Buongiorno. |
Caro Francesco, ti ritrovo con piacere in questa profonda realtà. L'essere umano è alla costante ricerca della perfezione, tende sempre a cercare invano, qualcosa di lontano e al contempo di essere accettato dalla società. Il parlare in modo grammaticalmente corretto è senza dubbio una buona abitudine di espressione, ma lo è veramente? La società è sempre pronta a giudicare coloro che sbagliano, ma coloro che puntano il dito, dentro la zucca hanno frivolezze. Complimenti per la qualità delle tue poesie, non smettono di essere interessati. |
Caro Francesco, un’altra delle tue finestre aperte sul momento contingente che tutti noi stiamo vivendo come mondo e in particolare come nostra società. Una società che non utilizza il congiuntivo, e il “se” che lo regge, per paura di vedere cosa potrebbe esserci oltre l’oggi, con il timore di riuscire ad ipotizzare cosa avverrà nel futuro: continuiamo a pensare al presente perché il domani sembra molto lontano con tutte le sfide annesse e connesse che purtroppo, a mio modesto parere, ancora non siamo pronti ad affrontare. Siamo stati abituati a vivere il “qui ed ora” e del domani se ne parlerà a data da destinarsi. Lavoro interessante per iniziare bene una domenica che spero non afosa e che mi riconduce piano verso il ritorno al lavoro. Un abbraccio e un saluto. |