Ciao carissima, adoro essere definita una lettrice ninja, anche se a mia discolpa posso dire che ho letto la tua storia solo 3 giorni fa e subito mi sono palesata; quindi sono una mezza ninja, perché ho annusato la storia per un po' e mi sono decisa a leggerla dopo che erano passati diversi mesi dall'inizio della pubblicazione.
Hai ragione, ho iniziato la storia di Ian e Ariel dalla fine, e quindi mi sono autospoilerata un po' tutto. Però credimi che ogni storia ha la sua magia, è un po' come quando guardi un film più volte: più rivederli all'infinito, ma se ti dà delle emozioni, te le darà sempre. Questo per me è un periodo in cui sarò molto impegnata ma, appena possibile, andrò a fare un salto a Miss V e prometto, una volta fatto, di lasciare una recensione, a te e, soprattutto, per i posteri che vorranno leggere la storia.
Detto questo, vengo al capitolo. Devo farti i complimenti per come stai affrontando tutta la questione dell'alcolismo. Non ho mai conosciuto da vicino il problema, ma le dipendenze sono un brutto male. Sono qualcosa che sai tu fa male ma di cui hai un disperato bisogno; e finisci a fare cose per cui normalmente ti vergognerei, metti in pericolo te e la tua famiglia. Alcuni, non avendo quella forza per uscirne, hanno perso davvero tutto. Chi sta curando una dipendenza affronta un percorso molto delicato, fatto di up e down, di conquiste e, subito dopo, di passi indietro tremendi e di momenti di sconforto. E tutto questo lo stai descrivendo molto bene con Ian. Lui è da poco che ha questo problema, ed è ancora in tempo per uscire fuori; nonostante i progressi, ha dei momenti in cui si scoraggia e dove il desiderio di attaccarsi alla bottiglia è molto forte. Però lui sta resistendo, perché ha accanto a sé persone speciali che lo stanno aiutando e perché ha un obiettivo nella vita: quello di tornare dalla sua famiglia. Per questo ti faccio davvero i complimenti perché stai narrando questo suo percorso in maniera molto reale.
Il dialogo tra Ian ed Ariel è stato molto bello. Finalmente lui si è aperto anche con lei, raccontandole di come sta affrontando tutto ciò: non voleva farlo perché lui si sente ancora fragile, sa che c'è il rischio possa crollare e non vuole deluderla e farla stare male; ma è stato giusto renderla partecipe dei suoi tumulti e dei suoi progressi, perché lei è in pena per lui e non è giusto che la lasci così. Ed Ariel è tanto spaventata, ho provato una gran tenerezza quando credeva lui volesse divorziare: ancora una volta ha dimostrato quanto amore provi per lui, era pronta a fare un passo indietro e lasciare il posto ad un'altra donna, se questo era la sua felicità, purché lui stesse bene (malgrado una rottura con lui l'avrebbe distrutta). È davvero una donna forte e completa, piena di buoni sentimenti e di grandi valori (è molto bello che stia aiutando questo suo amico in cambio di nulla, solo per il piacere di aiutare e rendersi utile). Una donna a tutto tondo, l'ha delineata benissimo.
Per quanto riguarda Ian, il suo problema è che, a 40 anni, non sa ancora chi è - ed anche questo è molto reale perché tante persone non sanno chi sono, conoscere se stessi, capire cosa si vuole è quanto di più difficile possa esistere - quindi mi piace molto che tu abbia deciso di raccontare il suo percorso di crescita interiore. E devo dire che questa idea dell'insegnamento è ottima: appena questa possibilità si è delineata io ho pensato "ma nel ruolo di insegnante sarebbe perfetto", a maggior ragione di insegnante di ragazzini complessi e con storie difficili; lui ha bisogno di costruire la sua autostima, di sentirsi utile come persona e quale modo migliore di farlo se non aiutando gli altri? (approvo totalmente e, ti dirò, è una soluzione migliore del volontariato in ospedale: entrambe sono iniziative bellissime, ma Ian ora è troppo fragile ancora per vedere la sofferenza di chi sta male, e magari vedere qualcuno di quei ragazzi morire davanti ai suoi occhi).
Sono un po' triste che, proprio adesso che mi stavo appassionando, la storia sta quasi volgendo al termine. Ma vabbè spero almeno in un hapy ending tra Ariel ed Ian, perché direi che hanno sofferto molto (io ho la sensazione che Ariel abbia una bella sorpresa in serbo, ma la voglia rivelare a tempo debito; chissà se il mio intuito è corretto).
A presto, un abbraccio |