Cara, buongiorno, eccomi qui! Ci tenevo moltissimo a passare da questa storia, sia perchè avevo amato Petrichor, sia perchè come sai ho partecipato anche io alla flash, e mi piace sempre vedere come gli altri ""concorrenti"" (orribile definizione, ma è tanto per inquadrare) hanno sviluppato i prompt.
E, non che mi sorprenda, tu lo hai fatto egregiamente, scegliendo per di più di scrivere una death!fic, qualcosa che a me manca il coraggio di fare (mi si scioglierebbe la tastiera per le lacrime, temo.)
Partendo dal titolo, wow! E' bellissimo e adattissimo: mi piace come anche questa volta tu abbia scelto di affidarti alla musicalità di un'altra lingua (quella di Joe, in questo caso) per riassumere il significato della storia. Se nella precedente avevamo un termine derivato dall'inglese, qui abbiamo una richiesta antica e struggente. A volte di fronte alla morte, quello che rimane, è davvero solo un abbraccio: quello che possiamo fare, di fronte all'inevitabile, è solamente stringere l'altra persona e rimanere con lui/lei fino alla fine, senza farla sentire sola <3.
Sappiamo bene quanto il tema della morte sia importante in The Old Guard, anzi, si potrebbe dire che è il cardine dell'intera vicenda. I protagonisti non sanno quando arriverà il momento nel quale non si risveglieranno più e pertanto cercano di godersi ogni istante, facendo sempre del loro meglio.
Si dice che davanti alla morte tutto diventi chiaro e che si veda la propria vita scorrere davanti agli occhi: è esattamente quello che è successo a Nicky e Joe che ripercorrono velocemente ogni tappa. Dal primo incontro durante le crociate a esperienze più recenti quali Malta e le Fiji (aaaaw, adesso sono curiosa di sapere cosa sia successo lì :P)
E che bello trovare un accenno anche a Parigi, la città dell'amore per eccellenza (*comincia a cantare Parigi ha la chiave dei cuoooooor*)
Inoltre Nicky e Joe hanno avuto la fortuna, anzi no, la grazia, di andarsene insieme: quello che mi spaventa di più, personalmente, non è morire, quanto sopravvivere a chi amo. L'idea di morire assieme al mio compagno, nello stesso istante, fra le sue braccia, rende tutto infinitamente più dolce e sopportabile: sono davvero lieta che nella tua versione fra loro sia andata così.
Ecco, c'è esattamente una frase nella tua drabble che riassume i miei pensieri:
Ognuno terrorizzato dall’idea di essere l’ultimo a morire. Restare soli è un dolore che scava nell’anima e non trova pace.
E poi c'è quell'abbraccio colmo di pace e di accettazione: se ne andranno insieme e forse, dopo potranno veramente rimanere insieme per sempre.
Ottimo lavoro *^*, io amo quando una drabble riesce a esprimere così bene tante emozioni e ad evocare immagini così struggenti!
Un abbraccio grandissimo e alla prossima <3
Benni |