Ed eccomi finalmente a commentare anche questo secondo, bellissimo capitolo. Anche qui l'azione prosegue, così come le frasi che si alternano rapidamente, in un susseguirsi serrato e ansiogeno che ben si concilia con quanto hai raccontato. La sofferenza di Bruce è estrema, in queste righe, e tutto il suo corpo è teso all'estremo sacrificio, aggrappato a quelle ultime forze che ha dentro di sé, a quella promessa che sente di dover mantenere, per adempiere a un compito che sembra impossibile portare a termine.
Lo sforzo di tenere confinato dentro di sé il demone, di non lasciarlo uscire è reso davvero benissimo e ho amato il modo in cui hai reso quella straziante lotta interna (in tutti i sensi). Bruce è attaccato da ogni lato: fisico, dentro e fuori, ma pure emotivo, nel sapere, conoscere e constatare che cosa deve fare. Sa che deve uccidere Serah, sa che deve farlo per fermare quella nascita incontrollata di demoni. Deve uccidere l'unica persona che abbia sempre amato e che ora gli dà la forza di fare quello che non avrebbe mai voluto e a cui pure non si sottrae.
Il risveglio dei suoi poteri è stato molto interessante da leggere. Lì per lì il lettore si chiede da dove vengano (dopotutto Bruce dovrebbe essere un mero umano): che sia Serah ad averglieli in qualche modo dati per proteggerlo? Oppure questi poteri divini vengono direttamente da lui, e che quindi sia un angelo, in realtà? Un angelo che si è fatto uomo o che non è conscio della sua natura? La risposta a questo quesito ce la dai nelle note autore, e devo confessarti che hai grandemente stuzzicato la mia curiosità, facendomi agognare un seguito. Insomma, Bruce sa di essere il Primo? Ne è consapevole oppure ha sempre vissuto queste due vite senza rendersene conto? E Serah si è mai accorta di questa sua dualità? Interessante anche notare che, in definitiva, l'amore tra Serah e Bruce non era in realtà proibito, in quanto angeli entrambi. Alla fine, erano creature alla pari, che si sono amate per ciò che erano.
L'Ultimo mi è piaciuto moltissimo anche in questo capitolo: si assurge a essere superiore e come tale si comporta. Dopotutto, per quale motivo una delle creature più potenti dell'intero creato dovrebbe temere quello che è un semplice essere umano? È un po' come se noi ci preoccupassimo di una mosca che ci ronza intorno: potremmo provare fastidio, scacciarla con la mano, ma non di certo temerla. E così l'Ultimo è arrogante, prepotente, sicuro di sé e magari sottovaluta anche. È interessante notare che poi, in definitiva, ciò che l'ha sconfitto non è stato tanto un essere umano in sé, quanto il sentimento d'amore che ha alimentato tutti i suoi ultimi gesti disperati. E un legame, un sentimento, quello sì che può essere potente quanto un demone (e anche di più). Bruce ha attinto da quella disperata promessa e dalla volontà di liberare Serah dall'abominio che è diventata e da tutte le sofferenze che deve patire (e poveraccia, ho provato pena per lei, lo ammetto). È stato sospinto dall'amore, non dal dovere verso il compito da portare a termine: la questione, alla fine di tutto, era diventata personale. Non c'entrava più nulla essere un Uriel o la guerra. C'entrava essere Bruce, che era tornato, c'entrava salvare Serah e proteggerla, come da promessa (e da qui, va notato il passaggio dall'appellare il protagonista come Uriel a quello di usare il suo vero nome, a sottolineare questo ritorno alla sua umanità).
Molto bello che, alla fine, anche Serah sembra reagire alla presenza di Bruce, riuscendo a riacquistare quel minimo di autocontrollo che le permette di proteggerlo e di portare a termine il suo compito, di ucciderla e liberarla. Alla fine, a conti fatti, hanno combattuto insieme contro l'Ultimo, anche se il prezzo da pagare è stato molto alto (oppure no, dato che Rohn li vede volare insieme, e non credo si tratti del tutto di un suo abbaglio, considerando anche che Bruce è il Primo, e quindi ancora vivo).
Rohn è un personaggio che ho avuto modo di apprezzare grandemente (e che gioia vederlo ancora vivo), soprattutto nel suo confronto con gli angeli, dal quale emerge non solo un grande attaccamento nei confronti di Bruce, ma anche un animo combattivo e onorevole, che lo rendono certamente un personaggio di spessore, che sa farsi ricordare.
Insomma, ho davvero amato questa storia, brutale, ingiusta (in senso positivo, ovviamente), ma anche piena d'amore e di speranza. Ci mostri lo spaccato di un mondo distrutto, dove però non tutto è morto, e quel che sopravvive è forte e saldo e trionfa. Mi frego le mani in attesa di un seguito, sappilo!
Davvero tanti complimenti. Alla prossima :) |