Recensioni per
Vento di Normandia
di Red Drago

Questa storia ha ottenuto 15 recensioni.
Positive : 15
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
01/12/20, ore 09:24

Molto triste, una bella introspezione che secondo me rispecchia davvero ciò che era presente ne cuore di Oscar la sua presa di coscienza rispetto al ruolo ed alla presenza di Andrè da questo punto in avanti. Sei davvero bravo con le parole ma questo si sa, hai un dono.

Recensore Veterano
28/11/20, ore 13:38

Salve!
Approfittavo di un pigro sabato mattina di riposo per spulciarmi qualche fanfiction su Lady Oscar...ed ho trovato la tua produzione (che definirei generosa!)
Ammetto che mi ha colpito il modo in cui scrivi. Al di là della fluidità della narrazione (che dovrebbe essere una cosa scontata, ma che per molti autori purtroppo non lo è) lo stile ha qualcosa di davvero poetico.
Pur non ricordando più tutti i dettagli di "Le rose di Versailles" (che come saprai, è il nome originale dell'anime) ricordo bene il momento della dichiarazione di André. E tu hai saputo fotografare questo momento di introspezione di Oscar in maniera impeccabile.
Ho sentito tutto il suo dolore, la sua solitudine, la sua amarezza. La paura di aprirsi ad una cosa, per lei così imprevedibile e pericolosa, come l'amore. Ma più per sé stessa, sembra aver paura per André: "questa rosa ha troppe spine". La convinzione di essere indegna, indegna di amore, non può che avere senso considerato il modo in cui il padre l'ha cresciuta.
La metafora del cane poi è stata molto forte, per qualche motivo sono metafore che mi piacciono (e infatti ne ho usata una simile nella mia produzione)
Ti rinnovo i miei complimenti, è stato un bel tuffo nel passato!
Leggerò con piacere altre tue storie, forse oggi stesso. A presto!

Recensore Veterano
24/11/20, ore 14:52

In effetti si ha proprio la sensazione che le parole di Oscar non possano che essere state queste.
Il che dimostra una straordinaria conoscenza dell'animo del personaggio.
Hai riprodotto una delle scene più intense dell'anime, Oscar che si ritrova a riflettere su ciò che è accaduto per poi trovare la forza per perseguire i propri convincimenti. Il raffronto con la diffidenza del cane è originale e azzeccatissimo. Complimenti veramente molto bella.

Recensore Master
24/11/20, ore 08:22

Carissimo Red Drago, buongiorno!
Pochi giorni fa ho avuto il piacere di trovare questa one shot sulla pagina principale del sito e non ho potuto fare a meno di inserirla subito tra le storie seguite: le premesse erano troppo buone.
Nessuno, o perlomeno quasi nessuno, ha mai deciso di dar rilevanza ad una scena simile, per questo mi sono subito sentita incuriosita e attirata dalla tua trama.
Dopo aver "perso" André, Oscar ha perso tutto: un amico fidato, un confidente e un fratello, e sente un senso di profonda solitudine perché sa che da quel momento in avanti niente sarà più come prima, come darle torto?
Le sue sensazioni di tristezza e amara solitudine si percepiscono forti dal testo, tanto che sono riuscita a fare mie le sue sofferenze.
Mi è piaciuto molto il paragone tra lei e quel cane che ha rifiutato le sue carezze, così come ho apprezzato il pensiero dell'amore per Fersen che ha chiuso completamente il cuore di Oscar di fronte alla possibilità di poter provare una seconda volta questo sentimento che l'ha portata solo a una lenta e triste agonia.
Bellissima one shot, complimenti!
Carissimo Red Drago, come sempre ti saluto e ti auguro di trascorrere una buona giornata oltre che una serena e felice settimana, alla prossima! :)

Recensore Master
24/11/20, ore 08:04

E' sola e angosciata Oscar, decisa a cambiare radicalmente vita per non dover cambiare vita. Il mondo le è crollato addosso, le certezze stanno vacillando e, per non doversi mettere in discussione e rivedere i suoi capisaldi, vuole rivoluzionare tutto. Occorre che tutto cambi perché tutto resti com'è. Non deve essere stato facile per lei rendersi conto che tutta la vita vissuta fino ad allora era fondata su una menzogna di fondo. Oscar ha capito la grande trappola della libertà: per essere se stessa, deve adattarsi a vivere da sola come quel cane.

