Mi piace questo tuo poetare, che non conoscevo.
Ho letto di fretta un pò delle tue precedenti poesie, tutte ispirate e ispiranti. Soprattutto musicali! Dimostri tanta fantasia, nella continua ricerca di soggetti, ritmi, rime, riferimenti letterari.
La poesia deve essere molto vicina alla musica, deve essere letta volentieri anche quando si è distratti. Ed è vicina alla bella prosa, deve essere piena di significato, deve evocare con le sue parole. Evocare le cose nascoste, le emozioni, come il vestito sexy di una bella donna.
Anche questa tua poesia risponde ai canoni di cui sopra.
È musicale anzitutto, sembra di sentire i battiti saltellanti del cuore, affaticati dalla corsa insensata.
E si presta a una doppia chiave di lettura. Giocosa, come se volesse canzonare il lettore, nello stesso modo che nell'intro canzoni te stesso ("Forse non ho pagato le bollette dell'enel"). Frutto magari di un bicchiere di troppo.
Oppure profonda, messaggio elaborato in uno di quei preziosi momenti di sensibilità estesa, quando capisci che forse ci meritiamo qualcosa di più dalla vita di tutti i giorni.
Bello il finale in corsivo, "di un cielo lontano", che ripiglia il precedente "ma non mi allontano" - il vivere quotidiano - e sblocca la seconda chiave di lettura.
Solo una nota, del tutto personale: non mi piace il grassetto spaziato, rallenta la lettura, ma è solo una questione di gusti.
Ottima poesia. |
