Recensioni per
In A Changing Age [traduzione di T'Jill]
di Allonsys_girl

Questa storia ha ottenuto 21 recensioni.
Positive : 21
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
03/11/20, ore 18:55
Cap. 1:

Ciao, è da un po’ che non ci sentiamo!
Sto piangendo. Mi sembra giusto dirlo. Non lo so, non sarà la recensione migliore che io abbia mai scritto, la più articolata o brillante o attenta, ma sto piangendo.
Sto piangendo e mi sento il cuore gonfio da questo capitolo, da questa traduzione impeccabile, dalla dolcezza straziante di questo capitolo. La scrittrice è riuscita a trasmettere tutta la sofferenza di Sherlock in tutta quella che è l’attesa di John, il dolore di averlo perso per Mary, ed il sollievo irreale di trovarsi di fronte all’amore di John che non pensava avrebbe mai potuto avere. Non riesco davvero a trasmettere a parole il sentimento fortissimo che sto provando. So solo che sono in treno a piangere emozionata e che è meraviglioso e ridicolo insieme.
É davvero bellissima, delicata e straziante, non so spiegarlo in un altro modo, perché sembra dolorosamente vera, in ogni più piccolo dettaglio. Mi fa desiderare di far provare le stesse cose con quello che scrivo, e ti ringrazio infinitamente per avermi dato la possibilità di leggerla.
A presto (con una recensione migliore, si spera),
Aaanatema

Recensore Junior
01/11/20, ore 14:23
Cap. 3:

E purtroppo anche questa stupenda ff è terminata. 😭Confermo definitivamente che la storia mi è piaciuta molto. Complimenti! Però non mi hai tolto la curiosità di capire cosa sia successo! 😢
Quello che ha vissuto Sherlock in epoca vittoriana, era solo un "sogno" perché era in "coma"(?), Se sì da dove è saltata fuori la pipa?! 🤔😵🤯(I'm confused...) Credo che dovrò farmene una ragione che non lo saprò mai... Ti saluto per il momento e spero di riteovarti presto con una nuova storia... Bye! 😘

Recensore Junior
30/10/20, ore 21:31
Cap. 3:

Bello! Si, mi è proprio piaciuta questa storia. Giusto che abbia dedicato più attenzione alla realizzazione delle loro emozioni, piuttosto che alle conseguenti esternazioni di affetto. Li ho trovati molti dolci.
Il tocco della pipa alla fine stuzzica un sacco. Dimmi che c'è un capitolo super bonus sullo Sherlock dell'epoca vittoriana che torna dal dolcissimo capitano.
Mi immagino che sia stato lui a cadere dall'edificio perché, dopo essere stato preso dall'euforia di trovarsi nel futuro e di voler scoprire tutto, si è accorto che in questo modo John non era il suo partner.
Un metodo drastico per poter tornare alla sua vita di prima immagino.
Sarebbe intrigante vedere se L'autrice ha immaginato qualcosa a riguardo.
Complimenti per la scelta e il tuo lavoro

Recensore Junior
30/10/20, ore 16:08
Cap. 3:

Oh mamma! Sono senza parole da quanto è bella. Mi aspettavo un finale a sorpresa tipo sogno, ma l'ospedale non lo avevo proprio preso in considerazione.

Questo John è adorabile: si prende cura di Sherlock nel senso più totale dell'amore e poi sono così carini!

Felicissima di aver letto questa storia, tradotta benissimo e piena di tutto quello che mi piace. Grazie ancora per averla tradotta, davvero.

Un abbraccio e alla prossima storia!

Elena

Recensore Master
30/10/20, ore 15:04
Cap. 3:

Ed eccoci finalmente anche all'ultimo capitolo. Come dicevo anche all'inizio, in origine era una One shot, anche parecchio lunga. Leggerla come un'unica storia di filato, fa secondo me un altro effetto, molto più continuativo, ma dato che è molto lunga capisco anche perché l'hai divisa. Hai fatto bene a farlo, me la sono goduta per tre bellissime settimane, e mi ha tenuto anche molta compagnia. Naturlamente la rileggerò prestissimo e intanto la metto tra i preferiti, perché merita di starci tutta.

