[Recensione premio per il contest "Il Contest Sdolcinato" - 1/2]
Ciao Giulia, eccomi qui per la tua prima recensione premio!
E' la prima volta che leggo qualcosa di tuo, ed è con piacere che noto come la tua ultima storia sia proprio questa, su un fandom di cui ho fatto parte orgogliosamente per anni ma da cui mi sono allontanato come te da anni.
Capisco bene quello che dici, perché anche io ho vissuto ultimamente questa lontananza dal Dottore, iniziata proprio poco dopo l'episodio da te nominato in questa storia.
Non so come mai, visto che anche io come te ho adorato Twelve (sebbene il "mio" Dottore resti Eleven), ma è stato come se senza più Clara mi sentissi perso.
Esattamente come il Dottore nella tua storia.
Dopo la perdita dei Pond Clara non mi aveva convinto subito come companion, eppure mi piace come tu l'hai descritta in questa storia.
Ho apprezzato la scelta di inserire questa figura femminile "inventata" - vuoi la coscienza della TARDIS, vuoi chissà che altro - che aiuta il Dottore a ricordare una persona molto importante per lui, che lo aiuta a riprendersi dopo una delle sfide più impossibili che abbia mai dovuto affrontare.
C'è molto di Clara in questa "Coscienza", moltissimo del suo affetto per questo alieno ora un po' burbero e pazzo e così vecchio che non si può però non amare.
Ti ringrazio perché mi hai trasmesso tanta delicatezza e malinconia, e con le note del Dottore e della sua chitarra mi hai riportato indietro di vari anni, facendomi tornare sul TARDIS con lui. Ho risentito il suono del cacciavite sonico, e ricordato cose che pensavo di aver dimenticato come il suo suono mentre leggevo le tue parole.
Ho anche rivisto Gallifrey, così bella come l'hai descritta tu attraverso quegli occhi vecchi più dell'universo, e ho un po' voglia di tornare a casa.
Per questo ti ringrazio davvero tanto, mi hai regalato un tuffo nel passato senza che sapessi di averne bisogno.
Grazie infinite, complimenti vivissimi per questa storia così emotiva e dolce e toccante, e alla prossima storia.