Recensioni per
Il risveglio della custode
di CedroContento

Questa storia ha ottenuto 18 recensioni.
Positive : 18
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
12/03/21, ore 21:48

Ma ciao! Che bello tornare sul tuo profilo e questa volta ho deciso di cimentarmi in una tua originale sovrannaturale.
L'idea mi è sembrata subito interessante, ma devo ammettere che ci sono rimasta alla fine, essendo una one shot non immaginavo il colpo di scena finale. Che sia un "prequel" per un'altra storia futura? Confesso che un po' ci spero, visto che questa os mi ha incuriosita parecchio! **
Hai descritto molto bene Annette, con pochi spunti hai dato un'idea chiara del suo personaggio, la sua vita e le relazioni che la coinvolgono.
Andando avanti con la lettura c'è sempre un crescendo di tensione e il tuo stile di scrittura così scorrevole è riuscita a farmi immergere completamente nella storia. Ti dico solo che anche qua piove parecchio, sono sola a casa e mentre leggevo tutta presa, al momento degli eventi sovrannaturali il cellulare inizia a suonare e a me parte un mezzo infarto xD
Quindi posso dirti che si, sono stata rapita dalla situazione e sono riuscita ad immedesimarmi in quel momento nella povera Annette.
In generale mi è piaciuta molto l'idea, potevi semplicemente basarci su un evento soprannaturale invece ci hai costruito attorno una trama più elaborata. Ha un buon ritmo e il flash back è stato messo anche nel giusto momento, raccontando di come in passato Pandora e suo marito Epimeteo si siano spostati nel corso dei secoli per poter proteggere il vaso ed impedire venisse aperto o avrebbe causato la fine di tutto. Mentre scappano a Parigi, purtroppo si vedono costretti a separarsi e Pandora, vedendo il Louvre e ricordando di quel famoso progetto per trasformarlo in un museo, le viene l'idea di lasciare li il vaso, visto che si sarebbe potuto confondere bene con gli altri oggetti.
Una volta risvegliata inizia a ricordare ogni cosa e trova in Sebastien suo marito Epimeteo, questo l'ho trovato anche molto dolce perché spiega come mai sentisse di avere un legame così forte con lui. Sebastien era un amico ma sentiva di provare un trasporto maggiore ed ora capisce il perché. Inoltre questo fa riferimento alla ricerca dell'anima gemella che hai sottolineato all'inizio del capitolo, che per quanto abbia cercato di frequentare altri uomini, magari anche bravi e simpatici, una parte di lei sentiva che non erano adatti, non erano la sua metà. Per non parlare di Epimeteo, anche se a differenza sua, lui si ricordava della moglie. Questa cosa l'ho trovata anche incredibilmente romantica, è stato in attesa che lei potesse tornare da lui, una cosa dolcissima.
E' stato bello vedere comunque questa differenza tra i due, mentre lei continuava a cercarlo, non avendo comunque un'idea chiara sull'anima gemella ma sentendo che gli altri non facevano per lei, Epimeteo invece la aspettava e questo spiega perché non sembrava interessato ad Annette, lui aveva già trovato la sua anima gemella ed era Pandora.
L'ho trovata molto originale, la storia di Pandora mi ha sempre affascinata e mi piace l'idea di pensare a lei e suo marito che viaggiano per il mondo cercando di custodire il vaso, la loro è una missione che non avrà mai fine, essendo immortali e secondo me per poi l'hai presentata potrebbe davvero dare vita ad un'interessante long (o anche ad un'altra one shot), io sarei favorevolissima a leggerla.
Anche perché non puoi presentarmi verso la fine un tipo misterioso così! Mi sento anche sciocca nel non riconoscerlo xD
Purtroppo queste cose mi piacciono un sacco, ma sono poco afferrata. Comunque sia quell'ultima parte mi ha lasciata con la curiosità a mille.
Ottimo lavoro anche con le descrizioni, purtroppo non ci sono mai andata a Parigi ma tu sei stata molto brava a descrivere quelle opere, così come anche l'atmosfera che mano a mano si fa sempre più dinamica e coinvolgente.
Quindi ti faccio ancora tanti complimenti e tengo le dita incrociate per un prossimo sequel.

Un abbraccio ❤

Recensore Veterano
21/02/21, ore 16:53

Ciao CedroContento,

Inizio col dirti che la tua storia è bellissima e scritta con uno stile chiaro e fluido che la rende godibilissima.
Bellissima anche la descrizione che fai di Annette con le sue relazioni amorose, tutte fallite perché lei sentiva sempre di non essere davanti alla persona giusta. Questo suo comportamento diventa chiaro nel momento in cui comprende di essere Pandora.
Finalmente, a quel punto, i due amanti si riconoscono e la loro storia, interrotta per un paio di secoli, può riprendere.

