Recensioni per
Come il vento dell'alba
di padme83

Questa storia ha ottenuto 24 recensioni.
Positive : 24
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
10/09/20, ore 20:06

Cara padme,

ci ho messo una vita a passare perché sapevo che avrei avuto milioni di cose da dirti. La bella e la bestia è la mia fiaba preferita. Quella che ho difeso e ho scritto più volte, quella che è parte di me. Tu qui l’hai rielaborata in maniera fantastica e originale, sfruttando un bellissimo film che amo e ho visto, boh, penso diecimila volte e lo hai fatto aderendo al canone, mescolando i mondi. I Nightwish con quei versi – Pavese con tutti i versi – e poi la struggente maledizione che non si risolve, le bestie condannate a cercarsi e a ritrovarsi sempre, l’aiuto insperato del Philippe Gaston che diventa Newt. È tutto perfetto – anche la delicatezza con cui omaggi i miei adorati Loki e Sigyn e il Ragnarok che li ha inghiottiti e che non permette a Gellert di essere ascoltato.
Adesso seguiranno una serie di considerazioni che sembreranno brevi incisi, ma è solo perché ho troppissime cose da dire e mi hai dato gioia. Ti ho letta e ho trovato che ogni parola fosse una dichiarazione d’amore per loro e una perfetta interpretazione della fiaba e del film, in una veste che dimostra che quando c’è l’originalità, quando c’è la forza di pensiero, scrivere della Bella e la Bestia ha un senso se si ha qualcosa in più da dire e tu ce l’avevi.

Il modo in cui hai reinterpretato la maledizione è stupendo. A essere punita è la superbia, esattamente come nella fiaba. I due maghi più potenti della loro generazioni, resi più potenti da quel flusso che li unisce e che è un tuo headcanon, il vincolo mentale che li rende amanti e complici a trecentosessanta gradi, suscita invidia nella dea. E qui ti devo citare Platone e il mito dell’anima gemella – com’era? Ah, sì. Gli dèi invidiosi dividono l’anima, che era completa, in due metà, come di una mela. Destinate, queste, a non ritrovarsi, forse solo a sfiorarsi. Spiegare tutto questo nel giro di una breve shot era difficile. La trama di Ladyhawke è complessa, ma hai tagliato lì dove non era funzionale alla tua storia, salvando l’essenza – Newt che diventa aiutante e salva la fenice, così come Philippe si prende cura di Isabeau falco ferita e apprende della maledizione. Gellert è un perfetto dark! Navarre; a dispetto de capitano della guardia è un mago accorto e non certo privo di macchie, ma nemmeno Albus lo è.

Il tema della conoscenza è uno dei miei preferiti in assoluto e lo hai sposato magnificamente col tema della Bella e la Bestia: nella ricerca di un modo per spezzare la maledizione, l’acume magico, che è ciò che rende Albus e Gellert due potentissimi maghi, viene meno. La scienza non può nulla – rende superbi, e i due trovano sfogo nella natura animale che li rappresenta e attira su di loro gli Auror. Questo per dire che pur essendo una AU, in verità l’adesione al canone potteriano scintilla nel buio. Cara Padme, quando ti leggo trovo affinità tra il tuo sentire e il mio. E sei una delle autrici più talentuose, profonde e sensibili che io abbia mai conosciuto. Grazie, per avermi fatto leggere una storia come questa.
Con immensa stima e immenso affetto,
Shilyss

