Recensioni per
How Bad Can I Be?
di Miryel

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
05/03/21, ore 19:08
Cap. 1:

Che forza, hai fatto una FF anche su Rick e Morty!
Mi è sembrato un inizio scoppiettante. Ho adorato i tuoi Morty, leggevo il balbettio del personaggio e fighissimo anche il Morty cattivo. Come sempre sai catturare gesti e interiorità dei personaggi e descriverli benissimo. In questo caso l'interiorità ha lasciato posto anche ad una trama avventurosa e ho potuto scoprire un tuo altro modo di raccontare storie fantastiche come sai fare tu. Ho trovato tutto perfetto e ben caratterizzato sia la trama che tutti i personaggi. Come sempre complimenti.
A presto :-)

Recensore Master
20/12/20, ore 01:36
Cap. 2:

Ciao, sono una stronza **
Lo sono perché tu SAI che ho divorato ogni singola parola di questa storia, nonostante io sia ignorante come poche altre persone rispetto a Rick&Morty... ma tu hai il potere di farmi appassionare a tutto ciò che mi mostri, e quindi rieccomi qui. Rieccomi qui... con la SAGGEZZA della vasca d'acido, stavolta! Così sono riuscita a capire qualche riferimento in più, anche se la visione vera e propria della serie è ormai dietro l'angolo... sì, mi hai comprato l'anima!
Ora, cerco di dare ordine ai miei pensieri °°

Innanzitutto... che bella che è la digressione sull'eccessiva testardaggine e determinazione di Morty? Dopo aver visto la vasca d'acido, mi rendo conto di quanto questo tratto gli appartenga, proprio per il modo in cui, in quell'episodio, non è riuscito a sottostare all'idea di Rick, che reputava stupida. E l'ha detto chiaro e tondo, senza demordere se non quando è stato obbligato senza alcuna possibilità di fuga. Qui riemerge, oltre che in versione villain, nel Morty cattivo, anche nel Morty buono che si rifiuta categoricamente di piangere, anche se poi lo finirà comunque per farlo. È un lato di Morty che mi affascina particolarmente, perché oscilla sempre tra l'essere un pregio o un difetto, e qui, vedendolo nella sua parte più cattiva e più buona, si nota in modo ancor più evidente.

Poi, la preoccupazione di Rick. Quella che lotta per emergere e che rimane comunque tra le righe, nonostante stiamo vedendo tutto dal suo punto di vista. Come se certe cose dovesse nasconderle anche a se stesso. Deve addirittura venire a patti con se stesso, contrattare, nascondere tutto nei bunker antiatomici del suo cuore. E questo, da quel poco che ho visto e dedotto, è maledettamente da Rick, che non può permettersi "sentimenti deboli" nemmeno nell'inviolabilità della sua mente (che tanto inviolabile non è, almeno in questo mondo).


"È un Morty come un altro, non c’entra niente, ha solo la sfortuna di essere incappato nel Rick sbagliato". Ma tutti i Rick non sono forse sbagliati, per il loro Morty? O forse il contrario? In ogni universo, in fin dei conti, non sono i Rick che mettono in pericolo i Morty, e non sono i Morty che dimostrano di poter sopportare le follie dei Rick, dando quindi modo a questi ultimi di continuare a trattarli in quel modo? Lo sai che ho visto poco, Co', e quindi probabilmente i miei ragionamenti sono fuorviati, ma ho sempre la netta impressione che queste due figure siano bloccate in circoli viziosi inestricabili. E che quando finalmente si rompono o si sciolgono, balzano fuori anomalie come Evil Morty.
A questo proposito, adoro come l'hai reso. È da brividi, davvero, proprio per il modo in cui conosce perfettamente entrambi: sia Rick che Morty, e soprattutto i loro lati peggiori. mentre Rick non può conoscere così a fondo il lato peggiore di quel Morty in particolare, solo immaginarne le cause profonde. C'è una barriera che non gli riesce di superare, che travalica qualunque bassezza morale lui stesso abbia mai compiuto, nonostante sappia perché quel Morty è così.

E qui arriviamo al passaggio che più mi ha colpita in assoluto. Ovvero, che sia il senso d'inadeguatezza, a minare irrimediabilmente ogni Morty. Come pensiero, è annichilente. Lo è perché, in fin dei conti, non è così per tutti? In varie declinazioni, ovvio, ma tutti abbiamo una sorta di freno interiore, una valvola che regola quanto possiamo sentirci sicuri di noi in determinate situazioni. Che ci limita, sì, ma funge anche da protezione per noi stessi e gli altri. Tolta quella... o diventiamo la versione migliore di noi stessi, o la travalichiamo e scivoliamo in quella peggiore. Nella tracotanza, nel peccare di hybris e scivolare via da noi stessi. E, come ho detto, è un qualcosa che dà da pensare. 

"«Che, malgrado tutto, lui ti ascolta»", ecco qua il colpo è arrivato forte e chiaro. Dipinge un'immagine di Rick che, in tutta sincerità, mai mi sarei aspettata di trovare. Un Rick che non vuole davvero rimanere del tutto da solo, nonostante o proprio perché è segnato dalla scomparsa di Diane (e qui devi istruirmi). mi viene in mente il "No man is an Island" di John Donne. Lui lo intendeva in senso più esistenziale, quasi religioso, ma trovo si adatti bene anche al caso di Rick. La sua mente è geniale, la sua morale quasi inesistente, e questa è una combinazione che tende naturalmente a fare terra bruciata attorno a sé... ma non può durare per sempre, questa desolata solitudine. Soprattutto se vicino ha persone come Morty, che incarnano in loro tanti errori, tante debolezze, ma anche tante speranze non ancora o parzialmente avverate. Dopotutto, tutti hanno bisogno di una redenzione, di qualcuno che dia un senso a ciò che facciamo.
Morty è il purpose di Rick, nel bene e nel male, anche se quest'ultimo non lo ammetterebbe mai.


