Recensioni per
Après la tempête
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 10 recensioni.
Positive : 10
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
22/07/20, ore 12:18

Ciao Red Drago. Amo leggere i titoli in francese, visto che molti sono in inglese su efp, inoltre è adatto all'anime. Ho letto con piacere i pensieri di Alain, una continuazione della tua storia precedente dove l'uomo ha ormai preso coscienza di quanto accaduto, in una dolce malinconia. Un uomo solo, con una vita nuova, diversa da quella che aveva vissuto e più solitaria. L'arrivo di Bernard e Rosalie interrompe quest'atmosfera sospesa nella quale vive. Pensieri ben descritti, dove mi sono immedesimata. Un saluto. :)
(Recensione modificata il 22/07/2020 - 12:19 pm)

Recensore Master
17/07/20, ore 18:25

Carissimo Red Drago, buon pomeriggio!
Dopo giorni di assenza da questo sito, eccomi finalmente tornata a leggere e recensire ciò che giorni fa mi sono lasciata indietro, inclusa la tua storia.
Sai, ti confesso che mi sarebbe tanto piaciuto leggerla il giorno del 14 luglio, giorno in cui mi sarei maggiormente sentita vicina alla storia di Oscar e Andrè e al momento che hai voluto narrarci con questo missing moments ma, purtroppo, come mi sono trovata a dire a molte altre autrici, ho avuto problemi di connessione e un esame universitario imminente, pertanto eccomi qui, tre giorni dopo a cercare di recuperare il tempo perduto.
E' stata molto bella l'idea che hai avuto per questo breve missing moments: immedesimarti nei pensieri di Alain in una sorta di dialogo immaginario con Oscar a Andrè dieci anni dopo la presa della Bastiglia.
Ho apprezzato molto tutto ciò che hai scritto: i tuoi pensieri, o meglio quelli del tuo Alain, sono stati espressi in maniera molto dolce e toccante.
Le tue riflessioni ci hanno portato col pensiero alla notte del 12 luglio, la famosa notte delle lucciole, in cui Oscar e Andrè sono diventati marito e moglie, ed è stato bello immaginarli così, soprattutto se a seguire il tuo discorso c'è stata una riflessione sulla lealtà dimostrata da Oscar e Andrè e del loro valore perchè, come hai detto tu, dopo quella notte avrebbero potuto fuggire altrove e salvarsi, ma non lo hanno fatto.
Indirettamente, hai anche celebrato dei personaggi meno conosciuti da noi appassionati dell'anime ma ho apprezzato molto anche questo: è sempre bene ricordare che il 14 luglio è un giorno in cui sono venute a mancare più persone e non solo Oscar e Andrè, pertanto mi ha fatto piacere leggere di come le vite di questi uomini uccisi senza pietà dalla folla inferocita sarebbero potute essere risparmiate se solo anche quelle di Oscar e Andrè lo fossero state.
Caro Red Drago, non posso che farti i miei più sentiti e sinceri complimenti per questo scritto che, ti confesso, mi ha colpito molto e mi ha toccato il cuore, tanto che non ho esitazione nell'affermare che inserisco subito questa tua one shot tra le mie storie preferite e chissà se, in futuro, io non torni a rileggerlo, magari proprio il prossimo anno, perchè no..
Adesso ti devo proprio salutare, spero di poterti risentire al più presto con un nuovo scritto che leggerò sicuramente con molto piacere.
Per il momento ti saluto e, come mio solito, ti auguro di trascorrere una buona giornata oltre che un sereno e felice fine settimana, alla prossima! :)

Recensore Veterano
17/07/20, ore 10:34

Questo mi sembra proprio l'Alain dell'anime, quello che voleva molto bene ad Oscar e André, perfettamente in linea con quello dell'altra tua storia, però questo è rassegnato, disilluso, solitario, pieno di amarezza e ricordi. Con gli amici che stanno arrivando ne potrà condividere un po'...bravo, complimenti.

Recensore Master
16/07/20, ore 23:20

È un uomo che tenta di affogare il passato e i terribili ricordi in quel terreno duro. La vanga scava, solleva la terra secca sotto il sole impietoso che brucia la pelle, ma è fatica vana. Servirà solo a dare frutti per la vita, non servirà ad uccidere e seppellire gli infausti ricordi.
Si è isolato dal mondo, ma il vecchio mondo lo insegue.
E lo ha scovato.
I ricordi tornano prepotenti scendendo da quella carrozza.
Forse aprire il suo cuore a qualcuno non potrà fargli che bene.
Avevo letto che alla Ikeda non piaceva l'Alain contadino. Per lei lui era un soldato.
Ma il tuo Alain è rimasto laggiù, porta ancora la divisa e il suo cuore è con i due vecchi amici, come se non se ne fossero mai andati davvero.
Alain contadino è solo una maschera... Una maschera infelice che tenta di andare avanti.
Come tutti.