Ecco, il ruolo del fantasma (che sarà valutato nel parametro "Elementi paranormali"), per quanto risulti fondamentale, mi pare un po' troppo limitato, perciò qui ti auguro di ottenere comunque una buona valutazione. Per gli altri aspetti, invece, credo che questa storia meriti sicuramente il massimo apprezzamento.

Mi sento di farti due appunti molto personali.

1. Non ho capito chi parla a Verona 😅

2. Premetto che non sono un professionista, perciò non ho idea di quanto possa essere valida la mia critica. Il tuo stile è caratterizzato dall'uso di frasi con un continuo cambio di soggetto, nelle quali utilizzi esclusivamente la virgola per separare le parti.
In generale, credo faresti bene a utilizzare altri simboli di punteggiatura, in particolare i due punti:

a) L’insistente picchiettio della pioggia sul vetro le suggerì stesse piovendo e lei era senza ombrello, si sarebbe infradiciata ben prima di raggiungere la stazione della metro.

Io direi: "... e lei era senza ombrello: si sarebbe infradiciata ben prima di raggiungere la stazione della metro."

b) La loro relazione era durata appena sei mesi, era il momento che entrambi passassero oltre, non erano fatti per stare insieme e basta.

Io direi piuttosto: "La loro relazione era durata appena sei mesi: era il momento che entrambi passassero oltre. Non erano fatti per stare insieme e basta."



Ora mi permetto di farti qualche altra osservazione che ho raccolto durante la lettura:

> Il quadro dominato dai colori scuri, di John William Waterhouse, raffigurava una giovane donna inginocchiata sulla riva di un ruscello, Pandora, intenta ad aprire uno scrigno dorato, il vaso contente i mali del mondo.

"Pandora" deve essere il titolo del dipinto, messo lì potrebbe essere il nome delle donna o del ruscello...


> si sentiva estremamente connessa a quella giovane dalla pelle candida e i capelli scuri

Francamente non saprei dire se "connesso" sia un termine sbagliato e quanto sia vicino all'espressione "sentirsi toccati da un'opera d'arte", però un "affascinata" mi sembrerebbe più adatto.


Ti rinnovo i miei compliementi e i miei auguri per il contest!

Recensore Junior
03/02/21, ore 16:25

Ciao! Finalmente sto riuscendo a recuperare le altre storie partecipanti al contest! ^^
Wow! Devo dire che più ancora della storia in sé (trama e personaggi) ho adorato il tuo stile di scrittura! Così scorrevole, direi professionale!
Passando invece alla storia vera e propria ti dico solo che mi hai fatto tornare voglia di leggere qualcosa di Romantico! La ricerca di un amore, il destino (o meglio: l'essere predestinati a una certa persona per ragioni così potenti), il sacrificio per il bene dell'altro... c'è tutto nel tuo lavoro! Pur essendo il mio un piccolo cuore di ghiaccio mi hai fatto venire voglia di leggere di amore hahaha
Fun fact: ho iniziato da poco a seguire un podcast che tratta proprio di mitologia! XD
Insomma... in bocca al lupo per il contest, ma non ne hai bisogno!

Recensore Master
25/01/21, ore 18:20

Scusami tantissimo per il ritardo, ormai mi sono rassegnata pure io a non riuscire mai a passare per tempo, ma almeno sono qui – e se non sbaglio questa è anche la prima volta che mi capita di leggere qualcosa di tuo, motivo per cui mi sono buttata con curiosità su questa OS (anche perché HP non mi interessa particolarmente).
E direi che ho scelto bene. A parte gli argomenti fantasmi – storico – mitologia tutto mescolato insieme (ma con una certa attenzione, che non ha impattato sulla storia ma è andata a definirne meglio il contesto e i personaggi), la parte che in realtà mi è piaciuta fin da subito è quella sorta di predestinazione che ho ritrovato fin dalle prime righe. La tua protagonista infatti è alla ricerca di qualcosa che le manca, di questa metà che non deriva solo dall’essere sola al mondo, orfana e legata a nessuno, ma è qualcosa di più profondo che sente dentro, tanto che le impedisce di legarsi agli uomini che ha frequentato, per quanto questi possano sembrare perfetti. E magari lo sono, perfetti, solo non per lei.
È un concetto che mi è piaciuto come hai sviluppato, introducendolo come se facesse parte della vita di tutti i giorni – perché non è che uno nasce e voilà, ha già tra le mani il ticket per l’uomo della vita – rendendolo quindi più realistico, così come il fatto che lei avesse trovato in Sebastien l’uomo per lei, ma purtroppo le cose non vanno mai come vogliamo e anche questo è vita.
È un’introduzione che ci presenta una realtà quasi normale, per di più immersa in una notte di pioggia nella zona dedicata al restauro del museo del Louvre. Ho adorato l’ambientazione che sei riuscita a creare, ma anche la conoscenza dei dipinti e il modo in cui li hai portati alla vita, in questo crescendo di ansia e panico che da Annette viene trasmesso anche al lettore mano a mano che proseguiamo con la lettura. Sei stata molto brava a costruire il climax, e per quanto dai da subito gli indizi su lei e Pandora sono chiari (da subito infatti strizzi un occhiolino col fatto che si sente connessa proprio a quel quadro in mezzo a tanti ed è proprio quello il primo ad animarsi), sei stata brava a ritrarre la scena – merito anche del tuo stile di scrittura molto visivo, con frasi chiare e immediate che spennellano con naturalezza quanto sta accadendo e dettano il ritmo della narrazione.
Il flashback poi mi è molto piaciuto e credo tu sia riuscita ad inserirlo bene e nel momento giusto. Tra l’altro anche l’idea di questa Pandora che in realtà calca ancora il mondo umano per tenere fede al suo compito di custode, la trovo una cosa molto affascinante – che è poi anche il motivo per cui questo insieme di elementi che hai scelto, funziona e funziona bene e tu sei riuscita a legarli insieme in modo davvero interessante, per di più in così poco spazio come una OS.
Complimenti davvero.

