Recensioni per
Parole perdute e bugiarde
di Nao Yoshikawa

Questa storia ha ottenuto 14 recensioni.
Positive : 14
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
08/03/22, ore 22:52

Oddio.
oddio.
Io sapevo di farmi male aprendo questa FF, ma non avevo idea di QUANTO mi sarei fatta male.
Credo sia la prima volta che incappo in una storia del genere, ambientata a pochissimi giorni dalla morte di James, una morte forse annunciata, ma di certo inaspettata.
Hai descritto alla perfezione l'angoscia e le paure di un padre, un giovane uomo, che si preoccupa di cosa potrà essere del figlio nel caso in cui Voldemort li avesse trovati, nel caso in cui lui e Lily non sarebbero sopravvissuti.
Il legame di Harry con i suoi genitori non è sempre stato ben scritto dalla Rowling. Si parla sempre dell'amore che i suoi provavano per lui, ma poco del contrario e forse, Harry, avendo ricevuto sulla lettera, forse si sarebbe sentito più legato a loro, forse avrebbe agito in maniera diversa in alcune occasioni, forse, semplicemente, si sarebbe sentito ancora più legato a loro.
Il momento tra Harry e James è semplicemente la ciliegina sulla torta di questa storia: tenero, dolce, terribilmente reale, ma in qualche modo si intravedere anche l'essenza di padre e figlio, attirati e divertiti entrambi dal "pericolo" di cacciarsi nei guai con la povera Lily.
Davvero una storia ben scritta, sono contenta di esserci incappata!
A presto!

Recensore Master
16/01/21, ore 11:24

Ehiii Nao!
Finalmente riesco a ritagliarmi qualche minuto per recensirti in santa pace! È una storia drammatica, su questo non c’è alcun dubbio e non ci piove, però concordo con quanto dici: è plausibile e non è eccessivamente drammatica, nel senso che non ti crogioli nel dolore della morte di Lily e James. Io penso che uno dei punti focali della shot sia quando James dice “stavolta ho molto da perdere” e questo concetto a mio parere è fondamentale, è il nocciolo della storia. Un personaggio come James, in cui il coraggio assume a volte toni eccessivi di strafottenza, se vogliamo, di fronte al suo nuovo ruolo di giovane padre viene sopraffatto da una serie di emozioni, tali da voler lasciare un ideale lascito a Harry bambino, futuro uomo.

Non vuole morire, né desidera lasciare Lily o lui, ma ha messo in conto questa evenienza e ne ha paura, dimostrandosi molto umano, molto mortale e persino molto maturo. Il fatto che tu abbia sottolineato come le speranze di James e le promesse che fa nella lettera siano inesaudibili e suonino come un’amara menzogna è struggente perché la lettera andrà persa e, con essa, le speranze di Harry. Bello anche come il genitore auspichi per il figlio di prendere il meglio da lui e da Lily – il carattere saggio della giovane donna, per esempio. A rendere più drammatici i toni è anche un altro elemento. Harry è protagonista assoluto nella shot. Mentre Lily dorme serena e James sente la necessità di mettere su carta una sorta di lascito, Harry si alza e parlotta. Anche qui, sei stata brava, perché è plausibile che il bimbo in quei mesi sia già nella fase della lallazione e chiami, appunto, mamma, pappa, papà, dada e via di seguito. Insomma, un’altra dolcissima shot scritta da un’autrice attenta e sensibile, come te.
Un abbraccio forte e perdonami ancora per il ritardo, ma lo sai, alla fine arrivo sempre <3
Shilyss

Recensore Veterano
12/01/21, ore 10:34

Partecipiamo entrambe al contest di Juriaka ed è mia abitudine consegnare le storie e andare a recensire quelle delle altre partecipanti, perché secondo me è sempre bello avere un parere su quello che si scrive.

E questa tua storia, beh... mi ha spezzata: James è un personaggio che non mi piace particolarmente, ma tu lo hai reso umano e questo me lo ha fatto apprezzare tantissimo.

Un uomo con le sue fragilità e le sue parole, che fa promesse che vorrebbe mantenere a suo figlio e allora gliele scrive in una lettera che Harry non leggerà mai, perché James quelle promesse non ha potuto mantenerle.