Sul finale, per me non c'è alcun mistero. Nel senso che è chiarissimo quello che è successo. Ho avuto modo di ragionare a lungo su questa storia e sono arrivata alla conclusione che sì, ci sono due possibili modi in cui può essere andata, ma alla luce del finale ce n'è solo uno che è realmente accaduto. Considerando The Abominable Bride e il modo in cui il passato e il moderno Sherlock Holmes si fondono in un tutt'uno nelle fantasie di Sherlock, può essere plausibile che questa storia sia un omaggio alla trama dello special della quarta stagione e che tutto questo sia effettivamente un suo sogno. Sherlock, caduto per sbaglio da un palazzo e costretto in coma in un letto d'ospedale, può essere possibile che sia finito preda di sogni molto complessi in cui va a ricostruire un intero mondo ottocentesco in Baker Street. Possibile, considerando anche la complessità del suo palazzo mentale e il fatto che nel mese di degenza in ospedale, Sherlock sogna di nuovo John e Sherlock vittoriani, vedendosi in quel 221b di Baker Street, a fare l'amore con Watson. Però è il finale che cambia tutto e quella pipa con le iniziali di Sherlock, che John dice che è stata ritrovata assieme alle sue cose, è secondo me la spiegazione a tutto. Come dicevo, lo scambio è stato di anime e non di corpi. Chiunque altrimenti si sarebbe stupito a notare uno Sherlock Holmes tutti ricci nell'ottocento e, al tempo stesso, di trovarne uno simile ma diverso, vestito in tweed, nel 2010! L'autrice non ci mostra quello che è successo nel tempo presente, ma è già ovvio che Holmes non ha incontrato John (per un qualunque motivo che può essere il lavoro di John, per esempio o il fatto che fosse temporaneamente fuori). Altrimenti si sarebbe accorto prima della pipa, arrivando a riconoscerla e non avrebbe chiesto a Sherlock da dove arrivava, glielo avrebbe chiesto la prima volta che l'aveva vista. Era anche sera quando i due si sono scambiati, possibile che John non ci fosse. E questo ha drasticamente cambiato le cose, Holmes sarà uscito di casa e chissà quali ragionamenti può aver fatto riguardo il luogo in cui si trovava. Lì non ha trovato John Waston a rassiurarlo, non c'era nessuno, se non il 221b di Baker Street, a fare da collante con la sua realtà dell'ottocentonovantacinque. Deve essersi sentito molto solo e spaesato, ma senza Watson a rassicurarlo sarà andato nel panico. E qui arrivano le teorie, non sappiamo niente. Holmes aveva la pipa in mano quando si è addormentato nel suo soggiorno e l'aveva al risveglio, in un'altra epoca. Sappiamo anche dal finale di The Abominable Bride che Holmes fa teorie sul futuro, ma trovarcisi è tutta un'altra cosa. Credo che Holmes abbia voluto vedere Londra dall'alto. Non credo si sia lanciato di proposito giù da quel tetto, o credeva che facendolo sarebbe tornato nel passato (teoria che poi si è rivelata esatta) oppure è stata tutta una casualità, che però ha finito col funzionare. Insomma, sarebbe stato davvero bello se allonsys_girl ci avesse msotrato cosa succede intanto che Sherlock fa l'amore con John, sarebbe stato interessante capire come percepiva la modernità, cosa ne avrebbe pensato del fatto di avere vicino un John che però non è ancora il suo compagno. Ecco, l'autrice lascia molto all'interpretazione e in parte mi dispiace anche un po'.

E poi c'è il loro finale. Sherlock non si ricorda del tutto quello che è successo nel passato, ne ha un chiarissimo flash quando gli danno in mano la pipa intagliata di osso, con le sue incisioni. Penso associ tutto al fatto che è stato un sogno, particolare che non aiuta a capire cos'è successo davvero. E poi è stato impegnato in altro, ecco. Anche lui ha quel bel finale che voleva. Tutto quello che ha vissuto, un po' rubandolo, nel 1895 con Watson. I ti amo e lo stare insieme a letto o davanti al caminetto accesso... mi piace molto, al di là del romanticismo, il fatto che anche in epoca moderna sia riuscita a ricostruire parte di quell'atmosfera che aveva trovato la prima volta andando nel passato. Lo stare seduto davanti al camino, mordendo una pipa che ha i segni dei suoi denti incisi sopra, pur non avendola mai vista prima, è un qualcosa di molto suggestivo. La delicatezza finale di una storia decisamente molto particolare, in parte anche cripitica e non facile da interpetare, ma deciasmente ben fatta. A me è piaciuta moltissimo in originale ed è piaicuta tanto anche adesso,. rileggendola. Hai fatto un gran lavoro di traduzione e adattamento, si vede che ci hai lavorato sopra molto.

