Recensioni per
Il colore del grano, la fragilità della rosa
di fennec
Carissima Fennec, buongiorno! |
Carissima Fennec, buongiorno! |
Ciao Fennec. Eccomi a commentare l'ultima parte di questa storia. La parte che mi è piaciuta di più in questo capitolo è quella finale, suggestiva. La frase più rappresentativa, riprendendo il titolo è "un campo di grano le illuminava d'estate e le rose sorridevano loro in primavera." Ho ben immaginato quella collina. Come scritto in conclusione "l'amore, in fondo, è così terribilmente semplice" e ho riflettuto al riguardo. Se scriverai altre storie avrò piacere di leggere. Un caro saluto. |
Carissima Fennec, buona sera! |
Ciao Fennec. Interessanti le fluttuazioni nel tempo, che ho letto con attenzione. Mi è piaciuto abbia creato una scena di Oscar ed André durante la loro infanzia. Nel testo sono presenti parole che conosciamo insieme ad altre di tua fantasia, in una bella commistione. La frase "in fondo, non si vede bene che col cuore " è esplicativa nel rappresentare la storia. Un caro saluto. |
Ciao Fennec. Generalmente quando leggo storie di più capitoli li commento tutti proprio perché credo che sia interessante per l'autore conoscere l'opinione riguardo ogni singola parte. Si può percepire quel che provi nei riguardi della bellissima opera di Lady Oscar e quel che mi ha più colpita, nel periodo che hai scelto di trattare, sono le due le due parole scritte alla fine, che riprendono il titolo, "il grano e la rosa." Al prossimo capitolo. Un saluto. :) |
Ciao Fennec. Affascinante il titolo mediante il grano e la rosa. Passiamo dall'infanzia ben descritta di Oscar e André alla tragedia dell'uomo a terra, che non vuole la sua amata si sposi. Sempre bello leggere le scene che amiamo secondo l'interpretazione ogni volta dei diversi autori, interpretando poi in base alla nostra sensibilità. Molto bella la frase finale riguardo il sapore del sangue che si unisce al ricordo della bocca di Oscar. Una commistione di dolore e gioia al tempo stesso, ben presente nel cuore tormentato di André. Un saluto. |
Cara Fennec, in questo ultimo passaggio ti sei veramente superata consegnandoci un capitolo di struggente bellezza inframezzando la tua narrazione con le frasi clou dell’anime che ci hanno reso il senso pieno di ogni parola. Hai voluto ripercorrere con estrema delicatezza gli ultimi momenti della loro vita insieme non dimenticandoti di darci uno scorcio di ciò che sono stati durante il corso di tutta la loro vita, del profondo legame che si è instaurato fra loro da quel primo giorno in cui si sono incontrati ai piedi della scalinata di Palazzo Jarjayes e da lì è iniziato il racconto della loro vita sempre insieme, a condividere ogni attimo, a supportarsi, a conoscersi, ad affezionarsi e infine ad amarsi quale unico sbocco possibile al loro esclusivo stare insieme. Pensieri di Oscar che diventano di tutti mentre ripercorre le tappe che l’hanno portata ad essere la donna di André. Con semplicità ha accolto il sentimento e lo ha condiviso con i suoi soldati che sono diventati una famiglia per entrambi. Bella la descrizione di Alain e del suo sentimento per lei messo a tacere per l’amicizia profonda con André che ha tentato di proteggere per lei fino all’ultimo minuto. E infine la pace delle frasi finali di Oscar che serenamente ha atteso che André mantenesse tutte le sue promesse e la tenesse con lui per l’eternità. E così è stato: è venuto a riprendersela per averla a fianco nel percorso disegnato per loro dal Destino. Ora due tombe bianche senza nome, poiché non ce n’è bisogno, campeggiano sulla collina di Arras che li ha visti felici negli anni e ora assiste alla vita del loro amore che durerà in eterno. Veramente un componimento molto armonico nel suo svolgimento dove nulla è stato lasciato al caso; ogni parola si intersecava perfettamente con la storia originale consegnando al lettore un racconto pieno di sentimento che ci ha riportato ai loro momenti più intensi facendoceli rivivere. Grazie per questo viaggio e spero di rileggerti presto con un’altra avventura. Un caro saluto. |