La svolta finale, quando l'ho letta la prima volta, mi ha fatto balzare il cuore in gola. Co', la prossima volta che hai dubbi su come scrivi scene d'azione/tensione/qualsiasi genere che esuli dall'introspettivo, ti stacco tutte le falangi e pure quelle che non hai mai avuto. La tensione qui si sente, è palpabile, si taglia con un coltello ed è densa quanto la vasca d'acido. La emana ogni singolo personaggio in scena: Morty, che vorrebbe solo capire cosa succede e diventare protagonista e non pedina; il Morty cattivo, che è sul punto di ottenere ciò che vuole; e Rick, che vuole salvare un Morty e distruggerne un altro.
Uno stallo alla messicana impari, alla fine del quale Rick cambia le carte in tavola, ancora una volta, e mette in gioco se stesso. Almeno, all'apparenza.

Co', tu ti rendi conto che sei riuscita a farmi fomentare per un fandom che nemmeno conosco? Adesso parlo con un millesimo di cognizione di causa in più, pur brancolando nel buio a certi riferimenti, ma dell'unica cosa che ti ripeto sempre rimango sicura: come descrivi tu i moti dell'animo umano, nessuno. E qui li ho sentiti, tutti, come sempre, ogni microincrespatura che ha turbato quelli dei due Morty e di Rick *chapeau*
Aspettami presto sugli altri, Co', lo sai che arrivo sempre ** ♥

-MandaLight-

Recensore Master
18/12/20, ore 03:07

Ciao carissima, scusa il ritardo. Sono stata un po' impegnata in questi giorni ma finalmente sono riuscita a finire questo capitolo che è stato emotivamente impegnativo. Trovo che sia sempre impegnativo sia descrivere i sentimenti di un personaggio, sia leggerli e capirli nel modo giusto; tanto per cominciare devo dirti che credo che Morty in questa storia sia perfettamente in character, e quindi credo che tu l'abbia inquadrato bene. Anche Rick, ma Rick non è descritto così minuziosamente, la storia è dal punto di vista di Morty quasi come se fosse in prima persona. Mi è piaciuto molto leggere lo shock del ragazzino alla morte del suo omonimo, che però francamente aveva in comune con lui solo il nome e l'aspetto, e i geni per forza, ma per il resto era il Morty meno Morty... Pur essendo anche l'unico Morty le cui potenzialità si erano sviluppate a pieno. Le potenzialità intellettive però, non quelle emotive. Io non penso che lo sviluppo di una persona andrebbe giudicato solo sulla base della sua intelligenza.
Parlando di sviluppo, questa piccola disavventura avrebbe costituito un bagaglio importantissimo per il nostro Morty, l'aveva spinto perfino a mettere in discussione le sue avventure con Rick e forse il suo bisogno di Rick (non penso che avrebbe smesso di avere bisogno di Rick ma forse aveva capito che l'attuale modo di esprimerlo non gli fa bene). Trovo che Rick cancellandogli la memoria abbia fatto una vigliaccata, voglio sperare che l'abbia fatto solo perché ha visto che il ragazzino era sconvolto, ma secondo me l'ha fatto perché ha capito che uno sconvolgimento così rischiava di avere conseguenze che influenzassero il loro rapporto. In un certo senso Rick sta remando contro la crescita di Morty, cerca di non fargli vedere quanto il loro rapporto a volte sia tossico, secondo me perché ha bisogno di Morty (forse di questo o almeno di un Morty normale) più di quanto in definitiva Morty potrebbe scoprire di avere bisogno di Rick, se a Morty fosse consentito di crescere. Rick tiene le persone dipendenti da sé, che lo faccia apposta o no, l'ha fatto anche con sua figlia.

Comunque, discussoni psicologiche a parte: lo sapevo che Rick non era morto davvero! (E infatti non era morto, era Morty, ohohohoh)
Però non mi aspettavo che sterminasse l'intera Cittadella, lì ci sono un sacco di Rick che non gli hanno mai fatto niente di male e ci sono anche un sacco di Morty innocenti! 😢 Perché? Mi è sembrato un gesto davvero innecessario!

La mia frase preferita di questo capitolo è una sciocchezza ma è stata quando Rick nel corpo di Morty ha detto "vado a cambiarmi", cambiarmi, ahahah 😂👌

Un capitolo molto bello e una storia molto bella.

Recensore Master
11/12/20, ore 17:13
Cap. 3:

Non ci credo. Ok, l'ho letto, ma semplicemente mi rifiuto. Rick non può essere morto. Rick aveva un piano. Perché minacciare di farsi saltare il cervello, prendere tempo, stringere un patto, ammettere anche di tenere a Morty e alla famiglia (quella famiglia, non la sua famiglia, diciamo un surrogato della sua famiglia) e poi farsi comunque saltare il cervello? Se sapeva che Morty cattivo non era tipo da stare ai patti, lo sapeva fin dall'inizio.
No, non me la bevo. Rick ha un piano, e sono più che mai contenta di continuare subito a leggere.

In questo capitolo secondo me sei stata bravissima a dipingere gli stati d'animo di Morty, il vero Morty non quello cattivo.
La mia frase preferita è decisamente questa: "Vorrebbe che non lo dicesse e che, per qualche ragione, non farlo potesse salvarli tutti e due, o almeno solo il nonno. Perché sua madre ha aspettato tanto il suo ritorno, e perderlo ancora la distruggerebbe. Forse molto più di quanto lo farebbe perdere suo figlio."
Colpisce come un pugno allo stomaco. Potrebbe essere vera, visto che sua madre è forse sparita in giro per lo spazio dopo essere stata clonata, come per cercare ancora una volta e in qualche strana forma l'approvazione di Rick - o forse l'ha fatto il clone, a testimonianza che una parte di lei avrebbe voluto farlo.

Recensore Junior
07/12/20, ore 12:39

Ciao! Sono qui per lo scambio sul Giardino di EFP! 

