Cara buonasera, che piacere essere di nuovo qui da te, sai? Ho adocchiato questo tuo lavoro perché ho amato e amo tuttora l’opera Ten Count, come potrei non leggere qualcosa di loro due quindi? Breve ma intensa e soprattutto significativa. Nelle prime righe hai dato pure hint dell’opera originale praticamente rendendo chiara la trama e le problematiche del protagonista, mostrando anche chi sia Kurose e cosa abbia ideato come progetto per la guarigione da questo disturbo. O come tentativo per avvicinarsi ad una vita migliore, perché di guarigione certo non si può parlare. Però il ragazzo riesce a scendere a patti con se stesso, provandoci almeno, creando un equilibrio tra quella che è stata la sua vita passata e le fatiche che ha dovuto passare, e ciò che è il suo presente, così tanto diverso, tanto da avergli scombussolato persino l’anima. Mi piace come tu calchi sul fatto che la mente tiri da una parte ed il cuore verso quella opposta, e che lui ne sia consapevole dando ragione al cuore, lo stesso che è legato a Kurose in modo inscindibile ormai.
Hai fatto davvero un ottimo lavoro di introspezione nel protagonista, mostrando tutto di lui e scavandogli dentro; mostri chi è, come vive, cosa lo affligge e anche lo sconvolgimento che è l’altro, che ha cambiato colore alla sua quotidianità e che pian piano gli permette di vivere in modo meno soffocante. Non che miri a fargli passare tutto e subito, ma il più grande risultato è che lui non provi orrore o disgusto nel fare e farsi fare certe cose dal ragazzo.
La parola “vittoria” che usi nel testo per questi gesti intimi che lui riesce ad accettare senza rigettarli assume un significato importantissimo nel suo contesto, così come l’accettazione della presenza fisica dell’altro in sé ed attorno a sé; in poco spazio hai detto molto, e fatto trasparire moltissimo su di lui e di loro.
Ho trovato un paio di ripetizioni nel testo ma a fine lettura ho pensato tu abbia calcato apposta su questa cosa proprio per sottolineare l’ossessione che vive il protagonista nei confronti di se stesso: non posso dunque definirli nemmeno errori, se visti da questo punto di vista. La lettura scorre piacevolmente trascinandomi all’interno della sua testa, in trasparenza totale e più libera, il testo è ben gestito e si nota lo studio del personaggio nel mantenerlo IC rispetto all’opera originale. Scriverai ancora di loro o questo è un brano fine a sé che ha raccontato molto, moltissimo di due giovani che stanno condividendo tutto, anche la capacità di andare contro se stessi per potere vivere momenti assieme? Spero di scoprirlo, alla prossima cara, buon lavoro e buona ispirazione! :3

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Ciao Inu_ka,
eccomi qui per lo scambio del Giardino.
Premetto che non conosco il manga/anime da cui trai ispirazione per questa shot, ma non per questo l'ho trovata poco godibile, anzi ritengo che sia molto ben scritta ed estremamente godibile da sotto il profilo delle lettura e delle emozioni.
Shirotani è un ragazzo che è affetto da misofobia e per questo lo ha portato a chiudersi in se stesso e a non avere contatti con le persone o con il mondo. Questa "certezza" viene spazzata via da Kurose, che pian piano si insinua nella vita del ragazzo, fino a diventare indispensabile. Hai reso molto bene le emozioni che il protagonista prova, come l'amore per quest'uomo sia minato profondamente da questa malattia. Malattia che lo sta costringendo a scappare via, ma fortunatamente omnia vincit amor.
Hai fatto un lavoro ottimo sull'introspezione del personaggi. I sentimenti ed i turbamenti arrivano dritti al lettore; la sofferenza è palpabile.
Complimenti e a presto.
Mask.

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Sono venuta sul tuo profilo er lo scambio del giardino e appena ho visto che avevi scritto una storia su Ten Count non ho potuto resistere alla tenzaione di leggerla.
Sono parecchio legata al manga e mi fa piacere che qualcuno scriva su questo Fandom.
Trovo che tu sia riuscita a descrivere benissimo i pensieri di Shirotani, io ho sempre pensato che lui fosse un ragazzo molto conflittuale, voleva che la misofobia passasse e ma non riusciva mai a superare le sue paure fino a quando non ha conosciuto Kurose che gli si è avvicinato e l’ha fatto aprire.
In questa tua flash si sentiva tutti i suoi dubbi e le sue insicurezza.
Hai fatto davvero un ottimo lavoro.
Spero vivamente che scriverai altre fanfiction su questo manga, perché ce ne sono davvero poche in giro.

Ciao e alla prossima recensione.

Che meraviglia quest'analisi di Shirotani che si sente attratto da Kurose ma che, allo stesso tempo, ne ha paura perché la misofobia non lo abbandonerà mai del tutto. Attraverso le tue parole, e i richiami perfettamente canon, mi è sembrato di rivivere le emozioni del manga e mi sono ritrovata a ripensare a tutte quelle scene che ho tanto amato. Ti ringrazio per avermi fatto rivivere quei momenti e spero di leggere altre tue fic su questa bellissima coppia.

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