Recensioni per
Il mondo non è nelle tue mappe
di leila91

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
09/08/21, ore 19:08

Benny... comincio col dirti che le note mi hanno particolarmente scossa e spero davvero davvero che... che questo schifo venga punito e cancellato dal mondo.
Ora però vorrei parlarti di questa storia che mi ha commossa all'inverosimile.
Aimee non è un personaggio che si fa amare: insomma, è la classica ragazzina viziata, un po' stupida o, almeno, così appare all'inizio.
Perché poi basta conoscerla, entrare un po' dentro di lei e diventare la sua mappa, scoprire quali sono gli scorci da cui guardarla per capire le sue paure, le assenze genitoriali, l'affetto che la lega a Maeve.
E tu sei stata in grado di farle vedere tutte, queste su sfumature.
Inoltre, volevo farti i complimenti per la delicatezzs con cui ha trattato un tema schifosissimo (passami il termine, perché io non condivido nessun genere di violenza) e la dolcezza con cui hai raccontato del rapporto nonno nipotina che mi ha fatta davvero sciogliere.
Nb: il titolo è bellissimo ❤

Recensore Veterano
26/07/21, ore 09:32

Benni, ciao! (Sono forse venuta a curiosare dopo aver letto la tua recensione? Sì, probabile u.u). Ma che sorpresa (e piacere) vedere che abbiamo un bel po' di fandom in comune! Quando ho visto che avevi scritto su Aimee, non ho potuto fare a meno di catapultarmi qui, perché, accidenti, quanto amo quella ragazza! Già leggendo il titolo, ho capito che avevi avuto un'idea geniale per approcciarti al personaggio: le mappe! Un dettaglio in effetti imprescindibile quando si parla di Aimee e il fatto che tu abbia contestualizzato e creato una storia complessa su questa minima caratteristica me ne ha fatto apprezzare l'originalità ancora di più. A partire dall'idea del rapporto nonno-nipote e da Jasper, sei stata davvero originale e mi congratulo con te. Mi si è spezzato il cuore leggere di questa versione in cui Aimee passa dalle mappe fisiche a quelle mentali mentre sta elaborando il lutto, ma – di nuovo – lo reputo veramente un modo perfetto di "incasellare" un dettaglio apparentemente ininfluente in un percorso emotivo, psichico del personaggio. E sei stata bravissima a riallacciarti poi al nucleo dello sviluppo di Aimee nella seconda stagione: l'episodio dell'abuso subito sull'autobus. Sei stata magistrale nel mostrare come questo evento (inizialmente minimizzato, ma poi compreso nella sua reale entità grazie a Maeve) abbia totalmente scardinato l'ordine mentale di Aimee, mandando all'aria le sue mappe e la sua sicurezza, paralizzandola. Hai mostrato perfettamente anche quel senso di insicurezza e colpa tipico della vittima di un abuso (che tra l'altro, nella serie, credo sia sottolineato anche dai vestiti di Aimee nella seconda stagione: maglioni a collo alto, indumenti più coprenti, pettinature più infantili); l'insofferenza e, quasi, il disgusto per se stessa emerge soprattutto qui: "La decisione di andare a piedi ogni mattina invece di salire a bordo non è il risultato di una mappa e per questo Aimee, involontariamente, si disprezza." (Hai anche inserito lo stralcio di conversazione emozionantissimo, quello della scena della punizione condivisa con le altre ragazze... che meraviglia!). L'ultima parte, infine, è... poesia, non saprei come altro definirla: i "giorni macchiati di bianco", i giorni del trauma che si concludono con "l'arcobaleno" e la solidarietà di queste donne fantastiche che ci ha regalato la serie, il sorriso di Aimee che vince la paura... ecco, sei stata fenomenale. Quella è, a mio parere, una delle scene più belle e importanti di tutta la serie e tu l'hai ripercorsa con grande maestria. Davvero, non so cosa aggiungere, perché questa introspezione di Aimee è perfetta e sei stata bravissima. Sono veramente tanto felice di aver recuperato questa perla, che ha un po' appagato la mia "fame" di nuovi contenuti sulla serie in vista di settembre. Ancora tanti, tanti complimenti, un abbraccio! Ele♡