Allora, inizialmente avevo intenzione di recensire solo i primi due capitoli, ma la storia mi è piaciuta così tanto che alla fine ho deciso di recensire l'intera storia! Ho così tante cose da dire che non so nemmeno da dove iniziare! Salto l'aspetto della grammatica, perché sei un'autrice eccellente, quindi non ho appunti da farti su questo! L'unica cosa che ho notato (sono ovviamente piccolezze che non infastidiscono la lettura, te lo dico solo perché so che ci tieni molto ai tuoi lavori e penso ti importi saperlo...) sono tre errori (precisi) di battitura nell'ultimo capitolo! 

Voglio farti i complimenti per quanto riguarda l'inizio della storia, che è molto coinvolgente e crea una certa quantità di suspance che ti incuriosisce, spingendoti a divorare la lettura parola dopo parola, così da capire cosa stia succedendo. Ti parlo da lettore: se l'inizio della storia non ha quel tocco particolare, come lo ha il prologo di questa mini-long, non riesco a finire neanche il primo capitolo, quindi non ho altro da dire se non: bravissima! (Ed è riduttivo questo termine per esprimere la grande abilità che possiedi)

Un altro particolare che mi è piaciuto e colpito parecchio è la narrazione. All'interno di questi quattro capitoli non succedono molte cose, ma ti soffermi nella descrizione di un unico evento e ammetto che personalmente è una scelta mai letta prima d'ora, tuttavia la trovo molto originale! Inoltre, hai avuto anche la capacità di diluire la scena inserendo tanti particolari che rimandano a vari momenti all'interno della serie (quindi è come se coprissi un arco temporale più ampio, per questo lo trovo molto interessante!), senza appesantire la lettura con tutti questi dettagli (perché sembrano pochi, ma con una seconda rilettura mi sono accorta che ci sono tante piccole chicche sparse all'interno del testo)! Te ne faccio un pregio, perché spesso vedo gli autori (me compresa) tentare ciò che tu hai realizzato egregiamente, ma non riuscirci e finire con l'allungare inutilmente il brodo (cosa che qui non è successa, poiché ogni parola o segno di punteggiatura è indispensabile e non superflua!). 

Ora passo all'argomento personaggi, che, personalmente, è uno dei miei preferiti! Sono dell'opinione che i personaggi siano il cuore della storia e, forse saranno i miei gusti particolari, spesso e volentieri mi ritrovo a mollare determinate storie (parlo anche di libri, non solo di fanfiction)... Per quanto riguarda questo fandom in particolare, voglio spendere due parole in più sui personaggi e scusa se mi dilungo, ma ci tengo molto a questo come puoi intuire! Spesso e volentieri, quando la gente vede Rick&Morty o Bojack Horseman, la gente tende a svalutarne i personaggi, perché vengono etichettati come "cartoni animati, ma per adulti". Secondo me, invece, queste due serie TV (perché tali sono classificate), presentano delle situazioni e dei personaggi così complessi, che non è affatto facile scriverci su. Ciò che ho amato di questa storia e che penso sia il punto "più forte" (non mi viene espressione più calzante in questo momento, perdona l'orrore grammaticale) è la tua capacità di saper dipingere dei personaggi così complessi con poche pennellate!

Sei riuscita, mediante termini precisi ed espressioni calzanti, a immortalare i personaggi come se fossero stati scritti direttamente dagli sceneggiatori e io sono strabiliata da questo, perché questa storia potrebbe benissimo una sceneggiatura canon di un qualsiasi episodio della serie. Hai descritto alla perfezione Rick, Morty ed Evil!Morty e penso che, leggendo questa storia, anche chi non ha mai visto la serie TV li conoscerebbe come se la vedesse (spero si sia capito il senso😂)! 

Voglio fare una menzione d'onore al sarcasmo di Rick, perché hai saputo renderlo sia nella forma che nel tono, come qui:

[...] I sensi di colpa li lascio ai comuni mortali e a Jerry. [...]

Ti dirò, per me non è affatto facile cogliere il suo sarcasmo, né, tantomeno, scriverlo, quindi ancora una volta di faccio i miei complimenti! 

Per quanto riguarda la teoria che hai analizzato in questa long, ovvero quella secondo cui Evil!Morty è il Morty originario di Rick, non l'avevo mai sentita, ma l'ho trovata parecchio affascinante ed è stato ancora più intrigante il modo in cui l'hai sviluppata! Ti dirò, mi hai fatto pure venire voglia di riprendere la serie TV e finirla!

Dulcis in fundo, come avrai capito, questa storia mi è piaciuta alla follia e spero proprio che tornerai a scrivere in questo fandom, perché è stato, oltre che molto interessante, anche molto costruttivo leggerti! 

Spero di leggere presto altri tuoi lavori!

Un abbraccio, 
Luschek

Recensore Master
05/12/20, ore 20:13

Ed eccoci giunti alla magnifica conclusione di questo minilong.
Non eri convinta cara? Beh ti posso assicurare che non potevi scrivere epilogo migliore, sembra proprio un episodio del Cartone. Dove beh... posso dire che si concentra la filosofia più pura del nostro Rick, e la natura più genuina del nostro piccolo Morty. Rick, il genio insuperabile che aveva anticipato tutto; trasferimento di coscienze? Una bazzecola per lui, ma ovviamente è stato cruciale scegliere il momento giusto. Una risoluzione molto molto azzeccata; forse... se da una parte ci stava la fine del Morty Malvagio, poiché l'intera vicenda verte sul rapporto/scontro tra loro due; dall'altra ho trovato un po' forzata la distruzione dell'intera Cittadella tramite il dispositivo benda; ma si tratta dell'unico dettaglio che non mi ha convinto al 100%. Per il resto perfetto. Adoro i dubbi di Morty, i dubbi che preludono a mutamento, di fronte a una realtà dure e cruenta; Morty potrebbe diventare a sua volta malvagio? E destino che i Rick e Morty siano destinati a distruggersi a vicenda? Morty è lì, sta per cambiare; e poi ecco che Rick interviene facendogli dimenticare tutto; una scelta che all'inizio può spiazzare il lettore; ma che ben sottolinea ka bontà di Rick, il suo voler preservare il più Morty di tutti i Morty.
Un finale perfetto, esilarante; nessuno si addormenterebbe davanti alla TV Intergallatica, valido dubbio Morty, valido dubbio.
Concludo carissima, confermando il tuo ottimo escursus su questo Fandom; sei riuscita a farmi entrare perfettamente nello spirito dell'opera, alternando momenti esilararti ad altri molo profondi; a centrare perfettamente i carattere dei personaggi; a condensare il tutto in uno scritto che pare davvero un episodio; inoltre... mi ha permesso di entrare di più nel mondo delle teoria che circonda Rick & Morty.
Un saluto cara
Elgas
(Recensione modificata il 05/12/2020 - 08:13 pm)

