Recensioni per
È soltanto una parola
di Lisbeth Salander

Questa storia ha ottenuto 6 recensioni.
Positive : 6
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
22/11/20, ore 15:40

La cara Traumerin che ha stilato la lista si è anche lasciata mangiare dall’angst con questa storia!
Temo di essere ripetitiva nel dirti quanto io amo la tua Lily, Fede, ma non posso farci nulla. Sono assolutamente innamorata del modo in cui riesci a caratterizzare questo personaggio, del mondo che riesci a costruirle attorno basandoti su quelle pochissime informazioni che abbiamo su di lei.
Adoro la tua capacità di mettere nero su bianco tutti quei dubbi e quelle preoccupazioni che l’hanno assalita negli anni, mostrare l’evoluzione di quell’incertezza che l’accompagna sin da quando mette i suoi primi passi in un mondo completamente nuovo.
Sono rimasta colpita dalla tua bravura nel parlare di un argomento così spinoso, di questa delicatezza con cui hai affrontato una dinamica così difficile, dandole la giusta importanza e, soprattutto, senza sminuirla.
Il momento in cui Lily ha conferma di ciò che aveva solo immaginato è riuscito a farmi rabbrividire. “Chissà se esiste qualcosa in grado di correggere il sangue.” Ecco, questa frase, mi ha completamente spiazzata perché ha messo in evidenza quanto certe ideologie possano danneggiare la mente di una persona fino a farla sentire sbagliata – son stata scossa da emozioni talmente forti nel leggere quelle parole, da aver avuto bisogno di qualche minuto prima di procedere. È che questa storia tocca un tema che non può essere limitato alla saga, ma che purtroppo va a toccare una realtà terribile che DEVE continuar a far riflettere (e io con questa tua storia l’ho fatto, quindi grazie di averla scritta).
Mi è piaciuta moltissimo la reazione di Lily a questa parola: quell’incertezza iniziale, quando ancora non sa – non è pronta per sapere – cosa voglia dire; lo sbigottimento nell’apprendere il suo significato (non sono state solo le tue riflessioni a commuovermi, ma anche la scena che hai costruito: il disagio dipinto sui volti dei compagni, l’imbarazzo di chi sa, il fatto che sia stato proprio Sirius – Sirius! – a darle una spiegazione). Le mura che si costruisce attorno per difendersi e quella rabbia che poi diventa motore d’azione: è questa la Lily che ho sempre immaginato, determinata e combattiva, pronta a mettersi in gioco per raggiungere l’uguaglianza. Una Lily che non si lascia abbattere nemmeno dalla perdita dell’amicizia di Piton (la perdita di una protezione!) che continua imperterrita a combattere per ciò che ritiene giusto, per un mondo dove il sangue non sia motivo di guerre.
Ho adorato che la scena finale abbia richiamato quella iniziale, che la Lily undicenne sia stata sostituita da una ragazza matura e consapevole, priva delle incertezze che l’assillavano da bambina ma carica di certezze: prima fra tutte, quella di appartenere completamente al mondo magico e di dover (di voler!) far di tutto per proteggerlo da chi, in quella parola – che è soltanto una parola – ci crede davvero.
Sei stata eccezionale, Fede.
Un abbraccio enorme (anche se mi hai fatta piangere!) ❤

Recensore Junior
03/11/20, ore 21:31

Ho trovato questa storia è l’ho adorata, Lily è fantastica si vede quanto cresce nel corso della storia e quanto cambia il suo mondo. Le scene del vialetto poi ti fanno ben capire la differenza di Lily undicenne e analfabeta del mondo magico con la Lily adulta.
L’insulto di Piton vista da questa storia sembra ancora più cattivo e pesante . Severus è l’amico che l’ha avviata al mondo magico e che poi proprio lui le butta addosso la bruttezza di quel mondo .
La sua voglia di combattere per non far sentire nessuno , ferito come lei è sublime :le parole che usa , il tormento di sapere che altri nati-babbani potranno soffrire e l’insofferenza che alla fine prova sono completamente in linea.
Ancora tanti applausi .