Conosciamo tutti la storia, ma non ci siamo mai soffermati a pensare quali siano stati i pensieri di James o Lily dopo aver conosciuto la profezia....

Questa lettera persa mi è piaciuta tantissimo, davvero e mi dispiace che Harry non l'abbia letta 😔

Recensore Master
08/01/21, ore 08:56

9° Classificato
NaoYoshikawa/Nao Yoshikawa

Parole perdute e bugiarde
 
Tot: 41.15/45
 
 
Titolo: 3/3
 
Il titolo mi è piaciuto moltissimo. Mi è piaciuta molto il duplice accostamento tra parole e bugiarde, e perdute con bugiarde, un connubio che ho trovato davvero vincente. Mi piace perché trovo rispecchi davvero il contenuto che anticipa – d’altronde James mente a sé stesso – e ha una sua poeticità che, nei titoli, non guasta mai.
 
 
Grammatica e stile: 14.65/15 (divisi in 9.65/10 e 5/5):
 
La grammatica di questa storia è pressocché corretta, non vi sono sbavature e la storia scorre molto facilmente. Vi è un solo errore di battitura:
 
«poteva solo attender.» → “attendere” – 0.05 pt
 
Tuttavia, se posso permettermi, a volte ho riscontrato un uso incorretto della punteggiatura (specialmente per quanto riguarda le virgole), di cui ti riporto qui di seguito alcuni esempi:
 
«Un figlio poteva cambiare la vita, così era stato con l’arrivo di Harry, che adesso aveva un anno e che cresceva a vista d’occhio» → in questo caso quel “così era stato” dovrebbe essere una specifica della proposizione “un figlio poteva cambiare ecc.”: al posto di mettere quella virgola, che stona con la seconda (quella prima del che), avrei usato i due punti. «Un figlio (…): così era stato con l’arrivo ecc.». – 0.10 pt
 
In generale, spesso ho notato che tendi a mettere troppe virgole, soprattutto nei casi in cui non vi è un effettivo bisogno. E una cosa che personalmente non mi dia chissà quanto fastidio, è un errore che commetto spesso anche io, ma vi sono alcuni casi in cui davvero la frase viene resa con troppe pause e si traduce in un effetto “singhiozzante”.
 
«So che è stupido promettere una cosa del genere, ma io, noi, dobbiamo farcela» →  «So che è stupido promettere una cosa del genere ma io, noi, dobbiamo farcela». Prima del ma la virgola è superflua, secondo me. – 0.10 pt
 
Una cosa simile avviene anche qui, ed è l’ultimo esempio che ti riporto, scusami se insisto così tanto su questo punto:
 
«E ti prometto che avrai la famiglia che meriti, che sarai felice, in un modo o nell’altro» → Secondo me la prima e la seconda proposizione dovrebbero essere unite da una congiunzione e non disgiunte dalla virgola, che crea una pausa inutile nella frase, spezzandone quello che vorrebbe essere il senso con cui credo tu l’abbia scritta. «E ti prometto che avrai la famiglia che meriti e che sarai felice, in un modo o nell’altro». – 0.10 pt
 
Con la grammatica chiudo qui, perché davvero non ho trovato errori “gravi” nel testo, che nell’insieme risulta essere immensamente curato, cosa che ho apprezzato un sacco. Parliamo invece di stile.
Ammetto, se mi permetti di fare il confronto, di avere riscontrato un vero e proprio salto di qualità tra questa storia e quella che mi avevi presentato per lo scorso contest, hai avuto una sorta di evoluzione a livello stilistico che ho apprezzato veramente molto. Hai mantenuto uno stile semplice e scorrevole, sebbene talvolta sporcato dall’uso incorretto delle virgole, che però ha mantenuto alta la mia attenzione per tutto il periodo della lettura.
Insomma, nel complesso hai fatto davvero un ottimo lavoro e posso dirti con infinito piacere che trovo che tu sia migliorata veramente moltissimo: complimenti!
 
