Recensioni per
Bui
di Rosmary

Questa storia ha ottenuto 12 recensioni.
Positive : 12
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
17/09/21, ore 16:37
Cap. 1:

Rosmary! ♥

Ogni tanto devo ripiombare da qualche parte, sempre nella speranza che a te faccia piacere vedermi sbucare dove non ti aspetti almeno quanto fa piacere a me recensire tutto quello che mi ha portato a rimanere nel tuo profilo!
Bui è una di quelle flash che ho letto la prima volta. Un “wow” muto e continuo durante la lettura, come poi mi accade sempre.
Tu riesci davvero a catturare l’essenza di questi personaggi e a racchiuderla dentro pochissime righe, hai questo dono immenso di prendere qualcuno e scavargli nel profondo e poi far vedere a tutti cosa hai trovato.

Sirius è di una bellezza mozzafiato, non fisica, ma propria delle parole, dei gesti e delle emozioni che lo muovono in quella casa che sa di prigione, di inferno. Lui che è sempre stato cosa distinta rispetto alla sua famiglia e quelle parole che per lui sono una liberazione per loro invece restano un capriccio.
E la voce di Regulus che morde se stessa è un’immagine stupenda ma più che immagine è una sensazione che si attacca addosso. Questo ragazzo che manca del coraggio che abbonda in Sirius. Simili, ma non abbastanza per restare uniti, famiglia, in quel momento. Simili ma su strade diverse senza la volontà di guardare avanti o guardarsi indietro.
Ti lascia senza fiato quell’orgoglio che li stringe in una morsa, quella rabbia gemella che porterà a quel sacrificio di Regulus che noi conosciamo ma che Sirius non ha mai conosciuto e, avendo riconosciuto quel veleno simile al suo in vita, poi è morto pensando a suo fratello come un vile e a un codardo. Fratelli in circostanze sbagliate e in tempi sbagliati.

Questa flash è una ferita aperta che non può guarire e per questo fa ancora più male. E finisce così, con tutto quel dolore, le acredini e il dispiacere che ha colpito anche me in pieno petto.
E’ una piccola perla, l’ennesima, che altro non fa se non mostrare la tua IMMENSA capacità di emozionare.

Grazie per averla scritta! ♥
Un abbraccio grande!
gabry

Recensore Veterano
28/11/20, ore 14:00
Cap. 1:

Credo che questa sia la quarta volta che inizio la recensione di Bui da quando l'hai pubblicata e per un motivo o l'altro sono stata perennemente interrotta.
So bene che questa storia era in astratto destinata ad altri due soggetti (a tal proposito, mi compiaccio con me stessa per aver ripristinato l'ordine dell'universo con il prompt #momentomodestiadadegnaconsortedelRe) ma leggere di Sirius è sempre bellissimo, doloroso e straziante, sì, ma bellissimo.
Abbiamo parlato tante volte di quanto questi Black siano complicati e maledetti, del rapporto tra Sirius e Regulus, di un rapporto che poteva essere tanto ma che è stato destinato a scontrarsi con colori diversi e con ideologie, quanto meno inizialmente, diverse.
E in questa flash è stato come tenere ancora il filo delle nostre lunghissime chiacchierate notturne, su un Regulus che non riesce e che è messo alla soglia della vita di Sirius, anche - bisogna dirlo - brutalmente soppiantato da altri affetti e su Sirius, su quell'istinto di autodistruzione che lo porta perennemente sull'orlo di un baratro.
Il Sirius arrabbiato che si trascina fuori da Grimmauld Place è anche il Sirius che un giorno vi farà ritorno, terribilmente coerente con quel rancore e disprezzo in una famiglia in cui non si è mai riconosciuto ed è anche lo stesso Sirius che dopo pochi mesi attenterà alla vita di quel personaggio che non ci piace e di Remus. È un Sirius collerico e sul punto di esplodere e che in questa storia cammina su questo filo sottilissimo, non riuscendo a salvare il rapporto con il fratello ma dando solo sfogo alla sua rabbia.
Eppure, eppure, resta l'affetto per Regulus, Regulus che fa comunque quel passo in più e tenta di aggrapparsi a quell'affetto.
Ho amato le parole che hai scelto per descrivere questo momento, il concetto stesso della voce che morde se stessa, e la "rabbia gemella" dei due fratelli Black e mi ha un po' spezzato il cuore lo strato di silenzio che si viene a creare tra loro, tra un Regulus che non parla più e un Sirius che non sa cosa dire ancora, con questo affetto destinato a nascondersi in chissà quale angolo di cuore ma mai a sparire.
Credo che con la frase finale tu abbia riassunto magnificamente l'essenza dei due personaggi: Sirius non rimpiangerà mai la scelta di lasciare casa sua, non si volterà indietro, Regulus, invece, sarà sempre bloccato nella vita da Black morendo nel discostarsene.
Insomma, so che la tua creatività è impegnata altrove (non che io mi lamenti!) ma è sempre molto molto bello leggerti su un personaggio come Sirius che ami così tanto!
Meriteresti una recensione molto più strutturata di così ma ci tenevo davvero tantissimo a passare il prima possibile.
Un abbraccio
Fede