Ti faccio di nuovo i complimenti e ti ringrazio ancora per averla tradotta e per avermela dedicata (non puoi capire cosa ha significato per me tutto questo).
Grazie di nuovo!
Koa

Recensore Junior
30/10/20, ore 13:50
Cap. 3:

Esattamente. Dove si trovava Sherlock del XIX secolo? Non lo scopriremo mai ☺️ Sicuramente non era con John, perché lui non ha mai accennato di aver incontrato Holmes e non ha mai avuto dei comportamenti strani, dei cambiamenti...
Bellissima storia ci leggiamo alla prossima

Recensore Veterano
30/10/20, ore 09:49
Cap. 3:

Ciao,eh già mi immaginavo una cosa del genere ☺️
Povero john è invecchiato di 40 anni nel vedere Sherlock cadere dal vuoto,!!
Ma la piccola avventura di Sherlock forse non era solo un sogno..
E Sherlock questa volta è stato lui a guardare ma non osservare visto quello che prova john per lui..
Ahhh meno male è finito tutto bene ❤❤❤

Recensore Master
30/10/20, ore 08:48
Cap. 3:

Mi è piaciuta veramente veramente molto. È breve ma in tre capitoli ha condensato tutto perfettamente. Dolce,commovente,sensuale ed è piena all'ennesima potenza di ciò che sono Sherlock e John per tutti noi.
Grazie per l'ennesima chicca che ci hai donato, non potrò mai ringraziarti abbastanza per lo splendido lavoro che fai!

Recensore Junior
26/10/20, ore 17:57
Cap. 2:

Io...non ho davvero parole per quanto è bella questa storia!
Confesso di aver aspettato il capitolo ogni giorno da quando ho letto il primo, il tutto con gioia e trepidazione.

Mi sento immersa in questa storia quanto lo è il nostro Sherlock: felice come poche cose al mondo ma inesorabilmente consapevole che prima o poi tutto potrebbe finire da un momento all'altro.
E e poi John...dolce e meraviglioso John! Sentirlo chiamare Sherlock "mio caro" o "tesoro" e ancora "amore mio" è la cosa più dolce che io abbia mai visto (tenendo sempre conto dell'epoca in cui la storia è ambientata).

Grazie, davvero grazie per aver tradotto questa storia.
Un abbraccio e alla prossima,

Elena.

Recensore Master
24/10/20, ore 17:48
Cap. 2:

Ciao, ribadisco tutto quello che ho detto su Facebook: leggere questa storia è per me un sogno che si avvera! Magari per qualcuno potrà sembrare esagerato, ma ho conosciuto questa storia anni fa, e dopo averla letta e riletta e amata alla follia, mi sono ritrovata a pensare che sarebbe stato fantastico se qualcuno l'avesse tradotta e pubblicata su Efp. Fantasticavo su come sarebbe potuta essere nella nostra lingua, pensando che il contesto vittoriano le avrebbe dato quel tocco in più di magia. E così è stato. Te l'ho già detto nella precedente recensione, ma ho ribadisco anche in questa: hai fatto un lavoro, qualitativamente parlando, di molto superiore a quello delle passate traduzioni che hai fatto. Davvero eccezionale! Non c'è un errore, non c'è una forzatura. Non un passaggio in cui magari la frase poteva essere rigirata e adattata meglio all'italiano. Niente di tutto questo. La lettura fila che è un piacere, riconosco passaggi che ho amato in originale e non mi pesa affatto trovarli in un'altra lingua. Anzi, è ancora più bello perché l'italiano ha una musicalità eccezionale che l'inglese non ha e che personalmente preferisco. Come dicevo, poi, il contesto vittoriano regge che benissimo e vedere questo Sherlock calato in un contesto completamente diverso da quello in cui è nato, ma al tempo stesso così uguale al suo di origine, è davvero bellissimo. Tu l'hai reso alla perfezione e mi hai fatto un regalo davvero enorme.

