Recensioni per
Cono d’ombra
di inzaghina

Questa storia ha ottenuto 9 recensioni.
Positive : 9
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
21/09/21, ore 15:59

Ciao, Franci! ^^
In realtà ho sbirciato questa storia ieri pomeriggio, ma riesco a mettermi a (provare a) recensirla solo ora. Non so bene come trovare le parole, ma vado!
Inizio però dicendoti che secondo me questa storia è una temibilissima avversaria per il miglior primo piano. Non so se esserne felice o triste, ma nel dubbio ottima scelta!
Non conoscevo il tuo Daniel, ma la tua storia ne dà un quadro completo nonostante non sia lunghissima: l'introspezione è gestita benissimo e il lettore si trova a conoscere molto bene il protagonista, i punti salienti del suo passato vengono toccati e i suoi pensieri sono facili da seguire e permettono di empatizzare con lui.
Mi è piaciuto anche Lucas, e secondo me non è un problema che qui appaia come il fratello perfetto: agli occhi di Daniel può benissimo sembrarlo, a volte capita di pensare cose simili sugli altri, quando poi nessuno è realmente perfetto – sono certa che in una storia incentrata su Lucas troverei sue parti che qui per ovvi e giusti motivi mancano.
Mi è piaciuto molto il finale, la speranza che finalmente Daniel ritrova nel frequentare lezioni all'università, la speranza anche di qualcosa di più nell'incontro finale con Michelle – questo più dal punto di vista di chi legge, non credo che Danny parta ipotizzando una relazione con la ragazza appena la vede. E poi nella sua semplicità lo trovo perfetto, finire con lui che si presenta.
Anche l'ultimo sogno, che un po' riannoda le fila della sua vita, mi è piaciuto molto.
Insomma, complimenti, mia temibile avversaria! Ti faccio in bocca al lupo e mando un bacio a te e al piccolo Grifondoro in arrivo,
Mari

Recensore Master
12/12/20, ore 14:41

Ho scelto questa storia per il titolo: intrigante al punto giusto.
Lo stile è molto semplice, eppure per nulla trascurato o scialbo, anzi mi ha fatto sentire molto coinvolta nella narrazione perché suonava come un racconto raccontato a voce alta, senza fronzoli, colloquiale, quasi intimo, diretto e quest’ultima è una cosa che adoro particolarmente quando leggo. Mi hai fatto percepire l’ambientazione e l’atmosfera grazie ai dettagli, che rendono le scene curate e visibili, in particolare ho apprezzato le corse sulla spiaggia. L’impaginazione è fatta davvero molto bene, secondo me, perché è gradevole alla vista, segnala quando la narrazione si spezza, ma non è troppo forte, anzi sei riuscita a famri sentire tutto come molto coeso.
Di Danny mi è piaciuto il suo bisogno di solitudine, o forse per meglio dire il suo bisogno di silenzio e di non essere giudicato, infatti mi è piaciuto all’inizio quando dici che ha cercato la compagnia non dei suoi simili, ma di un cane, che ti segue ma non ti pressa, anzi ti conforta. Me l’ha fatto sentire vicino, fragile, umano, comprensibile.
Interessante la sua ricerca di una meta, di un senso, di come nonostante ne abbia provate tante e anche cose sbagliate come le droghe o l’alcool, cose più comprensibili come imitare la carriera del padre, alla fine comunque sia riuscito a trovare una dimensione sua. Non è forse così per tutti? Ho apprezzato un sacco il dialogo fra lui e il fratello in cui si riavvicinano, in cui Lucas gli ricorda che sono già orgogliosi, che non ha importanza quanto ci si mette a trovare la propria strada, ma l’importante è percorrerla. Mi trovi un sacco d’accordo con te, Lucas e ovviamente anche T S Eliot. E alla fine l’affetto che emerge dalla chiusura del dialogo, di come anche le persone che si hanno intorno siano un tassello importantissimo del viaggio.
Mi è piaciuto particolarmente il titolo, la presentazione in cui appunto spiegavi quale fosse il cono d’ombra di cui saresti andata a parlare e sono ciò che mi ha incuriosito abbastanza da voler leggere questa storia. L’incipit e il dialogo in cui Lucas e Danny si riappacificano sono stat ele mie due parti preferite. L’incipit perché con parole semplici sei riuscita davvero a farmi sentire questo personaggio, a farmelo piacere, con i suoi problemi di sonno, con il suo cane (carino il nome!). Lo stile è pulito, scorrevolissimo, credo di non aver trovato nemmeno un refuso (complimenti!), è intimo (come appunto richiedere un genere introspettivo), è quasi ‘americano’, se mi passi il termine, nel senso che ci ho ritrovato un po’ quello stile da lingua inglese: molto leggero, molto schietto, molto conciso, quasi da reportage. Mi piace.
Mi rendo conto che fa parte di una serie e io mi sono infilata in un racconto a caso che sta più o meno a metà e quindi non avrò colto i riferimenti a tutti i personaggi e il mondo che hai creato intorno a loro, ma come scorcio su Danny l’ho apprezzato, è una lettura piacevole e il fatto che non abbia un finale chiuso, il fatto che mi abbia lasciato con la sensazione che Michelle sia un personaggio che approfondirai e che loro ritorneranno, mi ha incuriosito sul continuare a leggere questa serie. Per ora complimenti.

