Recensioni per
La zona d'ombra.
di AdhoMu

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
25/08/20, ore 00:08

Un giorno leggerò tutti gli arretrati che ho lasciato su efp, perché non posso permettermi di perdere cose di questo tipo! Apprezzo il genere di storie che scrivi e questo è chiaro come il sole, ma poi, se proprio vogliamo andare nello specifico, c'è quel debole per Montague che è proprio impossibile da far andar via. Nemmeno questa versione nella sua fase da adolescente stronzo in crisi di orgoglio - che tu hai giustamente battezzato Kain - può risultarmi odiosa, non quando ho dovuto farmi forza per trattener le risate. Kain al suo primo innamoramento è pura goduria! Ed è anche molto somigliante alla realtà: ricordo che la mia prima cotta seria è nata proprio perché scelsi un tizio, quasi a caso, che aveva catturato la mia attenzione, mi chiesi per quale motivo avrei potuto fondermi il cervello per quel tizio lì. A furia di osservarlo di motivi ne trovai parecchi, ma ormai era troppo tardi per la mia sanità mentale!
Al di là di questa confessione che boh, ormai ho scritto, con Montague fai proprio un passo oltre, mostrandoci un ragazzo che cerca parametri di innamoramento universali chiedendosi "cos'è che dovrei guardare? La pelle, i capelli?". Se ci fosse Alicia risponderebbe che i parametri sono personalissimi e si lancerebbe in un'arguta analisi dei vari fenotipi di ginocchia esistenti al mondo...
Scusami se ci sto intorno tantissimo a questa scena ma è che veramente è stata esilarante. Il romanticismo implode e si polverizza davanti a quella roccia di Montague.
Poi, un'altra cosa che ho apprezzato tantissimo è stata la collocazione temporale. Una descrizione di Montague nella sua fase Kain era proprio quello che mi serviva, un ponte per connettere il Montague della Rowling e il tuo, personalissimo, Graham. Qui ti riconfermi maestra di psicologia, nella sottospecie di psicologia della crescita, e fai la stessa magia che ho già visto in Diario di una Groupie, con il risultato di lasciarmi a bocca aperta. Prendi i personaggi, li descrivi centrando in pieno le parole giuste, e li fai anche evolvere in una maniera così fluida che uno non se ne rende conto. Doveva essere solo la storia della prima cotta di un quindicenne, no? Solo fatti narrati che strappano qualche risata, giusto? E invece toh, beccati questo Montague che, nel fiore della gioventù e con una relazione quanto mai felice con una splendida ragazza, si rovina gli anni migliori dietro al desiderio di "essere all'altezza", "essere grande". Poi, prende consapevolezza dell'errore proprio quando ormai è caduto troppo in basso, e prende forza per tirarsi fuori dai guai: è un ottimo incipit su cui innestare la storia dell'Armadio, in cui Graham appare distrutto all'inizio e "ricostruito bene" dopo, nella sua versione migliore.
Poi sì: geniale la scelta di far vedere le prime sperimentazioni di Graham con magie che dovrebbero essere al di là della sua portata, ma non lo sono! Non sarà certo una teoria scientifica per giustificare la sua evasione dall'armadio, ma è una teoria semplicissima - lo ha già fatto, perché non lo può fare di nuovo? - e tutto quello che è semplice funziona alla perfezione.
Ti ringrazio tantissimo per il piacere che mi dai con ogni tua storia che leggo. Alla prossima, 
E niente
 
(Recensione modificata il 25/08/2020 - 12:11 am)

Recensore Master
31/07/20, ore 20:52

Oggi ho deciso di meritarmi qualche "ora EFP" e tadan, ecco che trovo questa meravigliosa storia ad attendermi!
Mi fa davvero piacere incontrare nuovamente Graham (per me è Graham e basta, niente Craig e Kain spacconi), anche se in una versione decisamente più giovane.
Graham ha dimostrato ampiamente (nel futuro rispetto a questi avvenimenti) di essere una persona straordiaria, intelligente, leale, cocciuta e fondamentalmente buona, anche se tu non dirgli che l'ho detto, non vorrei che si strozzasse con il fumo nella foga di negare queste pesanti accuse che ho sollevato, ma mi sono sempre chiesta come dovesse essere "prima" nei tempi bui in cui aveva deciso di frequentare la Squadra di Inquisizione. Trovo che la descrizione che tu abbia fornito abbia molto senso e sembri, tristemente se vogliamo, plausibile: quante volte succede che una persona si faccia coinvolgere in attività di dubbia moralità solo per il desiderio di mostrarsi forte e potente, di farsi vedere più grande ed esperto di quanto non sia realmente? Tante purtroppo, e sono lieta che Graham sia riuscito a districarsi da quella situazione in tempo.
La Gemma di Greta mi piaceva da impazzire in Bolidi e posso perfettamente immaginare Graham che si prende una sbandata colossale per la dolce e a tratti timida serpeverde! E' stato bello rivederla qui e credo che sia stata una parte fondamentale della crescita del ragazzo: questo dettaglio della ragazza più grande che sembra irraggiungibile, della necessità più immaginaria che altro di fingersi più di quello che si è in realtà (che poi su Gemma ha fatto colpo quando si è lasciato andare e si è sinceramente divertito a fare qualcosa) è plausibile e so che forse ho già detto questa parola almeno tre volte nella recensione, ma è una caratteristica che mi piace un sacco ritrovare nelle storie!