Recensore Junior
04/12/20, ore 20:09

Ciao Myriel, ti recensisco un po' titubante perché mi riesce piuttosto difficile presentarmi e manifestare il mio apprezzamento verso le opere di nuovi autori😅 È capitato più volte di ritrovarmi qui su EFP, ho praticamente letto ogni fanfiction, ma esito sempre a dire la mia, e questo purtroppo è stato il tuo caso. Ho lasciato il tuo racconto in 'una campana di vetro' in un primo momento, perché ero indecisa se leggerlo o meno.. Porca pupazza non l'avessi mai fatto! Me lo sono divorato tutto quest'oggi, capitolo dopo capitolo, e in cuor mio mi sono sentita di dover rispondere all'impegno!

Sono stata col fiato sospeso per due ore di fila probabilmente, insaziabile di sapere cosa mi attendeva il capitolo successivo; sei riuscita a farmi immedesimare completamente nella storia, mi è sembrato di ritrovarmi in una realtà virtuale di cui io non facevo parte, eppure ero presente.. mi hai fatto vivere un episodio che se fosse dipeso da me, avrei reso canonico senza indugio. Il modo in cui descrivi è impeccabile.. mi hai fatto sentire l'aura emanata da ogni singolo personaggio, e ognuno di loro ti riesce benissimo, posso sentire le loro voci anche con due sole battiture di dialogo, ma questo mi basta!

La maniera con cui hai introdotto il tutto è rapida, senza mezzi fini ed è una delle caratteristiche che mi piacciono, perché è paragonabile ad ogni introduzione degli episodi. È concebile quanto Evil Morty sia perfido, spietato, meschino.. ogni suo singolo atteggiamento, anche posturale, l'ho potuto vedere; in contrapposizione col Morty che siamo abituate a vedere - incerto, vulnerabile, ingenuo, sempliciotto- lui è tutta un'altra cosa. Ha incanalato ogni prospettiva negativa di Rick, e come l'hai inscenato tu mi ha fatto rabbrividire. Il modo in cui entra in scena lo scienziato poi è così.. sciatto, così da LUI. Non hai inserito nessuna avventura non vissuta, ed è questo che rende tutto ancor più credibile, palesi cose che ci stanno completamente, ma riesci a metterle a nudo in una maniera che gli dà un significato molto più profondo: come il fatto che Beth e Jerry non si prendessero adeguatamente cura dei loro figli, i quali non avendo una figura da cui prendere esempio si affidano a Rick. Ed è questo che ha trasformato il 'Morty Originale' in quel che è.. o per meglio dire, era. Seguendo la serie da molto tempo, e potendo dire orgogliosamente, quasi, di avere una certa esperienza sulle tendenze caratteriali dei personaggi, erano intuibili quali fossero le intenzioni di Rick, o più che altro quel che riguardava il suo bluff: penso che nessuno avrebbe mai potuto immaginare quel che è poi accaduto dopo, mi ha lasciata inebetita hahah
Il modo desunto con cui l'hai fatto ridere di fronte alla morte, l'inganno di quel patto e di quella stretta di mano, di quel monologo, che servivano unicamente con lo scopo di diversivo- Praticamente è sbottato a ridere in faccia a quel coglioncello presuntuoso! Non lo so, tutti questi aspetti, mi hanno rianimata e mi hanno fatto ricordare perché diavolo amo tanto questo vecchio lunatico e psicotico, perché non è solo un soggetto qualunque. Il modo in cui recita nei panni del nipote è oltremodo consono a lui..
E per un momento sono rimasta spaesata, non sapevo cosa aspettarmi dall'Epilogo. Mi è diventato tutto più chiaro nel momento stesso in cui 'Il Presidente' si è messo a ridere sguaiato, a quel punto non ho avuto dubbi. Certo, Rick deve sempre terminare le cose in grande; se non fa esplodere almeno una Cittadella ogni qualvolta si ritrova in pericolo di vita non prova appagamento hahahah
Molti altri dettagli hanno reso questa fanfiction una delle mie preferite... apparte i riferimenti alla vasca d'acido, poi Evil Morty (che porca puttana, la elencherei tra le favorite soltanto per la sua presenza); la frase in cui esprimi che malgrado tutti i Rick e i Morty siano identici, i nostri si riconoscono anche solo dall'accenno di uno sguardo; poi sei riuscita ad esporre il lato "mollaccione" del nostro scienziato per così dire, ma l'hai fatto nei limiti, rimanendo nel giusto e fedele al personaggio. Questa caratteristica mi è piaciuta molto, visto che ci sono certe persone che tendono a perdersi un po' e ad esagerarlo troppo - il tuo Rick fin'ora è quello che ho trovato più veritiero nelle storie che ho letto, lo ammetto. Cavolo si vede che ci sono fissata? PFT- Per riprendere il discorso comunque, era scontato che Rick non avrebbe permesso a Morty di tenere quei ricordi: troppi rischi.. E comunque lui decide sempre ciò che è meglio per sè stesso... Beh, quasi sempre.

