Recensioni per
Metempsychosis {Take me home}
di Gaia Bessie

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
26/01/21, ore 17:52

Non leggevo ne tantomeno recensivo ff di Percy Jackson da credo quasi 5 anni, ma oh boy! Ho le lacrime agli occhi, bellissima storia, davvero. Una lettura piacevole e ricca di sentimento, complimenti. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo!

Nuovo recensore
04/12/20, ore 19:31

Wow. Fanfiction con un concept fra i più crudeli che abbia mai trovato. La storia è stata sviluppata in maniera egregia. Non ci sono problemi da segnalare nella scrittura. Mi ha inquietato parecchio, e ciò significa che la storia funziona.

Recensore Veterano
25/11/20, ore 10:10

IV POSTO / “Metempsychosis {Take me home}”, BessieB – 45,9/56

Grammatica e stile: 15,4/20 (11,4 + 4)

I principali errori riscontrati riguardano l’uso delle virgole e poche altre sbavature, e in particolare:
“Che la fine dei traditori è una soltanto e, il figlio di Ermes, non sarebbe stato diverso […]” -> le due virgole sono di troppo (-0,30)
“Percy lo guarda e vorrebbe spazientirsi ma vive nella consapevolezza che, colui che gli siede davanti, non è altro che il guscio vuoto e inutile di Luke.” -> le due virgole sono di troppo (-0,30)
“«Vivo con i miei fratelli» mormora Luke, concentrati.” -> “concentrato”
“[…] nessuno lo cerca – chi potrebbe – e, se solamente ci provassero, trovarlo sarebbe facile.” -> manca il punto di domanda dopo “potrebbe” (-0,15)
“E come potrebbe, Percy Jackson, rispondere a qualcosa che conosce solamente lui […]” -> le due virgole sono di troppo (-0,30)
“Perché lui –  «Ho combattuto una guerra, ho perso» […]” -> c’è uno spazio di troppo tra il trattino e l’inizio del dialogo
“Ha l’anima inzuppata come le sue caviglie, di stanchezza ed esasperazione e – in quel momento è chiaro in maniera quasi dolorosa – vuole risposte.” -> qui o manca una virgola dopo “esasperazione” oppure quella dopo “caviglie” è superflua (-0,15)
“Non… non sei mai stato il tipo che dichiarazioni pubbliche, ma…” -> “che fa dichiarazioni pubbliche” oppure “da dichiarazioni pubbliche” (-0,25)
“Ma, come tutte le volte in cui ha pregato, persino nella propria viva passata, nessuno risponde.” -> “vita”
“centoventireesima” -> “centoventitreesima”
“[…] la sensazione che il suo rivale di sempre sia vicino alla soluzione del puzzle che lo riguarda, segretamente lo terrorizza.” -> c’è una virgola di troppo (-0,15)
“La ragazza prese un profondo respiro, cercando di calmarsi. Ma – Luke lo notò con orrore – aveva il viso rigato di lacrime.” -> “prende”, “nota” e “ha” (punteggio cumulativo sottratto: -1,00)
“«Ho sbagliato» mormorò Luke, piano.” -> “mormora” (-1,00)
“«Io… pensavo di amarti abbastanza da riuscirci» confessa Annabeth, chinando il cap.” -> “capo”
“«A fare cosa?» domanda Percy, guardigno.” -> “guardingo”
 