La parte finale mi ha fatto veramente stringere il cuore, immaginandomi questo ragazzone wannabe duro che finalmente cede (anche se insomma, forse poteva farlo anche fuori dall'Armadio -Sentito gemelli?!-, dato che sappiamo che l'esperienza l'ha strapazzato non poco, però vabbè), ripensa a tutto l'accaduto e in una specie di epifania (αρτι μανθανω, ora capisco, dicevano i greci quando, irrimediabilmente compromessi finalmente arrivavano ad una conclusione che forse avrebbero fatto meglio a farsi venire in mente prima) si rende conto di aver sbagliato tutto a pensare di non essere abbastanza e di dover strafare, fingendosi importante, lustrandosi di qualcosa con cui sarebbe meglio non avere proprio un bel niente e che fare.
La cosa che mi rasserena è pensare che in un futuro non troppo lontano troverà la sua strada e soprattutto si innamorerà di nuovo, questa volta senza farci andare di mezzo finzioni o esagerazioni.

Complimenti per questa bellissima OS, che è persino riuscita a distrarmi dal questo caldo odioso!
Un bacione,
Em

Recensore Master
29/07/20, ore 11:38

Carissima!
Finalmente riesco a ritagliarmi un pochino di calma, e non potevo non passare di qui prendendomi un po' di respiro e godendomi di nuovo questa storia bellissima.
Perché, sì, questa storia a me è piaciuta davvero tanto.
Sarà che Graham (perché, in fondo, anche quando fa di tutto per mostrarsi il più possibile Kain, io lo so che Graham è sempre lì da qualche parte) è uno dei tuoi personaggi a cui sono più affezionata. Forse quello a cui sono più affezionata, a pensarci bene (non dirlo a Bastian, ti prego! Si tratta di gradi infinitesimali di affetto), e non saprei nemmeno dire perché. Forse perché a me questi ragazzoni che cercano di mettere un argine alle proprie fragilità costruendosi attorno questa corazza sprezzante e un po' da bullo hanno sempre suscitato tanta tenerezza, e un bisogno quasi istintivo di sperare con tutta me stessa che anche per loro arrivi qualcuno capace di abbattere queste barriere, di abbracciarli per davvero e di rassciurarli, permettendo loro di essere la parte migliore di sé.
Forse sto delirando, non lo so, ma è stato davvero bellissimo vedere Graham alle prese con questo suo timore che, in fondo, è terribilmente umano: perché due anni non sono nulla, ma a quasi-sedici anni sono tutto. E se già è facilissimo sentirsi sempre in difetto di fronte alla persona di cui ci stiamo infatuando, quando effettivamente questa persona ha avuto ben due anni per fare esperienza del mondo e crescere le cose si fanno difficili. Soprattutto in una società dove ci si aspetta (scioccamente) che in una relazione sia sempre il ragazzo quello più grande, quello con più esperienze, quello che sa cosa si deve fare... insomma, è ingiusto, ma non posso che capire cosa abbia spinto Graham a cercare di rimediare a questa situazione. Che poi lo abbia fatto nel peggiore dei modi, è tutto un altro discorso.
Ho apprezzato davvero tanto la perfetta introspezione dei personaggi, che si pone in una storia dalle tinte angst, certo, ma che conserva qualche sprazzo divertentissimo (eh sì, caro il mio Montague, la bella pelle è sicuramente un elemento importantissimo da tenere in considerazione XD).
Sono davvero felicissima di sapere che Gemma, pur abbandonata un pochino da me per prima (ma chissà, magari prima o poi troverò il modo di darle spazio...), abbia trovato comunque un'autrice tanto attenta e tanto brava a darle vita. E sono felicissima di aver potuto leggere di questa relazione: essendo Graham un personaggio a cui voglio io per prima tanto bene, sono molto felice che anche Gemma abbia potuto volergliene (e che sia stata ricambiata, sebbene, in effetti, per loro due non era destino).
Insomma, credo che nonostante tutto siano stati capaci di farsi del bene a vicenda e questo, a prescindere da come poi la loro storia possa essere finita, è qualcosa di bellissimo e di molto importante.
Di nuovo credo di averti lasciato un commento molto sconclusionato, ma ci tenevo davvero a ribadire quanto io abbia apprezzato questa lettura!
Un bacione!