Recensore Master
09/09/20, ore 08:55

ciao carissima, eccomi per lo scambio.
Sei sempre eccelsa ma stavolta mi sa che ti sei superata, hai avuto un'idea incredibile e l'hai sviluppata in un modo più che credibile, il film a cui ti sei ispirata (ok, i film, ma ammetterai che 'LadyHawke' è più predominante de 'la bella e la Bestia') è geniale e i ruoli che hai assegnato non potrebbero essere più perfetti, Newt è un frugoletto flufffoso a ogni età quindi non fatico a immaginarmelo più grande, anche se, essndo un AU secondo me avresti potuto chiudere un occhio sulle date, ma se ci tieni a essere super precisissima, chi può impedirtelo? ;)
Albus che invece di Falco si trasforma in Fenice, non poteva essere altimenti e Gellert in Lupo .... beh, perfett davvero, struggente e commovente questo loro voler stare insieme nonostante le difficoltà.
Ho amato come pur essendo AU sia rimasta nel contesto HP AF ... allora quasi più un what if che un AU visto che hai giustificato (brillantemente) tutto con una maledizione scagliata da una dea = fata delle bella e la bestia.
Il risultato è comunque sbalorditivo, le emozioni arrivano a raffica, mi piace questo modo frammentato di raccontare le cose, il tuo stile si riconosce sempre <3
bravissima

Recensore Master
08/09/20, ore 17:42

Tesoro, mon amour, mon petit cioccolatino al cioccolato **!
Lo so, avevo detto che sarei passata giorni fa ma ehi... sono sempre così dannatamente incostante, alla fine ç_ç No, è che non volevo passare e basta. Io volevo un po' lasciarti le mie impressioni a caldo, soprattutto che mi fanno sembrare una pazza, però sono sentite e bollenti. E a me piace che ti arrivi tutto di me, quando ti leggo ♥ (mamma mia, che fortuna, eh? XD)
Non ho parole. Penso di non aver mai letto una storia che arriva a 2787 parole e, sinceramente, spero che accada di nuovo e molto presto. Lo so, lo so... non è semplice tesoro, lo so bene, ma è bello farsi un bagno tra le tue parole d'oro e di cristallo, e più sono più non mi bastano.
Più hai parole da usare più la tua poesia è graffiante e potente. A me non è sembrato di leggere una fanfiction, ma una leggenda trovata su un antico libro d'oro, scritte con pazienza da uno scriba elegante. Magari proprio un vecchio Newt ♥
A proposito di Newt, partiamo proprio da lui. Mi è piaciuto un sacco il ruolo che gli hai dato. Un Philippe del mondo magico, che è di una dolcezza disarmante. La sua caratterizzazione è autentica e pura fino alla fine, e così determinata. Lui sa, e capita proprio dove deve capitare, tra una maledizione che sembra impossibile da spezzare, ma che come ogni cosa non è eterna. La sua curiosità è purezza, è gentilezza, è un modo per fidarsi di lui e il concetto di "apertura al mondo" non poteva che iniziare grazie a lui. L'essere umano giusto, che la fede nell'umanità la ristora, la risana in qualche modo. Dà la possibilità a due amanti da sempre nascosti dal mondo di fidarsi ancora, di concedere al resto una chance. Fossero tutti come Newt... anche in questo mondo ♥

La maledizione, ovviamente, come nella tradizione, fa malissimo. Un attimo solo è concesso loro per vedersi, ogni giorno, prima della trasformazione e tu non hai idea di che colori ho immaginato, di quante guance sfiorate, quante dita intrecciate, quante labbra arricciate, quante sopracciglia inarcate e tristi, e occhi pieni di speranza che quella possa essere l'ultima volta che si vedono per solo un battito di ciglia. Immaginarli ai margini della luce, che divide in due la giornata, dietro a una montagna o dietro al mare... e poi la trasformazione. Sì, ho immaginato tante cose malinconiche e tristi, tinte di arancione e oro... mi hai lacerato il cuore così tanto, con questa immagine, che quasi dovrei denunciarti e invece ti voglio più bene ancora, guarda un po' ç.ç e fa tutto più male al pensier che questo amore c'è sempre stato e che, alla fine, non sia il loro amore a salvarli dalla maledizione, ma la consapevolezza della loro arroganza e disprezzo per l'umanità (come la bestia della fiaba ♥) che prima era così parte di loro da non accorgersene e con l'arrivo di Newt invece viene a galla.