 
Originalità: 4/5
 
Gli ultimi momenti di James e Lily li abbiamo visti in tutte le salse ma, e qui colpisci il mio punto debole – le storie epistolari – questa è una salsa di cui mangio sempre troppo poco. Metafore culinarie a parte, sebbene la tematica sia abusata e stra-abusata, trovo che tu l’abbia fatta leggermente riavere con un pizzico di originalità nuova.
Sei stata brava a non rendere mai troppo banale il tema della lettera, che a me piace davvero quasi sempre, soprattutto nel caso di un’epistola che dal padre è diretta al figlio. Insomma, benissimo, sono davvero contenta di aver letto questa rivisitazione della morte di James e Lily, trovo che tu abbia fatto davvero un ottimo lavoro.
 
 
Caratterizzazione dei personaggi: 10/10
 
Inutile dire che parlerò di James, dato che è l’unico personaggio di cui questa storia tratta, quindi questa premessa è superflua.
Anche qui – e bastonami se ricordo male – trovo che tu abbia fatto un decisivo salto di qualità rispetto alla storia della prima edizione, James è un personaggio a tutto tondo. Ha un background che descrivi, e già qui mi fai contenta, ha uno scopo che si porta per tutta la durata della storia e, come ogni personaggio a 360° che si rispetti, ha anche le sue personalissime contraddizioni. La cosa che più mi ha conquistata (e ce ne vuole, dato che detesto James Potter come pochi altri personaggi) è proprio questo: il fatto che tu abbia specificato che lui, come tantissime altre persone, mente a sé stesso. Mi è piaciuta molto, questa contraddittorietà, che a parer mio lo rende un personaggio estremamente verosimile.
Anche le interazioni con Harry mi sono sembrate tutto sommato credibili, quindi direi che anche da questo punto di vista il tuo lavoro è stato sicuramente ottimo.
Infine, un’ultima cosa che mi ha molto colpita è stata il fatto che lo stile della lettera non sia così differente dal testo da sembrare innaturale, senza contare che è lo stile che una persona normale (cioè che non scrive per hobby/mestiere) potrebbe avere, so che è una cosa marginale ma mi ha fatto davvero un’ottima impressione.
Per cui complimenti, sono davvero soddisfatta del tuo lavoro in questo parametro.
 
 
Gradimento personale: 8.5/10
 
La storia, complessivamente, mi è piaciuta molto e mi ha fatto venire voglia di indagare un po’ sul tuo profilo: mi fa ammettere di averti un po’ sottovalutata, forse perché ho letto tue storie meno recenti, e me ne pento parecchio. Se mai avrò nuovamente del tempo libero, sicuramente passerò a sbirciare nel tuo profilo.
Ma comunque, come dicevo, la storia mi è piaciuta e mi ha fatto apprezzare un personaggio che solitamente odio e detesto con tutta me stessa. Tuttavia, e ormai si sa che tendo a essere puntigliosa fino al divenire antipatica a tutti, ho trovato la conclusione eccessivamente frettolosa. Vi è proprio uno stacco letto tra il resto della storia ed essa, non so, mi ha dato la sensazione che tu avessi in un certo senso fretta di chiudere la vicenda (forse per un limite di parole, dato che partecipa a un altro contest?).
È un po’ un peccato, perché secondo me avresti potuto tirare dal cappello una conclusione più “azzeccata” o comunque amalgamarla meglio al resto del testo. Fermo restando che ho amato la frase conclusiva, che secondo me è quella che da un senso al titolo e all’intera vicenda, e che se dovessi cambiare quella ti verrei a cercare.
Insomma, nel complesso la storia si è rivelata piacevole, scorrevole e mi ha regalato un bel momento in una pausa pranzo di una giornata drammatica, e di questo ti ringrazio. Spero di rivederti presto a un mio contest e complimenti per il bel lavoro.
 
 
Utilizzo del genere Angst: 1/2
 
Il genere è presente ma, secondo me, è subordinato in maniera eccessiva (per un contest a tema Angst, ovviamente) al genere “Malinconico”, che trovo sia quello preponderante.

