC. Devo inoltre fare uno “sforzo”, perché sebbene io conosca già (anche se non moltissimo) i tuoi personaggi, ai fini del contest devo cercare di basarmi esclusivamente sulle informazioni che dai in questa storia.
Racconti una scena molto familiare, il rito della buonanotte tra Sindy e Jan.
Sindy si mostra come una bambina timida e insicura, che però si sente a suo agio con Jan, almeno abbastanza da osare porgli la domanda “che cos’è un papà?”, nonostante l’imbarazzo e un certo istintivo timore. L’idea in sé mi ha toccata molto, devo dire, è davvero straziante immaginare questa povera bambina che si chiede cosa sia un papà. Giustifichi la sua “ignoranza” in merito accennando al suo essere stata in orfanotrofio, oltre che alla sua certezza di non aver mai avuto né padre né madre. Così, tra l’altro, chiarisci anche a un lettore che si approccia per la prima volta ai tuoi personaggi che Jan non è, come si sarebbe potuto pensare all’inizio, il padre di Sindy. Non quello biologico, comunque.
Lui, invece, l’ho trovato un po’ meno approfondito. Scopriamo alla fine che non ha potuto crescere sua figlia, per qualche motivo, e – come si intuiva già lungo tutta la storia – che tiene moltissimo a Sindy. Oltre all’affetto e preoccupazione per Sindy, e all’imbarazzo per la domanda posta dalla bambina, però, non vediamo praticamente nulla di lui.
Non lo considero un difetto, visto il contesto della storia e le poche parole a disposizione, ma non posso nemmeno considerarla una caratterizzazione del tutto completa. In ogni caso hai fatto un ottimo lavoro!
Hai saputo trattare una tematica decisamente difficile con estrema delicatezza.

Resa bambini: 3/3
Niente da dire sulla resa di Sindy: ammetto che lì per lì l’idea che a dieci anni non sapesse cosa sia un papà, pur avendo più o meno intuito cosa sia una mamma, mi ha spiazzata, ma ci ho pensato e lo trovo assolutamente credibile visto il passato in orfanotrofio e la relazione che si intuisce non proprio ideale con gli altri bambini. Non avevo mai pensato a una simile possibilità, ma perché in questo senso sono privilegiata.
I suoi pensieri e i suoi dialoghi li hai resi bene, anche l’associazione neve-fiocchi-pupazzi di neve che leggono le fiabe la trovo convincente.

Bonus: 0/2

Totale: 22,3/27

Recensore Veterano
09/07/20, ore 20:47

Recensione premio relativa al contest “Scritto tra le note”
Ed eccomi giunta anche da te e dai tuoi personaggi originali **
Ammetto che la serie che mi hai segnalato è piuttosto vasta e ho voluto procedere in una sorta di ordine cronologico senza però spulciare troppo in là nel tempo, e la kid!fic mi è sembrata un buon punto di partenza.
Non conosco per nulla i tuoi protagonisti, quindi, ma spero vivamente di rimediare e di scoprire sempre di più nel corso della lettura di quelle che spero risulteranno tre storie abbastanza comprensibili senza avere una visione completa degli eventi.
Partendo dunque da zero, questa prima oneshot incentrata sull’infanzia di Sindy mi è piaciuta molto perché tratta di un momento significativo della sua vita, in cui viene sottointeso e poi spiegato il motivo che distingue la piccola dai suoi coetanei, ovvero la mancanza di una famiglia nel senso tradizionale del termine.
L’ingenuità e l’innocenza della bambina sono motivi rinfrescanti, e la dolcezza con cui chiede spiegazioni che non troverebbe altrove non può che scaldare il cuore di chiunque. Non so il motivo per cui Sindy non abbia un papà – o una mamma – e nemmeno chi sia questo Jan in relazione alla piccola (sentiti pure libera di indirizzarmi verso la storia dove ciò viene spiegato, se lo desideri), ma straordinariamente la conoscenza del background non è affatto necessaria per godersi questi paragrafi colmi di tenerezza e bonding famigliare.
Il clima che ne deriva è pieno di sicurezza e amore, e non serve veramente nient’altro per apprezzare i dialoghi dei due protagonisti e lasciarsi trascinare nel loro piccolo nucleo privato.
Ho adorato anche l’atmosfera invernale che da sempre è la mia preferita e che con questo caldo di metà estate manca veramente molto; sei riuscita a farla trasparire in pochissime frasi, è un contorno ma allo stesso tempo una caratteristica che è parte integrante del rapporto tra Sindy e Jan – “fiocco di neve” e “uomo di neve” sono dei soprannomi davvero particolari e per questo forse ancora più unici nel loro genere e così tipici dei tuoi personaggi nello specifico.
Non posso che farti i complimenti per questa breve oneshot, e non vedo veramente l’ora di scoprire di più su questo mondo da te creato e immergermi ancora di più nelle vite dei tuoi OC.
Ci becchiamo dunque alla prossima recensione – che con ogni probabilità arriverà nei prossimi giorni!
Buona serata,
Federica ♛

