Recensioni per
Ti sei mai chiesto…
di PathosforaBeast

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/09/20, ore 08:06

Nel mio “peregrinare” tra le storie, preoccupata di non perderne di preziose, mi accorgo che ho appena inviato delle osservazioni alla tua “Hold” ma mi è sfuggita questa (poi controllo se me ne sono persa qualche altra). Quindi, eccomi a rimediare. Apre questo pezzo una suggestiva descrizione di Mycroft, libero e meraviglioso nel suo sentirsi bene con l’uomo di cui è innamorato. Gli hai conferito una connotazione quasi preziosa, con l’uso di parole che richiamano un’atmosfera raffinata. Mi riferisco, per esempio, a “oro”, “bronzo”, “diamanti su una corona”. Persino delle lentiggini diventano degli ornamenti unici per definire “un’unicità”, concetto, questo, assolutamente originale e particolarmente significativo. Significativo in quanto si riferisce ad un tipo come Mycroft, di cui abbiamo, solitamente, una precisa “icona” e cioè stretto in un elegante completo sartoriale, quasi un’armatura contro le indiscrezioni di chi non detiene il potere. Invece qui è solo un uomo innamorato, ma ugualmente unico e prezioso.
In questa drabble rappresenti un passaggio importante e cioè la manifestazione di un desiderio ben preciso, quello di caratterizzare il rapporto inserendolo in una dimensione ufficiale. Il matrimonio, come ponte verso un futuro insieme. Mi è piaciuto molto quell’accenno che fai fare a Mycroft circa la proposta di essere “uno la quotidianità dell’altro”. Intenso, bello. Inserisci, a questo punto, un elemento che turba la magia del momento ed è il nome dell’ex moglie di Greg. Tutto l’incanto del momento si gela nel dubbio di ciò che la risposta data a Mycroft possa rivelare. Fai serpeggiare, infatti, il timore che Lestrade possa manifestare esitazione nel condividere la proposta ricevuta. Mycroft dimostra di accogliere questi pensieri e, anche se in lui scorre un “nervosismo imbarazzato”, comunque non lo esprime per non appesantire il turbamento di Greg. La successiva risposta di quest’ultimo è una meravigliosa dichiarazione di quanto grande sia ciò che prova per l’ex “iceman”. Non gli fai dire solo un semplice “sì”, ma il progetto di una vita insieme, la piena condivisione di tutto quello che si presenterà loro. Il capitolo si chiude con una nota di dolce ironia, un passaggio molto piacevole. Mi riferisco all’accenno ai capelli grigi che vede un dolcissimo Mycroft all’attacco, quasi ironicamente vezzoso nel suo sottolineare il fatto che, lui, i capelli grigi non li ha, a differenza dell’uomo che ama. Sei la solita: con il tuo modo di rappresentare la Mystrade riesci a farci sognare. Tutti.

P.S. ....mamma mia, mi sono accorta che mi manca da leggere pure “Don’t stop”... Vado! A presto...

Recensore Master
29/07/20, ore 10:00

Ciao, sono sempre felice che tu stia facendo questa Challenge di Facebook, dato che ti permette di produrre storie belle come questa. Dopo l'angst di alcune delle tue ultime storie, una in particolare, si ritorna su lidi felici e sereni, in cui Gregory e Mycroft si scoprono ad accarezzarsi e a baciarsi, dopo quella che sembrerebbe esser stata una notte d'amore, e a parlare del futuro. Come sempre il tuo Mycroft è eccezionale in ogni più piccola sfaccettatura che mostra, riesci a renderlo IC pur mettendolo in una situazione per noi mai vista come questa e per di più con Lestrade! Fai sempre un lavoro straordinario e ti faccio ogni volta i complimenti, ma secondo me non sono mai davvero abbastanza. Ho apprezzato questa storia, oltre per il fatto che è l'ennesimo tassello di quel grande quadro che è Mycroft Holmes, anche perché è molto delicata e dolce. Si parla di futuro e di un possibile matrimonio, ma si parla anche di passato ed questa idea di un futuro da marito e marito che spinge Gregory a parlare di un qualcuno che chiaramente non ha nominato spesso ovvero la sua ex moglie. La sappiamo la storia di Lestrade e della moglie, Sherlock e le sue deduzioni non perdonano in questo senso. Mi sembra chiaro però che lui e Mycroft non ne parlano spesso, lo si nota dalla ritrosia di quest'ultimo che non è un argomento su cui hanno discusso spesso. Credo che giustamente Gregory sia restio a raccontarsi e a tirar fuori un passato di un matrimonio nel quale lui è stato il tradito, ma soprattutto di cui lui si sente in parte colpevole. Molte autrici hanno raccontato il matrimonio tra Lestrade e la sua ex moglie ed è lecito pensare che facendo un mestiere come l'ispettore di polizia, i punti in disaccordo potevano contare anche il lavoro a Scotland Yard, ragion per cui è credibile il suo sentirsi in colpa, salvo poi il rendersi conto che forse erano troppo giovani e che magari non si sono ben resi conto di quello che stavano facendo, oltre a non essersi protetti a vicenda o amati abbastanza. Chiaro è anche che Gregory ne ha sofferto e molto, la delicatezza di Mycroft a riguardo non lascia alcun dubbio sul fatto che sia così. Ma sono felice lo stesso, nonostante la leggera nota di angst, perché alla fine si sono ritrovati così, uniti ed è questo l'importante.

Grazie per averla pubblicata.
Alla prossima.
Koa