Recensore Master
24/02/21, ore 11:28

Ehilà! Guingo qui per lo scambio del Giardino - grazie per aver accettato, a proposito! ^w^

Ho sbirciato un po' tra le tue opere e alla fine ho deciso di optare per questa, perchè di Sex Education avevo in passato letto solo alcune storie a cui avevo fornito dei prompt e voglio dire, stiamo scherzando? Una delle serie migliori degli ultimi anni? Devo rimediare e devo farlo right now. xD

Ok, chiudendo un attimo l'incipit delirante, inizio col dire che il tuo modo di scrivere mi ha subito dato l'idea di uno stile che personalmente adoro, e che ahimè non capita di vedere spesso in giro. La graduale evoluzione di un personaggio, seppur attraverso un numero limitato di scene, attuata attraverso questo susseguirsi descrizioni brevi, profonde e perfettamente chiare, con un che di appartenente all'autore che però calza a pennello con lo stato d'animo del personaggio stesso... dico davvero, adoro uno stile così elegante, e lo adoro ancora di più se quel che leggo è così ben curato dal punto di vista ortografico, è un piacere per gli occhi.

La storyline di Amy nella seconda stagione è una di quelle che mi avevano colpito di più, perchè non mi era mai capitato di trovare una serie di stampo prevalentemente teen capace di trattare così bene tematiche così ruvide, e per come la vedo non solo sei riuscita a rendere piena giustizia a ciò che la trama è riuscita a creare, ma l'hai addirittura valorizzata: la storia dell'atlante del nonno di Amy e di questa lei bambina che disegnava i luoghi a lei cari per poterli portare -in un certo qual modo- sempre con sè è agrodolce e fa scendere una lacrimuccia; da un qualcosa in più al tutto, rende un che di commuovente ancora più adatto all'immedesimazione, perchè certo, l'Amy adolescente si è resa conto di come il mondo possa essere alle volte cattivo, ma è più forte e coraggiosa di quanto lei possa pensare e ora che è in grado di affrontarlo al fianco di chi le vuole bene potrà fare qualsiasi cosa: così tante cose che non avrà nemmeno più bisogno di una mappa che le indichi la strada giusta da percorrere.

Davvero un bel lavoro, i miei complimenti! Grazie per la piacevole lettura e un grande abbraccio! 

Recensore Master
18/02/21, ore 18:34

Niente, io adoro la delicatezza con cui scrivi di certe tematiche e dei bambini in particolare. Non ho avuto modo di seguire questa serie (eh non mi basterebbe una vita!) ma ho colto la citazione tolkeniana che mi ha subito fiondata a leggere. Mi è piaciuto tantissimo il rapporto tra nonno e nipotina, il particolare della barba profumata di menta (gli odori sono molto connessi alla memoria e un particolare come questo immerge subito tantissimo nella storia). Bello anche il collegamento tra le mappe dell'atlante e le mappe mentali, tra il colore bianco della violenza, collegamento inusuale e l'arcobelo come rinascita e amicizia. Le falshfic spesso vengono sottovalutate ma credo sia davvero una grande prova din destrezza riuscire a condensare tanti sentimenti, tante vicende in poche significative parole. Chapeau! 

Recensore Veterano
10/02/21, ore 09:35

Ciao leila!
Parto col dire che questa fanfiction ha immediatamente catturato la mia attenzione per due motivi: primo, Sex Education è una delle serie più sorprendenti (in senso positivo) che ho visto negli ultimi anni; secondo, da buon tolkieniano avevo colto la citazione a 'Lo Hobbit' 😉
Finito di leggerla, posso dire che ne è valsa assolutamente la pena perché hai trattato con sapienza un personaggio che ad un primo sguardo può apparire facilotto, ma che in realtà è difficile da raffigurare perché si rischia sempre di scadere nel banale: Aimee ci viene presentata come una ragazza superficiale, in alcuni frangenti anche un po' stupida, ma ha un cuore grande e soprattutto nella sua innocenza comprende molte più cose di quanto si creda.
Ci hai raccontato poi due traumi della sua vita, uno inevitabile (purtroppo), l'altro perfettamente evitabile (e proprio per questo è il più viscido).
Il rapporto con il nonno Jasper, anche se fugace, è stupendo perché basato su un affetto sincero e sulla voglia della bambina di imparare cose nuove; per questo la sua scomparsa diventa quasi un blocco mentale per Aimee (posso capirla perché anch'io recentemente ho avuto lo stesso tipo di lutto, che mi ha colpito profondamente anche essendo decisamente più cresciuto di quanto fosse Aimee nella sua storia).
L'episodio dell'autobus, invece, indica forse il momento della definitiva crescita di Aimee, un atto riprovevole che però, almeno, le fa aprire gli occhi, facendole capire che il mondo non è sempre un posto semplice ma anche che non è sola, perché ci sono le sue amiche con lei.
Insomma davvero una bella FF che sono contento d'aver letto.
Alla prossima!

