III POSTO / “La prediletta”, NaoYoshikawa – 49,15/56
Grammatica e stile: 18,15/20 (14,15 + 4)
Nella storia ho riscontrato soltanto qualche imprecisione di davvero poco conto, che ti riporto qui:
“Improvvisamente, gli occhi si Eurus sembravano essere divenuti dieci volte più grandi […]” -> “di Eurus”
“Scommetto che non hai chiamato nessuno dei tuoi amici di Scotland Yard, eh Sherlock?” -> manca una virgola dopo “eh” (-0,15)
“Già anche io […]” -> manca una virgola dopo “già” (-0,15)
“[…] il fatto che loro fossero stati legati.” -> non c’è nessun errore, ma hai evidenziato in corsivo solo “oro” lasciando fuori la “l”
“Oramai le era chiaro - chiaro a tutti – che non sarebbe diventata la brava ragazza che i suoi genitori avevano sognato tanto a lungo.” -> il primo trattino deve essere lungo come il secondo invece che corto (-0,15)
“Per un secondo sembrò quasi che la lama fosse affondata sulla sua pelle […]” -> “nella sua pelle” (-0,25)
“Possiamo andarcene via di qui tutti e tre, vivi” -> manca il punto alla fine della frase (-0,15)
“Mi aveva disubbidito quando le aveva dato il preciso ordine di non toccarti.” -> “le avevo dato”
Ho trovato il tuo stile molto scorrevole e pieno di frasi precise che hanno ben delineato la situazione generale e che hanno portato avanti le dinamiche cariche di tensione e incertezza presenti nella storia.
Mi è piaciuto il fatto che ogni azione e ogni ragionamento dietro tale azione fossero sempre ben chiari ed espliciti, in quanto ciò ha permesso di seguire le vicende più da vicino ed entrare proprio nel vivo della questione. Specialmente con personaggi come Eurus può risultare complicato comprendere appieno le motivazioni di determinati gesti, ma qui tutta la faccenda è stata nitida e, di conseguenza, è stato facile apprezzare ciò che hai scelto di descrivere.
L’unico aspetto che non mi ha convinta è il fatto che si passa spesso da un punto di vista all’altro anche nel giro di una frase, alternando continuamente la focalizzazione in modo poco preciso. Non è totalmente destabilizzante, però è stato l’unico elemento che ha rallentato una lettura altrimenti molto fluida e spigliata.
Inoltre verso la fine ci sono stati un paio di termini leggermente stonanti:
- “Il coltello era stretto nella mano in modo stretto.” -> ripetizione superflua della parola “stretto”
- “Era accaduto tutto così facilmente che nemmeno un occhio attento come Sherlock avrebbe potuto fare qualcosa.” -> credo volessi dire “velocemente”
Trama, originalità e coesione dei fatti: 9/10
Avendo scritto ormai diverse storie in questo universo, credo tu ti stia destreggiando sempre meglio con dei personaggi così peculiari inseriti in un contesto per niente semplice da gestire.
In particolare, qui abbiamo una trama relativamente ampia intervallata da diversi momenti di introspezione, il cui focus è ovviamente Eurus e il suo desiderio di rivalsa, di essere considerata la numero uno senza dover sottostare a nessuno. Lo svisceramento del suo personaggio è stato gestito molto bene, la sua sfera psicologica è stata descritta in modo chiaro e, oserei dire, anche empatico. Sebbene siamo tutti d’accordo che sia una personalità altamente discutibile – nemmeno grigia, ma quasi completamente nera – ha un lato sorprendentemente umano con cui è facile relazionarsi.
Il rapporto tra i tre protagonisti, poi, è stato sublime, una sorta di esasperazione delle dinamiche canoniche, e mi è piaciuto come tu abbia saputo dare spazio a tutti e tre, evidenziando le loro principali caratteristiche nonostante il punto di vista dominante fosse quello di Eurus.
Di particolare mio gradimento è stato senza dubbio l’accenno a una precedente storia tra Jim e Sherlock; trovo infatti che i due fratelli siano simili sotto diversi punti di vista, e Moriarty è sicuramente il tipo di persona che è capace di scorgere certe sottigliezze ed essere attratto da entrambi i lati della stessa medaglia. (Dài, persino nel fandom si scherza che il suo orientamento sia Holmesexual).
Altro momento clou è stato il flashback che mostra come Eurus abbia incontrato Moriarty; l’ho trovato molto utile in quanto è andato ad ampliare e a completare il quadro generale delle vicende, dandoci un elemento di analisi in più per comprendere appieno i ragionamenti della protagonista e per mostrare come il passato giochi ancora fortemente un ruolo rilevante nel presente.
Da questo punto di vista forse avere gradito un approfondimento persino maggiore, in particolare su come Eurus sia venuta a conoscenza di Moriarty o perché lui si sia fidato di lei fin dal principio, o ancora una possibile reazione da parte di Sherlock.
Nel complesso, comunque, è una trama accattivante e interessante dall’inizio alla fine, piena di colpi di scena e di rivelazioni sui personaggi stessi, le cui azioni sono state veramente affascinanti da leggere. Seguire i movimenti di Eurus mentre tenta di raggiungere i suoi scopi a tutti i costi, essere sempre resi partecipi dei suoi pensieri contorti ma che hanno un senso di base, e in generale vedere le sue azioni e la fine tragica a cui la portano sono stati tutti elementi che hanno costituito un vero e proprio viaggio finzionale suggestivo all’interno della storia.
