Recensioni per
Due (non) stupidi
di Mari Lace

Questa storia ha ottenuto 3 recensioni.
Positive : 3
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
06/09/20, ore 11:08

Valutazione per il contest "A Ship for All Seasons"
Terza classificata



Grammatica: 10/10
Grammaticalmente non ho riscontrato alcun errore. Impeccabile.

Stile: 9/10
Il tuo stile come ben sai mi piace molto: i periodi sono sempre della giusta lunghezza e incisivi, il lessico adatto – non banale ma neanche esagerato, mai una parola fuori posto. Apprezzo poi tanto l’uso che sai fare degli espedienti grafici quali corsivi e trattini lunghi che catturano l’attenzione su determinati dettagli, dando un valore aggiunto alla lettura. Ho apprezzato in particolare le tre chiusure dove con la struttura di corsivo + trattini indipendente hai racchiuso il senso della specifica drabble e creato un filo che le lega tutte. Ecco, per una questione di bilanciamento ti appunto che avrei visto volentieri una chiusura simile anche nella terza drabble (dove invece chiudi con un dialogo): costituisce in parte una rottura dell’organicità, che si avverte proprio perché dopo due drabble quella organicità è stata creata.

La punteggiatura è varia e della giusta misura: sai benissimo quando va messa e quando invece omessa.
Tuttavia, in alcuni punti non sono stata convinta degli usi che ne hai fatto – non si tratta di “errori” ma di cose che avrei preferito vedere in altro modo.
Neville ride – amaramente. – Ecco, qui secondo me il trattino per separare “amaramente” non serviva, avrei messo semplicemente una virgola per enfatizzarlo. Mi è sembrato un espediente troppo netto per una frase troppo corta.
Pansy abbassa lo sguardo; è un attimo, la sua espressione torna sprezzante. – qui, invece, non sono stata troppo d’accordo con il punto e virgola, è una cesura troppo netta anche qui. Avrei trovato migliore l’idea di riformulare la frase con un “Pansy abbassa lo sguardo per un attimo” oppure lasciare la divisione, ma in quel caso legare più fortemente quel “è un attimo” con il seguito, magari con un due punti o un trattino.
Ultimo appunto per una ripetizione non eccessiva, ma evitabile. Mi riferisco alla forma “un po’”: nella prima drabble Ginny è “un po’ preoccupata”, nella seconda Neville è “un po’ incerto” e sempre nella stessa la osserva “per un po’”, questo “osservare per un po’” compare poi di nuovo anche nella terza drabble.
Ripeto, non sono errori veri e propri, sono solo appunti per cose che ho trovato stonanti da un punto di vista perlopiù grafico e, conseguentemente, di significato.

Trama, sviluppo della coppia e originalità: 9.5/10
Non si legge molto su questa coppia, quindi già la scelta è originale. Tu però da questo punto di vista hai aggiunto elementi interessanti, immaginando interazioni tra Neville e Pansy dopo la battaglia al Ministero e durante il settimo anno, oltre che – cosa ancora più originale – un interessamento di lui durante il Ballo del Ceppo all’interno del quale contestualizzare le interazioni. Le interazioni emergono in maniera vivida grazie alla preponderanza dei dialoghi e ogni drabble corrisponde a una nuova piccola fase: non cambia molto nel loro rapporto, ma pian piano la percezione che hanno l’una dell’altro si evolve, fino a quel finale dove si ritrovano a ballare insieme. Proprio questo finale l’ho trovato perfetto perché offre un senso di chiusura e unitarietà alla trama che torna indietro proprio sul punto di partenza: Non è il Ballo del Ceppo – è molto meglio. Frase bellissima che richiama anche da un punto di vista grafico la frase finale della prima drabble, segnando la realizzazione di quelli che in quella fase erano solo sogni: Quella ragazza così carina non può proprio essere Pansy Parkinson – eppure è con lei che balla, in sogno, quella notte ed altre ancora.
Il motivo per cui ti ho tolto un mezzo punto non riguarda dunque né l’originalità né lo sviluppo della coppia, quanto più per una piccola mancanza forse sul punto “trama”. Non ci sono, infatti, connotazioni spazio-temporali definite (a differenza della prima drabble), o meglio, l’aspetto temporale è ben deducibile dalle informazioni che poni nel dialogo, ma quella spaziale manca del tutto. Viene da chiedersi: dove sono quando si scontrano? Dove sono quando alla fine ballano? Sotto questo punto di vista, gli incontri mi sono sembrati un pochino “evanescenti” – di per sé questo non è un problema, anzi può essere una patina molto interessante. Il problema si crea piuttosto sul fatto che l’atmosfera generale, che si basa su dialoghi e azioni precise, evanescente non è per nulla. Ecco, con qualche minimo accenno allo spazio avresti reso secondo me più completa e vivida ogni fase, oltre che annullato quella discrepanza tra evanescenza/concretezza.

