Ciao.
Kilgharrah mi è sempre piaciuto. Visto che Artú non si è ancora risvegliato può tornare a dormire. Il tempo lui c'è l'ha e può fare tutto. Non come noi esseri umani, con la vita breve, fragili ma cosí stupidi da correre sempre, per cose superficiali, inutili e senza senso. E per prendersi il tempo per vivere davvero!
Triste, ma realistico!
Grazie per questa tua bella raccolta. Spero di vedere ancora tue ff. Ciao!!!
Lulette

Ciaooo,
allora Merlino non può dormicchiare il pomeriggio nel bosco come tutti gli altri. È un piccolo piacere che non si può concedere,v ma in realtá lo fa soffrire, lo rende diverso dagli altri. Che bello sarebbe poter addormentarsi guardando Artú, abbastanza vicino a lui, ma non troppo, rilassarsi e pigronare come fa lui, una cosa piacevole e normale, un momento anche dolce come lasciarsi andare in una giornata cosî bella. Ma lui è diverso e non può, sente le voci degli spiriti della natura, ne sente i lamenti, quelli di tutti. Povero, non l'avrei mai vista cosî e invece è anche se nella fantasia, piuttosto realistico. Ti ringrazio
Lulette

Ciao,
questa è un po' triste. Anzi parecchio. Merlino che, solo ormai da secoli, legge libri del ciclo bretone e guarda vecchi film con le avventure di re Artú e mago Merlino. E cosí facendo sa benissimo di illudersi per niente e che invece di sentirsi consolato, soffrirá probabilmente di più, eppure lo fa. È molto credibile come atteggiamento.
Brava, mi è piaciuto molto.
Grazie
Lulette

Ciao JeanGenie,
delizioso e comico il primo spinto, con padelle volanti e stracci arrabbiati con lui, me lo visualizzo proprio. La magia che si offende e che non ubbidisce più ai suoi comandi perché Merlino ha pensato che la odia e lei fa quel che vuole, per vendetta. La magia con una sua volontâ propria. Divertente!
Poi ho apprezzato molto il riferimento ad Artú. Merlin odia la magia perché in ogni caso potrebbe allontanarlo da Artú. Se no Perché deve nasconderla, mentire, rischiare. Perché deve inventarsi sempre troppe scuse con Artú. E per mille altri motivi.
Sembra quasi giusto che la odi. E forse visto che la magia vede Merlino cosí triste, lo comprende e lo lascia stare. Solo che povero ora dovrá lavorare sodo😄
Grazie
Lulette

Ciao!
All'inizio ho pensato che Artú parlasse della risata (al femminile) di Merlino. Poi credo parli di Gwen, anche se un dubbio su Morgana l'ho avuto. Peró la presenza di questi fiori di campagna, come le campanelle mi fanno associare il nome di Gwen, famosa per il suo sorriso e la sua dolcezza. Capace di infondere tranquillitá, pace con la sua presenza. Che bello il fatto che Artú avrebbe conservato in bottiglia le sue risate, quasi fossero una medicina per l'anima. Lei è cosí e i pensieri semplici di Artú risultano particolarmente poetici. È molto IC. Abbiamo visto più volte scene come questa nella serie. Anche Merlino all'inizio avrebbe potuto avere una visione cosí di Gwen.
Molto brava, ti ringrazio
Lulette

Ciao, bentrovata!
Ho adorato anche questo capitolo. Immagino che il luogo dove si trova Kilgharrah sia l'Islanda, ma non ne sono sicura :P Anche se non lo fosse, la scena descritta ha di sicuro un'aura malinconica di fascino e mistero, di attesa. Non si sente, in realtà, qualcosa di simile alla speranza, ma solo, appunto, l'attesa in sé. Anzi, Kilgharrah mostra anche un certo spirito "negativo" nei confronti dell'umanità che ben gli si addice. Come al solito, un ottimo lavoro *^*
Ne approfitto anche per augurarti buone feste <3
Kiss

Questo è finora il mio capitolo preferito. La flash ha un che di idilliaco e bucolico in sé, richiama scene arcadiche, ma alla fine, a causa dei sussurri che Merlin ode, questa sorta di pace viene rotta, la ff diventa da serena malinconica. Lo trovo un capitolo molto ben fatto e straordinariamente elegante, oltre che molto originale. Ha davvero un tocco delicato.
Mi piace davvero tanto, ti faccio i miei complimenti <3
Kiss

Bello questo capitolo, veramente suggestivo! Mi è piaciuta l'atmosfera in cui sono stata immersa fin da subito, decisamente magica, tanto per restare in tema ahah
Ed il momento GwenxMorgana, che si voglia leggerlo come semplice amicizia o qualcosa di più, l'ho trovato delizioso.
L'unica cosa che non mi è molto chiara è l'appellativo iniziale di Artù, perchè Sua Altezza Impossibile? (Mi sa che sono stupida io XD)
Il finale è stato senza dubbio al pari del resto di questa piccola fic, ho sentito tutto il peso che Merlino sopporta ogni giorno e mi è sembrata del tutto realistica come rappresentazione...
Che altro dire, brava come sempre, alla prossima!
P.S: ti segnalo una piccola svista nel caso volessi correggerla, c'è scritto "Morgana ha adagiato lo testa" invece di "la". Per il resto, tutto a posto!