Uno degli aspetti meravigliosi di questa storia, come già avevo accennato nel primo capitolo, è il fatto che Sherlock si ritrovi a fare cose, con John, che prima aveva soltanto sognato. E quindi è tutta una prima volta, anche se "Prima volta" tecnicamente non lo è. Ma se nel primo capitolo, e anche in parte di questo, Sherlock si lascia completamente travolgere, credendo che sia tutto un sogno e quasi fregandosene del fatto che questa sia la realtà, ecco che in questo invece arriva un qualcosa di diverso. Non sappiamo come si comporterebbe John se sapesse che questo non è il suo Holmes, ma è uno che viene dal futuro. Probabilmente arriverebbe a dirgli che ci crede se ci crede lui, ma non perché ci crede veramente, soltanto perché si fida di ciò che dice il suo amato Holmes. Quel che è certo è che non ci farebbe l'amore in questo modo, al contrario lo terrebbe a debita disanza, magari sperando che il "suo" Sherlock torni indietro. La cosa interessante però del ruolo di John in questa storia non è soltanto il suo far scoprire a Sherlock un lato di se stesso, e di Sherlock stesso, che lui non conosceva, ma è proprio la sua stessa riscoperta di una passione che forse si era sopita. Sappiamo per certo che Holmes e Watson qui hanno una routine molto affinata e che va avanti anche da molto tempo, le deduzioni di Sherlock in questo sono piuttosto precise e poi l'atteggiamento intimo di Watson è palese da che cosa origini. Qui i due dormono insieme e non si nascondono da Mrs Hudson, anche se ci tengono alla loro privacy. Ma tra le righe si intuisce che la passione dei primi tempi, quella travolgente e quasi inesperta se n'è irrimediabilmente andata. Il che è anche normale, in una coppia solida dopo un po' entrano in gioco altri elementi. Qui John ritrova lo Sherlock di un tempo, timido, impacciato e che quasi non sa bene che cosa deve fare. Che lo bacia con una passione travolgente che Watson stesso fatica a ricordare di aver vissuto. Dice che gli era mancato, e io credo sia vero anche se non se n'era mai andato da nessuna parte. Trovo molto affascinante il ruolo di John, questa sua seconda prima volta. Per lui è sempre lo stesso Holmes, anzi forse è quello di un tempo e non sappiamo di preciso che cosa succederà quando l'Holmes vittoriano tornerà nel proprio corpo, però l'importante è qui e adesso e basta. E Waston ha un ruolo molto interessante, il modo in cui si mostra a Sherlock e non soltanto per l'intimità, ma per il ruolo che assume durate il sesso, dolce ma duro e forte, molto passionale, ma tenero al tempo stesso, racchiudono la sua dualità di medico e di soldato. Il fatto che siamo nell'ottocento conta relativamente, questo è sempre John. O almeno, fino a un certo punto. A un certo punto, in Sherlock scatta qualcosa e se Watson ritrova il suo vecchio Holmes, Sherlock si lascia andare a deduzioni che riguardano il John dei tempi moderni. E guardando questo John palesemente innamorato di Sherlock Holmes, dire e fare certe cose apertamente, gli permettono di comprendere che cosa prova John per lui, anche in epoca moderna. E così unisce i puntini e capisce che John lo ha sempre amato e che questo loro timido avvicinarsi nasconde una passione smodata e un amore che entrambi hanno fin troppo trattenuto. E c'è come una nota dolceamara in questa storia, forse è l'elemento che me la fa amare così tanto. Sì, è tutto fantastico e loro sono dolcissimi. Il sesso è fantastico e la lemon splendida davvero, giuro, la adoro! Sherlock si lascia andare per la prima volta con John e lo fa mostrandosi tenero e dolce, anche se a suo modo splendidamente bizzarro (come direbbe Watson/John). Ma c'è una certa amarezza di fondo, perché non era così che Sherlock l'aveva sempre sognata, la loro prima volta. E allora capisce che quello non è davvero il suo John Watson. Perché due persone che hanno lo stesso patrimonio genetico, gli stessi genitori e una carriera pressoché identica, saranno sempre due persone diverse. Questo John è simile al John moderno, ma non è lui. Non è lo stesso di cui Sherlock si è innamorato e se ne rende conto proprio durante il sesso, anche se si lascia comunque andare perché lo desidera davvero. Ho sempre avuto una sensazione strana leggendo questa storia, come se Sherlock tradisse John, ma con John stesso. Sembra una contraddizione, stiamo parlando della stessa persona e, oltretutto, Sherlock non ha il suo corpo moderno, questo è un elemento che passa in secondo piano, ma è fondamentale ricordarlo! Non ci sono ricci e quant'altro, lui è in un corpo vittoriano! Lo scambio è stato di anime e non di corpi ed è com se il palazzo mentale di entrambi avesse fatto da collegamento tra un'epoca e l'altra. E quindi si ritrova ad abitare un corpo che non è davvero il suo e a fare l'amore per la prima volta, che poi non è davvero la prima perché quello è un corpo abituato al sesso. C'è una nota che stona in questa storia, che personalmente è l'elemento che poi me l'ha fatta amare così tanto. Sembra un sogno, e potrebbe benissimo essere una fantasia del suo palazzo mentale, magari potrebbe essere pure drogato, ma non lo è e nell'ultima parte poi si capirà per davvero e in maniera tangibile, che non è una fantasia ma che è tutto vero. Avevo avuto queste stesse sensazioni leggendo anche la versione originale e le ho avute leggendo anche la tua magnifica traduzione. La stessa sensazione dolce e amara al tempo stesso, lo stesso desiderio che le cose tornino a posto. Ogni Holmes col suo Watson. Ma non dovrò aspettare molto per questo.