Il risultato finale quindi lascia sì l’amaro in bocca per la conclusione a sfondo drammatico, ma allo stesso tempo è un risvolto coerente con quanto è stato esposto fino a quel momento e, per quanto triste, ha una sua dignità intrinseca. Questo aspetto mi è piaciuto molto in quanto hai proseguito sulla traccia generale della storia, senza addolcire la faccenda ma mostrando fino in fondo quanto una vita come quella di Eurus possa essere contemporaneamente fonte di esaltazione e perdizione. Un racconto veramente solido e con molti spunti di riflessione, che è riuscito a intrattenermi in modo costante con sempre più risvolti originali. Gran bel lavoro!
Caratterizzazione dei personaggi e IC: 8/10
Come dicevo anche nel parametro precedente, i personaggi sono stati trattati molto bene, sia a livello di caratterizzazione personale sia in relazione l’uno all’altro.
Il più evidente è il rapporto peculiare presente tra Eurus e Jim; le loro dinamiche così particolari, dove si amano ma si minacciano e si provocano a vicenda, osando in modi che nessun altro mai si sognerebbe di tentare, rientrano decisamente tra le mie preferite. Trovo che si possano descrivere veramente tanti aspetti di questi due senza ricadere nella ripetizione o nella ridondanza, proprio perché hanno talmente tante sfaccettature che non esistono due situazioni in cui si comporterebbero nel medesimo modo. La volatilità dei loro caratteri, il passare da indifferenza a rabbia a frustrazione in un attimo, è un aspetto IC e che non può fare a meno di affascinare, in quanto è difficile prevedere la prossima azione, e si rimane letteralmente a pendere dalle labbra dei nostri due antieroi.
Per quanto riguarda Eurus, c’è stato un elemento che non mi ha convinta appieno, ovvero l’odio che prova nei confronti di Sherlock. Rivalità, gelosia e frustrazione sono senza dubbio sentimenti ampiamente esplorati anche nel canon, ma non mi pare ci sia mai stato un momento in cui Eurus arrivi addirittura a desiderare la morte di Sherlock. Anzi, per certi versi nella serie tv la vediamo ricucire un rapporto con lui alla fine, in quanto il suo vero desiderio è essere accettata e non dimenticata dalla sua stessa famiglia, e il fratello è la persona più simile a lei e quindi in grado di comprenderla e aiutarla.
Vedere quindi un astio così forte da arrivare a un tentativo di uccisione mi è sembrato un tantino eccessivo, persino per un AU. Inoltre ritenere di passarla liscia con Moriarty – pur sapendo bene quello che Sherlock significhi per lui – non mi è parso molto intelligente da parte sua, che invece è sempre trattata come un personaggio molto astuto e riflessivo, che pondera i pro e i contro di ogni decisione prima di metterla in atto.
Perfetti sono stati invece Sherlock e Jim, in ogni loro sfumatura. Sebbene abbiano una presenza minore nella fic, riescono comunque a splendere e a essere caratterizzati in maniera minuziosa, e si percepiscono anche nei momenti in cui Eurus è da sola, sia perché fanno parte dei suoi pensieri in maniera quasi ossessiva, sia perché tirano dei fili invisibili fuori scena senza che nessuno se ne accorga.
Moriarty è presenza estremamente velata ma necessaria per lo svolgimento della trama; osserva tutto da lontano e si palesa nel momento del bisogno, proprio come fa nell’opera canonica. Questo, unito ad aspetti tipici di Sherlock – come la sua calma innaturale nonostante la situazione di pericolo in cui si trova –, contribuisce a creare un’immagine molto vivida e precisa della situazione, in cui tutti i personaggi in scena dànno sfoggio delle proprie abilità in maniera perfettamente IC.
Utilizzo dei prompt: 6/6 (2 + 2 + 2)
Personaggio: Eurus Holmes
Oggetto: Coltello
Contesto: Criminal!AU
Il pacchetto è stato sviluppato nella sua interezza in modo molto abile; per quanto riguarda il personaggio e il contesto posso solo dire che sono stati centrati e posti in primo piano proprio secondo la richiesta. A primo impatto potrebbe sembrare che il Criminal!AU non sia poi così distante dall’universo canonico, ma ci sono stati diversi riferimenti precisi che non hanno fatto perdere il quadro generale, rafforzando costantemente l’ambiente in cui i personaggi si muovono e mostrando, seppur in modo sottile, alcune differenze con il contesto normale.
Anche il ruolo del coltello è pronunciato, si ripresenta più volte nel corso della narrazione e costituisce sia l’inizio sia la fine del servizio di Eurus. Non solo è il metodo prediletto per uccidere le sue vittime, ma è proprio l’oggetto con cui Moriarty mette in chiaro le sue intenzioni e le sue “preferenze”, rivolte a Sherlock e non a lei.
Specialmente nel finale ha avuto la funzione di un prompt a tutti gli effetti, dato che è proprio intorno al coltello che girano le dinamiche di potere e di sottomissione accennate in precedenza.
Complimenti dunque per aver avuto l’idea di includerlo in maniera così sostanziale e attribuirgli un significato simbolico maggiore della semplice funzione di arma.
Gradimento personale: 8/10
Questo universo in continua espansione che hai creato sta diventando sempre più interessante e già non vedo l’ora di scoprire quali altre situazioni ti inventerai in futuro.
Ti confesso che dopo questa storia ho bisogno di leggere tutto l’antefatto con Jim e Sherlock – mia OTP suprema – e spero che tu possa anche solo prendere in considerazione l’idea di scriverla, perché sono certa sarebbe una lettura molto interessante e sfiziosa.
Per il momento ti ringrazio di avermela proposta per questo contest, poiché sei senz’altro riuscita nell’intento di intrattenermi e farmi apprezzare questi personaggi così intriganti e pieni di sfaccettature – e che riesci a farmi apprezzare ancora di più!
Totale: 49,15/56 |