Recensore Master
23/10/20, ore 10:37

Ciao Fede, finalmente riesco a passare da questa storia e penso che ci sia una delle Lily più belle che abbia letto da che ricordi. Mi è piaciuto tantissimo il fatto che la oneshot sia incentrata interamente su di lei e non su lei e James. E la riflessione sulla parola, che non viene mai pronunciata per tutta la fic è interessante per i temi che trascina con sé. Non solo la guerra e lo stato di sangue, ma anche entrare a undici anni in un mondo di cui non sapevi l'esistenza ed essere coinvolto in riti, tradizioni, usanze, ma anche lotte, rivalità e appunto guerre senza essere preparato.
La reazione di Lily di spaesamento iniziale, la guida di Sirius che da quel mondo è scappato, mentre gli altri cercano di proteggerla e nel farlo le impediscono di capire cosa succede è interessante.
Ho amato questo passaggio.
Non è considerata più degna: è una questione di sangue ed anche il suo sangue non è abbastanza. È solo il rispetto che gli altri nutrono per quell’amico ad evitarle di essere un bersaglio diretto.
Qui emerge il ruolo di Severus e non avevo mai riflettuto così a fondo su cosa comportasse quell'amicizia in quel contesto. L'idea che lei sia stata risparmiata dagli insulti per rispetto a Severus è affascinante e indica anche il potere o il carisma di Severus in Serpeverde, come se si fosse fatto benvolere in qualche modo al punto che la sua aurea arriva fino a Lily. Di solito noi leggiamo di un'influenza inversa, di Lily che protegge Severus dagli scherzi dei Malandrini e questo rovesciamento l'ho apprezzato moltissimo.
La fine dell'amicizia e la presa di coscienza del ruolo in guerra e del bisogno di combattere non solo una parola ma azioni concrete che minacciano le esistenze di chi viene considerato indegno è la fine perfetta di questa storia. Esce una meravigliosa Lily guerriera che si lascia alle spalle il mondo babbano con il matrimonio di Petunia, un'altra che la giudica indegna per ragioni opposte a quelle di Severus, ed è pronta per combattere. Sappiamo come finirà (ma sappiamo anche che la determinazione a proteggere sarà ciò che farà vincere la guerra a Harry).
Meravigliosa! Io la metto tra le preferite.
Grazie per averla condivisa nel gruppo perché l'avevo letta e poi persa.
Un abbraccio,
Sev

Recensore Master
13/10/20, ore 11:47

Amica ♥︎ Eccomi qui, finalmente! Sarei passata anche prima ma come sai, il tempo non si sa dove finisca XD

Allora, tu ovviamente hai scritto una roba meravigliosa. Come già ti ho detto in svariate occasioni, Lily (ma anche James, qui mi limito a Lily perché James praticamente non compare) riesci a plasmarla alla perfezione, nelle tue mani prende vita ed esce quasi dalla pagina e questa è una cosa importantissima, per me, "sentire" i personaggi, e quando succede, allora il merito è tutto dell'autore. E tu hai questo rapporto esclusivo con Lily per cui riesci ad "entrarle dentro" e a tirare fuori anche i lati più nascosti e sottili di lei. Qui giochi benissimo con l'angst, che non è urlato ma molto sottile, sussurrato, quasi come "quella parola" viene sussurrata e sguinzagliata alle spalle di coloro ai quali viene rivolta. Esplori molto bene l'interiorità di Lily a partire da quel primo viaggio verso Hogwarts, fino a giungere al matrimonio di Petunia, ultimo giorno in cui, senza saperlo, Lily percorrerà quel vialetto. Ci descrivi una Lily che cresce, e man mano che cresce la sua consapevolezza muta, e il suo approccio con "quella parola", Sanguesporco, cambia e muta insieme a lei. Prima c'è la Lily bambina che non la capisce. Sente il disagio e sa benissimo che quella parola la ferisce e la mette in imbarazzo, ma non ne conosce appieno il significato finché qualcun altro non glielo spiega (finissimo e azzeccatissimo il parallelismo con Hermione, brava! Per non parlare delle reazioni dei vari personaggi! In due parole hai dipinto Sirius, Lupin e gli altri!). Man mano che si procede, quindi, Lily cresce e anche la sua consapevolezza cresce, muta, si evolve e quella parola cresce con lei e si evolve con lei, ma ovviamente Lily è più grande, ora, e riesce ad affrontarla, finché giustamente qualcuno (che non nomino nemmeno perché mi fa schifo, giuro) non la mette nuovamente di fronte a "quella parola", a ciò che è e a ciò che da sempre si sforza di ignorare. Noi sappiamo che Lily è più forte di così, però, e supera anche questo nuovo, spiazzante e doloroso ostacolo: la perdita di colui che aveva sempre considerato un amico (ma noi ovviamente non ce ne dispiacciamo per niente). 

Non posso che ribadire quanto tu sia stata brava, non hai scritto una storia lunghissima ma in poche righe sei riuscita a far arrivare tutto quanto, tutta quanta Lily, e ripeto, sei bravissima in questo, con lei ♥︎

Ti mando un abbraccio, ami ♥︎

Recensore Master
11/10/20, ore 22:32

Aiuto, mamma mia il mio cuoricino tutto rovinato mi impedisce di trovare le parole, tanto che invece di un saluto sono partita con una cosa totalmente a caso. Mi riprendo, adesso cerco di darmi un tono: ho adocchiato questa storia appena l'hai pubblicata praticamente, ma non ero nei pressi di un computer e ho dovuto aspettare fino ad adesso per metterci le mani. Si la mia pausa tra un download e un altro praticamente, però mi scocciava dover mettere questa storia in lista e aspettare anni per passare.

