Recensioni per
Un filo del telefono
di Anicemirto

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Nuovo recensore
10/02/10, ore 19:08

da intimo amico della cara tobi posso solo dirvi che questa nonsens può essere efficacemente compresa solo da chi la conosce affondo e da molti anni...
il continuo riferirsi al sesso e alla frustrazione che generava in lei nel momento della sua vita in cui a composto questo scritto no è decifrabile facilmente dal testo.
il telefono rappresenta la sfera familiare di tobi in particolar modo il padre, ma questo dal testo non si decifra minimamente.

fratellino (tobi) questa è un opera splendida per chi ti conosce, ma un criptico insieme di flash per chi la legge, io stesso ho dovuto chiedere a te di spiegarmi alcune parti,dopo tutto sono anni che "studio" il tuo modo di fare, di pensare e di agire ma ancora mi sorprendi dopo tutto questo tempo...

il tuo fratellone...

Recensore Veterano
20/11/09, ore 20:54

Questo è uno dei testi più criptici che mi sia mai capitato di leggere.
E non è solo una questione contenutistica, no, tutt'altro: anche le parole, le frasi, i periodi sembrano accartocciarsi sulla pagina, arrotolarsi, conchiudersi su se stessi sempre più per evitare che il loro vero significato si manifesti.
Non ho compreso appieno il senso di quanto hai scritto; ho trovato confusa soprattutto la parte centrale, con quell'accavallarsi discontinuo di immagini e quella serie di frasi comparative senza capo nè coda, davvero quasi incomprensibili.
Non so dire nemmeno se tutto questo sia voluto, e questo piccolo racconto sia dunque un capolavoro del nonsense, una summa della psicoanalisi umana... Strano trovo solo il fatto che io sia il primo a recensire, visto e considerato che, di norma, questo tipo di opere trova un nutrito pubblico pronto ad applaudire entusiasticamente, lodando con frasi semanticamente insulse lo straordinario senso sotteso alla storia.
Forse, semplicemente, in questo caso non l'hanno trovato nemmeno loro.
Io, tuttavia, non dubito che ci sia: non credo che una persona scriva così, tanto per imbrattare con l'inchiostro una pagina ed esorcizzare così l'horror vacui.
Sono convinto che tu qualcosa abbia voluto dire, però l'hai fatto in modo forse troppo criptico, troppo ambiguo, troppo nonsense perché il messaggio sia efficace e venga in qualche modo trasmesso ad altri.
L'unica cosa che in effetti ho desunto è che secondo altri non meglio precisati, l'io narrante starebbe sprecando stupidamente il proprio talento...
Ma tutto questo, poi, a che pro?
E il telefono, in tutto questo?
E le metafore di stampo quasi apotropaico, con quelle frequenti allusioni alla sfera sessuale, dell'eros?
Cosa significa, davvero e compiutamente, quello che hai scritto?
Oh, beh. E' una nonsense, dopotutto.
Che voglia dire ciò che vuole. Tutto sommato, non posso costringere un file a parlarmi di quello che voglio io, e nemmeno posso obbligare questa pagina web a spiegarmi perché, alla fine della fiera, questa nonsense non mi abbia lasciato nulla, o quasi.
C'è qualcosa, probabilmente, ma è molto, troppo ben nascosto.
willHole, saluti. Cogitabondo...