Recensore Master
28/11/20, ore 13:26

Non sono sicura di essere in grado di scriverti una recensione sensata.
Ho letto questa storia con la consapevolezza che avrei amato Danny, perché tra tutti i tuoi personaggi – lo sai – è quello che ha attirato di più la mia attenzione e che avrei voluto conoscere meglio, capire quali ombre si trascinasse dietro.
Questo racconto, così introspettivo ed evocativo – con quei sogni sempre al confine tra reale e immaginifico –, ha superato le mie aspettative. Danny è un personaggio terribilmente reale e meravigliosamente imperfetto, e sai quanto ami i personaggi imperfetti. È una scala di grigi che oscilla tra il bianco cui aspira e il nero che tenta di catturarlo, è proprio l'universo alle spalle del Sole, che si nutre di ogni brandello di luce e che sa, perché lo sa, di poter abbandonare il cono e vivere nutrendosi dei raggi luminosi.
Ho amato come tu sia riuscita a raccontarci tutta la sua storia in relativamente poche pagine, perché più che darci notizie sulla sua biografia, che pure non mancano, ne hai restituito un ritratto emotivo, fatto di quei demoni che si trascina dentro, delle debolezze che lo hanno sopraffatto, della forza che ha trovato in sé per risalire e abbandonare il baratro. Nella fragilità del tuo Danny, nella sua convinzione di aver fallito e di non poter risalire, ho rivisto uno spaccato di mondo che purtroppo nella sua brutalità è reale: in lui rivivono i timori che tutti noi, almeno una volta nella vita, credo abbiamo vissuto – quel non sentirsi abbastanza, il timore di deludere le aspettative che schiaccia –, così come riveve un trauma, quella della perdita di un genitore, che purtroppo fa parte del ciclo stesso della vita – c'è chi trova la forza di reagire, come Luke, e chi anche dinanzi al dolore della madre proprio non trova la strada per andare avanti, come Danny, e allora prova a percorrere strade già battute da altri, a lenire quel dolore che non ha fine.
Ho trovato molto forte il concetto che trasuda dalle tue pagine: Danny non è solo, non lo è mai, ha degli amici che gli vogliono bene, ma ha soprattutto una famiglia che lo ama e che non lo abbandona mai, eppure tocca comunque il fondo, a dimostrazione del fatto che per quanta luce possa esserci intorno è dentro che qualcosa deve brillare, nel cuore e nella testa – ognuno ha le chiavi della propria felicità, il tuo Danny sembra la personificazione di questo concetto.
E sono stata felice con lui e per lui che, alla fine, abbia rovato in sé la forza di ripartire, di dare a se stesso tutte le possibilità che merita, riprendendo la propria vità lì dove l'aveva interrotta. E che importa se in ritardo – una mia insegnante di filosofia diceva che nella vita nessuno è in ritardo, perché ognuno di noi ha i suoi tempi e quelli sono sempre e solo giusti. È un concetto che porto con me perché lo trovo di grande sprono e positività, questa tua storia me l'ha ricordato.
Inutile dirti che amo il rapporto (non)conflittuale tra Danny e suo fratello, vero?! Sai quanto ami queste dinamiche tra fratelli, questo bene immenso che talvolta non è sufficiente a lenire ferite creare dalle proprie aspettative, dalle proprie insicurezze. È evidente quanto Luke ami il fratello, e ho amato il loro confronto, così come è evidente che Danny ha avuto bisogno di maturare e di trovare in sé la forza di capire che non esiste alcuna competizione e che la sua famiglia lo ama, lo ama e basta.
Ho amato tutto di questa storia, ma veramente tutto, anche il titolo e lo stile sono perfetti, riescono a veicolare a meraviglia tutta l'evoluzione e il viaggio introspettivo del tuo protagonista.
Scusami se questa recensione ha poco capo e poca coda (e scusa anche eventuali refusi, non faccio in tempo a rileggere), ma sappi che sono stata felicissima che tu sia tornata su questo personaggio e che finalmente sia riuscita a leggere questo racconto.
Grazie di aver scritto questa storia bellissima, a presto!

