Recensioni per
Fiore di ciliegio
di Old Fashioned

Questa storia ha ottenuto 130 recensioni.
Positive : 129
Neutre o critiche: 1 (guarda)


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Recensore Master
06/12/20, ore 15:56
Cap. 8:

Beh, insomma, non ho parole. Sei un grande artista, e già con questo potrei concludere la recensione senza aggiungere altro.
Spesso noi ci facciamo un'idea sulle persone. Anzi, quasi sempre. In base a quello che sappiamo, o a quello che la persona fa, costruiamo un'immagine poi ci rifacciamo puntualmente a quell'immagine, come se nella realtà non ci fosse molto altro di più. E' come vedere il mondo attraverso una lente sempre dello stesso colore. Se si è fortunati, a un certo punto la lente va in frantumi o ci si rende conto delle proprie formazioni mentali illusorie. Jack - e il lettore con lui - scoprono una diversa visuale su Akira proprio alla fine, e a partire da questa fine è possibile rileggere tutti i suoi atteggiamenti nel corso della storia in senso opposto, a partire dal fatto più evidente che quanto meno al lettore è sempre sfuggito: quel continuo spuntare fuori e venirsi a trovare sul cammino di Jack ovunque e comunque. Secondo Jack era solo per trarne dei vantaggi, ad esempio quello dell'impunità, ma il lettore, che è meno poliziotto di Jack, magari può notare altre cose in quell'inseguimento ossessivo. Inoltre, a pensarci col senno del poi, era stato Jack ovvero Larry a scoprire tutto il torbido sulla vita di Akira, non era certo stato lui a sbatterlo in faccia a Jack per umiliarlo e allontanarlo.
La scena finale con la morte di Akira è lacerante, commovente. E in fondo mi è piaciuto il modo in cui difende le cose in cui profondamente crede apparentemente rinnegandole. Forse in fondo questo è un buon sistema per proteggere il proprio cuore dall'incomprensione di un mondo che va nella direzione opposta.
Mi è piaciuta la chiusura del lungo flashback con il ritorno alla scena del locale notturno. Qui ogni dettaglio lasciato in sospeso torna in scena e trova la sua ricomposizione finale: dall'accendino al brano Slightly Hungover, che ho ascoltato ed è terribilmente struggente, terribilmente adatto a fungere da cornice e colonna sonora che racchiude tutta la storia. Storia che è uno dei tuoi capolavori, anche per la leggerezza di alcuni dialoghi che spezzano con efficacia la tensione narrativa, per i diversi terreni su cui si muovono i tuoi protagonisti (dal fine appartamento in stile giapponese alla... stalla adiacente l'ippodromo).
A questo punto ti chiedo quanto tempo hai impiegato per scrivere la storia e se solitamente ti basi su una traccia per punti per cui sai già all'inizio cosa accadrà alla fine... tanto per sapere, o meglio per imparare.
A presto.

Recensore Master
06/12/20, ore 15:03
Cap. 7:

Ciao anche qui, Old. Bene, passiamo al mondo delle corse dei cavalli. C'è del marcio anche in questo regno, e Jack è davvero in gamba nello scoprire che i nomi di alcuni cavalli sono riferibili ad alcuni tipi di droghe. O meglio, tu sei stato in gamba ad architettare una sottotrama di questo genere. Poi sul più bello, quando tutti noi ormai pensavamo ad altro, convintissimi della nostra conversione all'ippica, ecco che rispunta fuori Akira. Fa un po' l'effetto del dr. Lecter che torna in scena inaspettatamente e quando ormai lo spettatore ha tirato un respiro di sollievo dopo la cattura di Buffalo Bill. Stavolta è qui per avvertire: all'inizio recita il ruolo del mafiosetto di turno, forse è stato incaricato in prima persona di lanciare quell'avvertimento o forse no. No, direi di no, dal modo in cui poco dopo cerca di farsi ascoltare da Jack, nonostante tutto. In quel suo volerlo improvvisamente richiamare indietro sembra di cogliere una nota sincera. Sembra spontaneo, forse per la seconda volta in questa storia (la prima è quando ha incontrato Jack, in senso biblico, naturalmente). Forse sta per accadere qualcosa.

