Recensioni per
White Star
di Dryas

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
07/02/21, ore 18:42
Cap. 1:

III POSTO (PARIMERITO) / “White Star”, Dryas. – 55/60

Grammatica e stile: 19/20 (14,5 + 4,5)

In tutta la storia non ho riscontrato nemmeno un errore grammaticale, e l’unica cosa degna di nota che ho da riportare è l’uso dei trattini nel mezzo della narrazione, che dovrebbero essere lunghi invece che corti (punteggio cumulativo sottratto: -0,50)
Anche per quanto concerne lo stile, ho solamente belle parole. Innanzitutto – cosa fondamentale – si adatta perfettamente al periodo in cui hai scelto di ambientare la storia, senza però risultare eccessivamente pesante o contrito. Il modo di parlare dei protagonisti è consono e preciso, ma la narrazione si mantiene sì formale ma sempre fluida e scorrevole, tanto che l’intero testo si legge tutto d’un fiato.
Ammetto che a volte mi è sembrato un tantino melodrammatico – specialmente per via del personaggio principale che in certi punti si lascia andare in pensieri particolarmente autocommiserativi – ma capisco che questo sia il tipo di persona che hai voluto creare, e alla fine funziona con le vicende narrate.
Altro pezzo forte sono state le descrizioni degli ambienti e dei sentimenti che il protagonista prova, soprattutto a inizio fic, le quali sono trattate veramente bene, per cui l’intero racconto è risultato a mio avviso vivido e penetrante, in quanto vengono distinti perfettamente i vari posti in cui l’azione ha luogo – la stanza in affitto, la cella della prigione, la cada di Audreen, il porto – in un connubio di scene a dir poco perfette.
 
Trama e originalità: 10/10

La struttura della trama è stata molto solida; partendo con un inizio in medias res, per poi mostrare i retroscena di come Thomas sia finito in prigione, sei riuscita a delineare la situazione e alcune caratteristiche fondamentali del personaggio in pochissime righe.
Nonostante i vari cambi di scenari, l’intera narrazione è chiara e pulita, e non c’è un solo istante in cui non risulti comprensibile cosa stia succedendo. Il ritmo, poi, è molto sostenuto, e l’interesse del lettore viene mantenuto vivo attraverso le molteplici domande che sorgono spontanee – chi è Thomas, perché Audreen gli propone quella che sembra essere l’offerta della sua vita, come si concluderà questa poderosa impresa…
Mi è piaciuto come tutte le risposte siano state rese esplicite nel testo – in maniera più o meno esaustiva – in quanto l’andamento della trama ha reso questo racconto completamente in grado di reggersi da solo, esplorando sia un universo diverso dal nostro sia presentando diversi personaggi interessanti nell’arco di relativamente poche pagine.
Ci sono stati anche diversi colpi di scena che ho apprezzato molto – come Thomas che attacca il padre, la rivelazione all’uomo circa la “morte della madre di Arthur”, la scoperta finale circa la vera identità di Audreen… Tutti questi elementi hanno aggiunto intrigo e sorpresa alla storia, per cui la lettura è stata tutto tranne che prevedibile o noiosa.
L’ambientazione di per sé non è stata particolarmente originale, ma i toni che hai dato alla fic hanno fornito un’esplorazione diversa di quest’epoca molto sfruttata nei romanzi – o almeno, io personalmente l’ho ritrovata davvero moltissime volte – proprio perché hai scelto di soffermarti su diversi elementi inediti, saltando invece quelli più comuni e banali.
Nel complesso, quindi, si tratta di una trama articolata che mi ha convinta al cento per cento dall’inizio alla fine, in cui niente viene lasciato al caso e la cui successione delle varie scene è sempre coerente e accurata, senza inutili giri di parole fuorvianti ma mantenendo sempre in vista il filo logico del discorso.
Mi dispiace non avere molto altro da dire, ma temo che altrimenti diventerebbe uno sproloquio ripetitivo su quanto ben strutturato e compatto a livello di trama sia questo testo, e trovo inutile continuare a oltranza solo per ridire in continuazione che tutto procede davvero nel migliore dei modi e che non ho ritrovato nemmeno un elemento fuori luogo su cui apporre un giudizio più severo. Complimentissimi!
 