È stato un bel finale, uno di quelli che ti lasciano soddisfatto ma con ancora grandi aspettative.. Una conclusione agrodolce da quello che si prospettava un inizio fin troppo amaro (e in parte così è stato dopotutto). Rick che sottintende l'importanza di Morty per lui è sempre qualcosa che speri di sentire, e a suo modo riesce ad esaudirti; poi la questione delle pannocchie del Grande Fratello è un tocco di classe HAHAH
Spero veramente di poter trovare altri tuoi lavori un giorno su questa piattaforma, e di avere in egual modo l'audacia di commentare xd
A presto, spero! Perdonami se reputi che abbia scritto troppo, mi perdo in un bicchiere d'acqua ogni volta!

-Maggie

Recensore Master
04/12/20, ore 00:35
Cap. 2:

PORCA PUPAZZA.
Un capitolo che finisce con Rick che minaccia di uccidersi, sebbene poco prima avesse pensato di non essere pronto a morire e di voler salvare entrambi. Però Rick ha sempre questa sotterranea vena suicida, ricordo quando da ubriaco ha cercato di spararsi in testa. Forse è il genere di cose che non farebbe da sobrio, ma chissà. Io comunque sto sperando che sia un bluff.
Mi piace leggere di questi due anziché vedere solo il cartone animato, perché leggendo si possono conoscere le loro vere emozioni. Tu descrivi un Rick che non lo ammette ma ci tiene davvero ai suoi nipoti. Io credo che a modo suo tenesse anche ai suoi nipoti originali, credo che sia quello il motivo per cui non ha ucciso il suo Morty.
Ti confesso che mi piacerebbe qualche dettaglio in più, anche se questo capitolo rivela già moltissimo e placa la maggior parte dei dubbi.
Quindi avevo ragione a supporre che potenzialmente Morty sia intelligente, ed è impressionante come hai colto il fatto che la semplice insicurezza personale possa portare qualcuno a non sviluppare il proprio potenziale, ma non svilupparlo ad un livello tale da rimanere un idiota quando potrebbe essere un genio. Noi esseri umani siamo macchine molto buggate.
Mi è dispiaciuto un sacco per la famiglia di Morty che viene descritta sostanzialmente come disfunzionale, però credo che sia vero. Credo che anche senza farlo apposta abbiano fatto del male ai loro figli. A volte i genitori sbagliano anche senza essere cattivi, e i figli ne portano dietro le cicatrici per sempre.
Mi è molto piaciuto invece veder sottolineare che Rick invece ascolta Morty, per questo Morty ritiene di poter alzare la voce ogni tanto. Anche questa è una caratteristica del loro rapporto che si è evoluta nel tempo, all'inizio della prima stagione il ragazzino era molto più sottone.

Chiudo dicendo qual è stata la mia frase preferita di questo capitolo:
"Non ammetterebbe mai che vuole Morty nelle sue missioni suicida perché dà colore al tempo e lo rende meno frammentato, più lineare."
Non so, trovo che sia bellissima e renda molto l'idea del bisogno che Rick ha di Morty, forse non proprio diversissimo dal sentimento con cui la gente si prende un cane, ma comunque considerando la fonte è meglio di niente.

Recensore Junior
02/12/20, ore 17:29
Cap. 3:

Non mi aspettavo assolutamente questo twist. Cioè se un personaggio tira fuori una pistola è piuttosto ovvio che la pistola prima o poi dovrà sparare. Ma non credevo sparassero a Rick! Non può essere morto. Oppure in effetti "how bad cane it be?"è proprio questo. Il peggio è accaduto Rick è morto, è finita. Dio è morto e si è ucciso da solo. Sempre un bel lavoro di introspezione. Se la storia non è finita spero di vedere anche la mente di tanti altri personaggi che reagiscono alla morte di Rick. Si continuerà a combattere evil Morty? Oppure senza Rick il cattivo non avrà più uno scopo e l'universo sarà salvo?

Recensore Master
29/11/20, ore 13:59
Cap. 3:

Ciao carissima,
Noooouuu... un po' mi dispiace che questo sia il penultimo capitolo; ma nell'economia della storia credo sia la scelta più azzeccata. Considereremo il tutto come un episodio, ma un episodio di quelli belli, un episodio di fine stagione, col climax intenso, i colpi di scena e le lacrime. Rick... Rick grande protagonista, il Rick che non piega la testa di fronte a niente e a nessuno; un Rick che concorce le parole, le usa come arma a proprio vantaggio. E quante volte l'abbiamo visto mettere in atto piani assurdi, follia, pur di salvarsi, di salvare chi ama, e sì, anche di mandare in trip e in pappe i suoi nemici. Quindi grandi applausi per il nostro Rick.

«Vita? Quattordici anni di vita? Che uomo navigato, sei? Scopare con le tue copie di Jessica e comandare la Cittadella non fa di te un uomo adulto.» 


E qui... ammetto che sono morta dal ridere. Gliene ha cantate quattro il nostro Rick. E... credo sia da questo momento che viene fuori l'essenza, la vera assenza del nostro Morty Malvagio; un ragazzino, un ragazzino che ha paura, quando le cose sfuggono al suo controllo; un ragazzino che ha conquistato tutto, ma che in realtà non ha nulla, né la cosa che brama di più; né la felicità, né il potere. Ottimo, ottimo davvero.

Tre entità che si scontrano: tre entità trovano un loro epilogo nel folle gesto di Rick: Morty malvagio ha fallito, Morty attende una salvezza di fronte a quel nonno che non si è mai arreso, Rick ha dato tutto se stesso pur di vincere.

E ora che Rick è "morto"? Cosa accadrà?

Attendo con ansia l'epilogo, sappilo.