Quando Albus viene ferito e si fa rifermento a Newt che deve aiutarlo a guarire da solo, ho pensato alla rinascita. Pensavo che sarebbe finita male, che avresti lasciato morire Albus, e che non sarebbe rinato dalle ceneri e invece poi lo hai guarito davvero, con le lacrime... che bel simbolismo, le lacrime: il peso della maledizione che si spezza e scorre via dagli occhi. Lacrime di fenice che appartengono ad entrambi e che, alla fine, li rendono liberi ♥
(ah ho amato anche il riferimento a Gellert che è meno "Mostruoso" da lupo che non da essere umano. Lo so me ne sono uscita come i cavoli a merenda ma più scrivo questa recensione più mi vengono in mente dettagli e sono certa che nemmeno dirò tutto quello che volevo ç_ç)
Ah e adorabile l'immagine di Newt con la smorfia butta, che è così da lui. Che tiene ancora il personaggio IC fino alla fine, persino nell'aspetto, nelle espressioni facciali ♥
E dunque c'è il confronto, l'amore, la paura che sfuma e un qualcosa di mai detto che ora Albus può esternare:
«Mi hai salvato. Perché lo hai fatto? Perché lo hai fatto?»
è sempre l'amore, il problema. E' sempre l'amore, che infine salva. E' l'amore che cambia le cose, e stavolta non è stato il loro amore, a quello di chi dal di fuori ha capito e ha fatto di tutto per aiutarli. Vedere il loro amore dagli occhi puri e innocenti di Newt è un'esperienza che mi mancava e che mi ha completamente rapita. A Newt poco importa chi sei, ti aiuterà non ti giudicherà e farà di tutto perché tu possa vivere la vita come desideri.
Un amico – l'amico.
E loro, infine, sono travolti di nuovo da loro stessi, da quelle anime tormentate che si portano appresso e che, a volte, non possono salvarsi a vicenda ma hanno bisogno di qualcuno che lo faccia per loro. Una chiave di lettura ancora diversa che ho amato con tutta me stessa.
L'unica pecca? Avrei voluto leggerne capitoli su capitoli, ma mi farò bastare questa ♥
Tesoro, che altro dirti? A parte che il ringraziamento finale per poco non mi fa piangere, ma non ho fatto niente, davvero...anzi, sono una persona incostante, se potessi ci sarei molto di più, ma credimi che ogni cosa, per te, è fatta col cuore e per niente al mondo vorrei perderti come amica ♥ Ti auguro tutta la fortuna di questo mondo e spero che tu possa scrivere ancora tanto su di loro, o su ciò che vorrai. Solo: non fermarti, okay?
Ti voglio bene, tu mi salvi sempre,
La tua Miry

Recensore Master
06/09/20, ore 14:47

Eccomi.
Finalmente, finalmente eccomi.
Arrivare qui è stato un percorso lungo, perché dapprima sono riuscita a godermi la storia solo un passettino alla volta, qualche paragrafo qua e là nei ritagli di tempo, ma prima di lasciarti un commento ho voluto trovare un momento tranquillo per rileggerla tutta in maniera organica, e godermela fino in fondo in tutta la sua bellezza (che è tanta, tantissima).
Cercherò di non perdermi in sproloqui che faticano a capacitarsi di come tu sia riuscita a scrivere questa bellezza in pochissimi giorni e riuscendo anche a fare altro nel frattempo, perché altrimenti, davvero, qui ne usciamo pazzi, ma ti assicuro che, a un occhio "esterno", il risultato appare perfettamente coerente e coeso, preciso e limato in ogni dettaglio, estremamente fluido e figlio di un gran riflettere (ma quello, si sa, va oltre il momento in cui si mettono le dita sulla tastiera).
Oltretutto, come già ti ho accennato, ho apprezzato tantissimo come hai saputo mantenere vividissimo il tuo stile, pur rendendolo perfettamente adatto ad accompagnare una narrazione un pochino più lunga di quelle a cui di solito ci hai abituati: tutto ha una coerenza interna meravigliosa, e tu riesci a costruire immagini splendide, che contribuiscono a creare un'atmosfera estremamente vivida, dove il dolore e il respiro quasi epico di questo incrociarsi di magia antichissima e leggende, di divinità e maledizioni emergono in maniera tutta particolare, ma che comunque riverbera in ogni passaggio di tutta la tua caratterizzazione di questi personaggi. Perché non c'è dubbio, nemmeno per un istante, che questi siano proprio l'Albus e il Gellert che tu hai saputo caratterizzare, quelli su cui hai costruito una serie tanto solida e piena di elementi simbolici, di significati sottesi, di rimandi.
Ecco, tutto questo c'è, sempre, ed è davvero bellissimo.