Recensore Veterano
07/01/21, ore 17:19

Ciao! 

Com’è bella questa storia! Un perfetto mélange tra genere storico e sovrannaturale che risulta ancora più suggestivo considerando il luogo in cui si svolge la vicenda, il Louvre. E proprio in uno dei labioratoridel Louvre conosciamo Annette, oppressa da un senso di solitudine che nessun uomo sembra in grado di colmare. Mi è piaciuta molto questa introduzione perché, in fondo, si tratta di una scena assolutamente normale e Annette sembra una donna qualsiasi, impiegata come restauratrice, come possono essercene tante altre. Invece, Annette è molto, molto di più. 
Lei è Pandora. 
A dire la verità, non immaginavo che la storia si evolvesse in questa maniera. Nel senso, mi aspettavo che i quadri prendessero vita ma non avrei mai immaginato che anche Annette celasse un segreto, sconosciuto anche a lei. Per questo infatti ti devo fare i complimenti, la tua è una storia che stupisce e l’idea di base è molto originale. Poi be’, è ambientata a Louvre e attinge a piene mani alla mitologia, quindi questo le attribuisce anche punti in più! 
Comunque ritornando ad Annette, ecco che con un flashback veniamo a sapere di più su di lei e scopriamo la verità, con una scena anche abbastanza inquietante: un fantasma di una donna che si getta su Annette. 
1789, Piena Rivoluzione francese, Pandora ed Epimeteo hanno scelto davvero l’anno peggiore per trasferirsi a Parigi. Mi è piaciuto come hai dipinto i rivoluzionari, come delle persone crudeli e violente, assetate di sangue e poco importa a chi esso appartenga. Ad ogni modo, per fortuna Pandora riesce a mettere il vaso al sicuro, non oso neppure immaginare cosa sarebbe potuto succedere se fosse andata diversamente. Bella l’idea di custodire il vaso al Louvre, non poteva veramente esserci luogo più adatto! 
Comunque, ho adorato il finale, con la rivelazione che Sebastien non è altro che Epimeteo, il marito che l’ha attesa per tutto questo tempo. Ecco perché all’inizio si faceva menzione del fatto non sembrasse  interessato ad Annette, se non come amica! 
Un'altra cosa che ho letteralmente amato di questa storia, sono tutti i vari riferimenti ai quadri, sembra quasi di farsi davvero una passeggiata al Louvre! 
Comunque, ti faccio davvero i complimenti per la storia che metto anche tra le preferite, mi è piaciuta tantissimo! 
Quindi, ti faccio ancora una volta i complimenti e ci vediamo alla prossima, 

Rhurab

Recensore Junior
04/01/21, ore 00:02

Ciao cara, eccomi per lo scambio e perdonami per il ritardo!
La tua storia mi è piaciuta moltissimo e la prima parte ha risuonato tantissimo in me, secchiona notturna che troppe volte si è ritrovata a lavorare da sola in biblioteca e a fare amicizia con i custodi. La dolcezza della storia eterna tra i due personaggi mi ha molto toccata e mi ha anche un po' commossa. Avremmo tutti bisogno di un po' più di amori delicati di questi tempi. Mi è piaciuta molto anche la scelta scenica dei quadri che si svegliano tutti all'improvviso, specialmente perchè la pittura romantica già di suo a quella vena un po' inquietante, è facile immaginarseli prendere vita nella luce incerta nell'illuminazione notturna. Il tuo stile, ormai credo di avertelo detto già, mi piace da impazzire e non mi affatica per niente, nonostante arrivi da una giornata di lettura ininterrotta! 
Come al solito, è un piacere leggerti e scoprire nuove storie! 
Ciao e alla prossima! 

