Positive : 3
Neutre o critiche: 0
Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Ciao normalmente non sono mai stata d'accordo con quello che sembra quasi diventato un obbligo rifarsi una vita, nel momento in cui un partner viene a mancare. Mi spiego: da che rifarsi una vita sembrava quasi vista come una colpa in passato quanto le usanze erano diverse, ora sembra essersi rivoltata la cosa, e chi decide che la propria vita gli sta bene così anche vivendo del dolce amaro ricordo di un amore che fu, sembra passare necessariamente per qualcuno che sta sprecando la propria vita. Se una donna poi ancora peggio, perchè la donna "deve" necessariamente sposarsi e fare figli sembra per definirsi completa e realizzata. Non si può semplicemente desiderare una vita tranquilla? Non si può semplicemente decidere che l'amore che si è conosciuto ci basta per una vita intera? Oppure più semplicemente è così difficile accettare che si possa continuare ad "amare" la persona che non c'è più come se fosse ancora accanto a noi? Sinceramente le frasi fatte di quando qualcuno si risposa o si trova un altro compagno che afferma che il defunto o la defunta continueranno ugualmente ad essere amati come prima, e che resteranno sempre nei propri cuori, l'ho sempre trovate molto ipocrite, degli alibi che si usano per giustificarsi perchè non si vuole ammettere che non si vuole restare soli, o che appunto morto un papa se ne fa un altro, perchè si apparirebbe come quelli appunto che si godono la vita quando l'altro non c'è più e lo si è dimenticati. Onestamente una persona che si risposa e che ha una nuova persona accanto a sè pensate possa davvero ancora pensare all'ex deceduto e se anche ogni tanto dovesse farlo con che frequenza sarebbe? E' ovvio che nessuno oggi per convenzione sociale tende a rispettare la vedovanza, ed è un po' come quei clichè per cui si vorrebbe che un padre che si separa continui a mantenere lo stesso rapporto coi figli, quando è ovvio che quando non si vive la quotidianità, ma ci si vede magari solo nei weekend e durante le feste, non può per forza di cose essere la stessa cosa, ma sono favole che ci si racconta per mettere a tacere il senso di colpa specialmente quando la persona che se ne va di casa lo fa perchè ha un'altra persona ad aspettarlo dietro la porta. Comunque quindi questo per dirti che pertanto mi sono molto stupita che invece la tua storia sorprendentemente mi sia piaciuta. Credo tu abbia toccato il difficile argomento con delicatezza e mi è piaciuto molto come hai usato la memoria di entrambi i partner per avvicinare Patty ed Alex. Bella l'idea di far vivere ad Alex lo stesso dolore di Patty, e che le anime di Stear e Taylor li abbiano prima fatti incontrare e poi spinti l'uno nelle braccia dell'altra verso una nuova felicità. Intanto bello vedere le apparizioni di Stear, e curiosa la scelta dell'edicola (perchè poi questa scelta?), e bello rivedere anche Timmy. Poi Patty dopo 10 anni di vita regolare (da notare che non dico volutamente monotona o noiosa sebbene potrebbero giudicarla tale la stragrande maggioranza delle persone, ma io la definisco solo pacifica e serena che non è un male per me) in un anno soltanto, conosce, si mette la lavorare insieme, va a convivere, si sposa e fa un figlio con un perfetto sconosciuto. Ma poi questo Alex di suo non lavorava? Perchè gestisce l'edicola di lei poi? Candy parecchio irriverente nella sua battuta. Stear a tratti incomprensibile, prima le chiede se l'ha dimenticato e poi le fa incontrare Alex? Alex poi l'esatto opposto di Stear sia fisicamente che caratterialmente. Poi incredibile come quasi in ogni storia che leggo spesso si trovino molestatori o presunti predatori sessuali. Ecco questa è una cosa che noto spesso, come se una semplice rapina fosse cosa da poco, ovvio che un tentativo di aggressione sessuale abbia ben altre implicazioni e conseguenze più gravi, ma a volte ci si potrebbe anche solo limitare a non dover sempre usare l'espediente dell'aggressione sessuale per far in modo di mettere in luce il personaggio maschile di turno che deve salvare la protagonista. Perchè appunto non limitarsi ad una rapina, o ad un ferimento per mezzo di coltelli e pistole che sarebbe comunque di peso? No bisogna buttarla sempre sull'aggressione o la molestia o la violenza sessuale. Non è appunto diretto a te, ma una considerazione generale che faccio da qualche tempo. Mi chiedo una cosa che mi sono sempre chiesta per tutte le persone che si sposano più volte. Eccendo cattolici e credendo nel Paradiso nel quale dicono ci ritroveremo tutti, si ritroveranno anche tutti insieme Alex, Patty, Taylor e Steve da morti? E chi starà con chi a quel punto? Oppure vivranno tutti insieme appassionatamente in una confortevole nuvoletta bifamiliare? E con questo ultimo dubbio amletico ma di fondamentale importanza ti saluto e comunque ripeto la storia l'ho trovata molto carina, divertente e a tratti molto molto molto emozionante e commovente. Ciao buon fine settimana. |
Ciao Gatto! |
Ciao Gatto. Mi piace che in questa tua storia la protagonista sia Patty, amo leggere anche riguardo altri personaggi e mi è piaciuta l'atmosfera che hai creato, affrontando il dolore della ragazza. Patty cerca di ricostruire la sua vita dopo la perdita del suo amato mediante una scelta non convenzionale per la sua condizione sociale, fino a quando incontra un ragazzo. Bello anche abbia intrecciato alcuni momenti fondamentali del film al tuo racconto, con delle variazioni. In questo caso ci sono due presenze ultraterrene a proteggere Patty e Alex che si amano in questa vita, con il ricordo di Stear e Taylor che li proteggeranno per sempre. Una storia diversa, dove mi è piaciuta l'unione fra soprannaturale e reale. Un caro saluto. |