Recensore Master
16/07/20, ore 18:14

Ciao Red, intenso questo monologo che Alain fa riportando alla memoria i ricordi di ciò che sono stati i suoi due amici nei suoi confronti. Comandante sempre lei e fratello lui, che con i suoi modi gentili era riuscito a scalfire anche il cuore di Alain che sembrava prendere la vita come veniva. Alain mantiene un rapporto costante con Oscar e Andrè, quasi fosse costantemente con loro a condividere la vita che si è scelto, una vita dura che però lo fa rimanere ancorato alla realtà di ciò che è stata la Rivoluzione e che per fortuna i suoi cari amici non hanno visto. Sono rimasti leali fino a quando sono vissuti, fedeli a se stessi e l’uno all’altra, ma anche fedeli ai loro ideali che andavano al di là di ciò che erano come persone. Alain è rimasto il guardiano di quelle due tombe poste sull’altura della scogliera sempre spazzata dal vento che porta lontano i pensieri dolorosi che la rivoluzione ha comunque lasciato prima che il popolo potesse finalmente sentirsi uguale, libero e fraterno. Insieme alle loro tombe egli veglia anche quelle della madre e dell’amata sorella, anche loro morte prima che la follia spazzasse via quello che c’era di buono. Alain però ha bisogno di condividere i pensieri che da anni si porta dentro e la venuta di Rosalie e Bernard, i quali li hanno conosciuti, potrà dargli la possibilità di parlare ancora un poco di loro alleggerendo il suo cuore dalla pena di essere l’unico sopravvissuto. Anche questo brano è stato molto partecipato, riuscendo a far percepire tutta la tristezza provata al tempo e tuttora sempre viva , ormai facente parte della sua vita attuale, di ciò che avrebbe potuto essere e invece il destino ha deciso che dovesse svolgersi diversamente non concedendo a loro due di vivere in maniera completa e compiuta il grande amore che da sempre li legava. Complimenti.

Recensore Master
16/07/20, ore 15:35

Ciao carissimo Red, davvero bella e toccante la tua storia, unica" nota" stonata, non riesco a cogliere il significato dell' avviso OOC.
Bisognerebbe essere precisi, a volte per effetto di umiltà si tende a mettere un avviso dove non serve, altre volte, peccando forse di incuria, forse di superbia ,non si lascia alcun avvertimento.
Se la presuntuosa stavolta fossi io, avrei piacere di capire perché questo Alain è fuori carattere.
Il tuo è un bellissimo missing moment che precede l' arrivo di Rosalie e Bernard in Normandia, e , lo ricordo per tutti non fu né 10 anni dopo né un anno dopo la pesa della Bastiglia.
Fu esattamente 5 anni dopo , ma forse tu avendo conosciuto tardi questa meravigliosa opera non lo potevi sapere, riguardati in rete la fine della puntata numero 40.
A parte queste mie considerazioni e la pignoleria che mi distingue in certe situazioni, direi che questa seconda parte de " Il tuo cuore che batte" mi ha colpito molto e non è meno avvincente e coinvolgente della prima.
Per me sei un marchio di qualità 👍👌. Buon pomeriggio, grazie
P.S grazie mille per la risposta e la nota,si certo se penso all' Alain del manga è completamente diverso da quello descritto da te.

(Recensione modificata il 17/07/2020 - 07:28 am)

Recensore Veterano
16/07/20, ore 12:46

"Il rumore di una carrozza mi fa voltare, questa giunge e si ferma a ridosso del campo. Ne scendono due vecchie conoscenze che non vedevo da dieci anni: Rosalie e Bernard."

In realtà c'è un piccolo errore: Alain non vede Rosalie e Bernard da appena 1 anno, in quanto alla morte di André (13 luglio dell'anno prima) loro erano presenti insieme a lui.

Mi è piaciuta molto l'introspezione di Alain, il fatto che associa questa memoria storica della festa nazionale del 14 luglio alla morte dei suoi due più cari amici.
Il fatto che si sofferma sulla purezza del carattere di Oscar, sulla sua "fortuna" ad essere deceduta prima di assistere agli orrori della Rivoluzione, e che si sarebbe certamente rifiutata di partecipare alle lotte sanguinose del Terrore.

La frase che tu scrivi:
"Avreste dovuto andare via dopo esservi scambiati le vostre promesse, invece siete rimasti. Leali fino alla fine. Ma la vostra lealtà vi è costata cara, vi è costata le vostre vite."
sintetizza in poche righe il carattere dei due protagonisti, e il motivo per il quale l'autrice (Ryoko Ikeda) ha deciso di farli morire.

Molto bello e originale, i miei complimenti!

Recensore Master
16/07/20, ore 11:55

Amara e fortemente introspettiva l'analisi che Alain fa dei fatti che, a partire dall'aver conosciuto André e poi Oscar, gli hanno cambiato la vita, in meglio. In meglio, secondo me, perché ha conosciuto due persone straordinarie e ha imparato a riconoscere l'amore. È un uomo disilluso, un misantropo che veglia delle tombe e vive di ricordi, ma adesso potrà dividere un po' di ricordi con dei vecchi amici. Bello e lineare, diretto, tutti dei pregi per me. Complimenti.

Recensore Master
16/07/20, ore 08:17

E' bellissimo questo monologo interiore di Alain, pietra grezza che, se fosse stata in possesso di cultura e di mezzi di fortuna, avrebbe dato maggiori frutti.
All'apparenza spaccone, Alain aveva una grande capacità di entrare negli animi e di comprenderli, così da riuscire a capire molto di Oscar e di André.
Oscar e André erano due idealisti, lei era pure molto impulsiva e non arrivarono a comprendere che ciò che stavano iniziando avrebbe preteso il suo tributo di sangue. Morirono prima di vedere le macerie che, per età e salute mal ferma, li avrebbero schiacciati.
La dura realtà si è manifestata alle pellacce, avvezze sin dalla più tenera età a battagliare con le avversità della vita.
Complimenti!

Recensore Master
16/07/20, ore 03:04

Alain è il custode ed unico testimone della preziosa storia di Oscar e André.