In generale, in tutto il racconto c’è una presenza assai preponderante di virgole, che molto spesso rallentano la narrazione. Conoscendo un po’ il tuo modo di scrivere, so che si tratta di una peculiarità propria del tuo stile, e il più delle volte non costituiscono un vero e proprio fastidio. Qui ho segnalato come errori solo quelle virgole che proprio separavano il soggetto della frase dal verbo o dal complemento perché, sebbene abbia compreso che hai seguito più l’inflessione della voce e hai inteso il soggetto come una sorta di specificazione, di fatto non è propriamente corretto nell’italiano scritto.
Ci sono state inoltre diverse parti in cui il punto di vista mutava all’improvviso, inserendo considerazioni di altri personaggi in quella che, fino a quel punto, era una narrazione descritta seguendo le riflessioni di Luke. Ad esempio: “Degli occhi grigi lo guardano, con un’ansia inspiegabile. La ragazza sorride e china il capo, di fronte all’espressione perplessa che lui le dona. «Annabeth Chase» si presenta. «Noi eravamo…». Una famiglia, vorrebbe dirgli, forse inspiegabilmente qualcosa in più. Ma Luke è morto e risorto davanti i suoi occhi e lei, quell’estraneo non lo riconosce.” Questo ha destabilizzato un attimo la lettura, in quanto si hanno più volte queste incursioni esterne in punti del discorso dove non te l’aspetteresti e in cui, secondo il mio modestissimo parere, stonano con il resto.
A parte questi due appunti, comunque, ho trovato il tuo stile di scrittura molto suggestivo, pieno di descrizioni e svisceramenti dei pensieri dei personaggi – Luke in primis – che hanno arricchito non poco la trama generale. A tratti è stato persino poetico, pieno di immagini vivide spesso mostrate (anche) in senso figurato che mi hanno intrigato moltissimo e che hanno donato un tono elevato al racconto, nonché apportato una componente originale non indifferente.
 
Trama, originalità e coesione dei fatti: 9/10

L’idea alla base della storia è stata molto originale; la perdita della memoria è effettivamente un giusto – almeno dal punto di vista degli Dèi – pegno da pagare per avere una seconda opportunità nel mondo dei vivi, e qui si percepisce chiaramente tutto ciò che una simile decisione provoca nei personaggi in scena.
Mi è piaciuto come il focus del discorso fosse interamente centrato sulle relazioni presenti tra i vari protagonisti, il loro modo di reagire di fronte a questo insolito risvolto della guerra, e le sensazioni contrastanti che provano e che non sono in grado di risolvere o spiegare del tutto.
C’è inoltre un filo – logico, contenutistico, narrativo – ben saldo che tiene insieme le varie scene, le quali si incastrano alla perfezione l’un l’altra e la cui successione porta avanti non solo la trama vera e propria ma anche quel tono di strazio e disperazione sempre più accentuati.
I toni malinconici hanno infatti portato in scena dei risvolti angosciosi e drammatici, e diventa difficile stabilire chi tra i tre – Luke, Percy, Annabeth – abbia ragione nel comportarsi come si comporta, e chi invece potrebbe essere più accomodante. Questo aspetto è stato uno dei punti forti della storia, ovvero il mostrare come i tre ragazzi agiscano come meglio credono, ma ciò non è sufficiente a salvarli. Luke è senza dubbio colui che ne soffre maggiormente, ma anche pensare a Percy che ha visto il tutto o Annabeth quando apprenderà la notizia è semplicemente straziante.
Questo accade anche perché il progredire di Luke che ogni giorno compie le stesse azioni alla ricerca dei ricordi perduti e che pian piano iniziare a recuperare pare indirizzarti verso un risvolto più felice – o comunque ti induce a sperarlo – perciò si è ancora più lasciati di stucco quando accade la reale risoluzione dei fatti.
Forse non avrei dovuto stupirmene data la tua propensione all’angst, ma sono stata davvero sorpresa nel leggere l’ultima parte del racconto, e trovo che il tuo stile abbia aiutato a quell’alone di mistero che ti lascia interdetto fino all’ultimo secondo. Della serie: “sta davvero per fare quello che sembra o arriverà qualcuno a salvarlo?”
Un momento degno di nota, inoltre, è quando Luke chiede ad Annabeth “lo ami?”, in una scena speculare a quella iniziale che chiude il cerchio narrativo e che pone definitivamente fine a qualsiasi speranza da parte del ragazzo. Quello è il momento in cui decide che forse quella seconda opportunità è più un fardello che un regalo, e decide di porre fine alle sue sofferenze e quelle degli altri.
Poi la canzone di Avril Lavigne è stata la ciliegina sulla torta, un soundtrack drammatico per una storia drammatica – da questo punto di vista credo che tu possa aggiungerlo anche come genere del racconto; il “rinvio” della morte di Luke che sarebbe dovuta accadere tempo prima, ma che viene solo rimandata non per offrigli più tempo con la persona che ama ma solo con l’aggiunta di ulteriore sofferenza e spaesamento è davvero qualcosa di lancinante.
Ho tolto un piccolo punticino dal punteggio perché la storia i basa fortemente sull’aspetto sentimentale e, di fatto, accade poco a livello di trama vera e propria. In particolare, mi sarebbe piaciuto vedere le reazioni anche di altri personaggi in relazione a Luke. Possibile che nessuno tenta di aiutarlo, oltre a Percy? Travis e Connor dove si trovano? Ecco, credo che con la loro presenza la storia sarebbe risultata più completa, ma hai senz’altro fatto un gran lavoro anche così.
 