Recensore Master
16/01/21, ore 13:34

Buonasera cara, eccomi qui per continuare il mio viaggio sul tuo profilo: ho controllato e tutto quello che hai pubblicato nell'ultimo periodo l'ho già letto e recensito, quindi sono andata indietro e ho visto che mancavano ancora un paio di flash. so che solitamente le persone negli scambi non apprezzano l'interazione con le flash nei profili, ma visto che non volevo tardare e aspettare Ho scelto di leggere questa.
Ho trovato l'inizio di questa storia davvero dolcissimo, ho un debole per i personaggi dei bambini perché trasmettono una tale innocenza nel concepire le cose e nello spiegarle poi, che sono di una tenerezza incredibile. Mi sono addolcita immaginando il nonno con in grembo la nipote che sognava ad ogni pagina, ad ogni risposta approfondita e accurata. Non mi aspettavo che il nonno se ne andasse così presto, mi hai colta di sorpresa e hai dato modo all' emotività della protagonista di mostrarsi nel modo più genuino, utilizzando volutamente un corsivo e la mancanza di punteggiatura così da rendere ancora più realistica la sua confusione e il suo spiazzamento alla crudeltà della vita.
Sei riuscita a trasmettere la paura il terrore che la ragazza ha vissuto e sta ancora vivendo con una tale delicatezza da spiazzarmi, hai usato molto tatto, creando un concetto attraverso l'assenza di colori e le macchie che si allargano in una zona molto personale intima della protagonista. la sento persa per un certo periodo, persa e consapevole di non sapere a chi rivolgersi, a casa si nega però le amiche riescono a darle quel tipo di sicurezza di cui ha bisogno per poter ritrovare tranquillità: nessuno dice e spera che lei possa passare il trauma ma ha trovato qualcuno che riesce a colorare quell insieme di sensazioni facendole passare in secondo piano. Trovo l'amicizia fondamentale, sincera, delicata e spontanea, una di quelle amicizie che aiutano a vedere il mondo con occhio migliore, e anche se si tratta solo di un bus è un grande passo per la protagonista, un passo che non farà sola.
Un lavoro introspettivo notevole e particolareggiato, introspettivo, molto segnante in certi punti e sempre attuale. Dai importanza all’interiorutà, alle reazioni, a ciò che la gente può fare nell’animo umano in positivo e non, e a come di conseguenza una persona reagisce. Hai detto tanto in poco spazio, egià per questo ti faccio i miei complimenti; testo pulito e preciso, graficamente molto bello da vedere, gradevole e ben impostato. Cara, è stato un piacere essere qui, alla prossima e bjuona ispirazione! :3