Un abbraccio e alla prossima

Elgas
(Recensione modificata il 29/11/2020 - 02:12 pm)

Recensore Master
27/11/20, ore 12:03
Cap. 2:

Ciao cararissima,
Avendo letto che Rewrite The Star è attualmente in Revisione, ho deciso di passare continuare più che volentieri questa Mini-Long. E da un lato, per quanto ami Tony e Peter, sono più curiosa di vedere come di destreggi in altre opere, fuori dalla tua confort zone. E al momento, sia con questa sia con le precedente raccolta su Le Strade del Male; non sono rimasta delusa.
Passando ora al testo; grandi e importanti rivelazioni erano nell'aria e infatti eccole arrivare con tutta la loro potenza e drammaticità. Approvo che questo capitolo sia dal punto di vista di Rick, e... immagino che entrare nella mente del nostro scienziato pazzo non deve essere stato altrettanto semplice; in fondo poche volte abbiamo visto Rick esternare i suoi reali sentimenti, e quando è successo, beh... è stato potente, assolutamente potente. E qui ho assaporato la medesima potenza, mentre Rick veniva messo di fronte al suo errore più grande, un errore di ha tentato in tutti i modi di liberarsi, un incubo dal passato che non lo perseguita e lo bracca costantemente. In effetti... la domanda è lecita, cosa sarebbe successo se fosse stato lui ad allevvare i nipoti? Ecco la risposta... una copia deviata e malvagia dello stesso Rick, senza più un briciolo di umanità e sentimenti. Una verità che Rick è quasi costretto a confessare; al suo Morty, contradistinto come tutti da una cieca determinazione, follia forse? Un Morty in grado di completarlo e di farlo sentire meno solo; e si lo stesso discorso vale per Morty; poiché il nonno, nonostante non lo dia a vedere, è l'unico che lo ascolta, che gli dà fiducia, in con connubio perfetto. Il fatto sia il Morty a metterlo davanti a tale verità è un colpo di classe. In tutto questo si sviluppa una tensione via via più crescente; che raggiunge un climax magistrale nelle ultime battute del capitolo. Rick... che considera i sentimenti solo una serie di reazioni chimiche (ho adorato questo paragone)... è disposto a sacrificare se stesso pur di salvare il suo Morty?
Ottima chiusura! Mi vuoi tenere proprio sulle spine eh?

Un abbraccio e alla prossima

Elgas
(Recensione modificata il 27/11/2020 - 12:10 pm)

Recensore Junior
21/11/20, ore 22:14
Cap. 2:

 
 
Eccomi per lo scambio. Anche per me è la prima volta che ti leggo.
Allora, io adoro Rick e Morty. Col fatto che sono poche puntate avrò fatto il rewatch non so quante volte. Non ho mai letto fanfiction perché le puntate sono sempre così sconvolgenti e con tanto meta che pensavo sarei rimasto deluso. 
A me la teoria di Evil Morty era piaciuta tantissimo, è una di quelle a cui credo di più. Quindi ero curiosissimo di leggere la tua. 
Qui si va subito alla ciccia e si rivela l’identità del Morty cattivo e poi abbiamo il confronto tra il Rick più Rick e la sua terribile creazione. Morty cattivo pensa di essere il Morty più Morty, visto che è stato cresciuto dal Rick più Rick. Ma credo che tutti noi sappiamo che il Morty più Morty è il C-137! 
Comunque non mi ricordavo bene la fan theory sul Morty cattivo, specialmente la parte su Summer. In effetti ha senso che li abbia cresciuti entrambi e sono curiosissimo di vedere la Summer cattiva. Anche se potrebbe essere non una Summer cattiva, semplicemente una Summer superfantastica. Se il contrario dell’inadeguatezza di Morty è l’arroganza e la crudeltà, allora quale sarà il contrario di Summer che semplicemente sembra voler essere scialla? 
Hai gestito molto bene lo scambio alla messicana con Rick che si punt la pistola alla tempia. Molto bene. Sono curioso di vedere come farai dopo perché io sinceramente non avrei idee con le infinite possibilità del genio di Rick e del genio di questo Morty. 
La psicologia dei personaggi credo sia ben interpretata. Se la storia è ambientata dopo la quarta stagione però Morty me lo immaginavo un po’ più disinnamorato di Rick. Come dice il tuo Rick ogni famiglia Smith ha bisogno di non avere Rick in giro per raggiungere stabilità e ora le due Beth Jerry Summer e Morty mi sembrava ci fossero vicini. 
Rick invece lo hai reso benissimo perché era veramente abbattuto dopo l’ultima puntata. E poi c’è il fatto di doversi confrontare con questo Morty che praticamente è il suo vero figlio, più figlio di tutte le Beth del multiverso. Gli hai dato la giusta dose di amarezza. 
Il piano malvagio di Evil Morty è più semplice di quello che pensavo, ma è verosimile. 
Sono davvero curioso di vedere come farai svolgere il tutto, perché ci sono letteralmente infinite possibilità con l’universo di Rick e Morty. Ma allo stesso tempo ogni volta ti fa realizzare quanto in realtà le esistenze delle persone siano estremamente finite e legate a poche persone, relazioni, sentimenti, esperienze. Anche per esseri con possibilità e capacità infinite come Rick.
 
 
 

Recensore Master
17/11/20, ore 12:11
Cap. 1:

Leggere la tua storia mi ha fatto rendere conto che non avevo visto l'episodio della vasca d'acido, e vedendolo all'inizio pensavo che la vasca d'acido riguardasse solo l'inizio e non capivo... poi ho visto come si chiudeva e ho pensato "è stato tutto per l'orgoglio di Rick, che non ha accettato le critiche sulla vasca." Tutti quei Morty deceduti in modo orrendo solo perché Rick non rispetta i viaggi nel tempo. Anche se ci sono cose che non hanno senso, se il Morty che tornava indietro manteneva il suo corpo, come poteva tornare integro dopo ogni smaciullamento a opera dei gorilla? Boh...
Comunque, alla fine li rende tutti dei "Morty potenziali" e fa vivere tutto al suo Morty, ma di fatto così sta annichilendo delle realtà rendendole solo potenziali, mi sembra che il rimedio sia peggio del male.
Il che mi porta a una considerazione: a Rick non frega niente delle conseguenze, finché le pagano gli altri.