Caratterizzazione dei personaggi: 9/10

Thomas è stato un protagonista a dir poco sbalorditivo; dopo aver letto questa storia, infatti, mi è sembrato di conoscerlo da una vita, tanto i suoi tratti sono stati precisi e distintivi, nonché incredibilmente prorompenti.
Ha decisamente una personalità complessa, provata dalle esperienze passate e quasi marchiata dall’ossessione del padre e di evitare a tutti costi di diventare come lui, e credo che – nonostante l’omicidio di Keith – sia riuscito nel suo scopo. Non sappiamo molto circa la figura del padre, ma Thomas ha sicuramente il cuore al posto giusto, per cui anche quando compi crimini è sempre a difesa degli indifesi, ai quali è attratto proprio per la tipologia di animo che ha. Sebbene sia ben lontano dal poter essere definito il classico eroe della situazione, trovo che abbia più qualità che difetti, cosa che viene mostrata anche quando decide di non fuggire dalla scena del delitto ma di farsi arrestare dalla polizia.
Una delle mie frasi preferite – e che descrive perfettamente questo personaggio – è stata “Il giudice che l’aveva già condannato non era altro che Thomas Holsen stesso.” Molto profonda e veritiera, mette in evidenza anche come Audreen sia in grado di capire Thomas dopo pochi istanti, andando oltre le apparenze e cercando di scovare la verità della sua persona.
A proposito di Audreen stessa, confesso di averla trovata un po’ più lasciata sullo sfondo, e sebbene ci sia stata la “spiegazione” finale circa le sue reali intenzioni nel visitare Thomas, mi sarebbe comunque piaciuto vederla sviluppata in maniera più approfondita. È anche lei una figura interessante, ma le interazioni effettive con Thomas sono state relativamente sporadiche e altamente formali, quando invece sarebbe valsa la pena farli comunicare anche verso la fine della storia, quando si ritrovano al porto e sono liberi di parlare senza essere ascoltati da orecchie indiscrete.
E, come accennavo anche prima, un discorso simile va fatto per Jack. Può sembrare un personaggio secondario, ma vista la presa ferrea che ha sul figlio, credo che un accenno alla sua personalità avrebbe arricchito l’entourage di personaggi presenti in scena, anche solo per mostrare le differenze con Thomas, dato che lui stesso è così smanioso di vederle con i suoi stessi occhi.
Tuttavia, ripeto, ho trovato le dinamiche mostrate complesse e ricche di potenziale, e per questo mi sento di dare un punteggio elevato a questo parametro, dato che le mancanze citate non hanno assolutamente attenuato il mio gradimento generale dei protagonisti del racconto, che invece ho trovato approfonditi più che a sufficienza.

Utilizzo del pacchetto: 7/8 (2,5 + 4,5)

Il prompt e il sentimento del tuo pacchetto erano, rispettivamente, “maledizione” e “solitudine”, e ho apprezzato il fatto che siano stati strettamente collegati tra loro, in quanto la solitudine che Thomas prova deriva dal suo distanziamento dal padre – e, successivamente, da tutti gli altri esseri umani – a causa della paura di restare bloccato nella sua stessa maledizione.
Non mi è risultato chiarissimo perché pensi di essere destinato a diventare come lui – se sia una cosa puramente istintiva, e quindi una delle sue paure sia trasformarsi nel padre – o se ci sia qualcosa di più materiale alla base di tutto, ma l’atmosfera che l’unione di questi due elementi provoca è perfettamente in linea con questo contest. C’è un’aria di mistero e di dannazione, e il modo in cui gravano sulle spalle di Thomas ha reso la sua sfera psicologica molto interessante.
I mezzi punti sottratti ai due punteggi sono unicamente dovuti al fatto che avrei gradito vedere i prompt un po’ più pronunciati, in quanto qui vengono accennati in diversi punti, senza però mostrare il quadro completo. Inoltre dato che la storia si svolge nel giro di qualche giorno non abbiamo modo di vedere realmente quanto il protagonista sia solo, quindi qualche descrizione ulteriore circa la sua vita avrebbero reso il tutto più complesso e minuzioso.
Anche così, comunque, trovo che tu abbia svolto un gran lavoro nell’inserire questi due aspetti in una trama di fondo in cui non erano strettamente necessari, ma il cui utilizzo ha permesso di formare un’opera ancora più unica nel suo genere.

Utilizzo dell’elemento bonus: 2/2

Elementi utilizzati: genere introspettivo, avvertimento contenuti forti.

Gradimento personale: 8/10

Questa fic mi è piaciuta molto più di quanto avrei creduto possibile inizialmente. L’ambientazione, infatti, non mi aveva fatto impazzire proprio per l’abuso che se ne fa in continuazione, in qualsiasi tipo di storia, e avevo paura che anche questa fosse l’ennesima rivisitazione di una storia d’amore nell’epoca vittoriana.
Invece i personaggi principali sono stati intriganti e originali e, uniti al tuo stile di scrittura, hanno contribuito a creare delle vicende molto interessanti e su cui mi piacerebbe senz’altro leggere di più (dato che hai menzionato questa possibilità nelle note, sappi che hai tutto il mio appoggio morale!)
Grazie ancora per aver partecipato al contest!

Totale: 55/60