Recensore Master
27/12/20, ore 23:10

Ciao, sono qui per lo scambio del Giardino!
Inizio dicendo che Sex Education è una delle mie serie preferite in assoluto e sono felicissima di trovare delle storie così belle in questo minuscolo fandom. (Che spero possa popolarsi presto)
Già dal titolo e dall'introduzione si capisce che si andrà a leggere qualcosa di ben scritto. Il tuo stile mi è piaciuto molto, il punto forte è la tua capacità di dire tanto e racchiudere interi significati in poche parole che vanno dritte al punto. Utilizzi parole e immagini molto semplici ma evocative, e sei stata delicata nel trattare un tema pesante come quello della molestia che qui viene accennato attraverso poche immagini - immagini che risultano efficaci perché dicono già tutto, probabilmente per il tipo di struttura che hai dato alla storia sarebbe stato inutile sviscerare ulteriori dettagli.
Hai fatto trasparire molto bene sia il senso di tristezza sia la paura/il terrore di Aimee, decidendo però di lasciare spazio a un senso di speranza nel finale. L'ultima scena è estremamente bella e commovente nonché una delle più iconiche e importanti di tutto il telefilm, perché sì, abbiamo bisogno di questo tipo di solidarietà femminile nei media. Ho amato da morire la frase "Dopo giorni macchiati di bianco i colori fanno di nuovo capolino, sgargianti come l'arcobaleno dipinto sul maglione di Ola". La trovo semplicemente perfetta, dotata di una forza incredibile che trascina il lettore non verso il buio rappresentato dal trauma vissuto da Aimee ma verso la luce e la rinascita.
A rigor di logica, la seconda parte della mia recensione parlerà della prima parte della tua storia :,) Mi è piaciuta l'introduzione del tuo OC, apprezzo sempre le fanfiction dove vengono approfonditi i background della vita quotidiana dei personaggi e dove i dettagli inventati dagli autori si amalgamano al contesto canonico senza snaturarlo. Bellissima la metafora delle mappe mentali, che ti ha permesso di dare ad Aimee una tua caratterizzazione (rimanendo sempre IC) euna profondità in più rispetto a quello che il telefilm ci fa vedere.
La parte in cui Aimee sta male per la perdita del nonno è forse la più triste in assoluto. Mi ha colpito molto il flusso di coscienza dei suoi pensieri; ha aggiunto un tocco di cupezza a questo personaggio che (almeno fino all'esperienza vissuta sul bus) è sempre stato caratterizzato da vivacità e ottimismo e mi ha ricordato il tema delle dinamiche di pensiero ossessive - non so se è questo a cui volevi riferirti, in tal caso sei stata brava a trattare anche questo aspetto in modo delicato e accennato.
Ancora complimenti, spero di leggere altro di tuo su questo fandom!
(Recensione modificata il 27/12/2020 - 11:11 pm)

Recensore Master
22/12/20, ore 10:47

Ciao ^^
Non ho mai letto niente su Sex Education e quando ho visto questa tua storia su Aimee mi sono subito fiondata. Anche a me all'inizio non piaceva molto, ma dopo quello che ha subito è impossibile non affezionarsi a lei ❤

Mi è piaciuta molto la questione delle mappe, interesse instillato in lei dal nonno quando era una bambina e che l'ha subito appassionata. Nel corso della storia le mappe assumono il significato di "avere il controllo" non solo sul mondo, ma anche sulla propria vita. Delineano la strada logica e sicura da percorrere, strada che, purtroppo, non è sempre facile trovare; soprattutto se si sostituiscono le mappe fisiche a quelle mentali.
Sono proprio queste a creare difficoltà nella vita di Aimee. La prima volta accade dopo la morte di suo nonno, lutto che l'ha colpita profondamente e a cui non sa come reagire, e il suo tormento interiore è rappresentato alla perfezione dal flusso di pensiero che hai scritto, in cui il semplice pensiero di scendere per la cena la manda in confusione.
La seconda volta in cui non ha il controllo su ciò che fa è anche quella più grave: va fino a scuola a piedi perché, dopo essere stata molestata sull'autobus, ha il terrore che accada di nuovo. A causa di questo fatto orribile lei non ha più il controllo sulla sua vita, non può più decidere di prendere il mezzo di trasporto più comodo perché ci sarebbero stati degli uomini a bordo — e che fossero brave persone non avrebbe fatto alcuna differenza nella sua mente.
Ed è a questo punto che ti ricolleghi alla storia canonica — nonché una delle mie scene preferite: Maeve e le altre raggiungono Aimee alla fermata dell'autobus e salgono tutte insieme. In quel momento Aimee capisce che non è solo una mappa a permetterti di controllare il mondo intorno a te, ma anche l'amicizia e l'unione con persone che ti vogliono bene e vogliono aiutarti può ricondurti sulla strada giusta e farti affrontare la vita con serenità.