Recensore Master
06/07/20, ore 15:21

Ciao tesoro ^^

Mi mancava Sindy, così tornando sul tuo profilo non ho potuto fare a meno di avventurarmi in questa flash. Posso dirti che oltre alla dolcezza dell'infanzia, mi stai facendo riscoprire lati piacevoli dell'inverno su cui prima difficilmente mi sarei soffermata (odio il freddo :D).
Mi stai facendo fare anche un viaggio introspettivo non indifferente, quindi sì, ho sempre i lacrimoni agli occhi ^^".
Stai esplicitando una delicatezza travolgente, rara, che può solo essere parte integrante dell'autrice.
Jan è riuscito ad alleggerire il peso delle mancanze della bimba attraverso l'amore più puro e disinteressato; tutto ciò che le dice, i suoi gesti, le metafore sono simbolo di un affetto profondo, che colma il passato della piccola, ma anche dell'uomo.
Ribadisco tutto ciò che ti ho detto fino ad oggi, la neve ha una valenza simbolica fortissima, tu giochi molto sui simboli, è un lato delle tue storie che adoro.

Ed anche oggi ti sei portata via una parte del mio cuore ❤.

A presto, mia cara!
Un abbraccio grande
-Vale (una tua gran fan)

Recensore Master
06/07/20, ore 13:49

SABRIEL *_____*
In attesa di riuscire a passare da "L'artista" - non vedo l'ora, ma come ben sai in questo periodo stavo valutando e non ne ho avuto modo T.T - eccomi qui a leggere questa perlina!! Oltretutto partecipa al contest di kidfic e io vado fuori di testa, perché mi sto appassionando tantissimo a questa tipologia di storie!!! A maggior ragione se c'è Sindy di mezzo, sai quanto amo questa fase della sua vita!
Ma vabbè, la scena in cui chiede a Jan cosa sia un papà mi ha davvero spezzato il cuore… cucciola, è davvero triste che una bambina della sua età non conosca il concetto di papà, ti vien voglia di entrare nella storia e abbracciarla…
Poi Jan che entra nel pallone e non sa bene come rispondere è una cosa TROPPO CUCCIOLOSA!!! Sai quanto amo Jan e vederlo alle prese con la piccola Sindy e tutti i suoi misteri mi fa sciogliere ogni volta! In effetti come puoi spiegare a una bambina di nove/dieci anni, che non ha mai avuto un padre, che cosa sia? Credo che chiunque rimarrebbe spiazzato in una situazione del genere ^^
Ovviamente Sindy doveva finire per trovare qualche paragone con la neve, i fiocchi di neve e tutte quelle cose XD mi sa che questa bambina è leggermente fissata AHAHAHAH come la sua autice del resto AHAHAHAH tu non ne sai niente, vero? :P
Complimenti davvero per questa cosa carinissima che hai scritto, io veramente sono in brodo di giuggiole, mi ci voleva assolutamente quest'iniezione di fluff *_____*
Alla prossima e buona fortuna per il contest, ma sono certa che non ne avrai bisogno! :3

Recensore Master
04/07/20, ore 13:24

Buon pomeriggio.
Molto dolce anche questo testo, in compagnia dei nostri soliti amici ^^
In fondo un padre è una figura che si prende cura di te... che ti vuole bene... a volte il sangue non c'entra...