Recensore Master
27/12/20, ore 19:51

Ciao,
eccomi per lo scambio!
Complimenti per questa bella storia ricca di atmosfera.
La prima cosa che sottolineo è che mi è piaciuta molto l'ambientazione al Museo del Louvre che conosco per averlo visitato almeno tre volte in vita mia, cosa che mi ha permesso di immaginare molto bene le stanze percorse da Annette.
Come nelle migliori storie di fantasmi un temporale e i conseguenti lampi di luce danno inizio all'incubo della protagonista. Devo dire però che il momento che mi ha spaventato di più è stato quando il fantasma è uscito dal quadro di Jean Cousin l’Ancien, ha raggiunto Annette 😳. Non mi aspettavo davvero che in realtà lei fosse la reincarnazione di Pandora.
Tra l'altro complimenti per l'originalità dell'idea, mi piace che Pandora sia riuscita a richiudere il vaso in tempo per impedire almeno ad una parte delle piaghe di riversarsi nel mondo e che lei ed Epimeteo siano gli eterni custodi del vaso.
Ottima l'ambientazione a Parigi durante la ricoluzione francese con quella fuga che termina al Louvre spiegando la connessione tra il Museo, il lavoro di Annette e i quadri di Pandora.
È tutto ben costruito e ben descritto.
E poi, davvero fantastico quel sottofinale inaspettato dopo le tue note d'autrice! Mi ha fatto venire voglia di leggere un sequel!
Complimenti anche per lo stile pulito e scorrevole, che permette di apprezzare appieno la tua storia.
Spero che avremo modo di scambiare ancora.
AlbAM

Recensore Master
20/12/20, ore 19:24

Ciao, eccomi per lo scambio!
Scorrendo sul tuo profilo questa storia ha catturato subito la mia attenzione, soprattutto perché sono un'amante del soprannaturale.
L'introduzione di Annette mi è piaciuta tantissimo, l'hai descritta così bene che mi sembrava di conoscere già il personaggio e non è una cosa che mi capita spesso. Sente di essere alla ricerca di qualcosa, o meglio qualcuno, che non sembra trovare mai e personalmente questo è un tema che apprezzo moltissimo, il concetto di anime gemelle mi ha sempre affascinata un sacco!
L'atmosfera della notte tempestosa fa la sua parte, è vero è uno scenario visto spesso, ma tu hai saputo sfruttarlo in una maniera tale da non renderlo banale o scontato. E trovo veramente originale l'idea che i quadri si animino, mi è piaciuta tantissimo!
La cosa che mi ha piacevolmente sorpresa è stato scoprire tramite il flashback di Pandora ed Epimeteo, perché oltre al soprannaturale amo tantissimo la mitologia e questo mi ha fatto amare ancora di più questa storia. L'idea che gli immortali dell'antica Grecia possano ancora gironzolare tra i mortali attraverso le varie epoche è proprio bella e il ricongiungimento dei due amati è stato davvero commovente.
La scena "post-credit" è un'aggiunta interessante e spunto per un seguito, non ne avevo mai trovata una e hai avuto un'idea brillante.
Dal punto di vista grammaticale fila tutto liscio, la lettura è scorrevole e mi ha tenuta incollata allo schermo, ti faccio tantissimi complimenti!
Alla prossima