Ho amato tantissimo il modo in cui hai saputo fondere l'universo (anzi, gli universi) di riferimento con i tuoi personaggi: come sai, sono ancora piuttosto spaesata nel mondo delle AU, ma le tue mi piacciono da impazzire. Devo confessare di non avere un ricordo limpidissimo di Ladyhawke: so che la mia mamma lo amava (lo ama tutt'ora, in realtà) moltissimo, e che quando lo davano in televisione lo guardavamo sempre assieme, ma l'ultima volta che l'ho visto ero forse ancora troppo piccoletta per riuscire a ricordarmelo come vorrei e a cogliere tutti i riferimenti che dovrei cogliere. Tuttavia, questo non mi ha impedito di apprezzare davvero tanto il modo in cui hai calato Albus e Gellert in questo contesto: sarà che tutta la natura del loro rapporto, quel loro essere inevitabilmente legati, visceralmente uniti, pur avendo questo senso di perdita e tragedia inscritto nel loro legame in qualche modo sembra perfetto per questa maledizione. Che, in un certo senso, è solo un'altra faccia della loro storia: nel canon della Rowling le cose vanno in maniera diversa, ma il senso del loro legame è comunque questo.
Ho trovato poi perfetto il riferimento alla Morrigàn che ricorda la sua caratterizzazione fatta dalla Bradley: oltre ad essere in generale un orizzonte narrativo che apprezzo sempre tanto, credo sia davvero la spiegazione perfetta per giustificare una maledizione inscindibile anche dai due maghi più potenti della loro generazione.
Il modo in cui, nonostante tutto, continuano a restare assieme, incapaci di allontanarsi, pur non potendo mai essere davvero assieme è assolutamente straziante: sapere che anche il loro legame mentale è stato reciso dalla maledizione è stato forse uno dei passaggi più dolorosi di tutta la narrazione (e mi sono sinceramente commossa nell'immaginarli intenti a leggere i pensieri l'uno dell'altro solo impressi su carta, mai abbastanza vicini).
In questo senso il richiamo all'universo della Bella e la Bestia è bellissimo, l'ho trovato davvero stupendo.
Ho trovato infine perfetto l'intervento di Newt: è raro che nelle tue storie ci siano altri personaggi, oltre a loro due, ma trovo tu abbia fatto un ottimo lavoro per caratterizzarlo nel migliore dei modi, e il ruolo che gli hai affidato è veramente perfetto.

Insomma, ti faccio davvero tanti, tanti complimenti.
Un abbraccio!

Recensore Master
03/09/20, ore 19:02

Carissima Padme...
io ti lovvo, lo devo dire...
Tu sai quanto io sia appassionata a Ladyhawke, amo quel film e quei personaggi in maniera viscerale e in più ho conosciuto il mio attuale marito proprio grazie a Ladyhawke, ma questo lo sapevi già, tutto questo preambolo per dirti che non potevi scrivere AU migliore coi tuoi amati...
Mi hai fatto emozionare tanto, e se parliamo di Ladyhawke non è cosa da poco, perché io sono molto esigente, soprattutto su ciò che riguarda il canone e la struttura della storia raccontata nel film...
Nella tua OS ci ho trovato tanto del film, tanto del dolore, della maledizione, ma molto altro in più.
In un certo senso l’hai resa tua, una versione più cupa e più struggente dei due amanti dannati... con molti accenni anche a la Bella e la Bestia, come tu stessa mi hai fatto notare...

