Recensioni per
Il Principio del Piacere
di fenice64

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
09/09/20, ore 12:32

Come un'onda che sale, ci dona refrigerio ma subito si allontana, lasciandoci più accaldati di prima ad anelare la sua freschezza, come una droga che ci ha resi suoi schiavi, che ci promette appagamento che, però, appena raggiunto, perde di importanza, come un uragano declassato a temporale, e ci spinge verso nuove, coinvolgenti tempeste. Complimenti.

Recensore Master
08/09/20, ore 15:55

Cara Fenice,
Scrivi che "il gioco deve ricominciare"...
Non saprei... Il gioco, senza dubbio, ricomincia e sempre lo farà fino a che un essere umano avrà vita
dentro a se stesso, ma, a mio parere, tutto questo non rientra nella gamma dei doveri umani, quanto
piuttosto in quella dei suoi poteri. L' uomo è sempre libero di cambiare opinione e perfino di infischiarsi
di ogni cosa. Si... noi creature umane possiamo addirittura dissociarsi dal piacere più puro e più santo,
figurarsi che ne potremmo fare di quelli più oscuri.
Che esseri complicati siamo!
Complimenti! I temi dei tuoi componimenti si stanno addentrando in tematiche sempre più profonde
e coinvolgenti.
Un affettuoso saluto

Recensore Master
03/09/20, ore 17:37

Ciao Fenice. Hai trattato davvero una bella tematica, nonostante ne tratti sempre di belle questa mi ha davvero affascinata. Nell'introduzione parli di piacere come realizzazione, considerando Freud. Io invece, quando ho letto il titolo, mi è venuto subito in mente il concetto di piacere epicureo. Mi è piaciuto molto l'aforisma di Lessing, ma anche quello di Seneca, in cui nel primo il piacere si prova nell'attesa, nel secondo poco prima di finire. Nel mezzo cosa si prova? Poi leggiamo le tue parole e sono davvero molto profonde e forse al momento questo è lo scritto che mi è piaciuto di più, nonostante siano tutti interessanti. Mi ci rispecchio molto in quello che hai espresso, il piacere come idea che si cerca di realizzare in un intimo percorso mentale. Il piacere è effimero e poi vi sono altri desideri. Il piacere che deve essere perpetuato per poter solamente sfiorare la felicità Parole davvero molto profonde che mi hanno colpita. Un caro saluto.
(Recensione modificata il 03/09/2020 - 05:38 pm)

Recensore Master
03/09/20, ore 13:36

Poesia "colta"studiata, dettagliata e preziosa.
Al pari di Freud anche tu cara Elena ci regali attimi di riflessione ma i versi incantevoli segnano l' apice della meraviglia che diventa un percorso di luce fatto di salite e discese. Un viaggio affascinante Complimenti a te💕
(Recensione modificata il 03/09/2020 - 01:38 pm)

Recensore Master
03/09/20, ore 06:05

Buongiorno.
Il piacere è ciò che ci spinge a riprodurci, è così per tutto... oppure a lottare per qualcosa...
Poesia bellissima ma non c'è molto da aggiungere, questa volta ^^

Nuovo recensore
02/09/20, ore 19:36

Fenice gentilissima, jung e Freud li puoi prendere a prestito se entriamo nel dedalo dell'esistenza dove non possono esserci regole di compiacenza.Forse eravamo nel mondo degli animali quando siamo stati creati.I due massimi del sistema hanno passato la vita a sbranarsi l'uno con l'altro.Jung addirittura arrivo' alla morte con due mogli a carico,dopo le lontane storie giovani in cui non finiva per poco in galera.Concludo.L'amore e' nella tua mente e nel tuo cuore.Ne devi parlare con loro.Un abbraccio.Pasta 2/9/2020

Recensore Junior
02/09/20, ore 16:03

Cara Elena, finalmente ho l'onore di rileggere un'altra tua bellissima poesia.
Hai interpretato alla perfezione il pensiero di Freud, il quale sosteneva appunto che la vita, è dominata dal bisogno di vedere soddisfatto il piacere,in modo immediato senza guardare particolarmente la realtà.
Questa tua poesia è un piacevole viaggio attraverso il piacere spirituale e fisico. Ti faccio i miei complimenti, perchè come sempre sei stata bravissima ed è sempre un piacere leggerti,
Un caro abbraccio,Bea.