Recensore Master
06/12/20, ore 13:44
Cap. 6:

Caro Old, in certe situazioni non saprei se è meglio staccare per un po', con il rischio di non riuscire poi a pensare ad altro, o ubriacarsi di lavoro per non pensare. Purtroppo, in entrambi i casi, il tempo ti pensare ci scappa fuori sempre, anzi, più che scappare ti salta addosso e non si può neanche dire che lo faccia "quando meno te lo aspetti".
Brutta cosa, un pensiero ossessivo. A me è capitato, tempo fa, e quel che ti salva è arrivare finalmente a mettere insieme un costrutto razionale del genere: "che cavolo stai facendo, Willis?" (magari con la faccina di Arnold). Anche Brooks cerca di attaccarsi a quel pensiero con le mani e con i piedi, con le unghie e con i denti... solo che ha la grandissima sfiga di vedersi arrivare Akira, di trovarselo lì a due passi manco fosse stato generato dai cespugli intorno. E si sa che la prima regola in questi casi è "lontano dagli occhi, lontano dal cuore". Qui Akira sembra "cambiato", lui lo dice e cerca di mostrarlo con il non verbale, ma noi lettori non gli crediamo, neanche Jack gli crede, in fondo e per sua fortuna è un poliziotto, e mica gli sarà andato in pappa il cervello fino a questo punto. Come avrà fatto Akira a scovarlo tra le frasche, frasche che si immaginano lontanissime dal più vicino centro abitato, lo sa soltanto lui. D'altra parte Akira, a quanto sappiamo, dispone di conoscenze di ogni genere e in ogni ambiente... Povero Jack, adesso come minimo dovrà smontare la baita da cima a fondo e poi ricostruirla dalle fondamenta solo per cercare di farsela passare. E io temo che non ci riuscirà.
Ottimo capitolo come al solito, ben calibrato e ottimamente scritto: con poche pennellate emergono sfondi, conflitti, sensazioni.

Recensore Master
05/12/20, ore 19:26
Cap. 8:

Carissimo,
eccomi alla fine.
Un finale d'impatto, drammatico, commovente.
In pochi paragrafi sei riuscito a portare la tensione al massimo, e l'hai sciolta in un modo che si sposa alla perfezione con la storia dell'accendino e la frase che vi è incisa sopra.
Come sempre, ho apprezzato le scene d'azione al cardiopalma, e la "quiete dopo la tempesta" che ci riporta al bar e alle sue luci soffuse.
Alla fine Akira, anche se a parole diceva di disprezzare il gesto eroico del nonno, ha scelto di fare la sua stessa fine, che è insieme sacrificio e redenzione.
Sacrificio, perché con la propria vita ha salvato quella di Jack, dimostrando che in fondo ci teneva davvero.
Redenzione, perché con la sua morte ha sciolto il groviglio di bugie che avevano invischiato lui e Jack in quella situazione irreparabile, ha lavato via le sue colpe precedenti, e si è riscattato.
Forse non c'era altra via d'uscita da quella spirale: una volta che sei scivolato nel baratro è difficile rialzarsi, anche se in te è rimasto qualche residuo di purezza.
E così, in punto di morte si rivela nella sua vera essenza, spogliato di ogni maschera, ed ecco che la Kitsune letale torna a essere un fiore di ciliegio, che troppo presto aveva rinunciato alla sua purezza.
Sapevamo già che era destinato a lasciare un segno profondo nella vita di Jack, e alla luce di queste nuove scoperte la vicenda assume un significato completamente nuovo.
Nulla da dire, se non di nuovo farti i miei complimenti per aver scritto una storia così bella. Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo.
Alla prossima^^
(Recensione modificata il 05/12/2020 - 07:27 pm)

Recensore Master
05/12/20, ore 18:40
Cap. 7:

Rieccomi^^
Come avevo immaginato, Akira comincia a mostrare segni di cedimento. Sarà stato "Eddy" a mandarlo ad avvertire Brooks a mo' di minaccia, oppure si tratta di un gesto spontaneo del ragazzo?
Il confine tra verità e menzogna è molto labile, soprattutto se vieni smascherato più volte nel tuo tentativo di manipolare le persone, e a forza di sparare cazzate c'è il rischio che non ti creda più nessuno neanche quando dici il vero. Akira aveva sottovalutato l'integrità di Brooks, e ora è costretto a pagarne le conseguenze. Non puoi tenere un piede in due scarpe, men che meno se sei implicato in affari così grossi e pericolosi.
E adesso, qualcosa mi dice che a trovarsi in pericolo sono entrambi, anche se per ragioni diverse.
Complimenti per un altro bellissimo capitolo, corro all'ultimo!

