Intanto rimane opera maestosa da guardare, soppiantata in climi differenti a quei tempi, però adesso non ne si può negar la bellezza, fuori dall'Uffizio, altissima testimonianza dell'Arte Italica, padrona assoluta di un Europa che di significato ha solo quello della mitica Europa, e non della disfatta Unione.

Un abbraccio, e complimenti per il testo.

AP.
(Recensione modificata il 06/10/2020 - 11:05 am)

Caro Francesco, mi scuso per il tremendo ritardo.
In questa poesia, ci descrivi chiaramente quanto sia bella questa scultura completamente realizzata in marmo, da Michelangelo, intorno agli inizi del 1500 se non erro.
Il David è un simbolo del rinascimento, oltre che ad essere un simbolo di Firenze e un riconoscimento non da poco, dell'Italia all'estero.
Esso è una delle sculture più belle che ci siano, a mio parere.
Viene imposta come un vero e proprio canone di bellezza maschile nell'ambito artistico, così come la Venere di Botticelli, eccezionale.
Ottima descrizione come sempre Francesco.
Un caro abbraccio, Bea.

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Questa volta, carissimo amico, mi ricordi quanto sia importante l'arte... non che me ne dimentichi, ma bisogna sempre rinfrescare il concetto!
Bellissima e verosimile poesia, come sempre! Sereno fine settimana!

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Caro Francesco, con il David di Michelangelo tocchiamo una delle vette dell’arte iconografica. Chissà cosa avrà visto Michelangelo quando gli hanno proposto di “lavorare” quel maestoso blocco di marmo. Sicuramente l’artista avrà già visto ciò che stava nascosto nella pietra, avrà sentito il grido del personaggio che vi era intrappolato e che voleva vedere la luce. Con questa opera Michelangelo abbandona le forme classiche della scultura e aggiunge quel quid che fa del suo lavoro una vera opera d’arte che ti perdi ad ammirare, scoprendo sempre un nuovo particolare, che ad una prima occhiata ti era sfuggito. La bellezza delle forme del David sta nell’aver abbandonato i canoni classici ed aver voluto ricercare delle forme umane vere, carpirne il dinamismo che dai muscoli parte e si dirama per tutto il corpo, e se lo si osserva bene si riesce a percepire la tensione della muscolatura tutta tesa a compiere un gesto, non statica, pare che potrebbe scendere dal suo piedistallo e mettersi a camminare. I suoi studi sul corpo umano lo hanno portato alla perfezione delle forme di questa statua che pare parlare a colui che la sta osservando, con la tensione percepita delle mani e del collo, con i tendini in evidenza, che ne fanno tutti insieme una figura che dimostra tutta la sua fierezza. Insomma un altro bel viaggio nella bellezza tramite le tue parole che poi spingono il lettore a volersi informare in maniera più compiuta oppure semplicemente condividere ciò che l’opera trattata gli ha trasmesso nel momento in cui l’ha vista oppure quando decide di condividere i propri pensieri con gli altri lettori del tuo lavoro. Sempre interessante lo scambio che ne scaturisce e che ci arricchisce tutti insieme, ognuno riportando le proprie sensazioni. Grazie pertanto per questa possibilità che sempre raccolgo con piacere. Ti auguro di trascorrere un sereno fine settimana. A risentirci presto!

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