Un forte abbraccio,
Rosmary

Recensore Master
28/08/20, ore 13:18

QUINTA CLASSIFICATA (PARIMERITO)

“Cono d’ombra” di inzaghina.EFP




Grammatica&Stile: 10/10


Ciao Inzaghina!
Sia dal punto di vista grammaticale che stilistico, non ho trovato alcun problema nella tua storia: il testo è pulito, scorrevole, corretto e assolutamente godibile!
Adoro il tuo modo di formulare i periodi e il tuo utilizzo della punteggiatura: riesci a trovare sempre il giusto equilibrio per non frammentare troppo i periodi ma nemmeno renderli chilometrici, il tuo modo di scrivere è assolutamente chiaro e fluido, non crei mai confusione nella mente del lettore. Ti giuro, non avrei cambiato una sola virgola all’interno del tuo testo! Tra l’altro non ho notato nemmeno un errore di battitura o una svista, segno che hai curato davvero tanto la tua storia.
Grazie alla scorrevolezza del tuo stile, non mi è affatto pesata nemmeno la parte prettamente introspettiva, nonostante io non sia una grande fan della pura introspezione; c’è da dire però che molto dipende dalla dinamicità di uno scrittore, e tu hai saputo tenere alta la mia attenzione – non sei stata ripetitiva e hai amalgamato i pensieri ad azioni e ricordi. Non ti nascondo che mi sarebbe piaciuto leggere maggiormente scene di “azione” e dialoghi, ma ovviamente non ti penalizzo per questo perché ho capito la tipologia di storia che avevi intenzione di creare e rispetto la tua scelta ^^
Anche perché, seppure le immagini “concrete” siano state relativamente poche, le ho trovate d’impatto e ben realizzate, descritte con la giusta accuratezza; non ho fatto fatica a immaginarmi Danny che si sdraiava sulla sabbia e i granelli che gli si incastravano tra i capelli, così come non ho faticato a comprendere l’atmosfera creatasi alla festa della madre. Questo perché, mentre descrivevi le immagini, hai calcato la mano sulle atmosfere, su quell’essenza del momento che si respira nell’aria quando si è in un determinato momento (non so cosa sto scrivendo XD ma spero tu abbia capito), ed è una cosa che apprezzo sempre tantissimo in un autore e in una storia!
Insomma, non posso che farti i miei complimenti!


