Recensioni per
Haiku Collection
di sofcwrites

Questa storia ha ottenuto 13 recensioni.
Positive : 13
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
03/11/20, ore 07:15
Cap. 7:

Buongiorno,
sono carini questi brevi testi, anche se lasciano molto spazio all'immaginazione, in un certo senso xD
Penso sempre che ci voglia talento per affrontare gli haiku, sfida non facile.

Nuovo recensore
02/11/20, ore 17:54
Cap. 1:

Contrasto stridente.In metafora puo' sembrare che il forte non abbia una reale percezioni di come giu possa cadere.
Pasta 2/11/20

Nuovo recensore
02/11/20, ore 16:03
Cap. 8:

LA pillola ti apre altri pori non quelli della mente.Oltre l'aiku non vai se non scendi sul terreno di una poesia autentica.
Pasta 2/11/20

Nuovo recensore
30/10/20, ore 20:39
Cap. 7:

Probabile ma prima dell'avvento dei virus.
Pasta 30/10/20

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:56
Cap. 6:

Risulta davvero difficile, nella maggior parte delle occasioni, avere un'opinione positiva dell'umanità in quanto tale. I danni ci procuriamo a vicenda, ogni giorno, senza sosta, sono inquantificabili. Non sono nella posizione di dire cosa sia meglio e cosa sia peggio fare, ma credo che fin quando ciascuno, anche soltanto nel suo privato, faccia ciò che è giusto al fine di migliorare la propria situazione di vita senza mai ledere quella altrui, si possa parlare senza dubbio di "speranza" (e qui si vede la mia condivisione del pensiero di Kant). E si noti che, semmai dovessimo davvero giungere al "mondo nuovo", nessuno di noi sarebbe in grado di accorgersene, né di gioirne, né di capire. Come nelle composizioni precedenti, complimenti per la grande forza espressiva condensata in queste poche parole!

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:47
Cap. 5:

Molto triste una visione simile, che però risulta in una composizione molto forte, fredda e deprimente. Spero vada tutto bene! Come per le precedenti poesie, si vede molta abilità nella scelta delle poco numerose parole: complimenti, ancora una volta!

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:43
Cap. 4:

Terribile nella paura che riesce ad evocare. Quell'"attendo" sembra durare un'eternità, e il tempo è uno degli elementi che più destano angoscia nell'animo dell'uomo. E poi anche l'incertezza, il non sapere del cambiamento, l'attesa eterna di Sisifo, appropriatamente infernale. Molto inquietante, ma non per questo non ben fatto. Credo sia sempre un grande merito riuscire nel inserire tanta emozione in così poche parole. Complimenti!

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:37
Cap. 3:

Triste il riconoscersi in una tale situazione. Non mi piace molto il vittimismo ma devo ammettere una certa somiglianza a situazioni e momenti che io stesso ho vissuto, cosa ovviamente non positiva. Protetto, anzi, schermato dalle spine, il cactus non può farsi avvicinare da nessuno e, se tentasse la prima mossa, potrebbe ferire un amico. In sole tre righe così tanti spunti di riflessione! Il cactus non può essere toccato, ma è per sua natura. Può allora fare qualcosa per contrastare i propri limiti terreni? Ne varrebbe la pena? Se non c'è nulla intorno, perché scomodarsi? Dunque è giusto, tutto sommato, sentirsi soli se si viene abbandonati né è possibile instaurare una relazione, anche solo un discorso pacifico?
Davvero bella, ma per motivi che vorrei non capire appieno ed errori che vorrei non fare o riconoscere in anticipo.

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:29
Cap. 2:

Più che una poesia sembra un vero e proprio enigma, un indovinello che chissà quale soluzione possa avere. Parla di amore? Allora si vuole esternare il proprio affetto superando qualsiasi apparenza. Ma forse è qualcosa di troppo? Il pupazzo di neve si scioglie più in fretta una volta abbracciato. La contrapposizione è in ogni caso tra il freddo della neve e il calore, anche soltanto sentimentale, dell'abbraccio. La trovo molto interessante!

Recensore Junior
27/10/20, ore 18:08
Cap. 1:

Molto bello e vivido nell'immagine dinamica che evoca. Fa pensare ai vari impieghi, alle varie situazioni che si possono adattare al testo, e anche ai vari riscontri che soltanto l'immagine del "forte macigno" possa generare nella mente. Beh, non so cosa possa dire di me, ma leggendo il primo verso ho immaginato il pietrone già ruzzolante lungo il fianco di un monte. Con la foglia mi ha fatto pensare al vuoto e a come influenzi le legggi della gravità: dopotutto, sulla Luna una foglia e un macigno cadono alla stessa velocità, ma nemmeno fanno rumore. Molto evocativa, ben fatto!

Nuovo recensore
26/10/20, ore 17:07
Cap. 6:

Nel senso quindi che il freddo va preferito alle temperature calde lasciate alle spalle.
Pasta 26/10/20

Nuovo recensore
21/10/20, ore 12:47
Cap. 5:

Quasi cimiteriale questo coso giapponese.Sorridi alla vita,unica chance che abbiamo.Un saluto.
Pasta 21/10/20

Nuovo recensore
15/10/20, ore 19:15
Cap. 4:

COSA VUOI ATTENDERE IN UN SIMILE FRANGENTE.VAI AVANTI.
Pasta 15/10/2020