Recensore Master
04/07/20, ore 12:38

Sabriel!!!!!
Sono veramente contenta, nonostante questo abbia significato che io non ho potuto partecipare, che tu abbia preso il mio posto nel contest di Lita, perché sapevo che avresti scritto uno dei tuoi capolavori su Sindy e quindi EVVIVA *______*
Sono sicura che il contest andrà bene, ma a prescindere da questo ho adorato questo spaccato di vita tra Sindy&Jan, davvero, tu sai quanto li adoro e poi quanto mi piace questo loro legame che prescinde dalle unioni di sangue e di qualunque altro tipo.
Poi l'innocenza con cui Sin gli chiede cos'è un papà è unica, davvero!
E Jannie, tesorino, era così imbarazzato e non sapeva bene come risponderle, che tenerezza infinita quest'uomo *___*
Però, cavoli, è vero: le domande che a volte pongono i bambini sono difficili da affrontare, spesso non si sa proprio come rispondergli AHAHAHAH XD
Ma poi quanto è bello il parallelismo tra il pupazzo di neve che è il padre dei fiocchi di neve e Jan che è il padre di Sindy perché la chiama fiocco di neve???? *___*
Hai scritto un'altra delle tue bellissime perle, ma certamente non avevo dubbi a riguardo! Anche perché ogni tua storia mi permette di conoscere sempre meglio questi personaggi, quindi ti ringrazio anche per questo!!
Alla prossima e in bocca al lupo per il contest <3

Recensore Master
03/07/20, ore 19:05

Moglia!
Insomma!
Come al solito devo venire a scoprirlo da sola che hai aggiornato questa serie! Mannaggia a te!
E mannaggia a te anche per questo bellissimo scritto! *^* Oggi sono su una montagna russa di emozioni causati dagli ormoni impazziti AHAHAHAH per cui leggendo questa storia ero tutta in brodo di giuggiole *^* con la lacrimuccia lì lì per scendere!
Come già sai, adoro quando racconti di Sindy bambina di Jan che se ne occupa. E, come ti ho già scritto anche in un'altra recensione, adoro il modo in cui Jan si rapporta a lei, il suo affetto, chiaramente palpabile, e al contempo anche la goffaggine con la quale si trova a non sapere bene cosa rispondere a domande che certo non sono facili.
Ma in questo tuo nuovo scritto anche la piccola Sindy mi ha fatta sciogliere, soprattutto quando si dimostra insicura se porre o meno quella domanda a Jan… quando teme che possa essere una cosa negativa e che Jan potrebbe sgridarla per averla anche solo pronunciata… *___* ma che tenerezza mi ha fatto!
Comunque concordo con quanto detto da Jan: un papà è qualcuno che ti vuole bene, che ti ama, che ti legge le favole. Non basta la genetica per renderti un papà!
Non ne ho ancora parlato, tecnicamente, ma è lo stesso discorso che vale per il papà di Emilio: forse sarà suo padre ma non è il suo papà!
E qui abbiamo proprio un papà. Un papà che non sa come descrivere cosa significhi essere un papà.
«Perché tu sei il mio uomo di neve»
Questa frase qui, con tanto di sorriso di Sindy, mi ha conquistata!
Non posso non inserire questa shottina fra le ricordate, come minimo! *^*
Davvero un lavoro bellissimo! Mi è piaciuta ogni singola parola!
Non posso che farti tanti tantissimi complimetni, come al solito, insomma! ^^
Ah, prima di concludere, una cosa semi-inutile XD non mi ricordavo che Sindy fosse del '90! Ma ottimo: adesso so che Emilio è del '91 XD perché come sai non avevo stabilito neanche mezza data XD avevo semplicemente stabilito l'età dei personaggi, senza preoccuparmi di contestualizzarla effettivamente XD però avendo deciso che è un anno più giovane di Sindy adesso ho anche la data completa del suo compleanno AHAHAHAHAH
E adesso posso "calcolarmi" anche quella di Filip :-P
Niente, sto delirando. Sorvoliamo!
Torno a farti i complimenti!
E ti mando un bacione enorme!
<3
A prestissimo!
Bea

Recensore Master
03/07/20, ore 09:56

Sabrielll!!!
Ma sei stata tenerissima!!!
È più che normale che Sindy chieda a Jan cos'è un papà, visto che lei non ne ha mai avuto uno e non sa proprio cosa sia. Certo, è una domanda che ti mette in difficoltà. Che cos'è un padre? Certo non basta mettere al mondo un figlio per essere definito "papà". Come dice Vasco Rossi in una sua canzone, "Deviazioni": "E non mi dire che sei puro come un giglio; che sei un padre perché c'hai un figlio. Credi che basti avere un figlio, per essere un uomo e non un coniglio?".
Per essere padre non basta generare, e a volte è più padre chi non l'ha mai fatto, ma ama un bambino/a più della sua stessa vita. È padre chi ama, come dice Jan. E lui è si padre di una figlia che il destino gli ha tolto, ma con Sindy può dimostrare che è davvero un ottimo padre.
Cavoli, questa serie è davvero stupenda, e adoro Sindy da bambina, per non parlare di Jan :-)
Bravissima davvero e in bocca al lupo per il contest!
Bacioni e a presto!