Recensore Master
07/12/20, ore 22:38

Ed eccomi qui a leggerti per la prima volta con lo scambio libero del giardino.
E...wow: mitologia greca, storie di fantasmi, inquietudine e Parigi, tutte cose che amo in un unica storia, non potevo mica farmela sfuggire no? per di più tu hai messo tutta sta roba insieme in un modo assai perfetto, sono rimasta incantata, ed è forte la tua ipotesi di una Pandora che ritorna, colei che aveva il vaso contenente tutti i mali del mondo, wow wow, mi piacciono ste cose, infondo ok sono leggende, ma chi non lo dice che non abbiano un fondo di verità? **.
Qui troviamo Annette, giovane restauratrice che si trattiene all'interno del museo più famoso di Parigi per finire un dipinto raffigurante proprio Pandora, ma ecco che da lì a poco le cose strane e inquietanti cominciano: infatti Pandora si muove all'interno del quadro, facendo scappare la protagonista, una reazione più che normale, io avrei fatto uguale se non peggio, un quadro che si muove. cosa non è più spaventoso di una cosa simile? la giovane allora inizia a correre per il museo, alla ricerca di Sebastien l'unico ragazzo che ha scalfito il suo cuore e che, guardacaso, è di turno quella notte, ma non lo trova, così inizia a correre per i corridoi del museo, dove lo strano fenomeno dei quadri che prendono vita continua, quanto ho amato leggere dei quadri famosi e ricconoscerli come anche le sale del louvre tu non ne hai idea, non solo fenomeno si intensifica ma ecco che il fantasma appare e le va contro, scorpendo così la loro storia. La ragazza finito il sogno si risveglia, grazie all'aiuto di Sebastien e...ecco che la verità ci viene svelata, non sono più Sebastian e Annette ma Epimeteo e Pandora, che finalmente tornati dall'aldilà, come Pandora aveva giurato prima di essere uccisa, possono andare felici insieme a casa e vivere la loro vita, ma...ecco che a Verona, qualcuno, scoprendo che il vaso è stato portato via ha capito subito di chi si trattava ha detto finalmente trovata, non sappiamo chi è ma di certo non promette nulla di buono e missà che la coppia dovrà ancora aspettare per essere felice insieme al loro bambino.
Allora che dire...mi è piaciuta davvero tanto questa storia, hai mischiato gli argomenti in modo bellissimo, si sa che l'amore quando è vero si ricongiungerà ovunque si trovi e questo è stato il caso, una storia che sa coinvolgere dall'inizio alla fine grazie a uno stile perfettamente scorrevole che mi ha tenuta attaccata allo schermo dalla prima all'ultima riga, impaziente di sapere come il tutto si sarebbe concluso e che dire ne sono rimasta pienamente soddisfatta. Una storia che ci spiega bene tutto, senza perdersi in lunghi preamboli infiniti che rischiano di annoiare e portare alla fatica della lettura, questo no, una cosa che fa davvero onore, subito credevo che Pandora si sarebbe limitata a fare vedere la sua storia ad Annette e magari a chiederle un aiuto e invece...xD a sto punto mi chiedo le anime di Sebastien e Annette che fine hanno fatto, poverini spero non siano morti xD. E poi abbiamo l'interrogativo: chi è il misterioso uomo che cerca Pandora? io ho ipotizzato Thanatoss o anche Hypnos, ma più il primo, lo verremo a scoprire? chi lo sà, questo finale aperto lascia tante ipotesi e queste sono le mie xD, bello davvero anche questo che mi ha ricordato quello di Dracula Untold.
Che dire ti faccio davvero i miei più sinceri complimenti, continua così e alla prossima, ciaooo,

Recensore Master
25/11/20, ore 21:28

Ciao, eccomi qui per lo scambio e scusa il ritardo, ma pensavo di averla fatta. Così' mi sono riletta per la seconda volta la storia e... cavoli, mi è piaciuta ancora di più.
È scritta molto bene, senza errori evidenti e la lettura è risultata davvero piacevole senza intoppi di mezzo.
Ho molto apprezzato il balzo temporale (io li adoro) e il ritorno al presente di Annette... ops, scusa, Pandora ormai! Bello anche che abbia ritrovato il marito perduto. Non mi aspettavo questo finale al cardiopalma, col cattivone pronto ad agire, ma... e adesso? Che succederà?
Grazie ancora e buona serata, alla prossima. Chiara

Recensore Master
20/11/20, ore 20:37

Ciao,
eccomi qui per lo scambio.
Che storia interessante! Mi ha tenuto incollato allo schermo fino all'ultima parola. L'ambientazione mi è piaciuta molto. Il Louvre, per chi come me ha studiato beni culturali e archeologia, è equiparabile ad un luogo sacro, vista la grandissima quantità e altissima qualità di opere conservate. Senza considerare la struttura in cui sono conservati, un vero capolavoro architettonico. Fortunata Annette che ci lavora li come restauratrice. Peccato che a causa delle lunghe ore di lavoro, cominci a vedere le opere che prendono vita. Bhe, almeno così pensava lei (ed io) all'inizio. Invece no, le opere veramente prendono vita e la costringono a ricordare la sua vita passata. E sorpresa. Lei era, anzi è Pandora. Grazie alla memoria, riesce finalmente a ritrovare la parte del cuore che le manca, Epimeteo alias Sebastien. I due hanno attraversato i secoli indenni, almeno fino alla Rivoluzione francese, dove sono vittime dell'ira cieca dei tumulti popolari, anzi da persone che sfruttano questo periodo di anarchia a trecentosessanta gradi, per dare sfogo ai loro più bassi istinti. Oltre duecento anni separati, con lei costretta a vagare nell'Ade. Finalmente riescono a ritrovarsi e a riprendere la loro missione, senza dimenticare il frutto del loro amore, Pirra (aitata da Eucalione), colei che ha ridato vita all'umanità.
Ora mi chiedo chi è questo misterioso personaggio che è comparso alla fine?
Complimenti per questa storia, priva di ogni difetto. Anzi no, un difetto lo ha, ovvero che sia finita in quel modo.
Devi assolutamente continuarla, non puoi lasciarla così!
Rinnovo ancora i miei complimenti.
A presto.
Mask.

