Oh Dio, come mi è venuto in mente di leggere proprio oggi questa storia.
Eppure la ho amata.
La ho amata perché è il mio genere, immensamente dolce e immensamente triste, e perché la tua penna è straordinaria.
Mi ferisce quasi che io sia la prima a commentarla, perché meriteresti mille lodi da mille persone diverse.
Scrivo e leggo di loro da ormai troppi anni, direi, (credo siano ormai sei o più) e sono sempre felice quando riesco a scovare una nuova perla.
Il sito, come avrai notato, non è più popolato come lo era un tempo, ma spero che questo non ti freni.
Vorrei davvero leggerti ancora.
Mi è piaciuta la caratterizzazione dei personaggi, pressoché perfetta (almeno per quanto possiamo immaginare i caratteri di John e Paul senza averli mai conosciuti).
Ho letteralmente sospirato nel leggere il loro scambio di battute, leggero e profondo come credo fosse ognuna delle loro conversazioni.
Bellissimo, davvero.
La seconda parte, oltre che tristezza, mi ha messo anche molta nostalgia addosso.
Ricordo che la mia prima storia su di loro parlava di una lettera da Paul a John, mi è sembrato di rivedermi in una versione migliorata dal tuo talento.
Spero di non annoiarti con questa recensione, la sto scrivendo con entusiasmo, senza rileggere.
Ti prego, scrivi ancora.
Un forte abbraccio, H.🤍 |
