Eccomi, finalmente eccomi. Questa storia mi attendeva da tanto di quel tempo che ormai aveva perso le speranze, immagino.
Ci tengo a una serissima precisazione: ovviamente il promettente nuovo Cercatore di Grifondoro è Charlie, per me, mi spiace ma non accetto altre interpretazioni (ovviamente c’è un ampio salto temporale con il seguito, ma è andata così nella mia testa).
Bene, fatte queste doverose premesse, passo a parlare della storia. Lo sai, ma ho semplicemente amato tutto il concept che sostiene la storia: ho amato l’idea di far interagire un’umana e un fantasma, ho amato l’idea di farli innamorare l’uno dell’altra e creare una storia dove l’amore supera tante cose, prima di tutte la morte e nemmeno a livello figurato, ma nel modo più concreto possibile. E non so quanti altri sarebbero riusciti a mettere insieme proprio Binns e Rolanda in modo tanto credibile e perfetto, per cui credo che i complimenti a riguardo non potrò che farteli a ripetizione.
È bellissimo come hai giocato col renderla la prima a interrompere Binns e porgli domande, ribaltando la convenzione per cui lui sarebbe il professore più noioso, abituato solo a studenti addormentati (ma che poi, a Storia? Sono folli gli studenti di Hogwarts…), e facendola quindi spiccare agli occhi dell’insegnante, che allora per la prima volta si concede a propria volta di dare attenzione a uno studente (ecco, capisco avere infinità di studenti alle spalle, ma anche lui che non ricorda i nomi…). Hai piegato il canon per rendere impossibile che lui la scordasse, e hai reso perfettamente credibile che il professore più disattento di Hogwarts agli studenti si interessasse proprio a uno di questi.
Ma, se la domanda di Rolanda apre la possibilità di un’interazione tra i due, è sempre il suo ritorno in qualità di collega di Binns a segnare il punto di svolta nella loro “storia”. Ho amato come fosse lei a spingerlo a vivere, ad andare oltre le nozioni certe e sicure che stanno nei libri, quelle certezze dietro cui Binns cerca di nascondersi e mettersi al riparo da una vita che vita non è forse davvero mai stata, prima, se nemmeno si rende conto un bel giorno di essere morto e continua imperterrito la propria esistenza tra libri polverosi e rivolte di Goblin. E credo che davvero nessuno meglio della tua Rolanda potesse spingere Binns a questa nuova vita: è una Grifondoro, è assetata di vita, di emozioni, di adrenalina, come la sua passione per il Quidditch suggerisce, me la immagino voler vivere al meglio ogni istante. E davvero una persona simile potrebbe avere in sé tutta la vitalità per riscuotere dal torpore anche un fantasma e trascinarlo nei colori della vita.
Belli anche i due momenti più tragici della flash, quando entrambi temono per l’altro e non hanno modo di poterlo davvero difendere: credo che poche cose siano terribili come l’impotenza di fare qualcosa per la persona amata, soprattutto se questa è in pericolo di vita (o di pietrificazione). Il sentirsi inutili è forse uno dei sentimenti più soffocanti, soprattutto se si tratta di inutilità nei confronti dell’amato.
E poi, la fine. Per me è perfetta, anzi, perfettissima: per la Rolanda che hai costruita, rimanere come fantasma sarebbe stata forse una contraddizione di quello che è – o era, ormai –, per cui ho trovato perfetto che scegliesse di andare avanti, anche se significava perdere la possibilità di rimanere sempre al fianco di Binns. Non sarebbe stata lei, e allora questo amore le avrebbe tarpato un po’ le ali di essere veramente se stessa e scegliere di compiere quell’avventura che l’altro ha avuto il timore di affrontare: è stata proprio Grifondoro fino alla fine.
Però – perché c’è un però –, potevi anche essere magnanima e concedere che Cuthbert le dicesse quelle cose, che lei era il suo colore nella vita o che aveva reso la morte più bella e viva della vita. Va bene, è dolce dirle anche che gli mancherà, però… lei è stata molto più esplicita sui propri sentimenti, dicendogli che era l’unico a guardarla come una magia. E vabbè, il coraggio di esporsi non è sicuramente una dote di Binns, è coerente e maledettamente perfetto anche questo, mannaggia a voi due.
La chiusa mi piace moltissimo, e non ti preoccupare, si capisce chiaramente.
Bellissima, davvero, e scusa il tempo immenso che ci ho messo per giungere a recuperarla. Grazie di aver assecondato la nostra follia e averla scritta, sei stata perfetta.
Un abbraccio,
Maqry |