Buondì :3
Hai fatto un ottimo lavoro anche con questo nuovo capitolo! L'idea di Merlin che osserva come la storia che ha vissuto è stata modificata non è fra le più originali, ma tu l'hai resa molto bene, dandole una dimensione nostalgica e malinconica, il che è abbastanza raro, visto che di solito le "nuove versioni" vengono usate per dare una vena comica :)
Mi piace anche il fatto che Merlin non sembri totalmente andato. Ovviamente ognuno è libero di pensare ciò che vuole, ma mi fa piacere che il nostro mago appaia sì triste, ma non disperato; inoltre, non fa il barbone, il che è già un notevole passo avanti XD
Ah, e vedo anche che non hai usato La Spada nella Roccia! Ci ho pensato un po' per capire se lo riconoscevo - ne ho viste n-mila negli anni - ma non sono sicura. Quale hai usato come "modello"?
Comunque, al prossimo capitolo! :3
Kiss

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Considerato che Merlin me lo sono vista tutto un paio di volte, come non leggere i tuoi pezzi a riguardo? 😊
Come riesci a far coesistere componenti serie e elementi comici o leggeri è qualcosa che mi lascia sempre incantata.
Dalla scena esilarante dei piatti che volano e gli strofinacci che malmenano (bel rimando, immagino, anche alle scene delle cucine de "La spada nella roccia") a parlare della menzogna e di quanto possa ferire mentire ad un amico.
PS. Avevo apprezzato un sacco anche il pezzo precedente, su Arthur, Gwen e le campanule. Disarmante senza mai sconfinare nello sdolcinato 😊

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Ho adorato!
Mi è piaciuta la scena iniziale con le ciotole che volteggiano nell'aria grazie all'incantesimo, mi ha ricordato molto i cartoni animati della Disney!
Poi l'idea che la magia di Merlino avverta il suo astio occasionale nei suoi confronti è molto poetica, leggendola mi è sembrata assolutamente credibile...
Si sente il dibattito interiore di Merlino, che vorrebbe confessare tutto ma allo stesso tempo sa che non può, molto convincente!
Brav*, continua così

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Aw, poverino :( Mi ha fatto una gran pena, è davvero una scena triste, nonostante sostanzialmente ricordi molto l'Apprendista Stregone e, quindi, sia anche un po' comica. Comunque, mi piace molto il pensiero che la magia di Merlin abbia un pensiero (?) Insomma, che sia come una cosa vivente, sotto certi punti di vista. E, che dire? Un pezzo breve, ma efficace ;)
Kiss

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Ciao, sono Maria!
Innanzitutto ti faccio i complimenti per la tua scrittura, l'ho trovata semplice e scorrevole, e non è una cosa scontata!
Premetto che non sono fan della Arwen, ma devo dire che questa storia è stata tutto fuorché forzata (come invece trovo spesso la loro relazione nella serie), perché era leggera, appena accennata, insomma mi ha dato una sensazione piacevole😊
Che altro dire, sono curiosa di leggere le altre drabble/flash fic che scriverai, intanto ti saluto!
Alla prossima,
Therealbloodymary01

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Ciao! Non mi pare di aver mai visto il tuo nick, quindi come prima cosa benvenut* nel fandom! 🙌🏻
Passando alla storia, questo primo capitolo è molto dolce e suggestivo; nonostante la tenerezza, Arthur rimane IC - il che è importante quanto difficile. Immagino la fanciulla con questa meravigliosa risata sia Gwen, anche guardando i tag, ma mi piace non sia proprio specificato e che rimanga sul vago. Io, sinceramente, non pensavo fosse lei, ma potrebbe tranquillamente esserlo. Mi piace molto l'accostamento con le campanelle, lo trovo davvero delizioso, oltre a evocare proprio il suono adatto! Il contrasto, poi, con il clangore delle spade... 🤩 È poetico almeno quanto è malinconico e, nonostante questo, riesce a rimanere anche un po' "quotidiano". Ha il sapore di una "costrizione" di tutti i giorni e di un desiderio che si presenta più spesso di quanto Arthur vorrebbe. Nonostante la brevità, quindi, mi è proprio piaciuto questo pezzo! È coinciso, non sembra buttato lì senza conclusione, evoca una serie di sentimenti adatti a ciò che hai descritto. Davvero carino, brav* 👏🏻
Kiss

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