(Recensione modificata il 05/12/2020 - 06:42 pm)

Recensore Master
05/12/20, ore 18:05
Cap. 6:

Rieccomi^^
Un capitolo molto intenso, questo.
Abbiamo un "assaggio" di normalità, coi tentativi di Larry di riportare l'amico a respirare un po' di aria "pulita": il barbecue, la casetta nella foresta, le birre... ma una persona come Akira è destinata a lasciare un segno indelebile nella vita di Brooks, e infatti il poliziotto non riesce a togliersi dalla testa il tempo passato con lui.
Ed ecco che anche il giapponese ritorna, peraltro dimostrando una volta di più le sue "doti" da stalker. Come ha fatto a individuare a colpo sicuro quel luogo appartato? Che cosa vorrà da lui?
Colgo da impercettibili segnali che forse il suo è stato un gesto impulsivo, non dettato "soltanto" dall'interesse materiale, ma anche da qualcos'altro che forse anch'egli è restio ad ammettere a se stesso. Infatti, vedendosi accusato, torna a esibire la sua maschera di orgoglio sprezzante e tutte le (apparenti?) buone intenzioni crollano come un castello di carta.
Qualcosa mi dice che adesso è Akira quello tormentato dai conflitti interiori, anche se il suo carattere - oltre che le sue abitudini, il suo lato "marcio" - gli impone di mantenersi sulla difensiva.
Volo al prossimo capitolo!

Recensore Master
05/12/20, ore 17:14
Cap. 5:

Eccomi a recuperare i capitoli mancanti^^
Che dire, il segreto di Akira è finalmente venuto a galla, confermando le mie silenziose supposizioni.
La serpe orientale, di fronte alle prove del misfatto, si è vista messa alle strette e ha sputato addosso al poliziotto tutto il suo veleno, (credo) più per autodifesa che per disprezzo. Non si è pentito, ma ha cercato di manipolare la situazione in modo che ancora una volta fosse lui a "cadere in piedi".
Di fronte a questa epifania crudele, Brooks, poliziotto integerrimo, non ha potuto far altro che prendere atto della cosa e cacciarlo via.
Meno male almeno c'è un amico come Larry, che riesce a comprenderlo e supportarlo senza fare troppi moralismi.
Vado al prossimo^^

Recensore Master
05/12/20, ore 00:07
Cap. 8:

:(((((( sapevo che sarebbe finita in tragedia. È un noir, dopotutto, e da buon noir che si rispetti, ha le sue tragedie.
Sono davvero dispiaciuta per la fine di Akira, che gioventù bruciata, mannaggia, e un sacrificio da vero kamikaze. Per amore, però, non della patria ma della persona.
Meraviglioso. Coinciso, asciutto, senza giri di parole inutili, hai creato un racconto d'impatto che raccoglie due culture diverse, due modi di pensare diversi, due persone diverse che si trovano e si amano. Perché ciò che ci tiene in vita è questo.
E come dice Jack, credere serve. Lui crede di farsi una birra, io, con lo stomaco a pezzi, credo di farmi una bella tisana e piangere :')
Ancora complimenti, sei bravissimo
Un abbraccio virtuale
Angel<3

Recensore Master
04/12/20, ore 23:55
Cap. 7:

Oddei, la cosa si fa veramente interessante!
Ippica, cosa c'è di più corrotto dell'ippica!?!? Adoro. I nomi dei cavalli, poi. Ingegnlsissimo. L'ho adorato. Il super poliziotto è tornato in azione e il caso lo sta appassionando - anche perché ha bisogno di togliersi qualcuno dalla testa. Ma quel qualcuno... Beh, pare che non sia così indifferente come pare. E lo avvisa.
Lo avvisa ma non se ne va. Cosa succederà? Il prossimo è l'ultimo capitolo e sono davvero curiosa di sapere come diamine andrà a finire. Perché non mi sono dimenticata del preambolo, eh. Quindi immagino finisca male. Ma può darsi che mi sbagli...

