Recensioni per
On the road to recovery
di Joy

Questa storia ha ottenuto 35 recensioni.
Positive : 35
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
11/04/23, ore 23:27
Cap. 2:

Ciao! Non è affatto un delirio di parole XD Mi sto letteralmente sciogliendo. Mi è piaciuto lo scambio di battute iniziali, divertente, ma la storia ha una nota di malinconia che mi fa sentire quasi in empatia con i personaggi. Non vedo l'ora di sapere come va a finire, proverò a non sclerare ad ogni capitolo

Nuovo recensore
11/04/23, ore 23:10
Cap. 1:

Ciao! Questa fic è proprio quello che cercavo. Ho da poco finito la serie, ma andiamo su... lo sappiamo tutti che non è finita mai per davvero. Ed ecco che mi ritrovo qui a non voler lasciar andare via i miei Sam e Dean. Sono una super fan della Destiel ovviamente! E qui sono cosi dolcini <3 Mi piace come scrivi, i personaggi somigliano molto agli originali.. non vedo l'ora di leggere il resto. Alla prossima!

Recensore Junior
22/02/22, ore 23:40
Cap. 5:

“L’amore è il mio Dio e tu sei la mia fede.” è la frase che più trovo adatta per ciò che Castiel prova nei confronti di Dean. È grazie a te che ho conosciuto questa coppia e mi sono innamorata di loro, della storia e del tuo metodo di scrittura. Complimenti!

Recensore Master
13/02/21, ore 15:47
Cap. 5:

Due estratti che mi hanno fatto sentire cose (cose belle-belle, ma proprio belle):

1- “Dean” dice soltanto, perché il suo nome già contiene tutto. (non so neanche perché, ma questa frase mi ha colpito tantissimo. Mi ha ricordato il modo in cui nella serie Cas certe volte chiama Dean. Con così tanto sentimento, come se un nome potesse contenere l'intero universo, il suo).

2- “Esserci per te, Dean, è stata la prima scelta autonoma dopo millenni di cieca obbedienza” gli risponde.
“Non ti sei ancora pentito?” sbuffa quello.
Cas si china fino a che la bocca non è proprio sopra il suo orecchio: l'odore della sua pelle gli fa girare la testa.
“È ciò di cui vado più fiero” sussurra.
(dico solo: OOOOWWWW, non servono altre parole).

Questo capitolo è felice. Dean ha una sbornia felice, è allegro perché vanno in un saloon ed è con Cas (e gli dà pure un bacino carino carino alla base della nuca, tra i capelli) e, sì, tutta questa dolcezza mi fa sorridere, perché ci vuole un po' di leggerezza anche per loro.
Sono dolci nonostante tutte le loro imperfezioni.
E poi vogliamo parlare del discorso di Castiel, di come preferisce essere umano? L'ho davvero apprezzato!

Grazie per aver pubblicato questo capitolo <3
Alla prossima!

Recensore Master
01/02/21, ore 02:06
Cap. 4:

Se si ha voglia di angst, questa fanfiction è la risposta - è angst, ma non cade nella disperazione totale. Riesce a trovare il giusto equilibrio. E così abbiamo Dean in un momento di crisi, piu che mai intento in una delle sue fasi da paranoia; e meno male che c'è Cas, altrimenti-- e Cas è il solito, non abbandonerebbe mai Dean e anche qui è la spalla su cui il nostro Righteous Man può appoggiare la testa e tirare un sospiro di sollievo. Ancora una volta, poi, lo afferra stretto e lo porta in salvo. So, so IC.
Ah! E non so perchè ma che il Kansas avrebbe portato guai era nell'aria. Povero Dean, che si bagna pure come un pulcino per tagliare la legna e si ritrova con le mani praticamente rotte, vesciche su vesciche. Fa sempre fatica a capire quando fermarsi, perchè sa essere materno con molte persone, ma non con se stesso. Non si perdona mai niente. Ha decisamente bisogno di una vacanza, ma di quelle serie in cui staccare il cervello e bere drink frufru su una spiaggia.
Questo, tirate le somme, è quindi un capitolo che è dolore, ma anche piccole gioie: perchè le piccole carezze che si rivolgono e la chiamata con cui si conclude aggiungono una nota positiva che dà a'intero capitolo un sapore diverso, agrodolce.
Grazie per la lettura!