Trama&Personaggi: 18/20

Una cosa che ho davvero apprezzato della trama è che, nonostante la brevità della storia, sei riuscita a dare un quadro della vita di Danny incredibilmente dettagliato, senza tralasciare nulla e senza lasciare il lettore con dei dubbi alla fine della storia. Sappiamo davvero tantissimo di lui: sappiamo che il padre voleva molto bene a lui e al fratello (lo si può supporre da come volesse insegnar loro a pescare), talmente tanto da rimanere colpito profondamente dalla sua morte e – per questo motivo e per il costante senso di inferiorità nei confronti di Lucas – darsi all’alcol e alla droga. Dopodiché, nel tentativo di trovare la sua strada e grazie al sostegno del fratello e della madre, ha preso la decisione di arruolarsi, ma anche lì non ha trovato la sua strada e, dopo il congedo e lo stress post-traumatico, ecco che si iscrive all’università. È impressionante la chiarezza con cui sei riuscita a far trasparire tutti questi dettagli, senza assolutamente creare confusione.
Oltre questo, ho trovato efficace il modo in cui hai delineato la crescita di questo personaggio: lo vediamo inizialmente in un momento di sconforto, di buio, finché poi non riesce a trovare nuovamente conforto nella compagnia della sua famiglia e dei suoi amici, perché in fondo vale ancora la pena di godersi le piccole cose e gli affetti che ancora ci stanno a fianco. Danny è un ragazzo giovane e pieno di qualità, ha mille possibilità di costruirsi un futuro e finalmente è riuscito a capirlo; Lucas ha giocato un ruolo fondamentale in questa crescita e comprensione, e questa è una cosa che ho davvero adorato.
E, parlandoti di questo, si passa quindi ai personaggi!
Dato che ormai l’abbiamo nominato, parliamo di Luke: l’ho trovato assolutamente perfetto, mi sento di dire che è il personaggio forte della storia! Si percepisce il modo in cui Danny quasi lo idealizza, lo prende come modello e tende a evidenziare i suoi successi quando pensa a lui, tralasciando i difetti; ma al contempo, tramite le parole della storia, si riesce a cogliere che Lucas non è perfetto, anche lui ha dovuto compiere un viaggio per riuscire ad avere successo nello studio e nelle relazioni amorose. Questa “dualità” del personaggio, ovvero come lo vede Danny e come è realmente, ci permette di analizzarlo in maniera completa.
Penso che comunque Lucas tra i due sia il fratello “forte”, quello che nelle situazioni complicate riesce sempre a trovare un modo per andare avanti e un motivo per sorridere, e per questo motivo la sua famiglia si è “aggrappata” a lui a seguito della morte del padre. È una figura importante, che riesce a capire ciò che gli accade attorno con lucidità e, a differenza di Danny che è più riservato e chiuso, non esita a dire quello che pensa.
Danny riusciamo a coglierlo quasi come il suo opposto, anche se poi in realtà non sono così diversi: anche lui è un ragazzo estremamente sensibile, forse anche troppo, che incassa tutti i colpi della vita e si tiene dentro tutto il dolore, salvo poi sfogarsi nella dipendenza. Lo vediamo per esempio alla morte del padre: è subito corso in uno squallido bar per ubriacarsi, lasciarsi andare e non dover più provare quel dolore tremendo.
Tuttavia non me la sento di darti il punteggio pieno nella caratterizzazione perché, nonostante io sia riuscita a cogliere i tratti generali, i tuoi personaggi mi sono parsi dai contorni leggermente sfocati. Mi spiego: l’introspezione è davvero ben curata, ma i pensieri di un personaggio sono solo una parte di lui; a tal proposito, mi sarebbe piaciuto vedere di più in che modo reagiscono, come parlano, qual è il loro comportamento nelle più disparate situazioni, quali sono i tratti peculiari di ogni personaggio. Ce ne sarà uno più loquace, uno a cui bisogna tirar fuori le cose con le pinze perché altrimenti non le ammetterebbe mai, uno che si sente più in ansia/a disagio in alcuni frangenti… e mi sarebbe piaciuto se tu lo evidenziassi, magari con scene più “attive” come quelle della festa, ecco. Perché questo è un aspetto che secondo me potrebbe essere evidenziato per esempio tramite i dialoghi ^^
In generale comunque ho apprezzato molto il tuo lavoro! Mi sarebbe piaciuto vedere i personaggi più come “persone” che come “pensieri”, ma per il resto si percepisce che hai un quadro della situazione ben chiaro in mente e ti faccio i complimenti per la naturalezza con cui sei riuscita a farlo arrivare!


Utilizzo Pacchetto: 7,5/10

C’è una cosa che mi ha davvero colpito del modo in cui hai inserito i sogni e che per il momento non ho notato in nessun altro partecipante: non ti sei concentrata su un unico sogno, ma hai inserito vari spezzoni durante l’arco del testo, che hanno avuto tutti la loro importanza ma nessuno ha prevalso sull’altro. Hai avuto secondo me un’ottima idea!
L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ nel dubbio è che certe volte ho fatto fatica a capire – e a dire il vero ho ancora il dubbio – se alcuni di questi spezzoni in corsivo fossero sogni oppure flashback. Nel caso della scena della spiaggia per esempio sono certa che sia un sogno perché c’era il padre che li osservava da lontano, ma la scena in cui parla con Lucas o anche quella dell’ospedale mi hanno un po’ confuso, ho il dubbio se fossero reali o sogni, perché erano entrambi abbastanza credibili. Forse – sicuramente XD – è un mio problema, ma avrei preferito una distinzione più netta.
Per quanto riguarda l’utilizzo del pacchetto invece, ho apprezzato molto il fatto che in ogni sogno comparisse la corsa, in particolare ne ho apprezzato molto il simbolismo nella scena dell’ospedale, in cui è palese che Danny vorrebbe sfuggire alla situazione dolorosa che sta vivendo. Mi è piaciuto anche la tua decisione di inserire il correre in maniera concreta, il fatto che spesso Danny corra col suo cane e questo in un certo senso lo aiuta a liberare la mente e “stancarsi”. Tuttavia, più che in maniera concreta, il tuo pacchetto ti suggeriva l’impulso di voler “sfuggire da una situazione scomoda”, fattore che ho trovato poco trattato nel tuo testo, o comunque in maniera molto sottile e non tanto approfondita. Non so se è per il finale così positivo e presagio di stabilità, ma mi sarebbe piaciuto se avessi calcato maggiormente la mano su questo fuggire da una situazione.
Ancora una volta ti riporto l’esempio della scena dell’ospedale, in cui chiaramente Danny corre per non guardare in faccia la realtà; di tutta la storia, probabilmente quello è il frammento in cui ho trovato il pacchetto più rispettato ^^
Insomma, credo che tu abbia complessivamente fatto un buon uso del pacchetto, ma trovo tu l’abbia trattato in maniera un po’ “leggera”, ecco!