No, Lily Evans merita tutto il mio amore, merita che qualcuno le dica che non ci dovrebbe essere diversità, che la diversità è una cosa che qualcuno si inventa solo per ripicca. Che tu sia nato da maghi, da un mago, da due babbani, sei comunque magico, sei comunque in grado di far crescere un seme in pochi secondi, sei comunque in grado di preparare pozioni, di accendere la luce, creare fiamme, animare cuori. E dovrebbero saperlo tutti, che non ci deve essere differenze. Che io sono io, ma sono anche un po' te. Questo vorrei che Lily sapesse, anche prima di partire ed è quello che dovrebbero sapere anche tutti gli altri, quelli che additano e che chiamano Sanguesporco. Credo che sia devastante, fa male a me che lo leggo, non oso quanto male possa fare a chi se lo sente sputare addosso.
A chi, come Lily, lo ascolta bisbigliato da bocche di coetanei, a chi, come Lily, se lo ritrova addosso da Piton, un amico che le ha sempre guardato le spalle e viceversa. Fa male, le parole a volte leniscono molto più di armi vere e proprie, ma ad una bambina di undici, dodici anni sono come un coltello alla fine. Fanno male e Lily cresce con queste consapevolezze, che nel mondo c'è qualcuno che crede di essere meglio di, qualcuno che nella sua superiorità perpetua omicidi, ferisce davvero.
Così che lei diventa una luce, in tutto questo buio, e rassicura coloro che sono venuti prima di lei: ci sarò io a proteggervi, James, Remus, Sirius, un uomo che avrebbe tutte le ragioni per dirle che è un Sanguesporco, che invece la chiama amica e sulle labbra ha il sapore di tante scuse. Non lo so, immagino questo.

Ho amato la storia, davvero. Mi è entrata dentro alla perfezione, è così candida, amara e cruda che è perfetta. C'è tutto quello che dovrebbe esserci, una struttura a cerchio, un inizio che si incastra tanto bene con la fine, che è una fine davvero perché Lily, ferita e torturata, sa che certe parole non hanno potere, perché sono parole dette da qualcuno che non deve essere rispettato.
Devo andare quindi chiudo, sono felicissima di averla letta e tu come sempre sei stata bravissima!
Sia ❤

Recensore Master
11/10/20, ore 18:29

Leggendo questa storia ho pensato che l'autrice della saga abbia rinunciato a un personaggio meraviglioso, che avrebbe potuto dire tanto, scegliendo di non mostrarci mai nulla di questa ragazza a eccezione di immagini filtrate da occhi non suoi.
Ormai un po' di conosciamo ed entrambe sappiamo quanto ci affascinano le implicazioni politiche e sociali che formano il background di un racconto e soprattutto di un personaggio. Puoi immaginare, quindi, quanto abbia amato le riflessioni di Lily, la realtà senza sconti che racconti attraverso il suo breve arco di vita, queste esperienze che la formano come persona prima ancora che come strega.
Leggendo ho pensato anche che Lily, questa tua Lily che ormai considero canon, avrebbe amato tantissimo Hermione e avrebbe potuto aiutarla a nuotare in mezzo a quegli squali che sono i maghi convinti di essere migliori in nome del sangue. Ed è bello e crudele pensare che Harry, che non ha mai conosciuto la madre, abbia avuto tutta la vita accanto una ragazza che ha provato le sue stesse sensazioni, dalla vergogna al desiderio di rivalsa, arrivando a scegliere di combattere per i propri principi.
Ho trovato molto umano, e per questo l'ho tanto apprezzato, la sensazione di sporco, fastidio, colpa che assale Lily quando capisce di essere protetta da attacchi diretti da un'amicizia che si configura quale "ipocrita" in questa enorme riflessione sul diverso, perché perdona lei per ragioni personali, ma non ne comprende la causa né capisce i propri errori. Trovo che questa introspezione meravigliosa sia anche una spiegazione attenta del motivo per cui Lily a un certo punto getta la spugna: Piton è oltre la possibilità di redenzione, e soprattutto non spetta a lei (una ragazza come lui, più sperduta di lui in un mondo dove c'è una guerra che chiama nemici quelli come lei) "redimerlo" (seriamente, detesto l'idea che la ragazza di turno debba interpretare il ruolo di crocerossina, e amo Lily perché ha scelto la propria felicità, rappresentata da James, certo, ma anche dalla coerenza con i propri valori e di conseguenza con se stessa).
La strada di casa che apre e chiude la storia è un cerchio perfetto che va a chiudersi, mostrando tutto il lento percorso della protagonista, la sua evoluzione che l'ha portata a capire che essere diversa non è un demerito, che la diversità è solo nelle convinzioni di chi crede sul serio che uno stato di sangue differenzi degli individui. Al di là del fandom, hai scritto un racconto di grande attualità, che mi ricorda quel Kingsley del settimo volume che riflette su quanto sia labile il confine tra io, noi, loro: "da prima i maghi a prima i Purosangue il passo è breve", quando si ragiona credendo che un gruppo sia migliore di un altro per diritto di nascita.
Momento meno serio (leggi: fangirl): ho amato troppo che sia proprio Sirius a spiegarle il significato di Sanguesporco e ho apprezzato tantissimo come tu sia riuscita a far emergere tutto il suo disagio narrandone indirettamente la reazione alla domanda.
Insomma, un'altra bellissima storia, mi stai decisamente viziando! Un abbraccio ❤