Una flash molto dolce, scritta benissimo e che tratta nel modo giusto i sentimenti di Aimee, compresa la violenza subita. Ti faccio i miei più sinceri complimenti ^^ Se volessi scrivere altro su di lei, o sulla serie in generale, sarei molto curiosa di leggerlo ❤
Alla prossima!
Baci, pampa

Recensore Master
08/12/20, ore 12:04

Ciao cara, eccomi di ritorno nel tuo profilo e che meravigliosa sorpresa che ho trovato, spulciandolo alla ricerca di una storia da leggere — sappi che non appena riuscirò sarò di ritorno, perchè ho individuato altre storie interessanti.
La storyline legata alla violenza subita da Aimee e al suo rifiuto di prendere l'autobus è stata una delle più interessanti della seconda serie del telefilm e, nonostante trattasse di un argomento traumatico e purtroppo troppo comune al giorno d'oggi, sono stata particolarmente felice del fatto che fosse una delle storie cardine della stagione. Aimee è un personaggio meraviglioso, è una ragazza ottimista, che cerca di vedere il buono in tutti e, a mio avviso, la sofferenza provocata da quella violenza ha un impatto ancora più grande su di lei — arrivando a sconvolgere il suo normale modo di essere e a mettere in dubbio tutta la sua esistenza.
Adoro il tuo headcanon che la vede molto legata al nonno, tra l'altro io ho un debole per i rapporti nonno-nipote visto che purtroppo non ho avuto la possibilità di conoscere nessuno dei miei due nonni e sono sempre rimasta incuriosita all'idea di come sarebbe potuto essere avere un nonno come il tuo Jasper. I genitori di Aimee in effetti non sono tipi troppo attenti alla figlia, quindi mi pare credibile che ci fosse stata un'altra figura di riferimento per lei e adoro come il loro rapporto sia riuscito a dare un'impronta importante al carattere di Aimee — anche dopo la perdita del nonno.
Sei riuscita a arricchire un momento stupendo della serie, uno dei miei preferiti in assoluto, mettendo in risalto l'amicizia tra Aimee e Maeve, ma anche le altre ragazze, e facendo sì che Aimee riuscisse a intraprendere il viaggio per tornare a essere l'anima colorata che era prima che quell'uomo le facesse violenza.
Trovo che tu sia stata particolarmente brava a trattare un argomento delicato come questo, dandogli il giusto risalto pur tenendolo "sullo sfondo", senza sminuirlo, ma senza appesantire troppo una storia come questa, che ho considerato come una rinascita.
Spero che scriverai ancora di questi personaggi, che sei riuscita a caratterizzare davvero benissimo.
Un abbraccio e alla prossima,
Francy

Recensore Master
24/11/20, ore 07:32

Ciao,
non seguo Sex Education per cui leggo questa ff come un originale.
Ho trovato molto bella la prima parte con il nonno, la complicità particolare che esiste tra nonni e nipoti è descritta benissimo. Dal nonno Aimee impara l'amore per le mappe, ma mentre per il nonno quell'avere il mondo in tasca mi sembra più un invito a scoprire il mondo e a non averne paura, per Aimee che disegna subito Villa Gibbs mi sembra invece più un modo per delimitarlo, per creare dei luoghi e delle strade sicuri da percorrere.
Ma il mondo non è racchiuso in quelle mappe che ci costruiamo per poter percorrere solo le strade conosciute e che crediamo ci tengano al sicuro, ed infatti la vita della ragazza è sconvolta da un'esperienza terribile proprio mentre percorreva una dei suoi percorsi sicuri.
L'incontro con le ragazze alla fermata dell'autobus, quella mano tesa e accettata permettono però a Aimee di ritrovare la forza di affrontare la vita e di capire che quel mondo fuori dalle sue mappe può non essere così spaventoso se affrontato insieme a chi ci tende una mano e ci offre la sua amicizia.
Davvero bella questa riflessione e azzeccatissimo il titolo.

