Ciao! È passato un po' di tempo, chissà se leggerai questa recensione, ma la lascio lo stesso perché mi ha sorpresa trovare una flashfic sulla guerra tra Bosnia e Serbia che affronta poi questo tema delicato della violenza sulle molte donne profughe e prigioniere di guerra. Questo piccolo frammento mi ha ricordato un libro molto bello che lessi tempo fa e che ti consiglio se non lo conosci: "Come se io non ci fossi" di Slavenka Drakulic, che racconta proprio l'esperienza di una giovane donna bosniaca strappata al suo villaggio, detenuta e violentata, che rimane incinta e alla fine, in un ospedale di Stoccolma, in una scena sospesa, in cui non viene detto se alla fine terrà il bambino, comunque lo prende in braccio e piange forse liberandosi di tutto il dolore provato, almeno per un istante. Ecco, l'atmosfera di questo tuo scritto me l'ha molto ricordato, soprattutto in questa frase: Avevi dimenticato che al mono (ti segnalo un refuso!) ci fosse qualcos'altro, qualcosa di bello oltre al dolore, oltre la guerra.
Molto toccante, anche in poche parole, complimenti!
Primavere

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Buongiorno.
Un testo che affronta una tematica delicatissima, ma lo fa con grande coscienza e umanità.
Qualche piccolo errore di battitura sparso, ma per il resto scorrevolissimo.

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