Recensore Master
25/11/20, ore 14:52
Cap. 1:

Ciao 
Ho scelto questa storia visto quanto mi era piaciuto il “tema” su cui doveva basarsi la storia. E poi c’è Sirius, uno dei miei personaggi preferiti, quindi...
Mi è piaciuto molto come hai interpretato il “non è tempo per noi”.
Adoro i missing moments e mi sarebbe sempre piaciuto leggere qualcosa del momento in cui Sirius decide di allontanarsi dalla famiglia per seguire quelli che sono i suoi valori. E a proposito di Sirius, ovviamente l’ho trovato molto IC, nella sua irruenza, nel suo orgoglio, nel suo volere farsi valere. In questa famiglia c’è sempre stato troppo stretto e anche se è giovane non è stupido o infantile (come invece sua madre pensa), penso anzi abbia già capito molte cose di come funzioni il mondo e che fondamentalmente la sua è una famiglia di fanatici [?].
Allo stesso modo mi è piaciuto tanto Regulus. Lui è uno di quei personaggi su cui non è che si sappia tanto, ma sappiamo che nella vita ha fatto scelte diametralmente opposte a quelle del fratello. E mi ha fatto un sacco piacere, e anche tenerezza, vedere che per un momento Regulus dice a Sirius di restare. Sono due personalità molto orgogliose, ma credi si siano pentiti entrambi di qualcosa, Sirius di non aver detto “altro”, Regulus di non averci riprovato a convincerlo a restare (e posso pure capirlo data la reazione di Sirius che ha detto di non voler essere come loro/meglio stare in strada che lì). E alla fine quello che rimane è un grande senso di amarezza. Questo effettivamente non poteva essere il loro “tempo” perché sono troppo giovani, diversi e con idee contrastanti. Credo che una volta cresciuti avrebbero potuto chiarirsi, perché l’affetto qui ce l’ho letto eccome, ma l’amarezza viene proprio dal fatto che Regulus prematuramente… e forse non sarà mai tempo per loro (ma facciamo che si sono incontrati nell’aldilà e ora sono tutti felici e contenti, circa). Siccome sono assai emotiva, la storia mi ha toccato molto e onestamente avrei dato un abbraccio sia a Sirius che a Regulus. Tra l’altro se non sbaglio è la prima volta che leggo qualcosa di tuo a parte Paradiso perduto, e pure qui ho ritrovato lo stesso stile molto curato.
È stato un grandissimo piacere, a presto :*

Nao

Recensore Master
24/11/20, ore 09:08
Cap. 1:

Ciao, Ros, eccomi qui ^^

c'è una produzione talmente vasta sul tuo profilo che non sapevo da dove partire, così ho scelto questa per due motivi 1) è la più recente 2) ho visto fra i personaggi protagonisti i fratelli Black. Sono una coppia che adoro, per il quale l'angst è assolutamente perfetto, e dei quali non mi stancherei mai di leggere. Non so cosa darei per poter avere un piccolo episodio canonico a parte, scritto da Jk, qualcosa riguardo una loro ipotetica riconciliazione finale durante la quale Sirius scopra quanto coraggioso sia stato suo fratello, quanto si sia sbagliato su di lui, e i due abbiano la possibilità di chiedersi scusa a vicenda.
La canzone di Ligabue (era sua, vero? Spero di non fare confusione.) non l'avrei inizialmente associata a loro, ma una volta arrivata alla fine della storia mi sono data una manata in fronte, pensando: "Ma è perfetta!"
Non è mai stato tempo per questi due fratelli, mai tempo per conoscersi davvero, prima di tutto, prima ancora che imparare a volersi bene, e trovo che tu lo abbia espresso perfettamente in questa frase:

 s’erano lasciati scivolare via senza la forza – la voglia il bisogno – di porsi domande scomode, sfilacciare corazze, conoscersi al di là del sangue, degli insegnamenti impartiti, di strade dai muri confinanti.

Mi ha veramente messa i brividi nel pensare che sia riferita a due fratelli, peraltro tanto vicini di età. E' proprio vero che il sangue non è tutto e che spesso la famiglia sono gli amici che ci scegliamo, piuttosto che le persone cresciute nella nostra stessa casa. Mi ha messo i brividi e mi ha fatta riflettere anche sul rapporto che ho con le mie due sorelle, su quanto effettivamente ci si conosca fra noi e quanto ci si voglia bene in funzione di ciò che è davvero l'altra, e non perchè "obbligate" da un vincolo. E mi ha fatta pensare a cosa sarebbe potuto succedere se i due fratelli, le cui camere erano magari adiacenti ma in realtà infinitamente lontane, avessero superato lo scoglio dei pregiudizi e degli insegnamenti posti dai genitori e si fossero conosciuti per davvero. Forse Sirius sarebbe rimasto? Mmh, no, non credo, non dopo aver conosciuto James e i Malandrini. Però forse avrebbe avuto più difficoltà ad andarsene di casa e quella domanda rimasta in sospeso, quel "vieni via tu" magari sarebbe davvero sfociata dalle sue labbra e Regulus avrebbe risposto sì (non voglio pensare al dolore dei genitori, nascosto dietro tutta quella rabbia, quella delusione, e quel disgusto.)
Invece quel che rimane è un rifiuto che spezza il cuore, specialmente se si pensa che forse Sirius non lo pensava veramente. 

Che altro dire? Il testo è di una bellezza sconcertante, breve ma incisivo, ogni parola al posto giusto per infliggere stilettate. Contiene tutto: la rabbia di Sirius, pur senza giustificare il suo gesto, il dolore per la morte di un rapporto mai nato, lo sfaldarsi di una famiglia che non è mai stata tale. Una perfetta sintesi della fine dei Black.
Non ho trovato neanche un singolo refuso e anche l'impaginazione e il font usato sono perfetti :)
L'unica cosa che volevo chiederti di spiegarmi è il titolo, perchè a una prima lettura non sono riuscita a collegarlo al testo: con "bui" intendi l'oscurità nell'animo di entrambi i fratelli?

Complimenti e grazie di cuore per questa lettura *^*
buon proseguimento!

Benni
 

Recensore Master
12/11/20, ore 16:28
Cap. 1:

Finalmente, finalmente torno a leggere qualcosa di tuo!
E sono molto contenta di ritrovarti proprio con una storia sui fratelli Black: un po' mi era dispiaciuto, leggendo della limitazione di Bessie, perché ero curiosissima di immergermi di nuovo nell'universo narrativo della tua nuova generazione, ma sono contentissima che questo divieto ti abbia portata a scrivere proprio di questi due personaggi, e di questo momento in particolare, che fa così male che non lo so, ora respirare è un pochino più difficile.
Questa storia è bellissima, e apprezzo davvero tanto quanto tu abbia lavorato sullo stile, che va a diventare parte integrante del racconto, legandosi alla struttura del racconto e diventando il punto focale di tutta l'introspezione.
Insomma, ho amato immensamente come hai costruito il confronto trai due fratelli, mettendo in campo tutte le difficoltà e le contraddizioni di un rapporto che, davvero, sembra non trovare il tempo giusto. Perché per Regulus e Sirius non è tempo, e non lo sarà mai: forse te l'ho già detto, ma se c'è una cosa che davvero mi toglie il sonno la notte è il pensare che Sirius sia morto senza mai sapere la verità sul gesto di Regulus.
E qui c'è tutta la rabbia di Sirius, e quella in un certo senso gemella di Regulus, e, santo cielo, è così straziante vederli tanto simili, a confrontarsi con questi silenzi che si portano via tutto – tutto.
Ci sono delle immagini che sono davvero meravigliose, e che da sole valgono tutta la storia, aprendo veri e propri universi: la voce di Regulus che sembra mordere sé stessa quando manifesta una debolezza, o i suoi occhi già annegati nel nero (il nero della rabbia e del risentimento, ma anche il nero che è metafora di quella famiglia e dei suoi ideali, e al tempo stesso un'allusione dolorosissima a quello che sarà il destino di morte di Regulus – una morte che Sirius non avrà nemmeno il tempo di piangere come si deve).
Insomma, avrei voluto tornare qui con molte più parole, con una recensione un po' più sensata, ma il tempo è quello che è e io ci tenevo davvero a farti i miei complimenti per questa flash bellissima.
A presto!