Recensore Master
22/11/20, ore 15:29

Ciao Red Drago. Appena ho letto il titolo di questo tuo scritto nel fandom di Lady Oscar sono rimasta affascinata, è presente la parola "vento" a me cara, presente nel mio nickname ed ho potuto immaginare a cosa ti riferissi citando la Normandia. Hai scelto un momento che mi ha sempre colpita nell'anime, per quanto successo poco prima ad Oscar e mi è sempre rimasto impresso il cane randagio. Hai descritto tutto molto bene, rappresentando in modo delicato i turbamenti della donna a cavallo, facendo immergere il lettore nell'interiore della protagonista. Emblematica questa frase: "questa rosa ha troppe spine, meglio che stia sola." Hai espresso tutto in modo delicato mediante la tua sensibilità e capacità d'immedesimazione e sono lieta di aver letto questo scorcio fondamentale nella vita di Oscar, nella sua completa solitudine. Una buona domenica.
(Recensione modificata il 22/11/2020 - 03:30 pm)

Recensore Master
22/11/20, ore 11:23

Buongiorno, che bello questo missing moment... nell'anime tutta la scena dura pochi minuti, tu sei riuscito ad espandere i pensieri di Oscar, a estrapolare i suoi dubbi e le sue paure creando un'ottima introspezione. Molto bravo come sempre, a presto.

Recensore Master
22/11/20, ore 03:52

Davvero sincera e amara; il paragone con il cane randagio è azzeccatissimo.

Recensore Junior
21/11/20, ore 16:45

Il confronto con lo stato del cane randagio e diffidente con lo scenario del tramonto mi ha sempre colpito. Avevo 17 anni quando vidi Oscar in TV per la prima volta e sapevo già cogliere le analogie tra lo stao d'animo dei personaggi e la sceneggiatura e la fotografia del cartone animato (lo si chiamava ancora così); tu hai saputo rendere a parole in maniera magistrale quello che in video dura sì e no un minuto, e hai reso perfettamente lo stato d'animo della nsotra eroina. Complimenti e grazie per avermi riportata là sulla spiaggia con lei.

Recensore Master
21/11/20, ore 16:45

Ciao Red, molto bella questa one shot con la quale hai voluto indagare le sensazioni di Oscar dopo l’evento dello strappo, e io mi sono sempre chiesta quali fossero stati i pensieri di Oscar in quei giorni solitari in Normandia dove si era rifugiata e dove sicuramente stava soffrendo per tutto ciò che era avvenuto, per se stessa e per André. In un attimo tutto il suo mondo si era sgretolato; André era, oltre che la sua ombra fedele e protettiva, anche colui nel quale aveva sempre confidato e da ora sapeva che fosse anche l’uomo che aveva taciuto un amore che durava da ben venti anni. Era arrivato ad un punto dal quale non si poteva tornare indietro manifestando i suoi sentimenti con rabbia alle parole scostanti di lei, che cercava di farsi forte distaccandosi dagli affetti più cari per non soffrire, ma non accorgendosi di ferire chi le era stato vicino per tanto tempo senza nulla chiedere. Lei per lui era sempre stata una bellissima rosa da amare e ammirare e da proteggere, mentre la sua decisione, per bandire dal cuore e dalla mente ogni sentimento, era quella di trasformarsi in un lillà, convinta che avrebbe sofferto meno modificando la sua vita e diventando un soldato in tutto e per tutto. Su quella spiaggia sferzata dal vento incontra quel cane randagio che ha paura di farsi avvicinare da lei, come se avesse la percezione che lei avrebbe potuto fargli del male. Meglio allora rinchiudersi nella solitudine di una vita nuova dove nessun sentimento avrebbe più fatto capolino, poiché essendo una rosa le sue spine avrebbero potuto ferire e lei non voleva far soffrire nessuno. Una decisione presa in quel momento dal quale si distacca da André, amico, fratello ma convinta che non potrà mai essere uomo da amare. Un episodio che è una metafora della vita che la attende e che nonostante la sicura solitudine a cui sarebbe andata incontro, con piglio deciso affronterà fino alle estreme conseguenze che un tale atteggiamento avrebbe recato con sé. Shot breve ma intensa dipinta con perizia dalle tue parole sempre puntuali. A presto!

