Recensioni per
Crescendo
di Juriaka

Questa storia ha ottenuto 11 recensioni.
Positive : 11
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/02/21, ore 18:12
Cap. 1:

Davvero carina la prima drabble, che con l'enfasi sui colori vivaci evidenzia bene l'infanzia spensierata della protagonista.
E la seconda usa immagini sgradevoli e fredde per una situazione diametralmente opposta. Qualunque cosa sia successa ad Elena in quei vent'anni, il cambiamento è un pugno nello stomaco da leggere.
Bel lavoro, complimenti!

Recensore Master
25/12/20, ore 23:13
Cap. 1:

Ciao, Juri, buon Natale!
Non ti sto neanche a dire quando ho inserito questa storia "da recensire", insomma, lasciamo perdere e stendiamo un velo pietoso.

Elena T_____T
No okay, cerco di dar vita a un commento sensato.
Queste drabble mi hanno colpita tantissimo, nella loro "secchezza" (passami il termine): il titolo, crescendo, già indica il cambiamento che avverrà, lo stacco enorme tra una drabble e l'altra. Perché nella prima, Elena è una bambina di sei anni che ama vivere ed è ripiena di speranza; nella secondo ne ha ventisei e l'unica cosa spera è di morire, piena di disperazione. Viene da chiedersi cosa le sia successo, per ridursi così, ma neanche troppo in realtà perché di spiegazioni possibili ne vengono in mente molto e una sopra tutte.
Ma soprattutto, penso che tu abbia descritto davvero bene questi due stati d'animo opposti; le due drabble mi sembrano quasi l'una lo specchio dell'altra. Hai utilizzato uno stile direi medio-alto, creando molto immagini davvero belle (nella prima) e avvalendoti di un lessico a tratti più basso nella seconda, com'è giusto che sia, visti i temi affrontati.
La fredda, crudele realtà della depressione secondo me l'hai resa benissimo, fa male leggere di Elena così vuota.

Insomma, bravissima!
Un bacio grande,
Mari

Recensore Master
22/12/20, ore 13:12
Cap. 1:

Ciao carissima,
la prima cosa che salta agli occhi in queste due drabble è il contrasto. Sono strutturate nella stessa maniera, hanno lo stesso svolgimento, ma ci descrivono due persone completamente diverse. La prima, con l'innocenza e l'entusiasmo dell'infanzia, si lancia nelle cose a capofitto, le ama, ride, è sole e mare.
È tutto bello, per questa piccola Elena, tutto possibile, anche volare, se solo lo vuole veramente.
E poi l'Elena bambina lascia il posto all'Elena giovane donna, devastata dalle cicatrici, con le unghie mangiate e senza più voce per piangere o urlare.
È tutto finito: il bel sogno di volare, il sole, il mare non ci sono più. È rimasta una prigione di vomito, dolore e disagio.
Cosa sarà successo? Non ci è dato saperlo. L'unica cosa che sappiamo è che Elena, a ventisei anni, si augura di morire, mentre vent'anni prima non si saziava di vivere.
Due stralci molto intensi e belli, complimenti!

Nuovo recensore
25/10/20, ore 00:46
Cap. 1:

Ciao Juriaka!
È un testo molto interessante, terribilmente triste eppure vero, reale.
Due frammenti di vita della stessa persona.
Da un lato piccola, spensierata, felice.
Dall’altro grande, disillusa, apatica.
È molto triste pensare che poi non è così lontano dalla realtà che molte persone vivono.
Sei riuscit* a descrivere, seppur con poche parole, le sensazioni e ciò che circonda la tua protagonista in modo ottimo, complimenti.
Un abbraccio,
E.