Insomma hai fatto emozionare tanto da farmi venire voglia di rivedere il film di nuovo... e ho apprezzato tanto il tono cupo e lacerante che hai dato loro... soffrono davvero, non solo lo si intuisce, lo si vede proprio nella carne. Bella, bellissima la parte delle ricerche infruttuose per poter spezzare la maledizione e le lettere ... insomma tutto funziona, tutto ricorda ladyhawke pur avendo quel tocco diverso che è il tuo è quello di Albus e Gellert... ah sulla Dea ti faccio menzione d’onore perché anche io una volta avevo pensato a ribaltare il canone dei personaggi invertendo il ruolo e il sesso, così che il vescovo diventava un personaggio femminile e via dicendo ... quindi non puoi che trovarmi super d’accordo. È tutto stupendo e emozionante, molto molto sofferto e intendo. Ladyhawke è più sulla dimensione onirica distaccata, qui proprio c’è tutta la sofferenza dei due amanti divisi e braccati ...
Credo che sia una delle tue più belle storie che ho letto. Senz’altro la mia preferita...
E, in ultimo, grazie per avermela dedicata, è un regalo Speciale, significa molto per me, è un gioiello e un onore...
Ancora grazie!
Tua Ladyhawke83

Recensore Master
02/09/20, ore 21:47

Pensavo di cominciare dalla prima storia della tua serie, invece alla fine eccomi qui con l'ultima perché AU è sempre un richiamo molto forte per me. Non ho visto Animali fantastici, ma conosco bene i libri e i film di HP e anche se quindi Scamander non lo conosco, comunque sei riuscita a farmi sentire abbastanza bene lui e tutto.
Essendo la prima volta che leggo qualcosa scritto da te, vorrei cominciare dal tuo stile. Intanto io ho un debole enorme per le storie in seconda persona e trovo anche che siano molto difficili da scrivere e quindi complimenti perché tu hai fatto un lavoro meraviglioso. Ho amato l'ironia che ho trovato ogni tanto fra le righe e non so se è stata solo una mia impressione, ma ho immaginato Grindelwald con un sorriso ironico sulle labbra quasi sempre, come con un'aria a metà fra lo strafottente e l'amarezza con cui accetta questa maledizione e questa sconfitta ma l'ambizione e l'orgoglio rimangono. Ho amato come hai mantenuto questo tono da dialogo grazie a questo tu e contemporaneamente come sei riuscita a tenere anche un tono convincente, curato, scorrevolissimo, impeccabile e non hai mai lasciato che questo quasi dialogo si trasformasse in un tono scialbo o banale, che è un rischio grande quando si usa la seconda persona secondo me. O si riesce a risultare davvero convincenti o prevedibili e basta. Tu invece mi hai tenuto incollata per tutta la fanfic. E poi ho amato anche questo angst fra le righe, questo dolore di non poter stare davvero insieme, ma non potersi neanche allontanare e nessuna pace possibile quindi. Ho particolarmente apprezzato le tue parole: sempre molto precise, così da creare immagini e suscitare sensazioni durante la lettura. Il mio pezzo preferito in assoluto è sicuramente la tua considerazione sulla coscienza e la frase subito dopo: perdere noi stessi non ci renderà liberi. Che belle considerazioni! Complimenti! Ora non so bene cosa sia Ladyhawke, quindi non so esattamente cosa avresti preso da questo fandom, ma se la maledizione è tua invenzione: complimenti! Bellissima nel suo essere angst e anche tremendamente romantica perché loro due che stanno male distanti, loro due che possono ritrovarsi ogni giorno solo per pochi secondi e sono destinati solo a lasciare righe scritte l'uno per l'altro e basta.... È stata una trovata fantastica! Complimenti!