IC: 5/5
Su questo punto non ho nessun appunto da farti. Non abbiamo mai visto un’interazione diretta tra Neville e Pansy, ma hai conservato le caratteristiche di ognuno benissimo in questo continuo confronto. Neville è dolce, ma anche incerto, leggermente spaventato Si dà dello sciocco: Pansy Parkinson non può spaventarlo più dei Mangiamorte! O forse può?, e poi infinitamente attaccato ai suoi ideali e coraggioso. Si ricalca nelle tue drabble l’evoluzione del personaggio che abbiamo visto: hai fatto un ottimo lavoro!
Ma lo stesso vale anche per Pansy, del resto: sprezzante, ambigua, ma anche curiosa e con quel tocco di flirt che non trovo affatto stonato: “Saresti anche carino, se non fossi così Grifondoro”. Ottimo lavoro di caratterizzazione!

Titolo: 1.8/3
Il titolo è, purtroppo, un punto debole. È attinente alla storia (l’essere stupidi è un tema che ricorre nella flash,snodandosi nei dialoghi della terza e quarta drabble) e gioca sull’ambiguità appunto tra l’esserlo e il non esserlo. Tuttavia, secondo me non dà conto nel complesso della storia, che trova una sua organicità non tanto in queste battute di dialogo, ma quanto più nel ricorrere del ballo che è davvero posto come inizio e conclusione. Le battute sulla stupidità sono qualcosa che hanno un loro significato preciso ma non una tale incidenza globale da racchiudere tutto. La cosa che però non mi ha convinta di più è il tono di giocosità che quel “Due (non) stupidi” evoca, una giocosità che nella storia c’è poco – un po’ perché si passa attraverso la guerra (ed è su quel tema che si gioca l’essere stupidi in fondo), ma anche per il modo stesso in cui si sviluppa il loro rapporto che giocoso è solo in apparenza.

Gradimento personale: 5/5
Queste quattro drabble mi sono piaciute davvero molto, credo tu abbia catturato molto bene i personaggi di Neville e Pansy e reso conto di loro possibili interazioni in maniera credibilissima. Ho amato davvero l’idea del Ballo del ceppo in cui Neville cerca Pansy per la prima volta, e poi di quel ballo alla fine della guerra. Ho sempre piacere di leggere su questa coppia molto particolare, ma solo se sono resi davvero bene come hai fatto tu.

Bonus: 2/2 Hai scelto di scrivere sulla coppia Neville/Pansy.

Totale: 42.3/45

Recensore Veterano
30/08/20, ore 11:13

Ciao! Eccomi qui a lasciare la recensione premio per il Contest "Cerimonia di smistamento".
Appena ho letto l'intro di questa storia mi sono letteralmente catapultata a leggerla, mi hai incuriosita tantissimo. Non avevo mai letto prima di Neville e Pansy e devo ammettere che è una coppia davvero interessante. Nonostante il racconto sia molto molto breve sei comunque riuscita a costruire una storia, una piccola evoluzione, sopratutto di Neville che da ragazzino incerto finisce per invitare a ballare Pansy. Ma anche di lei, alla fine ammette addirittura che non è poi così infelice della vittoria di Harry Potter. Ti faccio i miei complimenti, è un racconto ben scritto e davvero intrigante!
Alla prossima

Recensore Master
24/08/20, ore 16:11

Mari, cosa mi fai fare?
Spiegami dove sta l’inghippo per cui io leggo tue storie su coppie che non avrei mai preso in considerazione da sola e finisco anche per apprezzarle (le coppie, le storie so già che saranno splendide)!
 
