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Recensore Master
30/11/20, ore 11:30
Cap. 1:

Versi originali, da brividi e recitati con sentimento. Domani è Dicembre e... --- di doman non c'è certezza --- (cit. di Lorenzo de' Medici)
Sequela profonda e "spaziale" (termine giovanile che indica un qualcosa di incisivo, di togo, ecco) che rimane facilmente impressa sia per argomento/tematica e sia per come è stata strutturata.
Questa poesia mi ha trovato, mi ha fatto riflettere, mi ha ghermito e poi mi ha incatenato nel grigio di questa mattina della mia città, dove l'Ombra cupa del Covid-19 ahimè scende anche da noi, Covid-19 che di certo non sono gli alieni i mandanti.
Volgiamo lo sguardo alle stelle e al buio della notte, un "brancolare" nel buio un po' come gli studiosi che studiano fenomeni inerenti allo Spazio e agli extraterrestri che non trovano gli elementi giusti per venirne a capo dinanzi a casi difficilissimi. E questo "caso" risulta veramente complicato anche perchè genera dubbi sulla veridicità inerente all'esistenza del virus in questione, un po' come la perplessità sulla reale e concreta esistenza dei suddetti.
Chiusa efficace, noi come macchine abbiamo dei pulsanti che automaticamente vengono premuti e che risultano auto installanti. E una volta che vengono lanciati certi "programmi" non abbiamo le capacità di disinstallare quelli che procurano... virus.
Bravo, ti sgancio una bandierina immersa nell'Amuchina.
(Recensione modificata il 30/11/2020 - 11:32 am)

Recensore Master
31/08/20, ore 18:46
Cap. 1:

Ciao Francesco, una poesia, questa volta, un poco ermetica la tua, che può avere vari sbocchi di pensiero e aprire vari tavoli di discussione, come so che a te piace fare, per mantenere sempre il cervello in perenne allenamento. Quante volte ci siamo messi alla finestra a guardare le stelle pensando di essere i soli nella galassia? Quel bagliore sembra portarci il dialogo che gli astri scambiano fra di loro e sicuramente potranno anche loro parlare di sentimento. Un tipo di amore che non è fatto come il nostro di carne vera e viva, ma di impulsi che vanno al di là di tempo e spazio e che ci fanno sentire facenti parte di un’universalità che pulsa, che sente, che vive. Pensandoli così lontani quegli astri, noi non possiamo fare altro che continuare a vivere il nostro tipo di amore, cercando di essere sulla stessa lunghezza d’onda con la persona con la quale condividiamo il sentimento, senza dover essere comandati, ma essendo per natura spontanei e non preimpostati. Non penso di aver centrato il concetto che volevi esprimere, ma i pensieri si sono formati in questa maniera nella mia mente. Sei sempre fonte di riflessioni e quindi stimolante. Un caro saluto e buon inizio settimana.

Recensore Junior
31/08/20, ore 18:14
Cap. 1:

Caro Francesco, ti rileggo con piacere.
Questa tua poesia è una delle più belle che abbia mai letto, apparentemente semplice è una piacevole scoperta verso il mondo complesso e personale quale il pensiero umano.
Il pensiero è una di quelle cose che l'uomo non è in grado di dominare e ne parli apertamente.
Bello il riferimento ad ET.
Complimenti Francesco, sei riuscito ad impressionarmi.
Un abbraccio, Bea.

Recensore Master
31/08/20, ore 14:24
Cap. 1:

Buon pomeriggio.
Ed è triste essere carne, non pensi? Speriamo che ci sia qualcosa che va oltre o che possa restare di noi nel tempo o tutto sarà veramente vano.
Poesia bellissima e ispirata come sempre :)