Gradimento Personale: 5/5

Su questo non ci piove: la storia mi è piaciuta tantissimo!!! Sarà che ho cominciato seriamente ad affezionarmi ai personaggi della tua serie, ma mi fa sempre piacere leggere su questo “fandom” *-*
Sono una grande appassionata di drammatico, quindi leggere della difficile storia di Danny mi ha colpito molto e mi è piaciuto; in più ho un debole per i personaggi “deboli” (perdona il gioco di parole idiota XD), quelli come Danny, che davanti alle difficoltà non sanno come fare e sbagliano. Allo stesso modo, non smetto mai di fare il tifo per loro e alla fine sono doppiamente contenta quando vedo che riescono a rialzarsi, a reinventarsi, e ce la fanno.
Qui tu non ci presenti un assoluto lieto fine (anche perché, dai, il “vissero per sempre felici e contenti” è diventato banale e noioso XD), ma apri uno spiraglio di speranza; sappiamo che il tuo protagonista ha ancora tanti demoni contro cui lottare, sicuramente la sua personalità non cambierà da un giorno all’altro, ma ha comunque deciso di rialzarsi e, passo dopo passo, noi speriamo che ce la faccia ^^
Un’altra cosa che mi ha letteralmente fatto uscire di testa è l’importanza che hai attribuito al rapporto tra i due fratelli: io AMO alla follia questi legami indissolubili tra fratelli, o tra amici che però sono come fratelli, quindi leggere di Lucas che è stato uno dei principali motivi per cui Danny è riuscito a rialzarsi mi ha fatto esplodere il cuore di gioia e fluff! Nella scena in corsivo in cui Luke era così preoccupato per la dipendenza del fratello sono proprio partita, è una cosa troppo bella e tenera e strappalacrime… ti giuro, nemmeno le storie romantiche riescono a farmi quest’effetto, per me la fratellanza/amicizia è qualcosa si incredibilmente toccante e non posso che ringraziarti per averci consegnato questa storia! Sembra un piccolo dettaglio, ma secondo me ha dato una marcia in più a un testo che già di per sé è veramente bello! Complimenti!


Totale: 40,5/45

Recensore Master
26/08/20, ore 22:54

QUINTA CLASSIFICATA (PARIMERITO) al contest "Non ci resta che sognare"




Grammatica&Stile: 10/10


Non ho riscontrato nessun errore di grammatica, quindi complimenti per la cura che hai riposto nel testo.
Di seguito ti segnalo alcune sviste e passaggi che personalmente avrei scritto diversamente:

  • Vorrebbe avere la possibilità tornare indietro […] → “Vorrebbe avere la possibilità di tornare indietro [...]”. Credo si tratti di una semplice svista.
 
  • “Non so se ce la faccio,” l’ammissione gli sfugge dalle labbra, mentre batte furiosamente le palpebre tentando di non lasciar cadere le lacrime che gli inumidiscono gli occhi. → Avrei decisamente omesso la virgola tra “labbra” e “mentre”... forse è questione di gusti, ma mi pare rallenti la lettura in un punto in cui non è affatto necessario.
 
  • […] alzando bandiera bianca contro un nemico troppo più forte […] → “Troppo più forte” non mi convince. Avrei scritto semplicemente “troppo forte” oppure “più forte”.