Recensore Master
06/01/21, ore 20:42
Cap. 1:

Per prima cosa, ciao 🙋
Sappi che, fin dalla prima riga, mi hai donato una sensazione immensa e al contempo delicata di intimità e il seguito – e di questo ti ringrazio – non mi ha tolto questa personalissima illusione. Già nella prima scena Dean e Castiel sembrano una coppia giovane nel corpo e nello spirito, ma matura nell’approccio dell’uno verso l’altro, nella relazione che hanno e che ancora non conosco bene, nella maniera in cui incrociano i fili di due caratteri diversi che si amano a vicenda. Davvero, credo che tu abbia fatto un lavoro magistrale nel renderli uno totalmente pazzo dell’altro agli occhi del lettore, al contempo mantenendo il tutto di una leggerezza fantastica – allusioni al sesso incluse, e questo sì che è difficile. Languide al punto giusto, e ti prego di prenderlo come un complimento, perché sto usando questo termine in quell’accezione e in quell’accezione soltanto 💚
Mi è piaciuta anche la lievità con cui inserisci informazioni importanti sulla trama – o, perlomeno, risposte alle mie domande interiori – qua e là, come ad esempio la mezza frase in merito a Sam e Jack. Mi è piaciuta perché hai saputo chiarire senza perderti in spiegazioni e questo lo trovo grandioso, da lettrice, lo apprezzo infinitamente ✨
E sì, ammetto pure questo, hai saputo rendere quei due decisamente conturbanti 🔥
Ovviamente mi piace anche questo ed è un motivo in più per cui sono contenta di aver trovato questa storia, anche se con qualche mese di ritardo. Un’altra cosa che devo ammettere è che di solito non riesco a godermi del tutto le storie contenenti scene di sesso esplicite – mi distraggono, sai com’è 😏 – ma quello che questo primo capitolo offre mi ha già fatto affezionare a questa tua versione “futura” di Dean e Castiel e chi vogliamo prendere in giro, è talmente ovvio che non vedo l’ora di continuare la lettura 🤓
Ho adorato il finale, l’ho trovato l’esempio ultimo – ultimo per questo capitolo, intendo – di quanto tu sia brava nel giocare con questo tuo stile asciutto, ma non per questo freddo o meno espressivo, anzi. Mi affascina quanto tu riesca a trasmettere, invece, con così poche parole, dosando con maestria emozione e precisione.
Per ora ti faccio i miei complimenti per questo inizio e ti mando un abbraccio. Alla prossima 🤗🍁

Recensore Junior
03/01/21, ore 16:29
Cap. 8:

Ciao! 💫
Io te lo dico, il Natale a casa Winchester per me è sempre, sempre, sempre un colpo molto basso. Si porta dietro un carico di ricordi, di rimpianti, di momenti d’infanzia non vissuti che ogni volta mi uccide un poco. E tu qui mi metti tutte queste decorazioni - la renna canterina! - non uno ma due alberi di Natale perché sia Sam che Dean hanno deciso che quello dovrà essere un Natale memorabile - memorabile nel suo essere per la prima volta normale - e niente, io piango. Di felicità, di sollievo, di gioia, ma piango 😭❤️
La parte in cui li fermano e Dean si inventa la scusa del coma però - per quanto drammatica, se osservata da una certa prospettiva - mi ha fatto ridere tantissimo. È un’ uscita talmente da lui! Mi è comparsa tutta la scena davanti agli occhi, l’abete che sporge fuori dal finestrino, la sua fintissima faccia innocente e Castiel che lo guarda con quell’espressione a metà tra il commosso, il felice e l’imbarazzato...  bellissimo. L’abbraccio tra i due fratelli è perfetto, la tensione e l’emozione che si sciolgono quando sono di nuovo - dopo tanto tempo - l’uno tra le braccia dell’altro si sono sentite tutte. Il tentativo di Dean di riprendersi dalla debolezza del momento e dalle lacrime che stanno lì lì per scendere, con quel riferimento a Sam che “si pulisce ancora il naso sui suoi vestiti” è assolutamente in linea con il carattere e la difficoltà nello gestire le emozioni propria del suo personaggio. Ma sono sicura che prima o poi migliorerà anche in questo ✨
Mi è piaciuto anche come hai gestito Jack - spontaneo, così ingenuo nel suo tuffo fuori stagione, adorabilmente febbricitante e incapace di stare fermo con Dean e Cas finalmente lì con lui 😂 - ma, ammetto, mi sarebbe piaciuto ancora di più se avesse detto almeno qualche parola. 
La parte finale, con l’incubo di Dean, l’ho trovata molto realistica e ben studiata: voglio dire, va bene che vuole chiudere con la caccia, che adesso ha una nuova consapevolezza di se stesso e di cosa vuole e che ha finalmente Castiel accanto a lui, ma è pur sempre di un personaggio che si porta appresso un bagaglio importante - per usare un eufemismo 😅 - che stiamo parlando. Così come ho apprezzato tantissimo il riferimento al fatto che anche Sam abbia i suoi demoni da tenere a bada, e per tutti e due non è che il passato possa scomparire con uno schiocco di dita. E quel brindisi finale, Dean che rileverà l’officina del vicino per poi trasferirsi dall’altra parte della strada insieme a Castiel... è tutto talmente perfetto, soddisfacente e... e mi fa anche molto male, per ovvi motivi. Ma non intristiamoci, perché questa storia non lo merita affatto! 💙
Arrivati alla fine, direi che il Kentucky e forse proprio la California sono stati i miei capitoli preferiti per quanto riguarda la narrazione, anche se il Nevada è stato il più soddisfacente dal punto di vista globale del percorso, perché è quello in cui Dean acquista finalmente consapevolezza. In ogni caso, in ogni tappa del viaggio ci sono parti molto potenti che mi fanno sussultare ogni volta che le leggo (sono una persona che in generale legge e poi rilegge due volte qualsiasi cosa, e anche tre o quattro volte le cose che le piacciono): per esempio in Missouri, la parte in cui Castiel è ferito e Dean lo ricuce, sulla riva del Mississippi, oppure l’incubo finale del capitolo in Colorado... Insomma, è stato davvero un viaggio bellissimo, in ogni sua parte, e anche molto IC, sia per quanto riguarda Dean che Castiel. L’unica cosa sulla quale - riflettendoci ultimamente - non sono del tutto convinta (da una parte lo trovo molto bello, dall’altra mi sembra assai improbabile) è il fatto che Sam si sia di nuovo iscritto al college: non so se alla soglia dei quaranta questa sarebbe stata la sua decisione, ma anche sul suo finale canonico i miei commenti ormai si sprecano - avrebbero potuto almeno dirci cosa caspita ha fatto fino a ottant’anni, tra un frame e l’altro di quel montaggio alienante. 
Ecco, prima di concludere il papiro, volevo farti di nuovo i complimenti per il bellissimo viaggio. Tu sei stata bravissima e per me questa storia - con tutto il suo splendido carico di emozioni - è stata molto più che un “piacevole passatempo”, l’ho amata tanto e mi dispiace davvero che sia già finita. 
Un abbraccio grandissimo, l’augurio di un 2021 sereno (quantomeno più normale), e alla prossima 🌸💎

Recensore Master
02/01/21, ore 23:47
Cap. 8:

Ciao!
Io ho letteralmente amato il finale di questa storia, penso sia perfetto per come avevi deciso di gestire il loro viaggio e soprattutto quello che è il viaggio interiore di Dean. Ho sempre pensato che sarebbe stato interessante vedere il percorso che lo avrebbe spinto a dire basta, quindi ho amato vederlo all'interno di questa fic. Mi piace un sacco vedere l'Impala piena di decorazioni natalizie, aw.
"Alla pattuglia che li ferma un'ora dopo, Dean racconta che si è da poco risvegliato da un coma durato quasi quindici anni e che questo è il primo Natale che festeggia. È quella la sua buona causa. La sua felicità": questo è uno dei passaggi che ho amato più in assoluto, questa tentazione di essere felice e l'opportunità di esserlo, finalmente. Questo stato di coma lungo 15 anni è quanto di più accurato io abbia letto, perché - pur essendo un mezzo per evadere i controlli - non rappresenta una totale bugia.
Bellissima la scena della reunion con Sam, il modo che ha di affondare il naso nei vestiti di Dean e di sentirsi a casa. Bellissimo anche il modo, per quanto marginale, in cui hai gestito il loro rapporto nell'intera storia...credo che il separarsi senza dividersi sarebbe stato (è? possiamo accettare la 15x20 come non canonica, dai) il naturale evolversi del loro rapporto. E sarebbe stato - è, devo dire è - fondamentale per il loro rapporto, visto che soprattutto per Dean la sua identità è sempre davvero stata l'umore altrui. Fino a questo momento.
Il lieve accenno a come Sam avrebbe voluto passare il Natale da bambino è perfettamente IC e amo Dean che fa saltare tutto, ma si lamenta perché suo fratello non ha gli attrezzi. Ce lo vedo proprio questo battibecco.
Molto interessante anche il sogno di Dean, dà l'idea di quel senso di vertigine che si prova quando si inizia una nuova fase della propria vita, che fa paura proprio perché è nuova e diversa da ciò che ha vissuto in precedenza. Inoltre è canonico che Dean sognasse spesso di essere in macchina con John, quindi ho apprezzato molto il riferimento.
Mi piace tanto la conversazione con Sam e come l'hai caratterizzato nell'ultima chiacchiera notturna: ci sono ancora incubi e notti pensierose che io vedo come totalmente sensate, ma c'è anche la voglia di ricominciare. Ho amato l'adesione istintiva di Dean nell'accettare quell'incarico in officina, il desiderio di rivalsa e di ricominciare. Sono tutti sentimenti coerenti e bellissimi. Ho amato come Sam, nel fare quella proposta, temesse che Dean la prendesse come un'imposizione.
Piccolo bonus anche per come hai trattato la seppur lieve interazione fra Dean e Jack perché lo show ha fatto uno scempio con loro due, ma va beh, evitiamo di ricordare, che quella è un'altra parentesi più che dimenticabile.
In sostanza questo viaggio interiore che è un viaggio nel viaggio è stato super soddisfacente: personalmente il mio stato preferito è stato il Kentucky, perché crea una tela introspettiva assolutamente bellissima, dove la disobbedienza di Cas per Dean e l'adesione di Dean agli ordini di suo padre mentre cova intimamente il desiderio di una vita nuova si fondono in un'unica bellissima e intima ragnatela. Ho amato anche il Nevada, perché è culmine di questo percorso, è un prendere in mano la propria vita. E' l'unico "finally free" che accetto.
Complimenti fortissimi, è stato davvero tutto bellissimo.
Alla prossima,
Desy
(Recensione modificata il 02/01/2021 - 11:55 pm)

Recensore Master
01/01/21, ore 18:27
Cap. 8:

Buon Capodanno cara ragazza, speriamo che questo nuovo anno sia meraviglioso come non mai! E sì, ho letto tutti i tuoi deliri e come puoi vedere anche tu, sono ancora viva e ho viaggiato con l'immaginazione assieme ai protagonisti, per tutti gli Stats. Non mi è dispiaciuto come finale, dai, ci poteva stare; poi gli ci vuole anche a loro un po' di gioia, quindi, è più che ok. Ha fatto una bella proposta Sam ai ragazzi, così possono iniziare una nuova opportunità tutti assieme, poi c'è da badare ad un Jack malato. Dean, Cas vi prospetta un bel futuro!