Recensore Master
05/01/21, ore 00:47

Riesco finalmente a venire sul tuo profilo: è tutta notte che sono impegnata con angst su angst e per angst e ho pensato, perché non finire come abbiamo iniziato? (Insieme, un po' alla Harry) E infatti sono venuta qui, perché quando si parla di James sono attirata come una falena con la luce: ho amato questa storia, la struggente verità di un uomo che sa che sta facendo il possibile, ma sa anche che potrebbe non essere abbastanza. Preoccupato di questo, scrive una lettera al figlio che ama, che ha visto crescere per un anno intero e che gli colora la vita con due occhi verdi – come quelli di Lily, che è così bella, così viva, così perfetta. Amo tanto dei Potter, specialmente la loro coppia, ma amo anche il rapporto con Harry che non è niente a confronto con tre libri, ma parla d'amore e nell'amore ci sguazzo. Amore è Harry che scappa dal letto e cerca papà, amore è James che lo prende in braccio e lo porta a letto e lo accarezza per addormentarlo, amore è Sirius che regala una scopa al suo figlioccio con tante promesse e tanto amore: per un futuro, pensa, senza sapere che da lì a poco tutti e quattro non avranno più una vita. Merlino, il mio cuore.
Questa storia mi è piaciuta davvero davvero tanto: ti consiglierei (e tu dici, da che pulpito viene la predica? Lo so che sono pessima con gli errori di battitura e gli errori in generale) di rivedere l'ultima frase della storia, perché ho notato una "a" in più, sempre che si possa fare perché è una storia che partecipa ad un contest quindi non so. Non so mica come funziona. In ogni caso ti faccio i complimenti ancora, è stata dolcissima, con un risvolto totalmente drammatico (la lettera abbandonata nel casetto è una stilettata al cuore, questo bisogna ammetterlo).
Sono contenta di essere tornata, alla prossima,
Sia ❤

Recensore Master
02/01/21, ore 15:11

Ciao Nao! ^^
Dopo il secret santa ero troppo curiosa di leggere qualche tua storia, e visto che partecipiamo entrambe al contest fiume di Juriaka, mi sono detta, perchè non partire da questa? *-*
Che dirti... wow... leggere questa fanfiction e non provare una stretta al cuore, secondo me è umanamente impossibile, davvero bravvissima.
Ci hai mostrato un James plausibilissimo in un momento di umanità estrema, un momento di dubbio e di paura, lì dove la speranza vacilla e l'angoscia prende il sopravvento, lì dove, per non cadere preda delle sue insicurezze e lasciare che quest'ultime lo schiaccino, James si aggrappa alle sue stesse parole, alle sue stesse promesse.
Mi è piaciuto il fatto che lui non dubiti mai della sopravvivenza di Harry: quest'ultima è ovviamente un imperativo categorico per lui, proteggere a tutti i costi il futuro del suo bambino, anche con la vita se necessario, cosa che purtroppo alla fine è successa.
Ho trovato la lettera perduta di James come la più triste delle promesse infrante e allo stesso tempo la più grande promessa d'amore che un padre possa dedicare al proprio figlio.
Complimenti, Nao!
Ti auguro in bocca al lupo per i vari contest a cui questa storia concorre! ;)
Alla prossima,
BellaLuna