A conti fatti, sia per quanto riguarda la grammatica sia lo stile, hai fatto un ottimo lavoro. Ho notato che hai la tendenza a scrivere frasi molto lunghe, il che può “appesantirle” troppo e rendere la lettura poco scorrevole.
Ecco un esempio: “La sua vita è stata un susseguirsi di fughe iniziate all’indomani della morte del padre, proseguite con l’abuso di alcol, culminate nell’utilizzo di droghe di vario tipo, tentando invano di anestetizzare un dolore con cui era impossibile convivere, questo suo scappare ha finito con il portarlo a cercare la sua strada vestendo la medesima uniforme indossata dal genitore anni prima”.
La frase, scritta così, non presenta alcun problema; tuttavia, ti suggerirei di “spezzarla” anche con l'utilizzo di due punti o punti e virgola, in modo da renderla più scorrevole. Ad esempio, io avrei scritto così: “La sua vita è stata un susseguirsi di fughe iniziate all’indomani della morte del padre, proseguite con l’abuso di alcol, culminate nell’utilizzo di droghe di vario tipo, tentando invano di anestetizzare un dolore con cui era impossibile convivere: questo suo scappare ha finito con il portarlo a cercare la sua strada vestendo la medesima uniforme indossata dal genitore anni prima”.
Ciononostante, il tuo stile mi è parso scorrevole e piacevole da leggere, accompagnandomi nelle vicende di Danny come se mi stesse accanto; ho particolarmente apprezzato l'uso del tempo presente, piuttosto insolito per me, ma che ha saputo attribuire alla storia un senso di immediatezza e una profondità esemplari.


Trama&Personaggi: 18/20


La trama non è particolarmente articolata e, più che una situazione, ci presenti un personaggio, o meglio, una serie di personaggi: la storia si svolge intorno a Danny e al suo passato, che l'ha segnato profondamente e il cui peso continua a gravargli sulle spalle.
Hai svolto un gran lavoro su di lui e sulla sua introspezione, e lo stesso hai fatto in realtà col personaggio di Lukas che, pur essendo quasi secondario rispetto al fratello, è stato comunque sviluppato in modo chiaro e appare fondamentale, pur in una storia breve come questa.
Non nascondo che mi sarebbe piaciuto saperne di più su quest'ultimo e sulla madre ma, arrivati alla fine della storia, non si sente questa mancanza: hai comunque fornito al lettore tutte le informazioni necessarie alla comprensione.
Avrei apprezzato un maggiore sviluppo della trama, tanto quanto quello che hai dedicato al personaggio di Danny: ho l'impressione tu abbia proposto l'aperitivo, ma non tutto il pranzo; tuttavia, trattandosi di una serie, deduco che questo sia il motivo di questa “mancanza”.
Sei stata comunque molto originale, soprattutto per quanto riguarda il background di Danny: mi è piaciuta l'accezione che hai posto sul suo essere un uomo spezzato, che ha vissuto dei traumi e delle esperienze poco comuni che lo hanno cambiato ma che, nonostante tutto, decide attraverso varie “prese di coscienza” di riprendere in mano la sua vita.


Utilizzo Pacchetto: 10/10


Nella storia bisognava inserire un sogno, ed è quello che hai fatto: anche se gli viene dato relativamente poco spazio rispetto al resto, l'ho interpretato come un momento fondamentale, sia per la presenza del padre – figura ricorrente in tutta la storia, nella sua assenza – sia perché segna un momento di svolta, in cui Danny decide di riprendere in mano la sua vita e di “redimersi”, in qualche modo.
Sia l'azione di correre sia il suo significato onirico sono presenti e ricorrenti, quindi non posso che assegnarti il massimo in questo parametro. Il finale stesso ribadisce la volontà di Danny di “sfuggire da una situazione tormentata” attraverso l'azione e la resilienza: non può fare altro che accettare la propria condizione, dunque cercare di trarne beneficio e proseguire la sua vita come possibile.


Gradimento Personale: 5/5


Che dire se non l'ovvio? Ho adorato questa storia, in particolare l'accezione introspettiva che le hai attribuito, pur essendo scritta in terza persona e raccontando anche la storia di altri personaggi.
Mi hai presentato Danny e le sue vicende con una delicatezza e una maestria tali che, arrivata alla fine, mi sembrava di conoscerli da sempre; a maggior ragione trattandosi di una serie, non è affatto facile coinvolgere un lettore che non conosce i personaggi.
Il tema della guerra sullo sfondo, poi, ha contribuito a rendere la storia più profonda di quanto già non fosse, e ad appassionarmi e incuriosirmi ancora di più riguardo al passato di Danny e ai vari intrecci che ruotano intorno a questa serie.
Ho veramente apprezzato questo accenno di tematiche delicate, che non è mai facile da gestire, nemmeno quando non è il punto centrale della narrazione.
Anche il titolo, e il significato che hai provveduto a spiegare nelle note, risultano alla fine estremamente d'effetto.
Complimenti per l'ottimo lavoro e grazie per aver scritto questa storia!