Recensore Master
10/10/20, ore 21:33
Cap. 1:

Juri!
Io ogni volta che vedo il tuo nome fra gli aggiornamenti un po' piango, perché non conosco praticamente mai i tuoi fandom, quindi vederti tornare nella sezione delle storie originali mi ha riempita di gioia!
Queste due drabble mi hanno veramente stretto il cuore: in poche paorle sei riuscita a dare un'immagine estremamente vivida di questa tua protagonista, catturando in maniera molto efficace l'atmosfera in cui si muove: non è facile scrivere drabble, soprattutto quando lo si fa con personaggi originali, in cui quindi tutto il contesto deve emergere dalla drabble stessa, perché non ci si può concentrare solo su un momento introspettivo che si "appoggia" su eventi canonici precisi e già ben delineati, che il lettore già conosce. A questo proposito, credo che la scelta di mostrare due momenti così speculari, dove la protagonista è la stessa, ma il contrasto fra le età e le situazioni è così forte da far emergere tutto, sia stata una scelta vincente. Hai giocato davvero molto bene con questo contrasto, perché presentare dapprima una situazione così serena e luminosa, fatta di giochi e risate e serenità rende ancora più forte il contrasto e l'impatto con Elena adulta, Elena che annega in questo mare che s'è fattk di ghiaccio. Il contrasto, sapere che cosa c'era e ora non c'è più mi ha davvero stretto il cuore.
Mi è poi molto piaciuto il modo in cui hai costruito la storia basandoti su immagini che sono estremamente d'effetto, senza mai essere troppo astratte o esagerate, perché mantengono sempre un forte legame con la concretezza della vita (come quest'apatia che è come succo di limone sulle unghie mangiucchiate... è davvero un'immagine che sa rappresentare in pieno questa apatia che sa fare un male cane).
Insomma, sono davvero contenta che tu abbia scelto di dare ascolto a questa Elena, e spero di poterla incontrare di nuovo!
A presto!

Recensore Master
10/10/20, ore 20:55
Cap. 1:

Cioè, fammi capire, tu eri indecisa se postare o meglio queste due drabble o poco più? PERCHE’?! In poche parole sei riuscita a commuovermi tirando fuori dal cappello due piccoli spaccati su un personaggio original che comunque non manca di profondità, pur se abbozzata in poche righe. Certo, ora sono curiosa di saperne di più (ora ti odio perché dopo questa mi devi un lieto fine, povera Elena!) e sono curiosa di vedere approfondito questo personaggio che già nella tua testa ha preso forma da un po’, però nonostante tutto le drabble riescono a dire se non tutto, comunque tanto.
E in realtà il merito è soprattutto dei due finali paralleli, con quelle frasi ad effetto che ti affettano il cuore e te lo calciorotano verso Marte.
Sono partita a scatola chiusa, senza nemmeno leggere l’introduzione (perché sono pigra e perché tanto sapevo che non mi avresti delusa) e già da subito si nota la tua attenzione alle parole che scegli. Nella prima drabble infatti ci sono concetti semplici, quasi un po’ banali ma che subito fanno venire alla mente l’atteggiamento dei bambini – e difatti è così che Elena si presenta, con una bambina di sei anni che, tenera lei, come tutti i bambini crede nell’impossibile, pensa si possa volare solo con un soffio di vento e le braccia allargate e scoppia di voglia di vivere. Un’immagine che non è dolce, di più!
Nella drabble che segue invece, le prime parole si rifanno all’inizio dell’altra eppure il tono è da subito pensante, drammatico, più adulto e tagliente. E tutta la dolcezza che si respirava un attimo prima, ora è sparita per lasciare il posto a questa ragazza di vent’anni che la voglia di vivere l’ha persa per questa prigione in cui si è ritrovata ad essere… e se da una parte le tematiche chiaramente vertono verso l’autolesionismo, un po’ mi sembra di sentire in sottofondo il campanello d’allarme degli abusi. Tra l’altro mi piace il fatto di come all’inizio parli di questa prigione, come a fare riferimento al fatto che il posto in cui si trova, la casa, la famiglia forse è per lei una prigione, ma quasi lo è anche il suo stesso corpo su cui sono rimaste le cicatrici e che copre con maglioni larghi.
Mi piace come sei riuscita a trattare il tema, senza svelare più di tanto, ma senza nemmeno indorare la pillola, pugnalandoci senza troppa remore fino all’ultima frase.
Sei crudele, sallo – ma ho davvero, davvero apprezzato queste drabble, quindi complimentissimi per come sei riuscita a sviluppare il tema del writober *_*

Recensore Master
07/10/20, ore 19:31
Cap. 1:

AAAAHHHH MA CHE COS'E' QUESTA MERAVIGLIA????
Allora Juri, ALLORA. PARLIAMONE. IN CHE SENSO NON TI PIACE NIENTE DI QUELLO CHE SCRIVI??? (Qualcuno mi tolga il maiuscolo da sotto gli occhi, please)
Quante cose che ho da dire!!! Innanzitutto ti spezzerei le braccine per non avermi avvisato di questo aggiornamento (NO, NON MI BASTA UN POST SU FACEBOOK), poi cioè una storia drammatica, e un personaggio originali, in più con uno dei miei nomi preferiti!!! *______*
Questo deve essere un sogno.
Come al solito, dopo aver letto anche due drabbles drammatiche, sento di avere un'infinità di cose da commentare, e ho già scritto "cose" due volte ed è dalle elementari che ci dicono che non bisogna usare troppo questa parola, ma ora smetto di vaneggiare e scrivo una recensione sensata.
Hai espresso veramente il mondo in tre righe, hai saputo esprimere dei concetti difficilissimi con pochissime parole, ma quelle giuste. Per questo ti dico "IN CHE SENSO NON TI PIACE QUELLO CHE SCRIVI????" e te lo ripeterei centinaia di volte, perché se non ti piace quello che scrivi in questo periodo, sappi che piace tantissimo a me e che non devi assolutamente smettere di scrivere (E CANCELLARE TU SAI COSA) perché non è assolutamente vero che è "brutto" o qualsiasi altra cosa pensi.
E ora sto parlando puramente dello stile, che è a dir poco poetico e tu sai che questa è una caratteristica che ho sempre amato nel tuo stile e che ritrovo sempre, in qualche modo, nelle tue storie, anche in quelle brevissime come questa. Davvero non so come fai, ma è come se riuscissi a trasformare in poesia anche la più insignificante delle parole, perché hai questo talento che ti suggerisce il posto giusto in cui scriverle, e riesci a ottenere un effetto unico.
Poi vabbè, riesci a racchiudere in poche giuste parole dei concetti enormi, come quelli dell'infanzia e dell'età adulta, insieme a tutto ciò che entrambe si portano appresso. E anche stavolta hai fatto un lavoro stupendo, perché ho proprio sentito la gioia di Elena, la sua ingenuità di bambina, anche un po' di innocenza, che è ciò che vela gli occhi di ogni bambino cresciuto nel benessere: ho letto proprio quell'incapacità di comprendere la durezza della vita, e il bello è che hai speso a malapena un centinaio di parole per esprimerla e lo hai fatto nel più dolce dei modi, attraverso la semplicità.
L'opposto si percepisce nella seconda drabble, così malinconica e triste, come se a Elena fosse successo qualcosa di grave: invece, io credo che si sia semplicemente scontrata con la vita, in un certo senso ha imparato a "capirla", a modo suo. Si è ritrovata a vivere senza averlo scelto, come tutti noi; è cresciuta ed è maturata, e non necessariamente deve esserle accaduto qualcosa di negativo.
In verità, Elena è un po' tutti noi, chi più chi meno, ma credo ci sia una piccola Elena dentro ognuno di noi, una Elena che segretamente vorrebbe tornare bambina e fare finta di non dover crescere mai.
E' bellissimo infatti il richiamo al titolo, che vabbè, ormai sai quanto amo i tuoi titoli, ma mi sono ritrovata a riflettere su tutte queste cose senza nemmeno prenderlo in considerazione, per poi realizzare che anche "Crescendo" è lì per un motivo, come ogni parola in questo testo.
E così sono tornata a ripetermi "IN CHE SENSO NON TI PIACE CIO' CHE SCRIVI?????" e ogni volta aggiungo un punto interrogativo, perché lo capisco sempre meno. Qualsiasi cosa tu abbia in mente di fare, se cancellare ciò che scrivi per sempre o se smettere di scrivere è tra queste cose, ti prego di non farla altrimenti mi costringi davvero a venire da te e spezzarti le braccine, e se pensi che questa sia una minaccia allora è una minaccia XD
Io comunque ho bisogno di Elena nella mia vita, ora che ho scoperto la sua esistenza è diventata una specie di droga (solo con una storia, pensa te) e ne voglio assolutamente di più!!!
COMPLIMENTI, davvero, con tutto il mio cuore <3