Recensore Master
31/08/20, ore 18:24

Ma tu sei matta, hai deciso di farmi morire per caso?
Non puoi uscirtene con una AU che mette insieme La Bella e la Bestia - che è in assoluto il mio classico preferito (incredibilmente XD) - con quel meraviglioso film che è Ladyhawke.
E ancora una volta ritrovare Albus e Gellert in quest’altro frangente ha, di nuovo, maledettamente senso e Newt nei panni di Philippe è a dir poco perfetto. Albus/Fenice durante il giorno come Isabeau e Gellert/Lupo come Navarre, gongolo da qui all’eternità *-*
Mi è piaciuta la scelta di farli punire da una dea, forse l’unica da poter far cadere su di loro una maledizione di tale entità, così potente che nemmeno due maghi eccezionali come loro due avrebbero potuto spezzare così come il fatto che si sia scagliata contro i due per la loro arroganza, dopo la terribile goccia che ha fatto traboccare il vaso, rappresentata dalla morte di Ariana. Immagino che Albus abbia cominciato il suo percorso di redenzione subito dopo – essendo sua sorella – ma Gellert, si sa, ha bisogno di più tempo per metabolizzare certe cose. Quindi non mi stupisce che si siano addentrati in zone oscure per porre fine a tutto questo, sebbene uno dei due – al solito – abbia valicato confini che l’altro non era disposto a superare. Ho assolutamente adorato la descrizione dello scambio dei cartigli fra notte e giorno, l’accostarsi delle due calligrafie simili ma così diverse al tempo stesso. Mi è piaciuto molto anche il riferimento ai Doni della Morte, artefatti potenti ma non così tanto da poter spezzare la maledizione di una dea, nemmeno tramite la Bacchetta di Sambuco che tutto può. Ho avuto anche un mezzo sussulto al menzionare di Thor, Odino, Frigga e Loki… ho avvertito l’ombra di una certa maga della mitologia norrena ;)
Il dolore della separazione che si trasforma in qualcosa di prepotentemente fisico perché condannati, sì, ad essere eternamente divisi ma mai lontani è praticamente palpabile così come quel furore che spinge il lupo alla disperata ricerca di Albus, trucidando tutto ciò che trova sul suo cammino, attirando inesorabilmente l’attenzione degli Auror.
Come da copione, perfino Gellert cede all’assoluta dedizione e dolcezza di Newt, l’unico in grado di poter curare Albus, caduto vittima di quell’imboscata e perché probabilmente è davvero l’unico in grado di comprendere la loro storia, il loro legame, senza pregiudizi perché non c’è bestia che Newt non riesca ad amare. Ed è probabilmente l’atto di salvare il giovane Magizoologo che sancisce la reale redenzione di Gridenwald con la consapevolezza che il mondo e gli altri non sono alla mercé dei nostri desideri e, così, la maledizione finalmente si spezza.
Se non si fosse capito questa AU mi è piaciuta enormemente, l’ho adorata dall’inizio alla fine. Quando ho visto sulla tua pagina che l’avevi postata è stata una gradevolissima sorpresa e mi si sono illuminati gli occhi all’idea, arrivare qui ed immergermi nella lettura non ha deluso, per niente, le aspettative! <3
Ti sommergo con una valanga di complimenti e ti abbraccio.
Alla prossima
Cida

Recensore Master
31/08/20, ore 15:03

Mi sono piaciuti molto Albus e Gellert, in questa versione alla Lady Hawke.




Anche perché possono assumere tutte le forme del mondo, ma sono sempre molto legati l'uno all'altro.




E non c'è niente che li possa separare, e di questo ne sono felice.


Anche perché l'amore, è l'unica contro-maledizione che può farli tornare alla normalità.





Ottimo lavoro, e a presto... 💘
(Recensione modificata il 31/08/2020 - 03:04 pm)

Recensore Junior
30/08/20, ore 22:07

Beh ... 0.0
Credevo di non essere per gli AU, ma mi stai facendo cambiare idea! Adoro come riesci ad adattare il rapporto di questi due personaggi a diversi contesti e questo Ladyhawke AU è davvero ben riuscito. E trattandosi di un Lupo e una Fenice, il buon Newt ci sta benissimo come aiutante dei protagonisti.
Poi, come al solito, amo la ricchezza del tuo stile, anche perchè io ho l'impressione di sconfinare nel telegrafico a volte. E poi riesci sempre a trovare modi molto poetici per esprimere sentimenti ed emozioni.
Se proprio proprio devo fare una nota, forse in qualche punto si perde un po'di chiarezza, ma potrei essere io che non sono abituata a leggere in seconda persona.
Insomma, complimenti.
Spero di rincontrarti presto :)

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