Totale: 43/45


Grazie ancora per aver partecipato! <3

Recensore Master
19/08/20, ore 13:17

Inzaghina, ciaooo *_*
Anche io partecipo al contest di Soul e Sabriel, ed ero veramente curiosa di passare anche da te :3
Ooooh, ma dai, questa storia è bellissima!
Sai, ne sento tantissime di persone che, dopo aver fatto i militari o essere stati in guerra, tornano traumatizzati e poi devono fare tutto un percorso piuttosto difficile per riprendere in mano la loro vita; è terribile, ma Danny è stato fortunato ad avere la madre e il fratello accanto.
Perdere il padre sicuramente è stato difficile per tutti, ma l'importante è sempre riprendersi e trovare la forza dentro di sé, come ha consigliato Lucas a Danny. Mi piace come hai parlato del rapporto tra questi due fratelli, che nonostante i tanti problemi affrontati ha sempre resistito, restando forte e indissolubile. Il loro legame è bellissimo, mi ha fatto tantissima tenerezza :3
Il cane che si chiama Oreo mi ha steso XD che carino come nome, ti viene quasi voglia di mangiarlo AHAHAHAHAH XD
No, dai... ^^"
Ho amato molto anche i flashback e i sogni che hai inserito, e poi adoro anche il fatto che Danny abbia un buon rapporto con la ragazza del fratello e che abbia finalmente ricominciato a sorridere, scherzare e riprendere in mano la sua vita!
Così si fa, bravo ragazzo :D
Mi ha fatto davvero piacere passare di qui, complimenti perché come sempre scrivi davvero bene :3
In bocca al lupo per il contest e alla prossima ♥

Recensore Master
25/07/20, ore 12:29

Ciao cara <3
Sono stata molto felice di leggere questa storia. Tra l’altro partecipiamo allo stesso contest, quindi in bocca al lupo innanzitutto.
Come oramai avrai capito, ho un debole per i personaggi con una storia problematica, infatti Danny mi è piaciuto sin da subito. Attraverso l’introspezione che hai fatto di lui, ci hai dato modo di scoprire la sua storia molto triste ed anche commovente, una storia in cui Danny è caduto più volte, ma dove si è anche rialzato (a parte che amo e giuro AMO troppo la guest star Oreo, ma quanto bellino è?).
Sicuramente hai scelto di trattare un argomento delicato, in cui non mi sono mai rischiata a scrivere, ma che amo molto leggere: quello del disturbo post traumatico da stress, dato che Danny è stato un soldato. Oramai quella vita se l’è lasciata alle spalle, eppure i traumi se li porta ancora tutti addosso. Penso che certe esperienza ti rimangono impresse nella pelle, anche perché il fatto di essere stato un soldato non è l’unica cosa che ha “formato” Danny. La morte del padre sicuramente è stato quel meccanismo che poi ha fatto scattare tutto ciò che ne è seguito, l’uso di alcol, droga e quant’altro per cercare di sopportare il dolore, il senso di inutilità e impotenza. Danny cercava il suo modo per affrontare il dolore, un modo molto poco insano. E infatti giuro che ho AMATO TANTISSIMO il personaggio di Lucas, questo fratello maggiore che secondo me funge anche un po’ da coscienza per il più giovane. Basti pensare a come lo riprende e quando gli dice che una sua eventuale morte distruggerebbe sia lui che la madre.
E Danny lo capisco, anche non poco. Si vede che ammira molto suo fratello, ma è anche portato a fare continui paragoni, tra se stesso e lui. Perché è vero, forse potrebbe sembrare che Lucas abbia avuto tutto e con facilità, ma non è così. Non credo proprio, dopotutto lui e Danny fanno parte della stessa famiglia e i drammi sono gli stessi, semplicemente hanno avuto modi di diversi di reagire. Danny ci ha impiegato un po’ di tempo, ma alla fine sta provando a rialzarsi.
Un elemento importante e che torna a tormentarlo ovviamente è il senso di colpa. Il senso di colpa per non esserci stato quando suo padre esalava l’ultimo respiro. Il senso di colpa, forse, per non essere riuscito a reagire come voleva. Si vede che Danny ci tiene ad essere un punto di riferimento per la sua famiglia, ci tiene al fatto che loro siano fieri di lui (e come gli ricorderà Lucas più avanti, è già così).