Intanto complimenti, li faccio direttamente a teì, ma anche ad Allonsys_girl, anche se so che non c'è più da parecchio su AO3.
Alla prossima.
Koa

Recensore Junior
24/10/20, ore 15:30
Cap. 2:

Capitolo favoloso. John e Sherlock sono stradolci. 😍 Hai ragione il capitolo più lungo del solito, e devo dire che apprezzo molto.
P.s vuoi dire davvero che siamo già in dirittura d'arrivo? 😭 Ti prego dacci un Happy ending... Bye alla prossima! 😘

Recensore Junior
23/10/20, ore 21:00
Cap. 2:

Cuore e amore a palate. Oh, ci voleva una lettura così visto il periodo. Bellissima la realizzazione di Sherlock su John. Sono molto curiosa di scoprire come si comporterà nel suo tempo, quando svegliandosi ci ritornerà...

Recensore Master
23/10/20, ore 10:05
Cap. 2:

Oh dio. È davvero uno dei capitoli più dolci che io abbia mai letto sulla Johnlock e ti assicuro che ho letto centinaia di ff. Non vedo l'ora di leggere il prossimo capitolo,soprattutto adesso che Sherlock ha avuto l'epifania. Brava brava brava

Recensore Veterano
23/10/20, ore 08:09
Cap. 2:

Ciao ahhh che dolci 🥰🥰🥰🥰😍😍😍😍 Sherlock si è lasciato andare completamente con il suo john ❤❤
Adoro questo capitolo ❤❤favoloso!!
Sono così innamorati❤

Recensore Master
17/10/20, ore 20:05
Cap. 1:

Ciao, mia cara, carissima T'Jill. Tu non puoi immaginare quanto io sia felice e quanto ti sia grata in questo momento, ero già immensametne contenta quando ho visto proprio questa storia nella prima pagina di questa sezione, ieri. Ero già contentissima che questa storia ti fosse piciuta, tra le varie che ti avevo consigliato. Non avevo la pretesa che tu volessi arrivare a tradurne una, ma magari speravo le apprezzassi e invece l'hai addirittura tradotta. Ho naturalmente notato che l'hai divisa, in effetti la versione originale è una One Shot davvero molto lunga. E per quanto una delle sue caratteristiche principali sia proprio la struttura a OS, sono contenta che tu l'abbia divisa, perché diventa molto più fruibilile. Non so in quanti parti la dividerai, ma sono già contentissima in questo modo. Dico davvero. Questa è una delle mie storie preferite in assoluto, amo molto gli universi che si intrecciano e amo tanto l'idea che un John o uno Sherlock moderno tornino davvero indietro nel tempo, fino all'ottocento. Questa storia poi è deliziosa e tu hai risaltato ogni meravigliosa parte nella tua traduzione, davvero ben fatta e di un livello qualitativo a mio avviso maggiore rispetto ai precedenti tuoi lavori. La lettura scorre via in maniera molto fluida, non ho notato intoppi di vario genere e per questo ti faccio i complimenti.

La storia e questo Sherlock... io lo amo alla follia. Lo stordimento iniziale per il trovarsi in un'altra epoca, già questo è straordinario, già questo permette all'autrice di andare a creare un paio di scene molto dolci con John preoccupato e affettivo, che fa portare il tè per rinfrancare lo spirito dopo una lunga giornata e Sherlock che invece che fare il puntiglioso e far presente che quella non è la sua epoca, e che il 1895 non è sicuramente l'anno in cui si è svegliato quella mattina, lascia correre. Non importa, la presenza di John, il suo affetto così palese e sfacciato, sfrontato anche davanti a Mrs Hudson, che sa e li copre (così come in moltissime Johnlock vittoriane, anche qui lei è complice e li guarda quasi come una madre). Del resto a Sherlock non importa più nulla, sì, il "suo" John è un altro, è un altro il caso che stanno seguendo, la "sua" Londra è ben diversa da questa, così come il 221b di Baker Street e il divano (io amo tantissimo, e tu l'hai resa da Dio, la parte iniziale in cui Sherlock, ancora al buio, analizza il divano su cui è seduto, notando immediatamente come i pantaloni facciano un effetto differente rispetto all'effetto che la stoffa dei pantaloni di sartoria hanno sulla pelle della poltrona) che è naturlamente diverso, un canapé, ci sono moltissimi dettagli differenti rispetto alla sua casa moderna. La sola costante è John, che ha delle differenze, come i baffi che è un po' l'elemento che permette a Sherlock di capire che tutto quello è reale, di distinguere i due John l'uno dall'altro. Uno porta i baffi e l'altro, ma per il resto sono due personaggi preossoché identici. Insomma, abbiamo questo Sherlock, confuso e quasi desideroso di farsi capire da John, ma non troppo nel senso che poi basta qualche carezza e parole dolce e lui si lascia andare. La scena in camera da letto, e quella che poi arriverà dopo, sono tra le mie preferite. Quel "Ti amo" che Sherlock dice a John in maniera sussurrata, il tremore delle sue mani, il rossore sulle guance... sappiamo quanto anche Holmes sia restio ai contatti umani, come deve aver fatto fatica ad avvicinarsi a John Watson in "quel" senso, ovvero il senso più romantico. Waston non deve aver notato la differenza, il che è significativo. Eppure qui ogni gesto di Sherlock, ogni sguardo che lancia nella penombra della loro camera da letto, con entrambi mezzi nudi, ha un peso enorme. Quella è la prima volta che lo fa per davvero, e non importa che creda che è un'illusione, non importa davvero perché ora è reale e va bene così. Amo come guarda John, come si lascia toccare, il modo tenero e dolce in cui lo bacia e come si sorprende del tocco di John. Sherlock è la dolcezza fatta a persona e ogni dettaglio che allonsy tira fuori è magnifico e perfetto. Ci sono passaggi che in originale mi avevano dato i brividi, come quando John paragona la pelle di Sherlock alla superficie pallida della luna. O come quel Ti amo, detto a letto. Il tocco della mano di John sul fianco di Sherlock, lui che gli guarda le palpebre prima di addormentarsi... hai reso magnificamente una storia bellissima e io ti ringrazio davvero tanto per questo.

Leggerla è stato... non puoi neanche immaginare quanto bene tu mi abbia fatto oggi.
Alla prossima.
Koa

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