Recensore Master
05/12/20, ore 18:26

Ciao, eccomi qua a scegliere un'altra delle tue magnifiche storie! Devo dire che ogni volta che passo dal tuo profilo non so da dove cominciare, c'è sempre qualcosa di nuovo o che magari non avevo notato prima che mi attira, spero di poter avere presto più tempo per leggere quanto desidero (magari durante le vacanze di Natale!).
Questa tua ff mi ha attirata principalmente per un motivo: io non ho mai avuto simpatia per James Potter! XD No, davvero, forse l'ho scritto anche nella recensione alla ff AU su Severus e Lily, ma davvero James quando era a Hogwarts mi era veramente antipatico, e Sirius poco meno! Non mi sono mai piaciuti i Malandrini, mi sembravano un gruppetto di bulletti (a parte Lupin), non avevano la giocosità innocente di Fred e George che magari facevano scherzi cattivelli un po' a tutti ma non prendevano di mira nessuno. Invece James e Sirius erano degli incubi viventi per Severus e capisco che lui non fosse il massimo della simpatia e della popolarità, ma subire bullismo non lo ha certo aiutato a migliorare. E questo, probabilmente, nasce dal fatto che io stessa ho subito bullismo per anni alle scuole medie...
Invece non abbiamo mai avuto veramente modo di conoscere il James Potter padre e marito di Lily e, visto che questa storia è incentrata proprio sul suo amore per il piccolo Harry, ho pensato che leggendola avrei imparato a conoscere meglio James diventato un giovane uomo e padre e che mi sarei "riconciliata" con lui.
E, ovviamente, la tua meravigliosa storia ha compiuto proprio questo!
Il James della storia è ormai ben lontano dal ragazzino bulletto e presuntuoso dei tempi di Hogwarts, adesso tutta la sua vita sono Lily e il figlioletto Harry. E, con la consapevolezza di una terribile Guerra Magica alle porte, si preoccupa non per se stesso, ma per cosa potrà accadere a Harry nel caso in cui lui e Lily morissero.
La scena di James che coccola il piccolo Harry è dolcissima, di una tenerezza straziante, visto che sappiamo già come andrà a finire... e la lettera è... perfetta, non so come altro definirla. E' molto commovente e ti confesso che mi ha fatto piangere in molti punti, ma è anche lo specchio del carattere di James che non può, non vuole pensare al peggio, vuole avere la speranza che vedrà crescere il suo Harry, che l'oscurità non avrà la meglio, che potrà insegnare tante cose a suo figlio. Io non credo che James abbia infranto la promessa di non mentire, lui è sempre stato così, sono convinta che lui pensasse davvero che, in qualche modo, lui e Lily ce l'avrebbero fatta e che Harry non sarebbe rimasto solo. Non credo potesse immaginare che Voldemort sarebbe andato addirittura a cercarli a casa loro e, nel caso di un combattimento magico, chissà come sarebbe potuta finire. James aveva ragione a credere nella possibilità di vincere e di poter crescere Harry insieme a Lily.
La storia è stata molto triste, naturalmente, ma mi ha permesso di vedere un lato di James che non avevo mai considerato (anche perché la Rowling non ce lo permette...), mi ha fatto ricredere su di lui e credo che grazie a questa storia d'ora in poi penserò a lui in modo diverso.
La cosa che, secondo me, è stata più dolorosa di tutte è il fatto che questa lettera non è mai arrivata a Harry. Credo che sarebbe stato molto diverso per lui avere una lettera del padre, sapere che i genitori lo amavano tanto da morire per lui, sarebbe stata un conforto, una sorta di coperta calda in tutto il periodo tremendo vissuto con i Dursley.
Sarebbe stato il suo legame con il padre che non ha potuto conoscere.
Sei stata bravissima, la prossima volta che dici di non essere brava a scrivere ti "schianto", questa storia è una vera perla, commovente, intensa, bellissima, triste ma anche dolce e tu hai dimostrato una delicatezza incredibile. Sei veramente BRAVA, lo vuoi capire?????
Un abbraccio e ancora tantissimi complimenti!
Abby

Recensore Master
28/11/20, ore 18:50

Ciao, tesoro, e… caspita!
È una fic tristissima, il mio povero cuoricino ha avuto una morsa per tutto il tempo della lettura. Ma è di una bellezza e di una profondità toccante, perché James viene messo a nudo come mai prima.
Innanzitutto, non so perché, mi capita molto di rado di leggere fic che riguardino la paternità di James e il suo rapporto con Harry, quindi già per questo e per il fatto che gli abbia scritto una lettera sei stata molto originale.
In secondo luogo, ho trovato toccanti le parole che James con sincerità ha espresso ad Harry, quelle sue promesse, quell’accento sul “mentire” che poi effettivamente non verrà rispettato, ma la colpa non è stata certo di James per questo.
In effetti credo che entrambi i Potter avessero fatto i conti con l’idea che Harry avrebbe potuto crescere da solo.
Mi è piaciuto come tu abbia riportato il dettaglio della scopa di Harry e si riallacci perfettamente al canone perché mi è venuta subito in mente la lettera di Lily presente nei Doni della morte.
Mi è piaciuta questa confessione e questa introspezione di James, il momento di massima tenerezza c’è stato quando ha accarezzato Harry mentre lui dormiva… un gesto paterno carico di affetto, di voglia di proteggere il figlio e di permettergli di fare sogni sereni. E questa frase è stupenda:  “E più il tempo passava, più James era determinato a vivere e più era spaventato.” Sì, perchè conosceva i pericoli che incombevano, e aveva paura di ciò a cui sarebbe potuto andare incontro. Ma ha lottato per proteggere la sua famiglia e suo figlio <3                 
Vuoi sapere se leggere questa fic mi ha fatto soffrire? Sì, ovvio! E poi mi dicevo: “Ma Harry non leggerà questa lettera?” e a fine lettura ho trovato la tua conferma. La lettera di James è andata perduta e tutto è stato straziante.
E niente, questa fic è bellissima e secondo me hai rispettato alla grande il canone. Mi è piaciuto anche il dettaglio che James si augura che Harry sia più assennato, e sì, a differenza sua Harry non prenderà di mira nessuno ad Hogwarts, io lo vedo sicuramente più assennato di quello che è stato il padre.
Complimenti, una lettura molto toccante che mostra un James uomo e soprattutto padre, con tutte le paure che un padre può avere.
Bellissima <3
Complimenti, un abbraccio! ^ ^     