Recensore Master
18/11/20, ore 19:58

E con questa mi hai conquistata.
Ma proprio...BAM. Amore. Da brava archeologa, uscita da un liceo in cui la mia professoressa di latino/greco e la mia professoressa di Storia dell'Arte mi hanno trasmesso l'Amore con la A maiuscola per l'Arte, per il Classico, per la Storia, mi sono buttata su questa storia a pesce, proprio.
Prendimi, sono tua.
Adoro l'idea dei personaggi storici/artistici/mitici che si muovono ancora nel nostro mondo -In effetti è un po' così? Vivono ancora tra noi, in ogni quadro, in ogni libro, ed è bello poterli leggere ancora così /vivi/ , letteralmente, ed immaginarsi la loro corsa nel corso dei secoli, tra le rivoluzioni, le culture, le Nazioni.
E' un'idea affascinante ed il personaggio di Pandora è affascinante già di per sè, è un personaggio complesso che è stata accusata per tutti i mali del mondo, ma che, al tempo stesso, è la custode della Speranza, quella piccola Speranza tenacemente aggrappata al vaso che non si arrende, ancora, e che lei ed Epitemeteo difendono al costo della vita, nonostante la violenza della rivoluzione ed il tempo che li separa (Mi fa venire tantissimo in mente una citazione dal film "Bram Stoker's Dracula": Ho attraversato gli Oceani del Tempo per trovarti."
Hai uno stile di scrittura molto immediato, d'impatto, che in pochi tratti sa già disegnare il personaggio, l'ambiente, e tratteggiare il carattere, la situazione. Il personaggio di Annette, prima del suo risveglio, è quella di una giovane in cui tutti si potrebbero rispecchiare e ritrovare, e Pandora, poi, ha quel coraggio e testardaggine da leoni che è insito in ogni donna.
Storia apprezzatissima, davvero, spero che continuerai in questa idea! Non mi voglio perdere il seguito <3

Recensore Veterano
18/11/20, ore 16:38

Ciao, eccomi per lo scambio!
Ho scelto di leggere questa storia perché sembrava contenere un mucchio di cose per cui stravedo: arte, fantasmi, mitologia e storia. Insomma, un mix davvero intrigante, e per di più ambientato nella splendida e suggestiva cornice del Louvre!
E non sono rimasta delusa!
La tua storia mi è piaciuta un sacco, è avvincente e molto originale e si è lasciata leggere tutta d'un fiato.
Ho adorato l'atmosfera temporalesca che aleggia sul museo in questa notte piena di magia, in cui la nostra Anette, restauratrice sfortunata in amore, fa una scoperta a dir poco sconcertante.
" I dipinti andavano prima di tutto sentiti." quanta verità in questa frase e quanto amore per l'arte traspare! Devo ammettere che ucciderei per avere la possibilità di essere al posto di Anette, sarei persino disposta a sopportare i fantasmi probabilmente AHAHAHA mi sono immaginata perfettamente la scena di lei che vaga in preda al panico per le sale, mentre attorno a lei le opere prendono vita, tutte opere che amo tra l'altro. Un po' come in Una Notte Al Museo, ma almeno al Louvre non ci sono i scheletri di tirannosauri giocherelloni eheheh
Mi è piaciuto anche come hai scelto di spiegare a noi lettori quale sia la storia dietro il fantasma della dama: una storia tragica, quella di due amanti che continuano a vagare senza sosta da secoli per proteggere l'umanità dal male. Ed è proprio a Parigi, la Nuova Atene (che immagine meravigliosa!) che Pandora e Epimeteo speravano di poter essere al sicuro e di nuovo a casa. Ma la storia, si sa, è fatta di momenti decisamente turbolenti, e la rivoluzione porta con sé morte e violenza. Eppure, anche in questo momento cosi caotico, con un vero colpo di genio Pandora intuisce quale possa essere la destinazione perfetta per il vaso. Dove meglio che in un museo potrà essere al sicuro e lontano da eventuali malintenzionati?
Al suo risveglio, Anette ricorda ogni cosa e può finalmente ricongiungersi con il suo amato, con un bacio appassionato atteso da ben 223 anni!
E alla fine, come in un film, abbiamo anche un assaggio di cosa è avvenuto dopo, con una scena "dopo i titoli di coda": il vaso è stato rubato e qualcuno è di nuovo sulle tracce dei nostri due innamorati. Lo sai che adesso mi aspetto un seguito vero? Non puoi lasciarmi così! Ehehe
Ti faccio tantissimi complimenti per la storia, spero di poter scambiare ancora con te in futuro!

