Recensioni per
Morte su tela
di Ghillyam

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
21/10/20, ore 01:46

Ciao!
Piccola, piccola premessa: ho riscoperto Elementary da poco (Sherlock Holmes è la mia droga, il mio rifugio sicuro, uno dei mondi nei quali riesco a indentificarmi perfettamente), e morivo davvero dalla voglia di trovare roba su questa serie: fanfiction, fanart... Qualsiasi cosa.
So che il fandom non è molto popolato e questo mi rattrista troppo.
Sono arrivata alla terza stagione e... Ho veramente bisogno di più cose possibili su questo universo.


Anyway, veniamo a noi.
Questa storia è molto insolita, ma a mio dire anche molto in linea col personaggio di Joan. Non c'è un vero e proprio contesto. Non c'è una vera e propria trama. Assistiamo ad un viaggio psicologico, quasi poetico, molto introspettivo di questo personaggio.
Watson viene quasi sempre visto come un personaggio "solare". L'opposto di Sherlock, insomma. Il conduttore di luce. Io non sono d'accordo.
Che si tratti di John Watson o - come in questo caso - della nostra Joan... C'è da considerare una cosa: lei e Sherlock si assomigliano. Vedono quasi la vita nello stesso modo.
Hanno entrambi un dark side, un grosso punto interrogativo sul dove posizionarsi nel mondo.
Sherlock è tormentato, ma anche Joan lo è.
Joan non è semplice. Joan non è il Sole. Lo è per Sherlock. Lo è perché rispecchia il tipo di luce di cui ha bisogno nella sua vita, ma Joan conosce fin troppo bene l'oscurità. Ci ha convissuto fin da sempre.
Dall'infanzia (vedi il padre senzatetto), nella sua giovinezza (morte del paziente)... E poi ancora durante il corso della sua vita.
Joan ha subito duri colpi. E mi piace come tu l'abbia descritta... Inseguita dalla morte. Fin da sempre. A tratti attratta, a tratti insofferente, a tratti esausta. Ma senza questa sciagura alle spalle... Sarebbe davvero Joan Watson?
Se non avesse questo vuoto dentro, questo peso indecifrabile, questa... Lotta interiore... Sarebbe sempre lei?

Diversamente da Sherlock, per quanto assurdo, Joan è quella più "logica", dal mio punto di vista.
Joan tenta di analizzare le emozioni. Di gestirle. Sherlock le reprime, ne è completamente schiavo. È questa la sostanziale differenza tra i due.
Joan si adatta di più al mondo, ma ci sta stretta. Nel profondo.

Tornando a noi... Il riferimento a Moriarty... Il tutto... Mi è piaciuto tanto. Ripeto: mi sembra davvero un viaggio introspettivo. Nella mente di Joan, nella sua anima.

Moriarty è il centro di tutto. Moriarty è il suo Angelo Persecutore. E anche qui ci sarebbe da aggiungere una grossa parentesi, secondo me.

Joan e Moriarty sono legate, sempre, in qualche modo. C'è una sorta di... Energia, che le lega. E penso proprio che sia dettato dall'essenza stessa di Watson.

L'ho gradita, davvero tanto, questa one-shot. E vorrei davvero leggere altro. Qualsiasi cosa.

Lo stile è pulito. Lineare. Sei dettagliata, ma non noiosa. Sei profonda, ma non inutilmente aulica.
Un bello stile. L'ho apprezzato, davvero.

Spero seriamente di leggere altro. Di tuo, su questo fandom, su chiunque vorrai. Che sia introspettivo o meno. Che sia una drabble o una long di cento capitoli.
Vorrei leggere altro.

Sono curiosa della tua visione dei personaggi, di come ne scriveresti, di come li faresti interagire.
(Capisci cosa intendo quando ti dico che è la mia droga?)

Scusami davvero per la recensione un po' confusionaria, che sembra andare off topic. L'ho scritta di getto.

Spero, almeno, che possa essere di tuo gradimento.

Recensore Veterano
25/09/20, ore 23:49

VI CLASSIFICATO



"Morte su tela", di _LastrangeMills_



Grammatica e stile: 9/10

"...del tempo, e si era concessa...": niente virgola prima della "e".
"...Se l’era immaginate nere, oscure, ma erano sprazzi di azzurro e di giallo e di rosso – invitante, seducente rosso – che vi aveva trovato e d’un tratto non era più sembrato qualcosa da cui fuggire...": non si tratta di errori grammaticali, quanto del fatto che non si capisce cosa intendi dire con la tua frase. Sei andata troppo in profondità con le tue metafore, tanto che qui non si capisce il senso di ciò che vuoi trasmettere e questo disturba un po' la lettura.
"...a fare, e aveva...": niente virgola prima della "e".
"...dirle cosa fare, e in questo caso...": niente virgola prima della "e".
"...penare abbastanza; e con Lei, anche se...": il punto e virgola è una pausa troppo forte per questa frase, penso che una virgola sarebbe stata sufficiente. E la virgola dopo "lei" potevi ometterla, ma è una questione di scelta qui, solo un suggerimento.
"...Brava, Joan, così le ripeteva, e il suo mondo...": niente virgola dopo la "e", in più hai messo il corsivo alla parola "così" anche se i pensieri erano finiti alla parola prima.
Uno stile evocativo, dal lessico appropriato trasporta il lettore in una specie di dimensione alternativa che lascia confusi, come se si viaggiasse attraverso la nebbia, incerti di cosa ci aspetta in seguito, ma pieni di aspettativa e un pizzico di timore reverenziale. Sullo stile non ho nulla da ridire, anci ti faccio i complimenti perchè mi piace molto questo tipo, grammaticalmente hai solo un paio di piccolezze da rivedere ma a parte questo nessun problema.
Ti faccio solo un paio di suggerimenti: credo tu abbia sfruttato eccessivamente le metafore, il tuo stile che indaga la psiche di Joan l'ho molto apprezzato ma erano davvero troppe, alcune troppo intricate, tanto che ho dovuto rileggerle tre o più volte per cercare di capire come si inserivano nel contesto, e questo ha turbato la lettura. In più mi avrebbe fatto piacere un minimo di trama, di azione, di presenza fisica, in modo che non fosse solo un'indagine psicologica, che per quanto interessante dopo un po' stanca se viene mantenuta nei toni quasi mistici scelti da te.


