Ciao, eccomi qui ^^
Se non erro è la prima volta che leggo qualcosa di tuo e devo dire che non ne sono rimasta affatto delusa, anzi, l'esatto opposto: sono rimasta molto affascinata da ciò che ho letto e il colpo di scena finale è stata la ciliegina sulla torta perfetta per una storia del genere.
Innanzitutto, complimenti per il modo in cui hai inserito le otto parole in grassetto all'interno della storia: si incastrano perfettamente nel testo e non stonano affatto, hanno un loro senso e un loro perché e compongono la cornice di quello che è un delitto perfetto solo in apparenza.
Raul ha trascorso mesi a delineare e perfezionare il suo piano, a muovere ogni pezzo sulla scacchiera senza tralasciare alcun dettaglio. O quasi.
Sicuramente non aveva calcolato un ribaltamento tanto sconvolgente della situazione, sì, ma credo abbia commesso un errore ancora più grande fin dall'inizio: la considerazione affatto positiva che ha sempre avuto di suo fratello Henry e del loro padre.
Questo perché durante il testo ha sottolineato in alcune occasione che suo fratello non è poi tanto furbo, che è un inetto, che eseguirà le indicazioni senza sospettare di nulla; nonostante la considerazione per nulla positiva di lui, gli ha comunque affidato lo svolgimento di un piano tanto tremendo quanto pericoloso. Indipendentemente che fosse sotto ipnosi o meno, con ogni probabilità Raul non aveva messo in conto una ipotetica reazione da parte del padre, cosa che poi è successa per davvero.
E no, le mie non sono affatto critiche, anzi: tutte queste “mancanze” da parte di Raul mi hanno fatta amare ancora di più il finale proprio perché l'intera Flashfic si è concentrata sull'immenso castello di carta che popolava i suoi pensieri: il piano che aveva architettato (tra l'altro, bellissimo il paragone del giardiniere che si prende cura della pianta, mi è piaciuto davvero tanto), i suoi progetti per il futuro insieme a Rufus una volta completato il piano, la sorte che sarebbe toccata sia al padre che al fratello, il motivo per il quale aveva scelto proprio la serata di Halloween per mettere in atto quanto aveva programmato… tutto gli si disintegra davanti agli occhi nell'esatto momento in cui sì, sente le stesse parole che aveva programmato di ascoltare, ma dall'altra parte della cornetta la voce non è quella di suo fratello, bensì quella di suo padre.
Ti giuro che sono rimasta a bocca aperta perché è bastata giusto una frase per disintegrare tutto quello che c'è stato prima e niente, sono davvero in love con quanto ho letto.
Ti ringrazio per questa piacevole lettura!
M a k o |