Recensore Master
28/11/20, ore 12:44

Eccomi da te!
Voglio partire dalla fine e in particolare dalle note per dirti che si sente che questa storia è stata scritta con il cuore più che con la mente, perché in questo spaccato di vita di James hai mostrato l'uomo con tutte le sue fragilità.
Siamo abituate a un James che parla e non mente mai, a un James che è stato faro per tutte le persone che ha avuto accanto, a un James che si consegna alla morte pur di trarre in salvo la sua famiglia. Non siamo abituate a vederlo vacillare, temere, addirittura scrivere una lettera che rischia persino di andare perduta – eppure, quanto è umano questo gesto? Troppo.
Mi è piaciuto tanto il momento che hai scelto di narrare, l'ho trovato anche molto originale, perché coglie un istante di quel limbo in cui James e Lily sono stati incastrati dalla Profezia. E coglie James in un momento di debolezza, dove teme sul serio di non avere un futuro dinanzi – e allora eccolo giurare, promettere al figlio che tutto sarebbe andato bene, che si sarebbe impegnato per loro, la famiglia, che avrebbe fatto di tutto affinché crescesse felice e amato. È doloroso quanto siano bugiarde queste parole, perché il primo a titubare è proprio James, l'ho immaginato ingoiare tutti i timori – tutti i non riusciremo a vincere – pur di trasmettere positività all'Harry del futuro e al se stesso del presente. La sua speranza di esserci, di avere la possibilità di consegnare lui quella lettera al figlio, mi ha trasmesso tristezza e tenerezza insieme: James, per quel poco che sappiamo di lui, è un personaggio che amo e credo che avrebbe meritato assieme a Lily un epilogo migliore (lo so, in tal modo non ci sarebbe stata alcuna saga!).
Tuttavia, la tenerezza di questo momento è completamente spazzata via dal dopo, quando non siamo più sedute assieme a James e impegnate a scrivere la lettera, ma sono ormai trascorsi nove giorni e tutto va in frantumi: le speranze, le vite, e le parole perdute e bugiarde – per quanto sia doloroso che Harry non troverà mai le parole del padre, ho apprezzato molto che abbia reso canon questo momento facendole svanire tra le macerie della casa distrutta, in tal modo possiamo davvero credere che questo episodio sia esistito, che questo sia proprio quel James uomo, padre, marito, combattente che ha tentato di lasciare qualcosa di sé al figlio.
Bellissima la frase "Mi somigli, ma hai gli occhi di tua madre. E spero che da grande avrai anche il suo carattere più assennato.", forse il tuo intento era un altro scrivendola, ma io ci ho visto tutto l'amore che James nutre per Lily, meraviglioso e immortale.
Ultimo ma non ultimo, ho amato il titolo: ritrae il cuore di questo racconto, il suo epilogo, tutte le sue speranze. C'è il James della tua storia in Parole perdute e bugiarde, quello che ha fatto di tutto per mantenere la parola data, ma che ha dovuto cedere il passo alla guerra.
È stata una bella lettura, complimenti!