Caratterizzazione dei personaggi e IC: 8/10

La versione dei personaggi presente in questa storia è particolare. Io l’ho vista e intesa come una sorta di esasperazione delle personalità che conosciamo, ovvero come reagirebbero se portare all’estremo, soprattutto in un periodo come quello successivo alla guerra.
Quello che mi ha convinta di più è senza dubbio Luke; essendo il protagonista, veniamo messi a conoscenza di ogni pensiero, ogni dubbio, ogni lacerante preoccupazione e – almeno per me – è stato impossibile non empatizzare con lui, anche perché è uno dei miei personaggi preferiti dell’intero mondo di PJO, quindi è stata una storia proprio alla mia portata. Inoltre qui Luke mi ha ricordato un sacco Bucky – non so se conosci il fandom degli Avengers – quindi i livelli di apprezzamento sono schizzati alle stelle.
Un’altra figura che mi ha affascinata non poco è stata quella di Percy, il quale è tentato di alterare la memoria di Luke per convenienza personale. Questo è stato veramente un bel concetto; onestamente non saprei nemmeno dire se è perfettamente IC o meno, in quanto è un sentimento che nel canon non ha avuto modo di esplorare fino in fondo oltre alla mera gelosia e che, alla fine, non ha avuto la possibilità di mettere in atto per via della morte di Luke. Però per quanto mi riguarda potrebbe essere un risvolto plausibile, anche dettato dalla paura e dall’incertezza che di certo non mancano in lui, e questa versione quasi “dark” ha riscosso particolare interesse in me, tanto che andrò sicuramente a cercare se esistono altre fic con toni simili.
Quello che è mancato secondo me, più che l’IC in sé, è stata la caratterizzazione, specialmente di personaggi come Percy – in minor parte – e, soprattutto, di Annabeth. Pensare che il primo sia insicuro e geloso e per questo tiene nascosta a Luke la verità e che la seconda possa voler mantenere le distanze ha sicuramente senso, ma mi è sembrato ci fosse una carenza per quanto riguarda le motivazioni ultime. Perché Annabeth si comporta in modo così freddo e sbrigativo? Come crede di fare Percy quando Luke avrà inevitabilmente recuperato parte dei suoi ricordi?
I loro comportamenti, secondo il mio punto di vista, sono coerenti con le versioni canoniche che conosciamo tutti; certo, agiscono in maniera differente, ma anche la situazione che si è presentata è inedita, e credo che tu abbia saputo gestire bene i cambiamenti apportati, rendendoli verosimili. Tuttavia mi è sembrato che vivessero tutti molto “alla giornata”, e se questo mi è risultato facile da credere per Percy, non è stato lo stesso per Annabeth. In generale, l’ho percepita molto lasciata sullo sfondo persino quando era la protagonista di una determinata scena e, sebbene avesse dovuto essere – e lo è stata – ciò che cambia le carte in tavola per Luke, ciò che lo spinge verso una soluzione estrema, è risultata un po’ “piatta”. Come accennavo anche prima, non mi è risultato chiaro il motivo di un tale allontanamento da Luke, o la sua delusione quando questi non ricorda chi sia… insomma, non è colpa sua e un’azione che sicuramente avrebbe giovato sarebbe stata proprio quella di stagli vicino e aiutarlo.
Da questo punto di vista, quindi, magari aspetto anche una delucidazione da parte sua su come avevi inteso il tutto… e mi scuso già se per caso non sono riuscita ad afferrare ciò che volevi comunicare.
 