Recensore Master
09/11/20, ore 17:45
Cap. 1:

Ciao cara, scusami per l'enome ritardo con cui passo, ma purtroppo sono stata sommersa dalle cose che stavo bellamente procrastinando. Ma oggi ho finito un po' prima di lavorare e quindi posso prendere il pc e godermi questa tua flashfic: vedo con piacere che la mia limitazione ti ha portata a scrivere su i due fratelli Black, tematica che amo e apprezzo in ogni salsa, quindi non posso che esserne molto felice.

L'incipit è di una bellezza violenta, nel senso viscerale del termine, l'ho adorato: sono gli attimi in cui Sirius si rende conto che la misura è colma e deve andarsene, deve andarsene o impazzirà in quella casa. E allora prendere e lascia tutto - sembra quasi che stia citando la canzone dei Baustelle e sarei tentata, ma evito - e non torna più. Sarà stato conscio, di chi stava lasciando indietro?
Mi piace credere, come accade in questa fanfiction, che Sirius si sia reso conto per davvero che scappare significava anche abbandonare quella parte della famiglia - Regulus, Andromeda... Narcissa? - che teneva a lui. Potrà avere un'altra vita, Sirius, ma con cosa rimpiazzerà i morti di quella vecchia?
I ricordi non bastano, come può bastare il ricordo di un fratello? Eppure, Sirius prende e va via, lascia tutto, diviene solamente l'ennesima bruciatura sull'arazzo dei Black - toujours pur, sempre.
Regulus, che deve chinarsi (un'arte che ha dovuto apprendere troppo presto, per sperimentarla altrettanto presto di fronte a Voldemort) per domandargli di rimanere. Non è un bambino, non lo sarà mai più. Ma come un bambino gli chiede di rimanere, di non voltare le spalle alla famiglia, ma non è il tempo, la stagione, giusto. Perché Sirius è sulla soglia, ma ha già oltrepassato il punto di rottura, quindi a cosa servirebbe poi ritornare indietro?
Sirius non è fatto per tornare indietro, è fatto per andare avanti a oltranza, e questo Regulus - che china il capo e rientra in casa - sembra non averlo mai compreso.
E si guardano, senza dire niente: come potrebbero? Che parole potrebbero cavarsi fuori, quando sono entrambi troppo dolorosamente orgogliosi per porre una richiesta semplicissima - resta, vieni con me - che, però, si perde in una valle di silenzio ostinato.
E, come hai detto tu, non era tempo. Che si conoscessero e riscoprissero, perché i fratelli forse li riscopri davvero quando cresci e scopri che possono anche piacerti - ma Regulus avrà solamente la propria immaginazione, per farsi piacere Sirius.