Rosmary

Recensore Master
24/10/20, ore 22:47

Ciao cara!
Ho messo questa storia nella lista da leggere un po' di tempo fa ma ho trovato solo stasera il tempo di farlo.
Che dire, è una vera meraviglia. A partire dalla tematica - per nulla banale, cose che non si leggono spesso - fino ad arrivare alla caratterizzazione di James. I suoi pensieri, ciò che mette su carta per darsi speranza, per provare ad essere ottimista anche se le cose non stanno andando bene.
Avevo le lacrime agli occhi nel leggere le parole di quella lettera, perché già si sa perfettamente come sono andate le cose.
Che bello vedere un Harry così piccino, così indifeso e così ignaro di quello che gli sarebbe accaduto. I giorni in cui erano ancora tutti felici. Preoccupati, sì, ma felici.
Il rapporto tra Harry e James non è mai stato troppo approfondito nei libri e questa breve shot, invece, dà loro dignità.
Ottimo lavoro, carissima. Mi è piaciuta un sacco!
Eevaa

Recensore Master
19/10/20, ore 17:19

tesoraaaa, eccomi per lo scambio.
poi sono io quella ce ti fa commuovere' E tu allora?
come dici nelle note, si capice che questa stria l'hai scritta col cuore, che hai cercato di immedesmarti un sacco in Jemes, in quello che un padre vorrebbe dire al figlio venuto al mondo da una dozzina di mesi... la dolcezza, la tristezza la speranza, l'angoscia, l'angst estremo, il timore di non riuscire a mantenere quella promessa, mi hai fatto arrivare tutto forte e chiaro, fra una lacrima e l'altra.

bellissimo quando James si augura che Harry erediti il carattere assennato della madre ehhm no , non credo sia andata così.

e Harry patatino che esce dalla culla e si addormenta con le carezze di James? awww
io zio Voldy non lo posso odiare però... accidentaccio, uff, che modi brutali... e quella povera lettera, le parole che Harry non leggerà mai ... sigh :'((

grazie per questo concentrato di emozioni <3

Recensore Veterano
19/10/20, ore 16:28

Eccomi qui, come al solito in ritardo rispetto a quanto ti avevo detto. Ma sempre meglio tardi che mai, no? Dai. Solo un po'.
Che dire?
Ho scelto questa storia perché non avevi indicato né preferenze né veti. E perché in realtà quello di cui hai scritto é il periodo della saga che preferisco.
Un momento strano, di terrore, di guerra fredda, di scontri e tante morti.
Mi è piaciuto questo piccolo spaccato sui pensieri di un giovane Ramoso appena diventato padre.
C'è una cosa in particolare su cui sono d'accordo e che tu hai espresso molto bene: avere un figlio ti cambia la vita e, soprattutto, la visione che hai di essa.
Sai che da quel momento in poi dovrai prenderti cura di un'altra persona, anteponendola persino al tuo benessere o, come in questo caso, alla tua stessa vita.
C'è tanta malinconia in questo testo, a pensare alle paure che sta vivendo James in quel momento, a pensare a quella scena di Harry che cerca di comunicare con lui con le sue prime parole. Che poi, saranno le ultime che gli rivolgerà in vita.
Ed è segnante immaginare il giovane padre in preda all'angoscia, così pressante da spingerlo a scrivere una lettera di proprio pugno, in maniera tale da poter lasciare qualche ricordo al figlio. Una paura premonitrice, in un certo senso, o semplicemente, un James che sapeva già a cosa sarebbe andato incontro mettendosi contro il Signore Oscuro.
Ribadisco, mi è piaciuta questa storia. Soprattutto perché sei riuscita a imprimere il giusto punto di dolore, evitando di calcare troppo la mano e rendendo il tutto molto più pesante. Invece così, il testo, è giusto. Il punto d'equilibrio per un padre che non ha nessun tipo di certezza per il prossimo futuro, neanche quella di morire, altrimenti sono sicuro che si sarebbe lasciato andare molto di più.
Giusto così, ribadisco. Lo stile fa sì che la storia scorra velocemente, spezzandone il ritmo nei punti giusti e senza dargli un pace troppo veloce. Dona l'immagine giusta a tutto quello che hai descritto, con i giusti tempi di narrazione.
Forse sto abusando della parola giust*, ma in realtà credo che sia quella che meglio descrive questo tuo scritto. Un James perfettamente IC, cuore impetuoso di Grifondoro che per un attimo è scosso dalla paura. Ma senza esserne preda.
Il coraggio d'un Grifone si vede specialmente in questi momenti, almeno secondo il mio punto di vista. Quando non c'è un vero e proprio pericolo impellente, eppure allo stesso tempo c'è.
Braccato, ma non fiaccato nell'orgoglio.
Un modo di reagire a testa alta, dignitoso, che comunque gli rende giustizia.