Utilizzo dei prompt: 5,5/6 (2 + 1,5 + 2)

Personaggio: Percy Jackson
Oggetto: Corso d’acqua
Situazione: Luke sopravvive
 
Per quanto riguarda la situazione generale, direi che hai centrato in pieno la questione; è vero che hai inserito un “twist” finale in cui Luke non sopravvive, ma la richiesta si riferiva appunto ai momenti finali del quinto libro, perciò direi che ti assegno un punteggio pieno e i miei complimenti per avergli saputo dare una tua interpretazione personale che io non avevo contemplato.
Anche per quanto concerne il personaggio, Percy è senz’altro presente in maniera non indifferente. Il protagonista assoluto è ovviamente Luke, ma il ruolo che svolge il figlio di Poseidone non è per niente parziale, e anzi è uno dei fattori critici che mette in moto l’azione. Sebbene i due non interagiscano moltissimo, sono riuscita a percepire il rapporto abbastanza travagliato che scorre tra di loro – anche considerando il fatto che questa sarebbe la prima volta che parlano davvero dopo il tradimento di Luke avvenuto a inizio saga.
Per il prompt, ho avuto qualche remora in più; il corso d’acqua appare più volte nella storia, sia fisicamente sia inteso in senso metaforico e, sebbene quest’ultima sia stata un’interpretazione molto originale, avrei voluto che fosse esplicitata un po’ di più. Nei momenti iniziali, infatti, quando Luke si reca al fiume del Campo ogni mattina, non mi è parso che il fiume avesse un reale significato o simbolismo – che acquista solo nelle considerazioni più metaforiche e nella scena finale – per cui non sono riuscita a cogliere appieno in che modo fosse il prompt ispiratore della faccenda.
Ripeto che è comunque percepibile all’interno del racconto, ma ho sottratto un mezzo punto proprio per la poca nitidezza iniziale sul ruolo che tale elemento dovesse avere sulle vicende descritte.
 
Gradimento personale: 8/10

Questa storia mi ha dato la possibilità di leggere di un tema che inaspettatamente si è rivelato essere molto di mio gradimento, ovvero un Percy assai lontano dalla figura dell’eroe perfetto che, aggiunto allo svisceramento ancora più esaustivo della personalità di Luke, è risultato in qualcosa di veramente intrigante.
Mi ha fatto inoltre piacere vedere sviluppato un prompt che avevo in mente da parecchio ma su cui non riuscivo a trovare storie o a scrivere da me, ovvero la sopravvivenza di Luke. Certo, qui non è durata molto a lungo ma vedere la tua personale interpretazione di una mia vaga e fioca idea ha avuto sicuramente il suo perché, e di questo non posso che ringraziarti.
Spero di avere l’opportunità di leggere altre tue storie presto, perché sai mettere in scena degli spunti interessanti e che mi affascinano sempre moltissimo!
 
Totale: 45,9/56

Nuovo recensore
11/10/20, ore 12:18

Ciao Gaia!
molto carina e scritta in maniera accurata e scorrevole (*_*)!
Help me, i miei feels... Le storie che finiscono maluccio mi hanno sempre dato una certa strana sensazione, una specie di sconforto che non so esprimere a parole ma mi devasta dentro. Non è la prima ff che leggo tua (in realtà le leggo sempre tutte eheh), e ho notato che hai una tendenza all'angst e alla malinconia che mi uccide e allo stesso tempo mi attira come un cucchiaio di miele :-). Mi piacciono tanto tanto le tue ff, se non l'ho già detto :-).
Luke non mi è mai stato il mio preferito, tra tutti i personaggi della prima saga, ma nu, poverino, deve essere brutto perdere completamente la memoria. A questi punti meglio essere un coniglietto, o un bel gattino.
Riguardo l'OOC dei personaggi, io ho effettivamente trovato un po' OOC Percy - ma è tanto che non leggo Percy Jackson, quindi potrebbe essere una mia impressione. In ogni caso, anche se fosse, un po' di OOC viene perdonato a tutti, e la storia rimane molto bella e comunque toccante.
Non vedo l'ora di leggere dell'altro!
Bacioni,
AleAmavaVolare