12° Classificato
fantaysytrash
Haptic Memory
Tot: 40.35/45
Titolo: 2.5/3
Titolo molto interessante. Riprende un concetto molto bello, molto poetico se vogliamo, ma che trovo non sia adeguatamente valorizzato dal testo – emerge solamente in un punto, la conclusione, non l’ho trovato di “vitale” importanza nel testo, non so, probabilmente ero partita con aspettative molto alte e pensavo in qualcosa di molto più complesso. Ciò non toglie che il titolo è veramente molto bello e l’ho apprezzato.
Grammatica: 14.85/15 (divisi in 10/10 e 4.85/5)
La storia è grammaticalmente corretta, non ho appunti da farti da questo punto di vista: l’ho trovata molto curata, si vede che è stata attentamente riletta e corretta, e di questo sono molto contenta. Fa sempre piacere vedere autori che s’impegnano così tanto in quello che scrivono, quindi da questo punto di vista ti faccio i miei complimenti.
Parliamo del tuo stile. Mi è piaciuto molto, l’ho trovato semplice ma d’effetto, alterna la giusta dose di riflessione e introspezione con immagini più semplici, quasi lineari. Se devo essere sincera ho un po’ storto il naso nel leggere “quattro persone in croce”, un’espressione molto colloquiale che mi fa a pugni con tutto il resto della storia, soprattutto nel momento in cui leggo frasi che contengono “ira funesta”.
Mi è piaciuta molto la divisione della storia in due paragrafi, che ho trovato molto simile a un climax discendente, con la tensione che sale e poi si lascia andare nella conclusione, che forse è la mia parte preferita di tutta la storia. Non è oggetto di valutazione, ma forse avrei preferito che il secondo paragrafo fosse il primo e il primo fosse un flashback, ma ovviamente è una questione di gradimento personale che sto anticipando, quindi in questo parametro non sono stati sottratti punti per questa cosa.
In breve: la tua storia è stilisticamente molto valida, si vede che scrivi con naturalezza e con cura, quindi hai fatto un ottimo lavoro.
Originalità: 3/5
Qui, come si suol dire, casca l’asino.
Faccio una premessa: non sono la più grande fan della coppia – diciamo che non lo sono proprio, a essere sinceri – ma sono sempre curiosa di comprendere se qualche autore riesca a rendermela piacere. Quindi, in parole povere, di Albus/Gellert ne ho lette parecchie. Di storie su Ariana, che invece è un personaggio che mi intriga sempre tanto, quindi ne ho lette ancora di più.
Seconda premessa: solo in questo contest, ho avuto un’altra storia con tema uno dei fratelli Silente che ripensa alla sorella.
Conclusione? Scrivere una valutazione che non le metta a confronto è difficile, molto, perché tematicamente sono molto simili.
In questo parametro, purtroppo, la classica somiglianza tra questa storia e le altre tremila che ho letto, si sente tanto. Non ho trovato grossi elementi di novità, che mi abbiano fatto pensare “oh cavolo, un’Albus/Gellert inedita”. Al contempo, il punteggio sale per la questione della memoria aptica, che mi è piaciuto tanto, quindi bene.
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
Sotto questo punto di vista, questa storia mi è piaciuta tantissimo: reputo Silente uno dei personaggi più complessi di cui scrivere, specie nella sua turbolenta gioventù, e trovo che tu lo abbia reso veramente molto bene e in maniera pienamente coerente con il mondo Canonico. Penso che Silente sia un personaggio molto nelle tue corde – cosa per me incomprensibile, d’altronde non è mica Draco – e che tu lo abbia compreso a un livello di profondità veramente impressionante.
Forse sono influenzata dalla mia opinione sul personaggio, ma la tua ricostruzione del giovane Albus mi è sembrata incredibilmente verosimile in ogni sua parte. In primo luogo, l’ho trovato un personaggio contraddittorio – e mi dirai: non è un male? No, non lo è, perché Silente è scosso da profonde contraddizioni interne per tutta la durata della propria esistenza, quindi è un bene assoluto. È combattuto tra il profondo bisogno di grandezza, come secondo me espliciti molto bene nelle prime frasi, e l’amore per la famiglia che c’è anche se non si vede. Aggiungiamoci anche l’amore per Gellert, sebbene sia una questione per me marginale almeno in questo parametro.
In questo contesto, peraltro, trovo che sia stata vincente la digressione che hai fatto su Ariana, giudicata da Albus come un peso, come qualcosa di inutile cui bisogna occuparsi controvoglia – che è ciò che nel Canon lo spinge a buttarsi (metaforicamente) tra le braccia di Gellert. Insomma, un ottimo lavoro, spero che tu sia molto fiera di te.
Gradimento personale: 8/10
La storia mi è piaciuta, ma non mi ha fatto gridare al miracolo. È sicuramente una storia valida, ma non mi fa venire i brividi, non mi ha scossa come una storia del genere avrebbe dovuto fare: sicuramente mi sono lanciata la zappa sui piedi, creandomi aspettative irrealistiche a partire dal titolo, tuttavia mi aspettavo qualcosa di più emozionante. Non so, la sensazione finale è stata abbastanza neutra, nonostante tu abbia toccato temi molto importanti per due personaggi (Albus e Ariana) che mi piacciono parecchio.
Insomma, forse la cosa che ha contribuito di più in questo parametro è il fatto che il contenuto della storia non mi abbia sorpresa più di tanto ma, appunto, mi trovo molto in difficoltà: non so bene cosa dire di questa storia. Non posso dire che sia una brutta storia né che non mi sia piaciuta, forse sarebbe corretto dire che non mi è dispiaciuta. Ha dei punti molto positivi: caratterizzazione ottima, come dicevo poc’anzi, e stile sicuramente valida. Ma penso anche che una storia angst debba fare emozionare e, sinceramente, non mi sento particolarmente scossa a fine lettura.
Insomma: bene, ma sicuramente ci sono tue storie che ho preferito.
Aggiungo una noticina di merito per la conclusione, che è stata la mia parte preferita del testo e che, tramite al suo collegamento con il titolo, ho apprezzato molto.
Utilizzo del genere Angst: 2/2
Lo stile è presente e correttamente utilizzato nel testo. |