E quindi, sarà così anche in questa storia? Il Morty con cui l'abbiamo sempre visto non è nemmeno il "suo" Morty originale, gli importa davvero di lui? Dai cartoni mi è sembrato che al suo Morty ci tenesse almeno un poco... ma d'altra parte sembra tenere anche alla sua Summer e abbiamo visto che non è la sua vera Summer, lui e Morty hanno cambiato realtà e sepolto loro stessi in giardino. Quindi forse si è un minimo affezionato ai ragazzi grazie a qualcosa che non è il legame di sangue.
Comunque, ho molto apprezzato che tu citassi proprio l'episodio dello scambio di realtà qui, narrandoci il punto di vista di Morty e quelle che sono ancora le sue remore in merito. Ma secondo me non ha motivo di sentirsi in colpa: si sono insediati in un universo in cui Rick e Morty erano esplosi per colpa di un esperimento fallito, non li hanno mica fatti crepare loro, anzi... hanno impedito che la famiglia di quell'universo vivesse un lutto. Mi è piaciuto questo pezzo comunque, perché ci mostri il punto di vista di Morty, una cosa che i cartoni non possono fare bene perché per forza di cose ci mostrano entrambi i personaggi dall'esterno.

Non mi sono mai addentrata nelle ipotesi dell'internet su chi sia il Rick di quale Morty e chi sia il Morty cattivo. Quello è un personaggio che mi affascina: com'è venuto fuori un Morty così intelligente e spietato? E' come un Rick ma peggio di un Rick, Rick non è veramente malvagio, è solo che non gliene frega niente delle vite altrui, invece evil Morty tortura la gente tranquillamente e sembra che provi piacere ad essere malvagio.
Il modo in cui prende la Cittadella è magnifico, per dire, si finge un Morty come tanti - meno stupido, ma non drammaticamente diverso - e poi la fa in barba a tutti.
Secondo me non è affatto il Morty più Morty, è il Morty meno Morty di tutti. E' diverso sia per capacità intellettive che, soprattutto, per indole. Io non penso che Morty sia davvero abissalmente scemo, secondo me è solo la presenza soffocante di Rick che da una parte lo sprona ma dall'altra parte gli tarpa anche le ali. Evil Morty è forse la conseguenza di un Morty a cui è stata mostrata la meravigliosa potenzialità della scienza e poi è stato abbandonato da Rick? O è solo una variazione alla norma per motivi non indagabili?
E perché evil Morty dovrebbe rivolere indietro il suo Rick, che è il Rick più pericoloso di tutti? Non potrebbero mai convivere, nessun Rick accetterebbe quel Morty! O forse lo vuole semplicemente uccidere perché quel Rick è l'unico che per lui rappresenti una minaccia?

In ultimo, volevo dirti che la mia frase preferita del capitolo è questa: Rick non merita niente, né il rispetto né il silenzio di Morty, che può riservargli un’esistenza ancora lunga a discapito della sua. Morty potrebbe parlare e salvarsi, ma Morty non è Rick. Morty è dannatamente leale e puro. E continuerà ad esserlo fino alla fine dei suoi giorni.
Aaaaw ma patatino T_T

Recensore Master
15/11/20, ore 21:51
Cap. 1:

♪♫ Paaaaaa pa paaaaa! Para pa– ♪♫ Stooooop!
Ops... Fandom sbagliato! *volano triangoli* 
E dopo questa frizzante intro musicale (che so che canterai nel giusto modo)... Cosottola mia adorata ** Come al solito mi prendo i miei tempi biblici per passare, ma alla fine arrivo!

Da cosa cominciare? Beh, intanto dal fatto che io non capisco UNA CIOSPA di Rick&Morty, se non quei due fatidici episodi (tre, contando quello che mi ha traumatizzata e che non nominerò) che ho visto appositamente per poter leggere codesto splendore – ma anche e soprattutto perché so che tutto ciò che mi consigli è oro e mi piacerà. E questo vuol dire che, sì, il recupero è dietro il triangolo l'angolo!

Comunque, non ci capirò una mazza o quasi ma, dal corso intensivo che mi hai fatto e dal poco ma abbastanza che ho potuto evincere dagli episodi, tutto ciò che ho letto mi è piaciuto moltissimo. E mi è piaciuto il tuo Morty... che in verità è il nostro Morty, tra la miriade che affollano gli universi esistenti. Quello a cui ci affezioniamo e che impariamo a conoscere meglio di tutti gli altri anche se, in fondo, sono tutti quanti Morty (e qui hai l'autorizzazione a dirmi se sparo cazzate pinzillacchere, ché l'esperta sei tu, e io una povera profana!). Tutti loro hanno dignità e diritto d'esistere, nonostante i Rick tentino di dimostrare il contrario. Quei Rick, non il nostro Rick – non sempre, almeno. 
L'altro Morty... devo davvero parlarne? Perché potei semplicemente dire "da brividi" e finirla lì, eh, sappilo. E lo farò, per il semplice fatto che si tratta di un personaggio così oscuro, anche nel canone, che vorrei avere davvero tutti i tasselli in mano per commentartelo come si deve. Posso dirti che ricevi il bollino d'oro anche per caratterizzare i villain, però, e che questo Evil-Morty spietato e pragmatico, costruito da quel pochissimo che ci è dato sapere di lui, funziona e sembra saltar fuori dalla pagina – o dallo schermo.