Recensore Junior
31/12/20, ore 16:56
Cap. 7:

A proposito di ritardi fantastici e dove trovarli, eccomi qui! 
Sarò molto sincera, mai e poi mai avrei immaginato che Dean e Castiel potessero trovarsi ad affrontare una situazione del genere! Sarà che sono ormai abituata a vederli fronteggiare ogni genere di creatura soprannaturale da aver dimenticato che anche il mondo reale è pieno di mostri. O forse sarebbe più corretto dire di stron-ehm 😅
Breve parentesi scema, per quanto mi dispiaccia per l’occhio nero di Castiel, devo dire che sono felice che Dean abbia finalmente avuto la possibilità di testare i famigerati shuriken di ferro 😂 (e qui mi fermo).
Mi è piaciuto veramente un sacco il fatto che ti sia soffermata sul periodo in cui Dean aveva su di sé il marchio di Caino; voglio dire, tra i suoi infiniti traumi di solito si finisce sempre per concentrarsi di più sulla sua infanzia, sul rapporto con John e un Sam ribelle e adolescente, dando magari meno spazio ad eventi successivi - quali appunto il marchio, la possessione di Michael eccetera. Diciamo che lo show non ha aiutato, ecco, però essendo questa storia un ipotetico finale alternativo ho apprezzato moltissimo come tu abbia inserito anche questo richiamo alla decima stagione: è super calzante, realistico, e poi ho adorato il modo in cui hai posto l’accento sulla nuova condizione umana di Castiel, sul nuovo motore delle sue azioni - che sono le emozioni e non più degli ordini asettici - e mi ha ricordato quella puntata (la 10x22 per la precisione) in cui Dean, sotto l’influenza del marchio, per poco non lo uccide. Qui in effetti succede una cosa simile, perché anche se i contesti sono completamente diversi è innegabile che è solo grazie allo stesso Castiel che il cacciatore riesce a “fermarsi”, a fermare la rabbia e la furia che lo stanno soverchiando. 
La conversazione che hanno subito dopo, alla centrale, l’ho trovata davvero ben scritta. C’è Dean che puntualizza che “Sam non è ancora avvocato” - perché in fondo nemmeno lui sa se eludere o meno quella conversazione - e che in un modo o nell’altro non riesce a non sentirsi in colpa per quanto accaduto, e Castiel che ha appena quel guizzo di rabbia, quel guizzo necessario a fargli capire che invece no, non sempre la colpa è sua (io straparlo come al solito, ma ormai lo sai).
“Dean lo guarda come se gli avesse chiesto di affrontare una nuova apocalisse”
Mancanza di comunicazione ne abbiamo? Questa è un’altra di quelle tue frasi con le quali riesci a dire tutto con il minimo numero di parole. Bellissimo. Come quelle due righe di messaggio che siamo riusciti a scorgere, d’altronde ✨
Infine, veniamo alla parte secondo me cruciale di questo capitolo. Quella che ho amato di più in realtà, perché i miei occhi ormai vedono solo Destiel, amore e cuoricini alati, ehm 💘
Dean vuole chiudere con la caccia. Vuole chiudere con la caccia perché finalmente ha capito che da quella vita può allontanarsi, che la sua non è una strada già segnata, una trappola da cui non può sfuggire. Vuole chiudere con la caccia perché non vuole più vedere Castiel in quelle condizioni alla fine di un caso, non vuole più nemmeno correre il rischio, per quanto semplice quel caso possa essere. 
“E Dean non ha più voglia di stare male, se può evitarlo”
La realizzazione del secolo. La santa, benedetta, MAI AVUTA realizzazione del secolo. Penso che ora potrei seriamente commuovermi anch’io. 
Non so come farò a leggere l’ultimo capitolo, ho già il magone!
Un grande abbraccio e buon fine anno 🌸💎

Recensore Master
18/12/20, ore 04:21
Cap. 7:

Ciao!
Eccoti qui ^^ E' sempre un piacere leggerti e sono contenta di ritrovarti anche in questa storia!
Lo scambio di battute all'inizio di questa storia è tremendamente IC, per me: giuro, ce lo vedo bene Dean a punzecchiare Cas per eventuali errori nell'ambito della caccia. Mi ha fatto sorridere!
La scena successiva, quella dell'aggressione omofoba che sfocia in una rissa, è decisamente molto più cruda e angst. Al di là di Dean, di cui abbiamo una percezione molto simile, mi ha colpito come hai caratterizzato la reazione di Cas a tutto ciò. Dai un peso alla sua difficoltà nel sapere come comportarsi relativamente ad una situazione umana, così abituato all'esercito celeste. Descrivi con grande precisione un Cas sì umano, ma che è coerente con il suo vissuto di angelo e che in situazioni così lontane da esso, si sente ancora disorientato.
Mi è piaciuta molto tutta la parte in cui introduci anche Sam attraverso la telefonata. Mi piace vederlo (quasi!) avvocato, anche se mi fa arrabbiare perché nella serie hanno trovato più rilevante dirci come è morto che com'è vissuto e non è stato chiarito per nulla cosa facesse.
Ogni volta che leggo o trovo il concept "Sam è casa" mi emoziono tantissimo e, dopo una situazione di quel genere, ce lo vedo Dean a sentire il bisogno di Sam. Ho trovato molto accurato anche quel “E se ti azzardi a dire che ce li siamo meritati, sarò io a spaccarti il muso.” perché mette a tacere tutte quelle tendenze autodistruttive di cui Dean sta appena cominciando a liberarsi.
Il finale è interessante, mi sono sempre chiesta come sarebbe arrivato a maturare quella decisione, che sarebbe arrivata - ne sono sicura - ma che sarebbe stata il risultato, la perfetta ciliegina di un travaglio interiore profondo, travaglio interiore che qui - da Cas - viene riconosciuto.
Sono curiosa di vedere la reunion sia con Jack che con Sam e ti faccio ancora una volta i miei migliori complimenti per come hai gestito questa storia fino ad adesso; c'è tutto un viaggio interiore esplicitato da quel “Voglio chiudere definitivamente con la caccia” che è andato di pari passo con quel viaggio fisico che ci ha portati in giro per gli States e che tu hai descritto benissimo.
Non posso che fare i miei migliori complimenti.
Alla prossima,
Desy

Recensore Master
17/12/20, ore 11:50
Cap. 7:

Di fatti stavo iniziando a farmi giusto un paio o tre di domande, tuttavia, mi hai appena dato la risposta. Purtroppo la vita vera quando ci si mette, è dura e molto! Capitoletto scorrevole ed è sempre bello vedere certe dinamiche fra di loro, compreso Sam, c'è molta sintonia. La quale non è sempre semplice da trovare. Fra poco rivedrai il tuo caro fratellino Dean, gli racconterai tutto, magari non lo scioccare troppo con i dettagli piccanti, miraccomando; prenditi cura di Cas, visto che ha il mal di testa!

Recensore Junior
07/12/20, ore 18:42
Cap. 6:

Ciao,
Partiamo dal presupposto che io ho un debole per le situazioni in cui Castiel rimane incantato come un bambino di fronte alle bellezze ‘terrene’, che si tratti di api, giardini, o in questo caso, della Monument Valley, quindi al primo paragrafo ero già lì che sospiravo. E’ un capitolo molto suggestivo, delicatissimo, eppure non per questo meno profondo o meno intenso dei precedenti. L’incapacità di ammettere, e soprattutto mostrare, la propria vulnerabilità é una delle caratteristiche più marcate di Dean, sempre pronto a minimizzare i suoi disagi e le sue paure nascondendoli sotto con una maschera di sfrontato sarcasmo: credo che uno dei motivi per cui io adori tanto Castiel - in questa storia, così come nella serie - è proprio perché solo con lui Dean sembra essere in grado di dismettere quel perenne atteggiamento da ‘sto bene, non ho bisogno di niente e di nessuno’ e di lasciarsi andare a un po’ di sano sfogo che non sia prendere a pugni tutto quello che gli capita a tiro. Ah, e poi la parte del desiderare per se stesso, e non per qualcun altro (Sam nel 99% dei casi). Non ce la posso fare. E’ un argomento che ogni volta che viene tirato fuori mi uccide un pochetto, peraltro tu l’hai trattato in maniera così accurata e IC che, oddio, quel buco nero nel petto l’ho avvertito anch’io mentre leggevo. E in che senso Castiel ‘sussulta e scoppia a piangere’? Joy, di questo passo mi metterò a piangere pure io, altroché! T__T  
“Cas, io...” inizia poi, e non sa bene cosa dire, se 'scusa' o 'grazie', o 'ti amo'...
Nemmeno io Dean, nemmeno io! *si squaglia*
Non mi sono soffermata molto nella recensione sul rituale Navajo, ma sappi che mi ha incuriosito tantissimo, e questa improvvisa versione ‘hippie’ di Castiel mi ha strappato più d’una risata. Soprattutto sulla parte in cui Dean pensa di chiuderlo nel bagagliaio dell’Impala prima che lui ‘possa proporgli di danzare nudo alla luce della luna.’ 😂
E ora cercherò di trovare un modo coerente e sensato per farti sapere in che termini la scena finale del capitolo è stata una scena praticamente p-e-r-f-e-t-t-a. Perché sì, insomma, diciamolo pure: Castiel che chiede a Dean di promettergli di cominciare ad amarsi come lo ama lui, e Dean che balbetta quel ’Non credo che sia possibile’ per me è talmente canonico che ho impiegato del serio tempo a convincermi che invece no, non era una scena tratta da una puntata. E non c’era nulla di troppo, ma nemmeno di troppo poco, c’erano tutte le insicurezze di Dean sul piatto (sul piatto?) tutto l’amore di Castiel che provava a portargliele via, ed era tutto così dolce, e sensuale, e lento che io… credo di aver finito le parole e di essere rimasta solo con una manciata di balbettii alla conclusione del capitolo.
Complimentissimissimi,
Un abbraccio 🌸💎

Recensore Master
28/11/20, ore 05:38
Cap. 6:

Ciao,
Oh, innanzitutto una cosa su cui (mi sembra!) non avevo mai messo l'accento: sei stata un sacco brava nel gestire gli spostamenti, a livello di spazio, nel sottolinearli con le caratteristiche proprie di ciascuno Stato Americano che Cas e Dean si trovano ad attraversare. Questo ha permesso davvero di sentirsi on the road con loro, di percepire il tutto a livello spaziale.
Cosa amo di questo capitolo: oh, l'introspezione di Dean. L'introspezione di Dean è un capolavoro, c'è Dean in tutta la sua purezza, nelle sue difficoltà ad accettare sé stesso e in quelle difficoltà nel chiedere così evidenti nella vita che non potevano che essere proprie della sua intimità in un momento erotico, in modo quasi imprescindibile. Mi piace l'idea di Cas che lo aiuta ad esternare quel desiderio di averlo, ma mi piace ancora di più l'IC della risposta di Dean, quando dice “N..non credo sia possibile”.
Sei un sacco brava a descriverli: uno dei miei problemi con questa ship sta nell'impossibilità di canonizzarli senza fare un casino (oltre al fatto che con Cas non sono mai stata troppo empatica), ma tu hai fatto davvero, ma davvero un ottimo lavoro in tutto ciò.
Mi piace anche l'inizio, mi piace il tuo descrivere la diversità dell'approccio al mondo fra il Cas angelo e il Cas umano: lo trovo molto sensato, sinceramente, ci sta proprio perché credo che, come ci hanno mostrato a volta, quando un angelo diventa umano, tende a sentirsi sopraffatto, in tutti i sensi.
Complimentoni,
Desy

Recensore Master
26/11/20, ore 15:52
Cap. 6:

Ciao cara! È sempre bello vedere te e gli aggiornamenti di questa storia, siamo a già a fine!? Il tipo vola quando ci si diverte! Comunque, questi due ragazzi belli sanno quali parole usare per consolarsi e tirarsi su di morale, in ogni momento e quella gita al Monument Valley (sommato poi con quella fermata a quel villaggio nello Utah) gli è davvero servito a qualcosa e positivamente. Ci sono stati dei bei gesti, parole, comunicazione non verbale e una certa attività molto positive. Mi mancheranno moltissimo questi due ragazzi!

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