Okay, bisogna dire che con loro due mi avevi già preparata, facendomi leggere la carinissima storia di LadyPalma, quindi non partivo del tutto prevenuta e sapere dell’esistenza della coppia mi aveva già portata a riflettervi un po’ (per quanto Ginny – ma anche Hannah, in alcuni casi – resti la mia primissima scelta quando si tratta di Neville). Ma appunto perché per Neville ho delle ships – a differenza che con il signorino Malfoy, con il quale è stato più facile mostrarmi il potenziale suo e di Luna – non posso che farti i complimenti per la resa, perfettamente IC e gradevole, della coppia.
Andando con ordine (!) ho trovato davvero credibile e realistico il momento in cui il povero Neville si accorge bene di non essere lui il principale interesse di Ginny, per quanto sia il suo cavaliere per il ballo: effettivamente, nonostante lo abbia lasciato perdere, concentrandosi su se stessa e altri ragazzi per un po’, l’attenzione di Ginny è sempre stata per Harry – insomma, la maledizione dell’accompagnatore fa più danni del previsto! Però mi ha fatto davvero tantissima tenerezza come Neville, quasi senza volerlo, si ritrovi a sognare di ballare con Pansy, quasi che il sentimento per la ragazza si sia intrufolato in punto di piedi nel suo cuore e per un po’ di tempo sia rimasto nient’altro che questo: un pensiero sospeso tra i sogni, niente che potesse credere concretizzarsi (si chiede infatti come possa essere proprio Pansy Parkinson la ragazzina che ha attirato il suo sguardo).
E sospeso nell’inconsapevolezza è anche il sentimento di Pansy per lui, quando si ritrova a parlargli – me la sono figurata non avere a propria volta idea del perché gli abbia rivolto la parola, quasi che ci sia qualcosa che la spinge da lui senza che se ne renda conto. E lo stesso vale per lui, che ribatte alle affermazioni della ragazza e si domanda perché dovrebbe fargli paura, dopo che ha affrontato i Mangiamorte (vi ho letto un parallelismo con Harry – spiegami perché ce l’ho sempre in testa? – e il discorso sui draghi e le ragazze al quarto anno, è proprio vero che a volte le questioni di cuore appaiono quasi più delicate di altro). Niente male come prima chiacchierata, poi, considerato chi sono i due interlocutori: se Neville avesse guardato meglio avrebbe forse potuto leggerci un “Stai bene? Sei stato coraggioso” tra le righe… Non li sto shippando, lo giuro (?), ma non vedi come sono carini qui?
Poco alla volta fanno passi avanti, si avvicinano ancora una volta e si ritrovano ancora a essere mossi dal bisogno di accertarsi che l’altro stia bene – almeno, io ho “voluto” leggere questo nelle parole di Pansy. Ho trovato sia lei, con quel tono irritato e un po’ brusco con cui si rivolge a Neville, che lui, con lo spirito Grifondoro che risplende al settimo anno, quasi (se non proprio) sfrontato nel modo in cui si rivolge ai professori e poi parla con la ragazza, perfettamente IC. E a proposito di caratterizzazioni, ho proprio trovato perfetto che tu abbia scelto questi momenti per istaurare il legame su cui si basa la storia: credo siano i più adatti per vedere un loro avvicinamento e soprattutto sono quelli in cui credo che Neville fosse ormai coraggioso e determinato a sufficienza per poterle davvero rivolgere la parola. Insomma, la cura non è solo nella caratterizzazione, ma anche nel contesto scelto per farli incontrare.
Mi è piaciuto come lui cerchi di farle comprendere la propria battaglia, ma allo stesso tempo non la giudichi mai per aver fatto una scelta diversa: certo, c’è quel “Merlino, Parkinson, non recedi mai?”, ma non l’ho letto nemmeno per un momento come un rimprovero, era più un tentativo di starle accanto (?). Alla fine lui la capisce, capisce le sue paure, e le sta accanto un po’ come mi hai insegnato a vedere Luna accanto a Draco nel dopoguerra (paure comprensibilissime, aggiungerei io, alla fine erano solo dei diciassettenni trascinati in una guerra più grande di loro, e lei era anche cresciuta forse con alcune idee inculcatele dalla famiglia – se non sbaglio fa comunque parte di una delle Sacre Ventotto, è più probabile che sia cresciuta credendo nella superiorità del sangue e dei maghi, anche se magari non in una famiglia di Mangiamorte come Draco).
E il finale è davvero dolcissimo, e mi hai fatto annuire convinta in eco a Pansy (cioè, io d’accordo con Pansy!) per la sua considerazione sull’eroe della storia, che effettivamente è stato ben fortunato…
 
Credo di essermi lasciata un po’ trascinare dall’euforia del momento, per cui spero che la recensione non somigli più a un minestrone che a un commento. Però ti faccio tantissimi complimenti, perché oltre ad aver apprezzato tanto la trama e la costruzione di personaggi e coppia, ho anche amato lo stile con cui li hai raccontati. In quattro drabble hai coperto benissimo questi passi avanti della coppia che li portano ad avvicinarsi sempre più, fino a quell’ultimo ballo – ma sappiamo che in realtà sarà solo il primo di molti, come direbbe l’Imperatrice madre in Anastasia: “It’s a perfect beginning” – e hai saputo scegliere i momenti giusti per scandire questa storia, in grado di trasmettere in breve il carattere della coppia e anche il potenziale che potrebbero avere.
Non mi resta che farti un grandissimo in bocca al lupo per il contest, anche se credo non ne abbia bisogno: sono certa che la storia sarà apprezzatissima!
 
Un grande abbraccio e a presto,
Maqry