Ed eccomi qui, again! :)
Se il precedente capitolo mi era piaciuto, questo l'ho letteralmente amato! Come potrebbe essere altrimenti?
Apprezzo in maniera particolare il fatto che pur partendo sempre dal meraviglioso rapporto che si è evoluto nel tempo tra Ash ed Eiji, sei riuscita a dare spazio anche ad altri personaggi: da Jim a Shorter, da Jessica a Max... non hai lasciato davvero nessuno indietro (spero in un cameo anche sul nostro "piccolo" Sing perché merita tanto).
I meravigliosi momenti "AshEiji" qui si sprecano proprio e io, tanto per cambiare, mi sono letteralmente sciolta. Sono davvero una cosa sola e assolutamente inarrivabili! *si commuove*
Facciamo anche solo un esempio, giusto per intenderci:
Inconsciamente allungò una mano, fino a trovare quella di Ash. Gli sfiorò un dito e l’americano trasalì a quel tocco. Non ebbe bisogno di voltarsi per capire chi fosse, avrebbe riconosciuto quel tocco tra miliardi di persone. Prese la sua mano e la strinse e si addormentarono così.
Sono semplicemente loro, uniti da un legame emotivo profondo e contemporaneamente da un piccolo tocco fisico rinfrancante. Ad Ash basta un lieve contatto con Eiji per tornare a respirare con regolarità, per ricominciare a sentire il terreno sotto ai suoi piedi e - soprattutto - per ridare un senso a quell'intera esistenza perennemente a pezzi.
L'atto successivo, dove i due condividono la camera ritrovandosi a chiecchierare del Giappone poco prima di addormentarsi, è molto canonico e rende i personaggi completamente IC. In fondo Ash sperava davvero di poter andare nel Paese del Sol Levante assieme ad Eiji, glielo aveva promesso. Un pluaso anche per la maniera innocente e poetica con cui Okumura parla della sua nazione, dimenticandosi del caos infernale di una Tokyo che in realtà non gli appartiene (I-zu-mo! XD).
Carissima, ancora complimenti per tutto e spero vivamente che questa long possa continuare ancora per un po'. Ti muovi bene in questo fandom e sarebbe un peccato chiuderla a breve! ^^
A presto,
Mahlerlucia
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