Come sempre è un grande piacere leggerti, sono felice che le strade segnate nelle nostre mappe ci abbiamo fatto incontrare! 😉
A presto ♥️
AlbAM

Recensore Master
16/11/20, ore 16:44

Ciao!
Appena ho letto la trama di questa flashfic subito ho avuto voglia di leggerla.
Mi piace molto come hai reso il personaggio di Aimee, davvero IC nei suoi pensieri.
La sua introspezione ci permette di dare uno sguardo nella sua mente, durante quel brutto periodo che ha passato.
Hai, secondo me, trasmesso le sue emozioni e le sue paure in modo impeccabile, con tutta l'ingenuità del suo personaggio.
Anche la scena con le amiche sul pullman mi è piaciuta molto, i suoi pensieri sono proprio quelli che immaginavo stesse facendo in quel momento, nella serie tv.
E il particolare aggiuntivo del rapporto con suo nonno ci sta tutto, dà spessore al personaggio.
Anche a livello stilistico devo farti i miei complimenti! :)
Ci vediamo~
Anna

Recensore Master
15/11/20, ore 10:17

Ciao Benni,
ho visto questa Shot su Sex Education e mi sono detto che non potevo non leggerla. Nonostante il contesto rimandi ad un evento accaduto in un episodio della seconda stagione, io sono ancora fermo alla prima, la tematica trattata è talmente universale, oltra che ben affrontata, che si è fatta leggere tranquillamente.
I nonni, oltre ai genitori ovviamente, sono le persone più importante per un bambino, durante la sua prima fase di crescita. Ed Aimee, sembra averlo capito perfettamente. Lo si nota dell'attenzione, dalla cura dei particolari; il profumo delle barba, l'atlante pieno di figure che ancora non comprende, ma che il nonno pazientemente e amorevolmente le spiega. Poi, arriva quella cosa con la quale tutti, prima o poi, dobbiamo fare i conti: la dipartita di un nostro caro. Capisce di aver perso una persona fondamentale nella sua vita, ma nonostante questo continua a non volerlo deludere. Il flusso di coscienza è illuminante su questo.
E poi arriva uno dei quei episodi che irrimediabilmente di segna la vita, la violenza sessuale. Hai descritto in un modo incantevolmente delicato questo brutto episodio. Il trauma di non poter più riuscire a salire su un autobus, il vedersi costantemente sporca a causa di un qualcosa che dovrebbe essere bello, e che invece, si è trasformato in un incubo.
E alla fine la consapevolezza, che con gli amici al proprio fianco, il mondo può essere di nuovo un posto bello in cui vivere, in cui è bello coltivare nuove relazioni.
Che dire, una storia breve ma intensa. Complimento vivissimi.
Ci vediamo presto.
Mask.

Recensore Master
14/11/20, ore 21:34

Ciao!
Sono contentissima di trovare un tuo aggiornamento proprio in questa sezione, soprattutto con una storia dedicata proprio ad Aimee: Sex Education è una serie che ho amato moltissimo, e Aimee ha imparato a conquistarsi un posto davvero speciale nel mio cuore, proprio perché all'inizio appare come un personaggio superficiale e un po' cliché, ma in realtà nasconde una caratterizzazione bellissima.
Qui tu hai trattato con una delicatezza unica quello che è uno degli episodi che ho amato maggiormente di tutta la serie: il momento in cui Aimee scoppia a piangere e ammette di non riuscire più a prendere l'autobus e poi la mattina dopo, quando delle ragazze così diverse, che forse non sono nemmeno amiche, si ritrovano insieme a farsi forza e a rappresentare in maniera così concreta un bellissimo sentimento di sorellanza mi commuove ogni volta in maniera indicibile (ho gli occhi lucidi pure adesso, lo confesso). E tu sei arrivata a raccontare questo momento in maniera davvero delicata, partendo da un punto di vista forse un pochino inedito.
Mi è piaciuta davvero tanto, la tua Aimee che qui perde il controllo, perché si accorge che il mondo non sta tutto nelle sue mappe, non quando tutto il suo mondo sembra essere ricoperto dall'orrore di quella macchia bianca e viscosa. E ho amato immensamente come hai costruito il percorso che porta Aimee alle sue mappe: la Aimee bambina che sfoglia di nascosto l'atlante del nonno, e poi una Aimee giovanissima che si ritrova a dover affrontare il suo primo grande dolore, un lutto dolorosissimo che la lascia un po' senza fiato e senza strada. Davvero, è un percorso davvero inedito, ma credo che tu abbia colto benissimo tutta la bellezza del personaggio, la sua fragilità e la sua mente particolare, dove le sue liste assumono un significato tutto nuovo.
È una storia molto breve, ma che sa aprire uno spaccato inedito sul personaggio, rappresentandolo in maniera del tutto coerente, dando una nuova prospettiva su un episodio estremamente significativo del canone e legando questo episodio a un altro momento di tua invenzione che si fonde perfettamente con quanto sappiamo dalla serie.
Insomma, tu forse non lo sai, ma con questa storia hai esaudito un mio grandissimo desiderio: Aimee è un personaggio che amo tanto, e mi sarebbe piaciuto davvero leggere qualcosa che la mostrasse bambina.
Ti faccio davvero i miei complimenti, e spero che tu decida di scrivere ancora su questa serie!
A presto!