Un caro saluto,

Zob.

Recensore Veterano
17/11/20, ore 12:56

Ciao!
Ho deciso di leggere questa storia in primis perché, essendo l’ultima che hai pubblicato, immagino sia una di quelle a cui sei più interessata ad avere un parere, secondo perché ho visto che è ambientata a Parigi, una città che io amo e in cui cerco di andare una volta l’anno e che ora mi manca tantissimo.
Nelle prime righe della storia, facciamo subito la conoscenza di Annette, una restauratrice del museo del Louvre. È una donna che lavora senza orari, forse proprio perché non ha nessuno a casa che l’aspetta, e un ex che continua a darle il tormento (ne so qualcosa anch’io, purtroppo). È quindi una donna sola, ma che sente un gran bisogno di essere amata da qualcuno. Mi fa veramente piacere che, nonostante abbia avuto brutte esperienze nella vita, non si lascia abbattere e continua a cercare la sua anima gemella.
Fuori infuria un brutto temporale e, non avendo un ombrello con sé, Annette decide di continuare a concentrarsi sul quadro di John William Waterhouse raffigurante Pandora sul quale stava lavorando. A causa del tempaccio, per qualche momento va via la corrente, ma, quando questa viene a stabilizzarsi nuovamente, ecco che si rende conto che la Pandora dipinta nel quadro non si trova più nella sua solita posizione, ma si trova al centro del quadro e la sta fissando.
Credo che se fosse accaduta una cosa del genere a me, mi sarebbe preso immediatamente un infarto per lo spavento, quindi comprendo perfettamente che lei abbia sentito il bisogno di scappare immediatamente dalla stanza, urlando.
Rendendosi conto di aver bisogno di parlare con qualcuno, con un volto amico, decide di andare a cercare Sebastien, la guardia che doveva essere di turno quella notte, oltre che uomo per la quale provava una certa attrazione.
In un primo momento avrebbe potuto pensare che si fosse trattato solo di un brutto scherzo della sua mente, un segnale che voleva avvertirla che in quel periodo lavorava troppo, ma deve assolutamente cambiare idea quando, camminando lungo la galleria che ospita le pitture francesi, si rende conto che i quadri si sono animati e che i personaggi ivi rappresentati sussurrano in continuazione la parola “ricorda”.
Se già la situazione non sembrava terrificante di suo, ecco che dal dipinto “Pandora” di Jean Cousin l’Ancien esce fuori il fantasma di una donna vestita con abiti del Settecento. Anche lei sussurra un “ricorda” a labbra serrate, per poi gettarsi contro Annette.
Da qui, si apre un flashback ambientato a Parigi nel luglio del 1789. Come sappiamo, è proprio quello il periodo in cui scoppia la Rivoluzione Francese, caratterizzata anche da episodi di feroce crudeltà che andavano anche contro i principi rivoluzionari. Qui troviamo Pandora e suo marito Epimeteo. Mi piace molto quest’idea della coppia che, per nascondere la loro natura immortale e proteggere il vaso, si siano spostati spesso nel corso dei secoli, arrivando a Parigi in quello che è stato uno dei suoi momenti di massimo splendore. Purtroppo quei tempi sembrano ormai terminati e un gruppo di malintenzionati sta cercando di entrare nella loro abitazione. Cercando di impedire che qualunque modo che il vaso finisca in mani sbagliate, con il rischio che venga persino aperto, Pandora è costretta a lasciare lì suo marito e trovare un posto per nascondere l’oggetto. È proprio quando vede il palazzo del Louvre e ricorda del progetto di Luigi XV di trasformarlo in un museo che realizza che quello è il posto più sicuro dove lasciarlo, visto che avrebbe potuto confondersi bene con tutti gli altri vasi origine greca lì conservati. Dopo aver nascosto il vaso, però, viene arrestata e giusta a se stessa che avrebbe trovato un modo per tornare dal regno dell’Oltretomba.
Ho davvero apprezzato la tua decisione di scrivere questo flashback in corsivo perché fin da subito si nota che si tratta di un pezzo che si differenzia dal resto della narrazione.
Tornando nel 2012, Annette si ridesta grazie a Sebastien, che le sta colpendo delicatamente la guancia e continua a ripetere il suo nome. Eppure, lei non impiegò molto a ricordarsi che il suo vero nome era Pandora e che l’uomo che aveva di fronte a lei, che aveva conosciuto come Sebastien, fosse in realtà suo marito Epimeteo.
Non voglio nemmeno immaginare che cosa sia stato per quest’uomo trascorrere tutto quel tempo acconto alla donna da lui amata, senza che lei ricordasse di lui e, soprattutto, di chi lei fosse realmente. Penso sia qualcosa di veramente molto tosto da dover affrontare.
Ma, fortunatamente, Pandora è riuscita a tornare ed ora ha di nuovo tutti i suoi ricordi. Ovviamente i suoi primi pensieri corrono su loro figlia Pirra, che fortunatamente sta bene e aspetta il suo ritorno, e il vaso, che scopre che in tutti quegli anni è stato esposto sotto una teca nel reparto dedicato all’arte greca del museo.
Trovo originalissimo che, dopo l’angolo autrice, tu abbia inserito qualche riga ambientate a Verona nel maggio 2014, più o meno due anni dopo il “risveglio” di Pandora. Qui troviamo un uomo che, mentre legge Le Monde e beve un caffè, legge che c’è appena stato un furto al Louvre e, dalla foto, riconosce subito il piccolo vaso mancante. Devo ammettere che quel “Finalmente ti ho trovata Pandora”.
Spero davvero che questa possa essere l’anticipazione per un possibile continuo, perché devo ammettere che mi ha veramente incuriosita e vorrei davvero scoprire come mai hanno portato via il vaso dal Louvre e chi sia questo immortale che cercava Pandora.
Questa storia mi è piaciuta veramente molto. Ho trovato veramente originale ed interessante questa tua idea di Pandora e Epimeteo che continuano a custodire il famoso vaso fino ad arrivare ai giorni d’oggi. Si vede che è un’argomento che ti piace molto, come si è visto chiaramente quanto ti piaccia l’arte visto quanto sei stata brava a descriverci le varie sessioni e opere del Louvre.
In più, trovo che la storia sia stata scritta molto bene e senza errori, quindi complimenti anche per questo.
Come ti dicevo poco prima, spero davvero che scriverai un seguito a questa storia perché, secondo me, se lo meriterebbe proprio.
Spero di poter leggere prestissimo qualcos’altro scritto da te. Sbirciando, ho notato diverse così che mi attraggono e non vedo l’ora di gustarmele.
Quindi alla prossima,
Jodie