Recensore Veterano
04/12/20, ore 18:15
Cap. 4:

Ciao, carissimo, finalmente riesco a leggere pure il quarto capitolo! (EFP complottava contro di me sostenendo che la pagina fosse inesistente. Bah.)
Comunque, dal canto mio, se la ricetta della parmigiana è come le tue storie, la leggerei volentieri. Al momento leggerei di tutto.
Per quanto riguarda Brooks, ero sicura che non sarebbe riuscito a mantenere il segreto, e infatti dice tutto al buon Larry. Il quale, poveraccio, all'inizio c'aveva pure ragione, finché non l'ha buttata sugli stereotipi (a quel punto al posto di Brooks mi sarei incazzata a morte pure io).
Però mi sento di inserire il protagonista nella categoria umana di "quelli iper-controllati che partono per la tangente appena qualcosa gli sfugge."
Quando Taylor ha detto "non è che tu lo conosca tanto più di me", non mi sono sentita di dargli torto. L'avevo già detto prima, Brooks è "leggermente" affrettato.
A questo punto ho due supposizioni e una domanda:
-akira vuole ricattarlo in qualche modo
-succederà qualcosa di brutto a Larry (Brooks non aveva fatto un sogno a proposito nel primo capitolo?)
-ma perché rapinare una gelateria?
Comunque la storia va a razzo tra i preferiti.
Spero di leggerti prestissimo, alla prossima! ^^

Recensore Master
04/12/20, ore 01:50
Cap. 5:

Noooo :'( eh, beh, in fondo, me lo aspettavo.
Nessuna informazione, niente di niente, e il collega, fedele e affezionato, da persona esterna vede tutte le falle nella situazione. Certo che comunque qualcosa non torna.
Hai preparato perfettamente la scena per la Grande Litigata e, sinceramente, per me ha fatto più bella figura Jack che Akira con tutto il suo complesso di inferiorità e ribellione. Ma forse mi Sorprenderà, chissà!

Recensore Master
04/12/20, ore 00:46
Cap. 3:

Uhuuuul, finalmente i due cedono! Ma. Mancano ancora 5 capitoli. Mi sa mi sa che sarà tutta una spirale terribile, povero Jack.
Mi è piaciuto come hai descritto la scena perché hai reso l'idea senza essere eccessivamente volgare e hai fatto capire al lettore che per Jack questa è stata un'esperienza rivoluzionaria.
Non vedo l'ora di scoprire cosa ha in serbo per lui l'indolente Akira...

Recensore Master
03/12/20, ore 23:39
Cap. 2:

La storia prosegue!
Akira è un elegante predatore e Jack una povera vittima. Ah, lo capisco. Come non capitombolare per un'aura del genere?
Questi saranno sicuramente capitoli di approfondimento sui due protagonisti, mi chiedo proprio quando cederà Jack. Il miglior modo per evitare una tentazione è cedere alla suddetta tentazione ;)
Ringraziamento che non c'entra nulla con la storia: il font! Che bello vedere font così grandi per me che ho una vista livello falco cieco.
A presto! *_*

Recensore Master
03/12/20, ore 23:18
Cap. 1:

Eccomi!
Questa storia mi è stata consigliata da un'altra bravissima scrittrice e, siccome già ho avuto modo di apprezzare la tua scrittura, mi sono fiondata!
Questa storia si preannuncia interessantissima, dal titolo alle descrizioni, per non parlare del preambolo! Mi sa molto di film americano degli anni non so che, noir, sai, queste atmosfere decadenti, flashback del passato, un po' alla Sin City con Akira nei panni del misterioso killer giapponese (nel film è una donna ma, vabbeh, ci siamo capiti).
Aaaaahhhhh adoro! Non vedo l'ora di scoprire come continua!*_*
Un abbraccio
Angel

Recensore Veterano
03/12/20, ore 16:11
Cap. 3:

Ciao, carissimo, e scusa per il ritrado.
Intanto permettimi di dire che la scena iniziale, quella della corsa, è molto americana. Una di quelle che si vede all'inizio di certi film, con gli accordi di chitarra sotto.
Chiaramente questo idillio finisce nel giro di tre secondi netti. Le cose sono due: o Akira è uno stalker (anche, dai. è probabile.) oppure vuole qualcosa (ASSAI più probabile, anche se trovo fattibili entrambe le opzioni).
Insomma, scommetto tutto ciò che vuoi che Akira è il colpevole e che cerca di portare l'agente dalla sua parte, il quale si fa certi viaggi mentali (e anche con meno nobili lidi)... andiamo, capisco il colpo di fulmine, che ci sta pure, ma quante volte ci avrà parlato con il bell'orientale? una, due? Poche di più? Amore della sua vita anche stocacchio. avrò una mentalità ottocentesca, ma almeno una chiaccherata con qualcuno bisognerebbe farla, prima di definirlo così.
Qui finisce male..... *prende i pop corn*
Comunque leggere ciò che scrivi è sempre piacevole, dona quasi un benessere interiore e questa storia non fa eccezione.
Al più presto!^^