Recensore Master
06/10/20, ore 13:39
Cap. 1:

Juriiiii *______*
In realtà ho un sacco di altre cose da recuperare qui sul tuo profilo, ma capiscimi, quando ho letto "drammatico" e ho appreso che ti eri cimentata in una storia originale, non ho potuto fare a meno di fiondarmi! E in uno dei miei generi preferiti, tra l'altro *____*
Aaaah, E DOVE LA TENEVI NASCOSTA ELENA??? Cioè, tu hai un OC in mente e me lo presenti solo adesso???? Io voglio sapere TUTTO di lei, anche perché mi piace già un sacco!
ADORO la base da cui sei partita per creare queste due minuscole flashfic; il colore degli occhi di Elena, o meglio, ciò che si può scorgere nelle sue iridi. All'inizio, quando era ancora una bambina, c'era l'oceano: liquido, sconfinato, cristallino, in cui la luce si riflette e scintilla; è un luogo cxhe racchiude milioni di possibilità dentro di sé, desiderio di partire, viaggiare, e scoprire.
Successivamente, vent'anni dopo, è come se quel mare si fosse congelato e abbia ceduto il posto al ghiaccio, fermo e duro, ostile, sbiadito. È come se la vita, la speranza e la voglia di assaporare il mondo avessero abbandonato questa ragazza.
La prima flashina mi è piaciuta UN SACCO, sembrava veramente una poesia, e hai saputo raccontare tramite parole dolci e sublimi l'infanzia, la gioia e l'innocenza racchiusa in quell'età, il futuro che si apre sconfinato davanti agli occhi di questa bimbas e lei non vede l'ora di tuffarsi a capofitto al suo interno, ma per il momento si limita a godersi ogni momento, a giocare e semplicemente non pensare, perché semplicemente è giusto così.
Poi, scisa se te lo dico, ma "la felicità che si acciambella come un gatto nella fossetta del suo mento" è ORO, mi ha ucciso!!!! Possibile che ogni volta che ti leggo mi debba venire una voglia implacabile di scrivee kidfic??? Se mi sono fissata con questo genere, è tutta colpa tua u.u
La seconda flashfic presenta un cambio d'atmpsfera talmente forte da essere surreale, è come se quella bambina di sei anni non esistesse più, come se fosse stata spazzata via dal gelo. E forse è proprio questo che Elena ha "sbagliato", se così si può dire: ha lasciato morire la bambina che era in lei, ha abbandonato i suoi sogni e la sua voglia di vivere che tanto la caratterizzava. Ora. io non so cosa sia capitato a questa ragazza, magari ha avuto un vissuto terribile, qualche bruttissima esperienza che l'ha buttata giù in questo modo - addirittura è arrivata all'autolesionismo, e per arrivare a una tale condizione ci devono essere ,otivi seri - ma io vorrei tanto farle vedere la se stessa di vent'anni prima, quanta vita e quanta gioia c'erano nei suoi occhi, e farle capire che dovrebbe aggrapparsi a quel briciolo d'infanzia che ancora alberga in lei. Vorrei tanto che capisse che, se solo trova la forza di lottare, può ancora farcela.
Juriaka, ma a te sembra normale che io, con due drabble allungate, sia partita con tutte queste riflessioni??? Cioè, ma che CAPOLAVORO hai scritto?? Non riesco in questa recensione a farti capire tutto quello che mi hai passato con questo scritto, ho ADORATO ogni singola parola e il modo in cui le hai incastrate, le metafore, le immagini che hai creato, le emozioni... AAAAHHHH ma io ti adoro!
E spero davvero che tu scriva presto di Elena, perché voglio assolutamente conoscerla meglio *____*
BRAVISSIMA, sei un GENIO e non devi mai mai MAI sminuirti!! ♥

Recensore Master
06/10/20, ore 12:52
Cap. 1:

Juriiiiiii!!!!!
Ma, scusa, cosa sarebbe QUESTA MERAVIGLIA???? COSAAAAAA????? *______________________*
Ti dico una cosa: se questi sono gli spettacolari risultati di quando scrivi originali, beh, dovresti farlo moooolto più spesso!!!!
Ho adorato queste due drabbles (mancate) XD sì, insomma, sono state ricchissime di sentimento: se nella prima vediamo una gioia e un'innocenza uniche, una fame di vita invidiabile e che spesso contraddistingue proprio i bambini, nella seconda ci troviamo proprio agli antipodi; quello di Elena a ventisei anni è un dolore viscerale che, anche se non possiamo sapere da cosa è causato nello specifico, ci fa capire che per essere in quello stato deve averne passate tante e deve aver completamente dimenticato e sepolto la sua innocenza di bambina paffuta e animata di gioia e curiosità.
Da adulta prova curiosità per la morte, solo per questo.
Questa contrapposizione mi ha letteralmente strappato il cuore: è stato un colpo durissimo passare dalla positività più spontanea alla negatività più oscura, però hai davvero fatto un lavoro magistrale.
Poi ADORO la simmetria di queste due schegge: cominciano allo stesso modo, dando risalto ai due prompt che ti hanno ispirato per scrivere, proseguono allo stesso modo descrivendo le sensazioni di Elena anche attraverso paragoni e metafore, e poi si concludono alla stessa maniera, ma mettendo in risalto due desideri opposti: vivere e morire.
Wow, wow, wow.
Sei divina!!!!
Ora non mi venire a dire che quello che hai scritto non ti piace o non ti convince - tanto, conoscendoti, potresti ANCHE avere il coraggio di pensare una stupidaggine simile ù.ù - perché altrimenti mi arrabbio sul serio!
Inoltre Elena mi intriga, è un personaggio su cui vorrei sapere qualcos'altro, dico la verità ^^
Complimenti davvero per questo bellissimo testo, mi ha fatto un sacco piacere leggerlo e commentarlo, mi ha emozionato un sacco *___*
Alla prossimaaaa ♥

Recensore Master
06/10/20, ore 08:54
Cap. 1:

WE!
Scusami, ma quella scena mi è rimasta in mente e ancora rido al pensiero. Avevo già letto questa doppia drabble ieri, ma sono contenta che tu ti sia decisa a postarla - stavo già pronta con l'aneddoto del caso - e mi dispiace solamente essermene accorta con tanto ritardo, ma alla fine ieri mi sono messa a organizzare la mia agenda (cose molto funny).
Quindi, eccomi qui.
Se sei riuscita a convincermi a leggere una storia di depressione, puoi da qui capire quanto io ti apprezzi come scrittrice, perché solitamente è una tematica che non mi piace leggere e che trovo non sia mai trattata bene. Ma qui ho ritrovato il gusto del drammatico dolce, un po' introspettivo, che avevo perso da un po'.
Le immagini che scrivi sono molto vivide - sono impazzita per le caramelle a forma di stella - ma al contempo delicate e mi sono piaciute da matti. Peraltro (e premettendo che io vedo citazioni dove non ce ne sono perché sì), la parte del volare mi ha molto ricordato un libro della mia adolescenza, che è Le vergini suicide di Eugenides. Ma non penso fosse voluto, è che sono presa bene con le citazioni.
Il contrasto tra la drabble 1 e la 2 è devastante: mi piace come tu abbia inserito una cesura netta, tra l'inizio e la fine della storia, che  mostra con forza il profondo cambiamento che avviene in Elena.
Come tu stessa scrivi, dopo il mare adesso c'è il ghiaccio nei suoi occhi e lei non ha più lacrime o voce. Hai usato espressioni bellissime e strazianti, mi hai distrutta e ancora non sono nemmeno le nove di mattina.
Complimenti, due drabble bellissime e mi dispiace soltanto di essere sintetica, ma sono senza parole.

Gaia

Recensore Master
05/10/20, ore 20:18
Cap. 1:

Elena ha bisogno di un barlume di speranza, ma mi piace il disincanto della seconda parte soprattutto in contrapposizione con la prima.
Io nella testa ho Homer, un neurone e di tanto in tanto uno scoiattolo che balla la Hula, direi che Elena è una compagna migliore.