L’ultima parte, quella dove Danny va a casa sua, dove ci sono sua madre, Sophie e Lucas, è molto dolce-amara (direi che tutto il racconto segue un po’ quest’atmosfera e mi piace tanto). Lucas sta per sposarsi e questa cosa mi piace tanto, così come mi piace tanto il rapporto che c’è fra questi due fratelli. Soprattutto perché viene fuori che Danny sta riprendendo i mano la sua vita e vuole ricominciare a studiare. Detto da me fa ridere perché sono una po’ fissata, ma ognuno fa le cose con i suoi tempi.
Ah, quasi dimenticavo, le parti di Danny al mare, sulla spiaggia, quelle sono bellissimissime, l’ultima poi, quando pensa che suo padre veglierà sempre su di lui, è troppo commovente.

E poi il finale. Un finale che rappresenta anche un inizio per Danny, che all’università conosce questa ragazza, Michelle. Finiranno con l’innamorarsi? La mia indole romantica mi dice di sì.
Sono stata felice di leggere di questi personaggi e sicuramente, in futuro, ci tornerei volentieri :*
A presto <3

Nao

Recensore Master
24/07/20, ore 14:02

Buon pomeriggio.
E' piacevole per me notare che ti ritrovo sempre migliorata ^^ bravissima e complimenti per l'impegno, è una narrazione pacata ma soprattutto molto curata e attenta, spero che andrà tutto bene a riguardo del contest ^^

Recensore Master
23/07/20, ore 23:42

Ciao!
Alla fine, contrariamente a ogni previsione, i miei piani per la serata di oggi sono stata completamente stravolti, quindi riesco a passare subito di qui, evviva!
Come ti ho anticipato, sono stata davvero felicissima che tu abbia deciso di dedicare una storia intera proprio a Danny: in generale, mi piace davvero tantissimo l'universo narrativo che hai creato con tutti questi personaggi, il modo estremamente naturale con cui li stai sviluppando e con cui stai intrecciando le loro storie, ma Danny mi è proprio entrato nel cuore. Forse perché, sino ad ora, è sempre stato uno di quelli più “ai margini", di quelli la cui storia è si emersa, ma solo come corollario di quella degli altri. O forse perché quello che di lui già ci avevi mostrato conservava una fragilità è una sensibilità meravigliosa: non ha avuto una vita facile, affatto, ma ho adorato la gentilezza con cui lo hai sempre descritto, mettendo in luce i suoi momenti più bui e tutta la forza di volontà che ha dimostrato di avere uscendone.
Insomma, sono stata davvero felice di poter leggere questa storia che va proprio a indagare la sua crescita, presentando dal suo punto di vista sia i periodi peggiori della sua vita, che questa sorta di rinascita, di salto in avanti che lo porta a poter sperare in un futuro migliore, in un momento luminoso in grado di dargli una speranza, com'è il sorriso di questa ragazza sul finale
La storia mi ha catturata sin dal titolo: è un titolo molto evocativo, ma che, una volta terminata la storia, viene ad assumere un valore ancora maggiore, perché il significato che gli sta dietro è perfettamente coerente con la storia narrata.
Come sempre quando ti trovi ad affrontare delle dinamiche delicate, ho molto apprezzato la dolcezza e la precisione con cui il tuo stile va ad accarezzare i personaggi, presentandolo in maniera del tutto coerente e approfondita e disegnando un quadro della loro introspezione assolutamente meraviglioso
In questo caso, poi, ho davvero adorato come hai strutturato l'intera storia: c'è un continuo muoversi tra passato e presente, e i vari momenti si intrecciano in maniera a mio parere davvero perfetta: non solo conosciamo le origini del grandissimo dolore e disagio di Danny, con quel momento terribile eppure delicatissimo in cui hai descritto la morte di suo padre, ma veniamo anche a conoscere tutto il disagio che ha costantemente provato misurando la propria vita su quella del fratello. Non credo che Luke ne emerga troppo idealizzato: è sempre chiaro, secondo me, che qui ci muoviamo partendo proprio dal punto di vista parziale e molto distorto di Danny, che non sapendo fare fronte al proprio dolore guarda tutto ciò che lo circonda facendo paragoni che in realtà non avrebbero senso di esistere.
Ho amato molto come hai saputo ricucire questa frattura fra i due: il loro rapporto è davvero bellissimo, e, soprattutto, ho amato tanto come attraverso questo tu sia riuscita a parlare in maniera delicatissima della difficile esperienza di Danny e della sua lotta con la droga: non lo nomini mai esplicitamente ma lo fai capire con una delicatezza assoluta.
Insomma, questa storia è un vero gioiellino: sei riuscita a commuovermi e farmi sorridere allo stesso tempo.
Brava davvero!