Ma cerchiamo di andare con ordine e di rispondere punto su punto a quelli che sono i punti dell'ABC.
Ho trovato sia il titolo che l'introduzione perfettamente attinenti a quella che è la storia, creano il giusto grado di curiosità e ti invogliano ad aprire il testo.
Non ho trovato errori, sviste, o refusi di sorta. Devi essere una perfezionista che rilegge con scrupolo prima di pubblicare. Anche l'impaginazione é corretta, e questo aiuta molto nella lettura.
Ho trovato tutti i personaggi IC, per quanto qui ci siano solo un Harry poco più che infante e un James che se ne prende cura. Ma questo probabilmente risulta ridondante perché l'ho già scritto sopra. Per la trama, invece, moltiplico la ridondanza per due: é semplicemente giusta, quindi ineccepibile nelle scelte o nelle svolte, lineare proprio perché é un frammento rubato, in intermezzo alla storia che già sappiamo come andrà a finire.

Insomma, brava.

Non mi è dispiaciuto affatto approcciarmi ai tuoi scritti. E spero di continuare in un immediato futuro.

Ci leggiamo presto.
(Recensione modificata il 19/10/2020 - 04:36 pm)

Recensore Master
18/10/20, ore 13:57

Stavo andando a prendere "C'incontreremo nel ricordo" per farmi un po' del male anche oggi :P quand'ecco che ho visto il tuo primo aggiornamento. E ho pensato: "sai che c'è? Da Azi e Cro passo più avanti in settimana." Il titolo di questa mi aveva incuriosita da morire, ma ancora di più i personaggi. E' la prima volta che mi capita di leggere qualcosa unicamente su Harry e James Potter. Non bazzico moltissimo nel fandom e non mi vengono in mente punti nei romanzi in cui sia presente una vera e propria chiacchierata padre e figlio. Perciò, innanzitutto, grazie. Grazie perchè di una storia del genere io avevo bisogno ma non lo sapevo. Avevo bisogno di poter vedere anche questo lato dell'animo di James, un personaggio che mi è sempre stato parecchio indifferente. Grazie perchè tramite le tue parole mi ci sono immedesimata da morire, in quest'uomo appena ventenne ma con delle responsabilità enormi sulle spalle e una guerra davanti. Non sono cavolate quelle che si trova ad affrontare: il serio pericolo di perdere la vita c'è, è decisamente concreto e James ha veramente tanto, tanto da perdere. La donna che lo ha cambiato, che lo ha reso migliore semplicemente amandolo e lasciandosi amare, e suo figlio, la seconda occasione che ognuno di noi ha. James ha tantissimo davanti a sè e il fatto che sia così fortunato dal punto di vista umano ma rischi di perdere tutto è un'ironia crudelissima. Ho amato come ci hai mostrato le sue paure e le sue debolezze e ho amato l'espediente della lettera, perchè è un qualcosa in cui mi ci rivedo moltissimo: anche io sono più brava a esprimere i miei sentimenti su carta che non a voce, e anche io, se mai dovessi trovarmi nella condizione di avere ancora poco tempo vorrei lasciare a chi amo delle lettere da poter rileggere quando non ci sarò più. Il fatto che venga perduta è atroce, ma si ricollega perfettamente al canon, rendendo questa storia un perfetto missing moment.

Complimenti, di cuore e in bocca al lupo!
a presto ♥

Bennina

Recensore Master
17/10/20, ore 17:30

Ma sai che angoscia ha provato James quella sera??? E che probabilmente lo attanagliava in ogni momento, lì nella sua casa di Godric's Hollow..
Come fa un padre a cercare di contattare il figlio cresciuto, attraverso una lettera scritta quando aveva un anno? Deve avere davvero perso ogni speranza.
Le guerre sono così: uccidono le speranze delle persone ancora prima di assassinarle! E i sopravvissuti restano immersi in un dolore profondo per molti anni, chiedendosi cosa avrebbero potuto fare per impedire gli orrori vissuti.
Il missing moment che hai scritto è veramente, profondamente triste. Nasconde però una scintilla luminosa: l'amore dei propri cari non muore mai, pur divenendo impalpabile come l'aria.