Sviluppo del pacchetto favola: 8/10

Prompt: il cimitero appare alla fine, come una specie di ciliegina sulla torta, la sua chiara importanza visibile già solo da questo dettaglio. Avresti potuto spiegarne meglio i significati però, messo così non si capisce bene cosa volessi dire e quale significato hai voluto dargli.
Situazione: beh, sicuramente Joan è ceduta al peccato della Morte che le sussurrava all'orecchio. Mi è piaciuto come hai sottolineato quanto lei abbia tentato di resistere, che poi è il significato stesso della lotta ai vizi il modo in cui si tenta di resistere loro. Ma non hai parlato del fatto che lei ne sia uscita, cosa specificata nell'obbligo, e questo un po' ti penalizza. Lasci in sospeso il finale, se Joan continui o smetta, la fine della tua storia non è una vera fine e se può non essere un male, nemmeno è un bene in questo caso dato che non specifichi nulla in nessun senso. Sembra che non sia u finale, ma che tu abbia dimenticato di inserirlo.
Citazione: nulla da ridire su questo, usata al punto giusto nel modo giusto, dopo un notevole climax di lotta interiore in cui la tua protagonista lotta e prova dubbio e tormento, ma poi cede e in questa frase viene racchiuso sia la sua antica lotta che il sollievo per la sua fine. Potevi anche non metterla in grassetto, ma è una scelta tua, il mio solo un suggerimento.


IC / caratterizzazione dei personaggi: 5/10

Joan è l'unica protagonista e personaggio della storia, quindi ti sei concentrata unicamente su di lei. è una lei però molto innovativa, che non conosciamo minimamente, ed è stato interessante leggere della sua lotta interiore, di come lei abbia infine ceduto e abbracciato la sua nuova vita.
Una Joan oscura è certamente una novità indiscussa e per questo attrae i lettori, ma la trovo anche "senza radici" se mi passi il termine. Perchè si è lasciata soggiogare? In quale occasione? Perchè? Nessuna di queste domande ha risposta nella tua storia, il che rende il tutto... senza senso, in pratica. Una storia puramente introspettiva su un personaggio OOC, il sui OOC non viene spiegato. Il che fa rientrare la storia nei parametri delle cose che ho messo tra i "non accetto".
Per questo ho dovuto darti una valutazione non sufficiente del parametro, perchè il tutto rientra esattamente tra le cose che non accetto, in questo caso un out of character senza fondamento o spiegazione, che non ho trovato nemmeno nella trama dato che fondamentalmente non c'è.


Gradimento personale: 7/10

Ho apprezzato la tua storia, sicuramente è innovativa e originale, qualcosa che non ho mai visto prima. Adoro le idee particolari e questa senza dubbio lo è! Ma come avrai letto nei precedenti parametri ci sono diverse cose che non vanno bene...
In una situazione normale avrei amato questa storia, ma qui si trattava di una storia per un contest con richieste specifiche che non sono state completamente rispettate.
E poi c'è il punto che ti ha penalizzata di più: non c'è trama. Non si capisce cosa succede, ma soprattutto il PERCHé succede. Troppo semplice dire che è una AU con una Dark!Joan, ma senza spiegazioni, o un contesto adatto, non ha senso una storia del genere. Almeno nello specchietto iniziale avresti potuto dare un'infarinatura, un qualcosa che spiegasse la tua storia puramente psicologica e introspettiva, almeno il lettore non si sarebbe trovato davanti a qualcosa di completamente sconosciuto. La tua storia è alla fin fine più un'originale che una fanfiction con quanto detto prima.
Come ho detto prima, in altre circostanze mi sarei limitata ad apprezzarla, perchè ha indubbiamente molti lati positivi, ma trattandosi di una valutazione devo essere sincera e il fatto è che la tua storIa colpisce, ma lascia anche molto confusi.


Totale: 29/40
 

Nuovo recensore
02/08/20, ore 13:57

Ma la pietra di cui si parla in questa storia è per caso la falsa tomba fatta a Sherlock quando ha inscenato la sua finta morte nel ponte durante lo
scontro con il falso filantropo,molto moltissimo criminalissimo,di Reichenback. Quella che poi lei stessa demolisce a martellate per chiamarlo e per il fatto che lei è un pochino irritata. M non potrebbe stare
anche per Moriarty perchè lei e la morte sono sorelle.