Recensore Master
14/11/20, ore 16:15

Cara la mia Luce!

È una giornata cupissima, quindi, decisamente, ci voleva un raggio di sole a schiarirla. Questa storia non ha nulla di fluff, ma ha tutto della tua delicatezza preziosa; il personaggio di Jasper Gibbs emerge dal suo studio insieme alle sue mappe, la scena in cui Aimee non riesce più a entrare nell’autobus è descritta con delicatezza; è un ricordo rivissuto che, tuttavia, assomiglia nitidamente a un incubo e, nel descrivere tutto ciò, sei stata bravissima.

Ma Aimee in questa storia non è solamente quella delle molestie, ma anche la bambina che soffre per la morte del nonno e che spera quasi di poterlo raggiungere, in un pezzo che mi ha fatta commuovere sia per il ritmo incalzante del brano sia per l’intensità del dolore della bambina e per la naturalezza con cui ne hai replicato ottimamente il linguaggio. Sex education è molte cose (personalmente adoro, adoro e adoro il personaggio di Gillian Anderson dai tempi di X-files). In questa tua storia hai colto la parte più problematica dell’essere adolescenti e avere, semplicemente, il coraggio di affrontare le giornate e un gruppo di coetanei con cui non si sceglie di stare, accomunati dal fatto di avere lo stesso range d’età o il medesimo quartiere di residenza, all’incirca. Una casualità che, se a volte si dimostra proficua e foriera di legami o amori che durano una vita intera, a volte determinano invece pessimi ricordi e ancora più brutte esperienze.

L’uso dei colori nella storia è molto indicativo: dopo il bianco che si associa alla molestia – trattata con una delicatezza, mi ripeto, incredibile – ci sono nuovamente i colori e la speranza. Ola, Maeve ne sono i rappresentanti ed è nello sguardo fiero di quest’ultima che c’è quella scintilla di rivalsa e di speranza con cui Aimee – ma tutti noi, in verità – dovremmo affrontare l’esistenza. Ti abbraccio forte, mia luce, grazie per questa storia come per tutte le altre.
Shilyss :)

Recensore Master
12/11/20, ore 11:14

Tesorooo *-*
Eccomi QUA.
Intanto grazie per la dedica, sappi che è stato un piacere leggerla in anteprima, poi quando posso dare una mano, mi piace darla ^^
Come ti avevo detto ieri, questa è stata la prima storia che ho letto del fandom, e ne sono stata molto felice. Penso tu abbia approfondito molto bene il personaggio di Aimee, dandole un'ulteriore profondità e non preoccuparti, perché non sei stata affatto indelicata, anzi! Hai descritto ciò che lei ha subito (e soprattutto ciò che ne è conseguito) in maniera molto delicata, te lo posso assicurare. Mi ricordo che quando ho visto la scena sono rimasta colpita proprio perché queste cose PURTROPPO succedono e pure ogni giorno... quindi sì, è difficile non immedesimarsi, non provare un grande senso di comprensione. E quindi Aimee ha paura, ma ha anche la certezza di avere accanto qualcuno che "le fa forza".
E poi hai anche saputo inserire un OC e descrivere un rapporto tenero e dolce proprio con Aimee, che mi ha scaldato il cuore.
A me ha trasmesso una sensazione di tristezza ma anche di speranza, quindi puoi andarne fiera, non ti preoccupare *-*
Ci sentiamo presto, ti abbraccio :*

Nao

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