Bellissima flashfic, scusami per il delirio.
Gaia

Recensore Veterano
09/11/20, ore 12:55
Cap. 1:

Ciao, Rosmary!
Credo di avere una specie di calamita, quando si tratta di questi due.
Quando ho visto che l'autrice eri tu, poi, mi ci sono fiondata (anche se arrivo un po' in ritardo a commentare).
Il tuo stile pulito, preciso, non poteva che illuminare con grazia anche il sordido marciume di casa Black. È proprio questa l'immagine che mi hai trasmesso, leggendo: quella di luce che si depositi sulla polvere e che lasci intravedere quello che vi è sotto.
È una luce che piove su questo Sirius incattivito, in gabbia, che mastica e rimastica il proprio disprezzo fino ad esplodere.
Che Sirius tu lo abbia catturato bene, nella sua rabbia mal trattenuta, nell'odio e nella feroce, ostinata necessità di distinguersi da tutto il resto, è chiaro. Ma vorrei brevemente  soffermarmi su una frase che, invece, hai dedicato a Regulus:
"La voce di Regulus era parsa mordere se stessa, rea di aver manifestato una debolezza".
Sarà che, ormai, sono notoriamente, evidentemente ossessionata da questo personaggio, innamorata di tutte le espressioni che possano in qualche modo "afferrarlo", sappi  che questa immagine qui, di una voce che "si morde" (quasi come un serpente che si morda la coda) è una delle mie preferite. Così come ho apprezzato che tu abbia "esteso" l'idea di una rabbia (una gabbia) gemella ad avviluppare anche Regulus, così come opprime Sirius.
Sei stata molto brava  (non mi aspettavo diversamente) nel rendere l'incomprensione, il trattenersi di entrambi, l'impossibilità di lasciarsi andare - a scuse, a preghiere, a chiarimenti ("Stretti entrambi in un silenzio fatto di orgoglio e negazione", incapaci di "sfilacciare corazze", altra immagine bellissima che custodirò, nella mia continua ricerca di espressioni che rendano giustizia a questi due personaggi).
Su tutta la lettura,  aleggia già il rimpianto e, credo, solo le migliori storie sono in grado di restituire un effetto simile.
Lo scambio tra i due fratelli, pur precedendo l'immagine finale (molto potente), sembra già lasciar trapelare l'esito finale; e lo fa con ogni frase, con ogni parola.
Si respira già tutta l'amarezza di un'inconciliabilità insanabile, tra chi ha già deciso di andar via per sempre (è già via) e chi sa già che sarebbe rimasto indietro (poiché non sa o non riesce "ad andare avanti").
Che dire, sono proprio felice che tu abbia scritto di loro due, perché ho sempre bisogno di alimentare la mia piccola ossessione con storie ben scritte che li riguardino (perciò, grazie!).
Un bacione, alla prossima!♡
(Recensione modificata il 09/11/2020 - 12:57 pm)

Recensore Master
08/11/20, ore 17:53
Cap. 1:

Non appena ho visto che avevi scelto di scrivere dei fratelli Black, ho saputo che dovevo leggere questa storia e, ovviamente, non ne sono rimasta delusa - mi hai anzi fatto venire voglia di saperne di più e di leggere di loro ancora e ancora.
Perché sarebbe troppo facile dire che la colpa ricade solo su Walburga e Orion e quindi, di riflesso, su Regulus che ha seguito le imposizioni e i dettami familiari; la verità è che anche Sirius è stato vittima dell’orgoglio e non ha teso la mano al fratello in uno dei momenti cruciali della loro vita. Sarebbe bastato che almeno uno dei due pronunciasse ad alla voce ciò che aveva paura di ammettete perfino a se stesso e chissà come sarebbero cambiate le cose... purtroppo con i se e con i ma non si va da nessuna parte e credo che mi arrovellerò per sempre su questo dubbio - e su come le loro vite avrebbero potuto cambiare. Trovo che tu sia stata particolarmente brava a delineare la situazione di casa Black, pur con così poche parole, anche se personalmente ho sempre immaginato un Orion meno rigido della moglie; ciò che mi ha colpito particolarmente sono le frasi pronunciate da Sirius: emblema del disagio vissuto tra quelle quattro mura, lui che era troppo diverso, troppo diretto, senza alcuna intenzione di piegarsi al volere familiare - nonostante tutto. Le sue scelte lo hanno portato ad Azkaban, eppure non le può davvero rimpiangere fino in fondo perché lo hanno anche portato più vicino a quello che era il suo fratello per scelta.
Ogni volta che leggo una tua storia mi innamoro un po’ di più del tuo stile e questa volta non ha fatto eccezione, a patire da quella prima frase lasciata in sospeso che ci catapulta direttamente nei pensieri che tormentano Sirius quando è rinchiuso in quella prigione che è concreta - eppure così simile alla prigionia più che altro astratta della casa della sua infanzia. Anche il titolo è particolarmente evocativo: trovo che si ricolleghi particolarmente bene alla nomea e a quell’aura di negatività che il semplice nome Black provocava nel resto del mondo magico, ma anche alla condizione di Sirius e a come la sua scelta di andarsene abbia influito sul buio che ha circondato e inghiottito Regulus.
Mi rendo conto di aver scritto una recensione forse priva di senso logico, ma sai bene che finisce sempre così quando una storia mi colpisce particolarmente.
Spero che un domani vorrai scrivere ancora di loro, sicuramente mi troverai qui a leggere.
Un abbraccio e alla prossima!❤️
Francy