Infatti, mi sono sentita davvero dentro a una delle puntate, con questo inizio così turbolento, folle, senza mezzi termini. So, leggendoti, che tu ami "preparare la scena" agli eventi, e che per te gli antefatti sono importanti quanto il fatto stesso. Qui ho invece amato il modo in cui ci catapulti nella scena senza nemmeno passare per il via, piazzandoci di fronte a questo Morty-non-Morty nel giro di un paragrafo e mezzo. Ho amato questa direttezza, che funziona bene quanto la preparazione certosina che hai applicato in altre storie. Semplicemente, Rick&Morty chiede questo tipo di approccio. Pretende di scaraventarci in situazioni ai confini della realtà senza fornire spiegazioni logiche, e di non darne nemmeno su ciò che accade, né sulle motivazioni e ambiguità morali dei personaggi.
Succedono cose, i personaggi reagiscono, danno il meglio e il peggio di sé, c'è magari un minimo di disquisizione in proposito e il resto è lasciato al lettore.

E tu così hai fatto, aggiungendoci quel pizzico d'introspezione che, almeno da quel poco che ho visto, è inserita in modo molto più indiretto nello show, tra la frenesia di colpi di scena e adrenalina e nonsense non davvero nonsense che ci propina; e qui l'hai fatto raccontando di quanto con Rick "sia complicato". Già, è complicato avere un nonno del genere, col costante dubbio di quanto tenga effettivamente a noi, o se siamo davvero solo il "fantoccio sacrificabile", in questo universo come in tutti gli altri.
Hai fatto tutto ciò in poche righe, ma incisive. Poche righe in cui Morty ricorda il se stesso più sfortunato di un altro universo, morto. E qui sai di avermi scioccata, perché nella mia ignoranza rispetto alla serie so di potermi aspettare di tutto... ma questo è il genere di follia psicologica che sconvolge e turba la mente a un livello fin troppo profondo, che lascia addosso un senso di viscido disagio nel provare a immedesimarsi.
Perché Morty, in fin dei conti, è un ragazzino. E potendo, sceglierebbe sempre di tenersi lontano dagli intrighi della Cittadella per andarsi a fare un tuffo ad Atlantide con Rick; ma difficilmente Morty riesce mai a scegliere per sé.

Qui ci pensa l'altro se stesso, a scegliere, trascinandolo in un ciclo di vendetta di cui non vorrebbe mai far parte, e che comunque lo tocca, perché per ogni Morty c'è un Rick e per ogni Rick c'è un Morty, e le conseguenze di uno ricadono sull'altro, rendendo impossibile scindere i due o rendere uno del tutto esenti dalle ripercussioni scatenate dall'altro. Tutto ciò è terribilmente tragico nel senso più puro del termine: Morty non potrà mai sfuggire al suo destino, perché ha come Rick il Rick dell'altro Morty – e ci saranno sempre "un altro Morty" e "un altro Rick".
E dopo aver scritto questa frase inizio a capire i mal di testa per scrivere questa storia, e la mia ammirazione sale di pari passo al prezzo che mi chiederà lo psicologo e che ti addebiterò :D


Mi hai accennato della (per ora) fan-theory riguardo a quest'ultimo fatto, e sai che le trovo affascinanti,nel modo più assoluto. Oltre che dei mindfuck totali, ovviamente Mi perderò dei pezzi e dei riferimenti, questo è poco ma sicuro, ma non posso che apprezzare il nucleo più profondo di tutta la vicenda, che rimane comprensibile anche conoscendo il minimo indispensabile. Ovvero, i legami e il conflitto personale, e come un rapporto d'affetto possa essere complicato quanto uno d'odio, soprattutto quando le persone coinvolte sono "straordinarie" come i nostri due protagonisti. Morty sarà anche un ragazzino tra tanti, spesso additato anche come mediocre e inferiore alla media – ma è indubbio come il semplice fatto di essere sempre coinvolto nelle pazzie del nonno l'abbia reso di riflesso straordinario, fino a farlo brillare di luce e complessità propria che si aggiungono e stratificano a quelle di Rick.

Ora chiudo con una battuta da cabaret: sai cos'ho pensato, iniziando a scrivere questa recensione? Che stavolta "dai, per forza mi tengo sul breve, manco conosco il fandom"
*inserire risate registrate*
La verità è che, fandom o non fandom, tu hai sempre qualcosa da dire, e io sono qui per ascoltarla e leggerla tra le tue parole ♥
Aspetto il seguito, Cosetta, consapevole che ci rimetterò i neuroni a cercare di mettere insieme i pezzi **
Dalla Cittadella delle Light è tutto!

-MabeLight col maglione glitterato di Mando-

Recensore Master
15/11/20, ore 15:19
Cap. 1:

Devo fare un rewatch di Rick and Morty e... vedere l'ultima stagione. Comunque lieta sorpresa questa, sul serio. Sei riuscita a rendere al meglio l'atmosfera della serie; dove si alternano momenti esilaranti, ad altri di commozione e profonda riflessione. E rendere profondo, ancora più profondo Morty Smith, il nostro Morty per differenziarlo dagli altri, non deve essere stato facile; sarà che personalmente ci sono alcune opere di cui pnon riesco proprio a scriverci, per quanto mi piacciono. Il suo rapporto con Rick, così conflittuale, dove spiccano momenti di tenerezza; e riflessioni su se stesso vengono messe a dura prova di fronte all'arrivo/interrogatorio da parte del Morty Malvagio e qui... mi pareva davvero di star assistendo a un episodio di quelli cupi e crudi. Adora come venga vessa in evidenza attraverso piccole frasi e dettagli; le loro estreme differenze, come fossero letteralmente due poli opposti. Infine, in un crescendo di tensione, arriva il colpo di scena! Il nostro Rick è il Rick del Morty Malvagio. E adoro come non faccia una piega di fronte a una situazione così estrema; del resto è per questo che tutti noi adoriamo Rick.
Ottimo lavoro cara, davvero un inizio col fuoco.
Inserisco la storia tra le seguite <3
Un abbraccio forte
Elgas
(Recensione modificata il 15/11/2020 - 03:45 pm)