Recensioni per
Poi cento, poi ancora mille, poi di nuovo cento
di padme83
Credo di aver capito perché le tue poesie riescono a toccarmi il cuore come in genere non mi succede: il tuo stile è evocativo anche quando scrivi in prosa e quindi le poesie sono una logica prosecuzione delle tue storie. In questa poesia, scritta per il compleanno di Albus (non sapevo che fosse il 26 agosto!), ancora una volta trasmetti tutta l'intensità, la bellezza e il dolore del rapporto tra Albus e Gellert. La loro vita, purtroppo, quella che vivono davanti agli occhi del mondo, li allontana, ma i momenti in cui possono essere insieme, fondersi l'uno nell'altro, amarsi, baciarsi fino a mordersi, gridare il nome dell'amante, quelli sono i momenti in cui i due si sentono davvero "vivi", il resto rimane fuori, non esiste più. La schiena di Albus è l'unica porta che Gellert vuole varcare, il nome di Gellert è l'unico che Albus vuole invocare, quando sono insieme diventano una sola essenza e il dolore è sempre e solo quello di doversi, comunque, ogni volta separare. Questa è la triste e meravigliosa storia del loro amore, che ritorna nelle tue storie e che è perfettamente evocata nei versi di questa poesia. |
Il tuo post mi ha talmente incuriosita che sono tornata subito a leggere qualcosa di tuo, per mettermi in pari, approfittando anche del fatto che oggi ho preso un giorno di malattia! |
Rimango a dir poco incredula nel leggere come le tue poesie riescano ad essere intense, appassionate, vere ma nello stesso tempo diverse l'una dall'altra, qui mi è parso di cogliere un senso di smarrimento dei due amanti. L'altra poesia era piena di passione e desiderio, era un momento di unione fisica e mentale, qui all'inizio è come se ci fosse una mancanza, la paura della separazione. L'accenno al silenzio, al sospiro, al richiamo spezzato e supplice mi ha fatto pensare ad un momento di angoscia, quasi uno dei due si fosse svegliato e avesse temuto di trovarsi solo. Poi, però, i due amanti si ritrovano, il corpo dell'uno completa il corpo dell'altro, le mani, le braccia, le labbra si riuniscono e ogni paura e senso di solitudine scompare. La loro unione fisica e mentale è più forte di qualsiasi altra cosa, perdersi e dissolversi non fa più paura perché Albus e Gellert si ritrovano sempre, la loro anima è "una" come sottolineano i versi, e nella loro unione ritrovano se stessi, uniti giungono all'Infinito. |
Stavolta sono ritornata qui, alla raccolta poetica e a Albus e Gellert (ma presto passerò di nuovo anche da Dorian e Zachary, non me li perdo, peccato che non siano anche loro qui su EFP, per me sarebbe stato più comodo!). |
Cara padme! |
Tesoro ♥ |
Questa è una raccolta stupenda, che evidenzia le emozioni di Albus e Gellert in modo puro e totalitario. |
Le premesse, ahimé, sono le stesse dello scorso capitolo: non proverò nemmeno a scrivere una vera recensione, ché coi versi non sono proprio buona, e non cercherò nemmeno di scrivere un commento esaustivo, ché non sono buona nemmeno a fare quello. |
Questi sono versi talmente struggenti e pieni d'amore, che arrivano dritti al cuore di chi legge. |
Ciao! |
In questa poesia incredibilmente passionale, Albus e Gellert si lasciano andare. |
Cara Padme, |
Una poesia molto bella, e accorata. |