Recensore Master
08/11/20, ore 12:21
Cap. 1:

Ciao, tesoro <3
Avevo già adocchiato questa fic (ma che impresa pubblicare dal cellulare, io non ci riuscirei mai e farei danni, già lo so) e avevo in programma di leggerla perchè di norma non scrivi di questi due fratelli, ed ero molto curiosa <3
Ho approfittato dell'iniziativa (che adoro) per lasciarti subito il mio parere <3
Innanzitutto, come sempre, il tuo stile è ammaliante, sinuoso, elegante, ti afferra e ti invita a gustarlo parola per parola, trovandovi raffinatezza e pienezza dei sentimenti. Ogni gesto, ogni parola non detta, ogni frase rimasta in bocca è piena di emozioni, c'è una tensione bellissima in questa fic.
Mi è piaciuto come le parole di Sirius verso la famiglia siano isolate e messe a destra, come a marcare la completa differenza di Sirius e come lui stesso sia già completamente lontano dal resto della famiglia. Le parole che invece rivolge al fratello sono una bolla a parte insieme al resto del testo, come a evidenziare che ancora un briciolo di affetto tra i fratelli c'è e vorrebbe rimanere.
Mi piace l'idea della "rabbia gemella" che prova Regulus, perchè a quattordici anni assistere ad una scena simile e sapere di aver perso un fratello non è facile e sì, si prova tanta rabbia, il viso si indurisce e forse si cresce un po' di più all'improvviso. Bello come Sirius poi avrebbe potuto dirgli di seguirlo, ma si trattiene, non si può, non è tempo.
Esattamente, le parole non dette e taciute hanno una forza incredibile, perchè sotto sotto entrambi i fratelli si vogliono bene, Sirius sa che Regulus potrebbe essere diverso e potrebbe seguirlo, ha scorto in lui una piccola briciola di onore e coraggio. Ma non è tempo.
Quindi la separazione è netta, è brusca, e forse lascia un po' di vuoto in entrambi. Non è tempo, ma sappiamo che per Regulus il tempo di dimostrare il suo valore verrà, anche se Sirius, mi piace pensarlo così, lo saprà solo da morto. 
Insomma, in tutto questo spero di averti lasciato delle parole sensate perchè ho davvero percepito la rabbia e l'allontanamento tra fratelli, l'odio di Sirius verso la sua famiglia, la sua volontà di scappare ed essere migliore, e dall'altra parte la rabbia e anche un po' l'incapacità di Regulus di cercare di salvare il salvabile, il rapporto col fratello.
Complimentissimi di cuore, è stupenda <3 

Recensore Master
07/11/20, ore 08:25
Cap. 1:

L'ho adocchiata da giorni, non temere. Quando si tratta di te, io mi emoziono tutta come se fosse Natale e venire qui era, come dire, necessario. Sarà forse il fatto che dall'ultima volta che ho letto di Sirius è passato del tempo e che dall'ultima volta che ho letto te, sono passate ere. Mi mancavi. Però tu lasci un regalino a tutte noi ogni tanto e non te ne siamo grate.
In questo caso, in verità, te ne sono specialmente grata perché questa storia mi è entrata nelle ossa: è piena di un non detto che brucia e fa male, crea ostacoli che non possono e a quanto pare non vogliono essere risolti. Ci sono discorsi di un odio, discorsi di diversità in cui si grida un "Non sono come voi" e si pensa un "Non sono come voi." Si tratta di cruda verità, in cui Sirius si ritrova ogni giorno: ci sono basi e radici che non possono essere sradicate, ci sono attimi che non possono essere cancellati e tutti portano a quella verità negata per troppo tempo: non può più stare lì, perché stare lì vuole dire soffrire.
Soffre anche al suono della voce di Regulus, che è ancora troppo vicino alla madre, troppo legato al padre per comprendere cosa ci sia sotto e come scappare, per comprendere che fuori dalla porta c'è una strada sì, ma che la strada è meglio di rimanere dietro la porta. Meglio di rimanere in un luogo che non è casa e non è da troppo tempo.
Ma quel resta viene detto in un momento sbagliato, il dolore è espresso con parole sbagliate: Sirius non resta, non può sopportare quell'aria un secondo di più.
Io l'ho amata, in tutta la sua semplicità questa storia mi ha davvero colpito e mi ha fatto pensare che del tempo in più per loro l'avrei voluto. Che mi sarebbe piaciuto vederli insieme un'ultima volta come fratelli, come persone che, come dici bene tu, vanno oltre al sangue, si fanno domande scomode e trovano magari una soluzione. Credo che comunque si siano parlati con gli anni senza vedere, con sguardi fugaci, con idee e immaginazioni. E credo che questo parlare non parlare sia servito un po' a tutti e due. Anche se non era il tempo e, tristemente, non lo sarà mai.
Aiuto, che vuoto nel cuore! Rosmary, grazie di averla pubblicata e di aver confermato tutte le mie certezze: questo sito senza di te non sarebbe lo stesso.
Sia ❤

Recensore Master
05/11/20, ore 22:11
Cap. 1:

Ok, io mi sento male. No, non è per la formattazione che va benissimo. Ma io piango sempre (per Regulus, sia chiaro) quando leggo di questo momento tristissimo. ç___ç Santo cielo quanto sto male!
Se penso a quali saranno le conseguenze di quella fuga, di quella solitudine, quanto l'oscurità piomberà su Regulus e sul suo bisogno di riscattare il nome dei Black, dimostrare che gli altri si sbagliano che non sono traditori che lui non è come Sirius che non rinnega e che rimane fedele alla propria famiglia. E lo fa, per quanto rinneghi Voldemort, resta fedele ai Black e protegge la sua famiglia tacendo, morendo da solo.
Ops, scusa, mi sono lasciata prendere la mano dalla passione per Regulus! Scusa, torno alla tua flash. Come sai, adoro il tuo stile e amo il modo in cui fai trasparire i sentimenti dei personaggi e la loro interiorità con queste frasi spezzate e questo ritmo incalzante.
Grazie a Bessie che ti ha limitato sulla New Generation perché questa flash è una piccola meraviglia.
Un abbraccio
Sev

Recensore Master
05/11/20, ore 21:35
Cap. 1:

Ho sentito odore di Sirius Black e non potevo mancare.
Questa flash è sublime.
Se ne trovano davvero tante in giro, però non ho mai letto una flash come questa che riesce a concetrare molto in così poche parole, a fine lettura ho sentito il cuore stritolato dalla malinconia e dalla sensazione che a volte nella vita perdiamo occasioni perché in un certo senso non vogliamo "Afferrarle".
Mi sono sempre chiesta come abbia deciso Sirius di lasciar perdere in un certo senso suo fratello; credo che lui ne soffrisse molto sotto sotto. I legami tra fratelli e sorelle è molto forte e lo si percepisce in ogni parte di questo tuo scritto, ma la debolezza in un certo senso di Regulus secondo Sirius, o meglio dire  l'incomunicabiltà tra i due distruggerà per sempre il loro legame. Sirius ha già deciso, non ne vuole più sapere nulla di una famiglia degenere; suo fratello non fa alcun passo verso di lui e come sempre, sotto la sua irruente e non ponderata attitudine di agire lo taglia fuori completamente. Non so, sento molto disagio di fronte questo addio; non sappiamo se si sono incontrati dopo Hogwarts, forse non lo sapremo mai però ciò che hai scritto collima completamente, oserei dire che le cose siano andate esattamente così. Complimenti davvero, hai uno stile davvero superbo che crea immagini visive e molto oniriche al lettore; complimenti ancora.