Recensore Master
14/11/20, ore 11:58

Cara Cedro,
Finalmente riesco a passare da te su questa shot che, ti confesso, mi ha rapita, decisamente. Gli spunti che offre al lettore sono praticamente infiniti e poi io ho un amore viscerale per la mitologia, sia essa nordica o greca, quindi ritrovare Pandora ed Epimeteo insieme in questa romantica versione circondata da opere d’arte. Ho trovato calzante e ben scritto il crescendo che vede Annette recuperare la memoria e la consapevolezza di sé. La sua solitudine viene spiegata dall’essere esclusa dal mondo a causa della propria immortalità. La sintonia con l’opera d’arte un riconoscersi inconscio e implicito che solo alla fine del testo acquista un significato. Sebastien che si rifiuta di stare con lei è ancora più dolce.

È un elemento reso molto bene su cui Annette/Pandora riflette quasi con dispetto – si piacciono, c’è sintonia, ma per qualche ragione lui non vuole impegnarsi. È una situazione molto normale e quotidiana, che può accadere e le ragioni sono le più disparate, ma quando Pandora si sveglia e comprende, ritrova nel guardiano il marito che attendeva, semplicemente, che lei tornasse. E niente, questo elemento dolcissimo mi è piaciuto molto, molto, molto **. La scelta di raccontare della fuga al tempo della Rivoluzione Francese ha il giusto dramma ed è un flashback ben inserito. Di questo momento mi è piaciuto come tu abbia scelto l’immagine della fuga di Pandora col vaso per spiegare una storia che è quella propria del 1789 e quella dell’eternità di Pandora, dato che la sua fuga assieme a marito e figlia per proteggere l’umanità e il vaso dura da sempre e durerà per sempre. Anche la scelta di eleggere Parigi a nuova Atene è verosimile e ben messo (non dimentichiamoci che viene definito Ancien Regime quell’ordine che proprio la rivoluzione francese fece cessare e che, al tempo, il francese svolgeva il ruolo che fu dell’italiano, del latino e del greco di lingua colta e internazionale. Il finale è una nota amara molto filmica, nel senso: l’ho adorato, ma presuppone nuovi guai per la coppia Pandora/Epimeteo.

A Verona, nella cornice del balcone di Giulietta, c’è quello che, abbastanza probabilmente, è Ade. Li ha rintracciati e darà ai due la caccia, aspetto che ti potrebbe consentire, lasciando aperti i giochi, di proseguire nella scrittura di altre avventure dedicate a loro. E niente, ho trovato questa shot gradevolissima per stile, tematiche e personaggi. Perdona il ritardo e tanti, tanti complimenti!
Un caro saluto,
Shilyss

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