Recensore Veterano
21/11/20, ore 13:33

Bella. Concisa ma molto efficace, mi piace questo stile. Oscar sta mentendo a se stessa senza saperlo, ma come darle torto? tanti sacrifici per sentirsi poi dire che non sarà mai un uomo, il suo cuore che per primo la tradisce facendola infatuare del conte. Decisione più che legittima la sua, ma continuo a non perdonarle il modo in cui ha trattato Andrè la sera dello strappo.
Complimenti, hai saputo rendere molto bene i suoi pensieri

Recensore Master
21/11/20, ore 12:32

(Segnalazione indirizzata all'amministrazione per l'inserimento della storia tra le scelte)
Da tempo immemore non vengono ahimè selezionate nuove storie da inserire nella raccolta "scelte!"
Tuttavia voglio omaggiare l' autore con un mio pensiero fugace, ma al contempo un' impronta del mio passaggio immutabile, incancellabile.
Perché le cose belle hanno la necessità di palesarsi,
Perché questa storia non solo è stupenda e sembra parte integrante della "storia " che noi tutti amiamo, non solo è delineata con stile, introspezione e intenso coinvolgimento emotivo.
È proprio la storia vera, è un diamante che splende anche nell' oscurità.
(Recensione modificata il 21/11/2020 - 12:34 pm)

Recensore Master
21/11/20, ore 10:39

Quel cane...lo avevo dimenticato... Tu lo hai riportato alla memoria.
È uguale a lei, schivo, chiuso, diffidente, perché quando il cuore è deluso ci si costruisce sopra una bella corazza che solo a picconate potrebbe essere abbattuta.
Nemmeno l'amore di André ci riesce.
Non ancora, perlomeno.
Non è ancora il momento.
Verrà, ma non adesso.
Adesso è il momento di proseguire per la sua strada, come quel cane, senza voltarsi indietro.

Molto toccante.
Complimenti.

Recensore Master
21/11/20, ore 07:40

Stupendo questo capitolo!
Avevo letto diverse fanfictions su Oscar in Normandia ma questa è una delle più riuscite!
" Una nuova vita " è l' episodio che fa da spartiacque fra la" vecchia" e la "nuova " Oscar.
Una Oscar più adulta , responsabile nelle scelte autonoma nelle decisioni e ribelle alle imposizioni sociali e paterne. Una Oscar matura che non ha bisogno del sostegno di nessuno e crede pure di non aver bisogno dell' amore che, finora le ha causato solo dolore e fragilità. Una Oscar che ha scelto di essere un lilla'
Questo missing moment è veramente azzeccato, sembra uscito direttamente dall'anime!
E quel cagnolone randagio, denutrito e schivo che Oscar incontra sulla spiaggia normanna altro non è che la rappresentazione di se stessa, bisognosa d'amore ma negata dalla paura di riceverlo e timorosa di vivere da donna in un mondo che non accetta (ancora) la parità dei diritti. Molto meglio chiudere dunque una pagina dolorosa e aprirsi ad una vita piena di avventura e di sfide. ...
Chapeau 😍
Un piccolo capolavoro che finisce direttamente fra i miei preferiti . Bravissimo, buona giornata
(Recensione modificata il 21/11/2020 - 08:29 am)

Recensore Veterano
21/11/20, ore 01:57

Bellissima questa tua storia su questo momento,che non viene spesso narrato. Oscar è confusa e bisognosa di ritrovare se stessa. Bravo! Complimenti!