Buongiorno cara Fennec, debbo ammettere che nel corso di questi quattro capitoli sei migliorata moltissimo! |
Molto bella ed in linea con l'originale, che ho sempre trovato l'unico coerente. Brava. |
Ciao fennec, devo confessarti che stavo aspettando con ansia questo tuo capitolo. Mi hai lasciato senza parole, l'ho letto tutto d'un fiato. Mi è venuta la pelle d'oca a leggere le tue ultime frasi, le due tombe bianche situate sulla collina di Arras, luogo spensierato e intimo dei nostri amati, non potevi farla finire meglio, per quanto tragica sia la morte. Hai descritto in maniera dettagliata ogni situazione e sensazione, facendomi entrare all'interno della storia ma soprattutto di quest'ultimo capitolo. Spero che continuerai a scrivere storie su Oscar e Andrè, perchè ti riesce meravigliosamente. I miei complimenti, Bea. |
Ciao Fennec, |
Cara Fennec, veramente molto bello questo capitolo con questa continua alternanza di momenti vissuti incredibilmente sempre insieme, che hanno segnato la condivisione di una intera vita, e che hanno fatto comprendere quanto, senza la presenza discreta di André, Oscar non sarebbe riuscita a vivere. Lui inconsapevolmente le aveva donato quella sicurezza che ne aveva fatto la donna soldato intrepida che era diventata. Senza il suo continuo sostegno avrebbe perso per strada tutto un mondo di piccoli momenti fondamentali per la formazione del carattere di entrambi. Piacevolissimo l’intermezzo che hai inventato sul loro essere bambini che già allora cercavano la reciproca complicità: Andrè già a quei tempi si era messo a disposizione di Oscar, per cercare di farla stare al sicuro, primi sintomi di un sentimento di accudimento che nel corso degli anni passati insieme e vicini non poteva far altro che crescere fino ad un amore completo e assoluto nei suoi confronti. Anche Oscar ha avuto la possibilità di comprendere quanto Andrè facesse parte, oltre che della sua vita, anche di se stessa in quanto persona. Se era diventata quella che era in gran parte lo doveva al suo continuo sostegno. Ora era venuto il momento di essere lei per lui quel sostegno che le aveva sempre donato senza mai chiedere nulla. Il voler farsi accompagnare a casa per la paura dei tumulti nelle strade è un primo tentativo di avvicinarsi a lui che ha sempre sentito come la sua casa, lui è il luogo dove potersi sentire finalmente se stessa, senza finzioni o sovrastrutture. I fatti di Saint Antoine hanno definitivamente fatto capitolare Oscar e comprendere l’importanza di quell’uomo che per lei era stato disposto a tutto anche a subire le sue angherie, quando, in una sera lontana, gli aveva comunicato di non aver più bisogno di lui, senza mezzi termini, senza cercare di addolcire il concetto e ora capiva quanto avesse dovuto essersi sentito ferito per essere stato escluso da una vita che era sempre stata vissuta in due. Saint Antoine è stato il confine che occorreva superare per assecondare il suo cuore di donna che solo per Andrè poteva battere, solo per il suo lillà la rosa era disposta a scendere a compromessi con se stessa, dimenticandosi di ciò che aveva provato per Fersen, il suo migliore amico, solo perché era riuscito a portare in salvo André senza il quale non sarebbe stata in condizioni di continuare a vivere. Ora sono finalmente a casa insieme e il cuore di entrambi sta parlando a tutti e due. Basta ascoltarlo e svelerà i suoi segreti. Passaggio molto bello per la delicatezza della tua penna che ha reso vivi situazioni, sensazioni e personaggi. Complimenti e a presto! |
Sto leggendo i tuoi capitoli, mi piacciono molto, soprattutto per questa alternanza di flash-back tra presente e passato. |
Cara Fennec, |